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Autore: hun harbour    12/12/2013    0 recensioni
No, non ti ho rimpiazzato Saul, tu sei sempre l'unica persona con cui mi nasconderei nell'armadio per fare gli scherzi alla nonna. Tu sei l'unica persona che si vestirà nei modi più assurdi per non farmi sentire diversa. Sei ancora l'unica persona con cui annoderei i fili di spago.
Perché tu ci sei ancora, devo solo capire dove ti sei cacciato e poi potremo tornare bambini insieme.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                  Second letter

 


Fantastico.
Ora come ora mi viene solo una parola in mente; fantastico.
Spero tu abbia capito che è pura ironia; nell'ultimo periodo la ripeto continuamente.
Ho tre materie insufficienti, fantastico. Mamma mi ucciderà, fantastico. Non ho un fottuto amico. Fantastico.
La mia vita va di bene in meglio come puoi notare, sprizzo gioia da tutti i pori.
No, sul serio. Fa schifo, la psicologa dice che è solo un periodo, ma sinceramente non credo che la sua sia un'analisi attendibile, non è possibile che lo sia. Quella tizia crede che io sia nanista. E questo fa intuire molte cose sulla stupidità umana.
Non so neanche perché ti sto scrivendo questa lettera. Avrei tante, troppe cose da dirti, allora perché non so da dove iniziare? Come sai la mia vita è sempre stata incasinata, da quando ho iniziato a ragionare con il mio cervello mi sono allontanata dal mondo; all'asilo non parlavo con nessuno e fino alla prima superiore non è andata molto bene.
Poi ho conosciuto Lorenzo, che poi è diventato il mio ragazzo, la mia felicità.
Si perché quegli occhi marroni che possono sembrare banali, mi trasmettono la forza di alzarmi ogni mattina dal letto e non voler uccidere chiunque, è il mio zucchero e diamine Saul ho estremamente bisogno di lui, non riuscirei mai ad immaginare la mia vita se non ci fosse.
Mi ricorda l'arancione, hai presente quando d'estate ti svegli, con una goccia di sudore che ti scivola giù per la schiena percorrendo la spina dorsale, quando sei stordito da uno degli stupidi incubi che tormentano la tua mente, alzi gli occhi e dalla tua finestra vedi il cielo arancione, all'interno un sorriso rassicurante o almeno lo immagini, nella tua testa senti una voce, la voce del mostro con cui sei riuscita a convivere e ti senti al sicuro, ti senti sollevato? Quando guardo Lorenzo mi viene sempre in mente questa situazione, forse perché abbiamo dormito troppe volte insieme e mi sono abituata a vedere i suoi occhietti stanchi che mi scrutano e cercano di capire cosa ci faccio accanto a lui e infine sento la morbidezza delle sue labbra sulla guancia, lui che sorride e l'alba come sfondo.
Lorenzo mi appoggia in qualsiasi cosa, soprattutto nel canto ed è la cosa che mi rende più felice perché se da una parte ho il mondo che mi odia, un mondo che mi disprezza, dall'altra c'è lui che è la mia forza.
Fantastico, adesso lo dico nel vero senso della parola, per la prima volta da molto tempo posso dire che c'è qualcosa di positivo nella mia vita.
Ma poi Lorenzo va via e torno alla vita normale, dove quel “fantastico” torna ad accostarsi all'ironia; sono la delusione di mia madre per la scuola, è convinta che io non studi e io mi impegno, ma ovviamente non ce la faccio.
Hai presente quando ogni tuo movimento è controllato dalle parole di una persona e ogni vocale che esce dalle sue labbra è come se una mano ruvida e callosa sfiorasse una ferita ancora aperta? Ecco, così mi sento quando sono con mia madre ed è frustrante, Saul, non sai quanto. Adesso vorrei averti qui con me e vorrei sentire la tua voce acuta e triste e inaspettatamente ogni volta che ti penso sento la tua mano ossuta appoggiarsi sulla mia spalla cercando di dirmi qualcosa, nel silenzio che riempie la mia vita.
Ti sto ancora cercando, non mi sono dimenticata di te, sappilo. Dammi un segno, come facevamo da bambini per dirci quando uscire dall'armadio, bussa su qualcosa. Ho bisogno di te, Saul.

Hun.




I'm here.
Scusate scusate scusate se il capitolo è molto corto e povero ma avevo poca ispirazione.
Beh che dire, spero che questo capitolo vi piaccia e mi farebbe molto piacere sentire qualche parere.
Hun.
 

  
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