La magia? Non esiste. E’ovvio
Talvolta un pensiero
mi annebbia l'Io: sono pazzi gli altri, o sono pazzo io?" Albert Einstein
Il rumore del campanello di
casa fece sobbalzare Hermione Jane Granger. La ragazza alzandosi, ancora
sonnecchiante, maledì mentalmente suo padre che molto probabilmente come ogni
mattina aveva dimenticato di prendere le chiavi di casa.
Aprì la porta e con un gesto
ormai meccanico passò le chiavi al padre che sorrise in direzione di sua
figlia.
-Grazie tesoro, Quanto mi sei
mancata è tutto l’anno che ogni giorno aspetto un’ora
fuori per le chiavi. Tua madre non mi sente mai.-
-Certo papà. Non abituarti
troppo. A Settembre m'iniziano i corsi per diventare medimago.- sussurrò con
voce impastata dal sonno.
-Medi che?Vabbè non ho
capito ma devo scappare a lavoro. Oggi devo fare una ricostruzione dentale alla
signora Meller. Povero me.-
brontolò il signor Granger.
- A dopo papà.-
rispose con un tono divertito.
Chiuse di getto la porta e
corse in bagno. Era una visione spettrale.
I capelli erano più nodosi e
cespugliosi del solito, aveva gli occhi rossi e gonfi, il colorito era
piuttosto pallido e i vestiti stropicciati. A completare l’opera c’era anche
quel mal di testa che la stava facendo diventare pazza.
La sera prima aveva
festeggiato con Harry, Ron, Lavanda, Calì, Neville, Seamus e Dean la fine della
scuola. Il loro settimo anno era finalmente finito. Adesso tutti dovevano
decidere che strada prendere. Lei aveva già deciso, ma prima di affrontare
quell’avventura voleva passare un po’ di tempo con i suoi genitori. La guerra
era stata una delle tante cause per cui la riccia aveva trascurato mamma e
papà.
Si pettinò
alla meglio maniera i capelli e si lavò la faccia velocemente. Lo specchio
rifletteva l’immagine di una ragazza troppo matura. Forse non era bellissima ma
lei si piaceva. Si, si disse, non avrebbe cambiato la
sua vita per niente al mondo.
Il campanello suonò di nuovo
e la ragazza fu costretta a uscire dal bagno. E adesso chi era?
Con passo lento si avvicinò
alla porta e l’aprì. La persona che le
si presentò tuttavia la sorprese.
Harry
Potter la guardava in un modo malizioso e in mano aveva un reggiseno di pizzo
nero. Hermione arrossì violentemente. Quello era suo!Cosa ci faceva Harry con
quel coso in mano?
-Harry
ma che ci fai qua? E con quello in mano? Dove l’hai preso.- domandò confusa,
stappandogli dalle mani l’oggetto che l’aveva fatta diventare di un adorabile
colore vermiglio.
-L’hai dimenticato l’altro giorno a casa mia.- dichiarò
divertito avvicinandosi alla ragazza che, per tutta risposta, indietreggiò. Un
classico.
L’unico
problema era che Harry molto probabilmente era diventato pazzo, oppure molto
più probabile era ancora un po’ ubriaco.
E
poi cos’era quell’ultima sparata? Casa sua. Ma se fino a due giorni fa si
trovavano ad Hogwarts.
-Harry
di che diavolo stai parlando?- sbottò ancora un po’ imbarazzata.
-
Te l’ho detto. E poi dai che ti prende. Non è la prima volta.-
Non
è la prima volta? Non è la prima volta? Questo era troppo.
-Harry
ricordi chi sono?- domandò irritata.
-Certo,
Hermione. La mia ragazza.- rispose con una naturalezza innata.
-Mio
Dio Harry, che hai bevuto. La tua ragazza è Ginny. Ricordi?-
-Di
cosa diavolo stai parlando? Della Weasley?-
-Si,
Harry lei. La ragazza che ti è stata vicino quando hai sconfitto Voldemort…e-
-Voldemort?
Mi sa che quella che ha bevuto sei tu.-
Se
quello era uno scherzo Hermione non si stava
divertendo. Aveva sonno e voleva tornare a dormire.
-Harry
basta con gli scherzi. Tu stai con Ginny Weasley e ora fammi dormire.-
-La
Weasley? Ma lei sta con Blaise Zabini.-
Oh
santo Merlino, Harry era completamente fuso.
-Zabini?
Il migliore amico di Draco Malfoy? Certo Harry che hai una bella fantasia.-
-Hermione ma di
chi stai parlando? Non esiste nessun Draco. I Malfoy non hanno figli.-
Harry sembrava
convinto della sua teoria e sembrava anche buffo.
-E’ impossibile
Harry. Come fai a non ricordare Malfoy? Il borioso Serpeverde, colui che…-
-Serpeverde?
Stai male Hermione, vuoi che chiami tua madre.-
Harry sembrava
preoccupato e non era più tanto buffo.
-Hogwart? Almeno
questo lo ricordi vero Harry?- domandò Hermione
accigliata.
-Hermione
calmati. Che cos’è questa Howortz?-
Harry sembrava
confuso e Hermione lo trovò terrificante. Non
buffo.
-Hogwarts Harry, si dice
Hogwarts. La nostra scuola
di magia…-
-Hermione- la interrupe lui
accarezzandole il viso -la magia non esiste e non è mai esistita.-
Harry aveva appena sparato una grande boiata. Era impossibile. La
magia esisteva.
Si allontanò velocemente e incominciò a correre nella stanza alla
ricerca della sua bacchetta.
Harry la seguì senza dire niente, ma quando la ragazza sbuffò sonoramente non riuscì a trattenersi.
-Mi vuoi dire cosa stai cercando?-
-La bacchetta.- disse Hermione mentre guardava sotto il letto.
-La bacchetta eh? Senti Hermione facciamo così tu ti corichi e ti
riposi. Più tardi ripasso e ne riparliamo ok?-
Il ragazzo la guardava come se fosse una pazza appena uscita dal
manicomio.
-L’ho trovata Harry, l’ho trovata.-
esclamò felicemente la mora.
-Un pezzo di legno? Molto bello, veramente.- la voce era
ironica ma Hermione fece finta di non sentire.
-Guarda Harry, guarda. Accio penna.-
La penna non arrivava.
-Avrò sbagliato a dire l’incantesimo riprovo. Accio penna.-
Nemmeno stavolta la magia funzionò.
-Hermione for..-
-Zitto riprovo. Accio
penna.-
Perché non funzionava? Forse non si ricordava come si faceva un
incantesimo d’appello. Possibile in fondo aveva un mal
di testa terribile.
-Alohomora- disse dirigendo la bacchetta verso la
porta.
Essa non si aprì.
La stanza numero 12 del San Mungo era
piena di gente.
Le pareti bianche di quell’ospedale l’opprimevano.
Erano troppo bianche. Troppo perfette.
Harry Potter leggeva distrattamente “Guida ai manici di scopa”
solo per nascondere il volto stanco. Non aveva dormito tutta la notte e adesso
la stanchezza iniziava a farsi sentire. Ma non
riusciva a chiudere gli occhi. Non voleva lasciarla sola.
-Harry tesoro, dormi un po’.- la voce di Molly Weasley sembrava
lontana.
-Mmm. Forse più tardi.- mormorò
-Harry, mamma ha ragione. Dormi un po’. Ci siamo noi con lei.-
Ginny con la sua voce dolce e rassicurante ottenne quello che Molly non era
riuscita a fare.
-Ok, non lasciatela sola però, ok?-
-Certo. Non ti preoccupare, si riprenderà.- o almeno sperava. Il
volto di Ginny si rabbuiò.
-Aspetta che vado a chiamare Ron, così andate
insieme.-
La ragazza si avvicinò al fratello che a fianco di Hermione
guardava le pareti bianche.
-Ron.- lo strattonò Ginny per avere la sua
attenzione –Vai a riposarti.-
Il ragazzo nemmeno le rispose.
-Ron, non puoi stare tutto il tempo qua.-
-E’ colpa mia Ginny, se non mi fossi spostato
l’incantesimo avrebbe preso me, non lei. E’ tutta colpa mia.-
-Ron non è colpa tua. Ok?- la voce sicura di Ginny però non lo
rassicurò per niente.
-No, io rimango qua.-
-Fai come vuoi.- sbuffò la rossa per poi allontanarsi con Harry.
Rassegnati.
La stanza numero 2 del San Mungo era più
o meno vuota.
Narcissa Malfoy leggeva distrattamente “Il settimanale della
strega” solo per nascondere il volto stanco. Non aveva dormito tutta la notte e
adesso la stanchezza iniziava a farsi sentire. Ma non
riusciva a chiudere gli occhi. Non voleva lasciarlo solo.
Blaise Zabini abbracciava una Pansy piangente.
-Blaise e se non si riprendesse?-
-Non dirlo nemmeno.- la voce di Zabini era dura e fredda. Da essa
Non trapelava nessuna emozione. Anche se Pansy notò subito la paura che
alleggiava nei suoi occhi.
-Dobbiamo solo aspettare. Draco è forte, è un Malfoy.-
-Hai ragione.-
La porta si aprì di botto. Una medimago entrò catturando subito
l’attenzione dei tre.
-Ha superato il periodo di pericolo. Non corre nessun rischio di
morte. Dobbiamo solo capire qual è l’incantesimo che l’ha colpito.-
Pansy sorrise. Dovevano solo aspettare.
Speranzosi.
Nuova long. Sinceramente
non so da dove è saltata fuori. Stavo studiano e puf
mi è venuta l’ispirazione( forse era meglio che
continuavi a studiare xD N.D.tutti)
Alcune precisazioni:
1)Voldemort è morto al
sesto anno in circostanze misteriose. No, scherzo la ucciso
Harry con l’aiuto di Silente.
2)Non tiene conto quindi
del sesto e settimo libro.
3)Harry da una parte può
sembrare un po’ OOC ma solo nel mondo di “Hermione” ed è per
questo che non ho messo la nota OCC.
4)Se vi aspettate una Pansy
oca e senza cervello avete sbagliato storia. Ho un’adorazione pazzesca per
questa ragazza che viene sempre maltratta, povera
stella.
Una delle coppie
fondamentali sarà appunto Blaise/Pansy.
5) Anche se i protagonisti
saranno Draco ed Hermione la ff non parlerà solo di loro. Di solito mi piace molto
parlare dei personaggi secondari.
6) Ci saranno almeno 5 o 6 personaggi nuovi.
7) Non vi aspettate che
aggiorni presto perché in questo periodo a causa della scuola sto diventando
pazza.
8) Questa è una specie di
prova se l’idea non vi piace non vi preoccupare ditemelo che cancello subito la
fanfiction^_^
9) Non c’è nessun punto
nove ma voglio arrivare al 10 xD.
10) Spero che la fanfiction
vi piaccia, un bacio a tutti e se volete recensite. Mi
farebbe molto piacere.
Ilenia.