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Autore: Miss_Slytherin    13/12/2013    17 recensioni
"Lilian Luna Potter, diversa dagli altri Potter. Fredda, crudele, insensibile, apparentemente senza cuore. Questa è la sua storia, la storia di un Giglio che non è un Giglio, non è puro, non è innocente". Dal primo capitolo: "...vedo ambizione, desiderio di gloria…intelligenza anche…poi…uno spiccato senso di autoconservazione…e se non mi sbaglio quella dovrebbe essere una punta di cattiveria mista ad astuzia…".
Genere: Generale, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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                                                      CAPITOLO 66

                                                       A lovely Talk


Gennaio lasciò il posto a febbraio, che si presentava altrettanto gelido e piovoso, con raffiche di pioggia sferzanti e abbondanti nevicate, tant'è che alcuni studenti ebbero la felice idea di cominciare a spostarsi dal castello alle serre o alle lezioni di Cura delle Creature Magiche con dei pratici sci di fattura Babbana, stregati affinchè fluttuassero a qualche centimetro da terra.

Ondate di panico al pensiero di G.U.F.O e M.A.G.O dilagavano ovunque, in tutte le Case: a Tassorosso Sissy Brown diede di matto durante una lezione di Trasfigurazione, trapiantando per errore il becco di un corvo al posto del proprio naso, a Corvonero Molly Weasley tranciò di netto le dita della sua compagna di banco durante Pozioni, troppo nervosa al pensiero che la Pozione Corroborante che stavano eseguendo potesse essere richiesta agli esami; la poveretta dovette correre via tenendo le proprie dita nell'altra mano, ma Madama Chips fu come sempre in grado di riparare al danno. A Grifondoro Hugo Weasley era l'ansia in persona, e tormentava tutti i compagni di Casa con improbabili sondaggi su quali fossero le domande più gettonate, mentre a Serperverde Melissa Summers si era data al commercio illegale di sostanze che in teoria avrebbero dovuto potenziare la concentrazione, e per dare una dimostrazione dell'efficacia dei propri prodotti assunse una dose troppo alta di artigli di drago che le valsero due giorni di reclusione in infermeria, preda di una agitazione preoccupante.

Lily, Cassiopea e Glorya cercavano di affrontare la situazione con tranquillità, anche se era davvero difficile mantenere la calma in mezzo a tutto quel pandemonio, fra compagni di scuola impazziti ed insegnanti che continuavano ad assegnare compiti su compiti, senza curarsi dell'esaurimento nervoso a cui stavano conducendo i propri allievi. Una sera Lily, talmente provata dalla lunga giornata composta da doppia Trasfigurazione, Incantesimi, Erbologia e Cura delle Creature magiche, seguita da un estenuante pomeriggio di studio intensivo, era crollata a dormire su un divanetto della Sala Comune; l'aveva trovata Scorpius di ritorno da una sfiancante riunione con la squadra di Quidditch ed era rimasto talmente affascinato dalla sua sottile figura raggomitolata che anziché riportarla in dormitorio si era messo accanto a lei per poi addormentarsi a sua volta.

Intanto Tassorosso aveva perso contro Grifondoro, dando così una piccola chance a Serperverde, cosa dalla quale Scorpius aveva tutta l'intenzione di trarre vantaggio; fra quello, e lo studio matto e disperatissimo per gli esami lui e Lily avevano pochissimo tempo da trascorrere insieme, ma cercavano di ritagliarsi sempre qualche piccolo momento per loro. In men che non si dica era quasi arrivato il 14 febbraio, e Scorpius si chiedeva con terrore se per caso Lily si aspettasse qualcosa di particolare per San Valentino. Non gli sembrava il tipo di ragazza che brama fiori o cioccolatini, ma non si poteva mai sapere...

-Ehi Derek, tu fai qualcosa con Rose per...ehm...San Valentino?- domandò Scorpius una sera a Derek, mentre tornavano agli spogliatoi al termine di un allenamento.

-Mah, so che c'è la classica uscita a Hogsmeade. Penso che ci andremo- rispose l'amico con un'alzata di spalle.

-Mmmh. Pensi che dovrei chiedere a Lily di andarci insieme?- lo interrogò pensieroso, tremando al pensiero di lui e Lily da Madama Piediburro.

-Secondo me è il minimo, che dici? Va bene che Lily è...come dire...atipica, però...- osservò Derek cauto, facendo ridere Scorpius mentre iniziava a cambiarsi, ultimo fra i loro compagni di squadra.

-Atipica è una definizione calzante-.

-Senti Scorpius...con Edward?- cambiò argomento Derek, che a vestirsi era una scheggia ed era già pronto.

-Con Edward cosa?- replicò Scorpius tagliente.

-Cos'hai deciso di fare? Vuoi ancora portare avanti questo litigio insensato? Lily sta con te, e Edward è davvero pentito-.

-Oddio, non ti sopporto quando ti metti a fare l'avvocato delle cause perse. Devi proprio assillarmi un giorno sì e l'altro pure?- sbottò Scorpius, infastidito come ogni volta che saltava fuori l'argomento Edward.

-Devo, sì. Come ogni volta che voi due testoni decidete di azzuffarvi come due rabbiosi- ribadì Derek, fermo accanto a lui con le braccia incrociate sul petto e un atteggiamento di sfida.

-Senti Derek, non ho alcuna intenzione di andare a parlargli. Forse, se dovesse venire lui da me potrei fare lo sforzo di ascoltarlo- concesse Scorpius, più per togliersi di torno Derek che per vera convinzione.

-Ottimo. Se non ti spiace, vado al castello da Rose dato che se dovessi aspettare te che finisci di cambiarti mi farei vecchio- disse Derek, divertito alla vista di Scorpius che era alla ricerca dell'altro calzino.

-Vai pure, ci vediamo dopo- replicò Scorpius, distratto: perché doveva sempre mancare qualche pezzo del suo vestiario, in quel borsone?

-Com'è che sei sempre l'ultimo ad uscire da questo spogliatoio?- gli domandò la voce cristallina di Claire, facendolo sobbalzare. Voltandosi, Scorpius la trovò appoggiata allo stipite della porta, con un mezzo sorriso e uno scintillio ironico negli occhi; fra i capelli biondi aveva qualche fiocco di neve, cosa che gli fece intuire che fuori aveva ripreso a nevicare.

-Com'è che appari sempre quando meno me lo aspetto?- rispose Scorpius, vagamente infastidito per la sua capacità di trovarlo sempre e comunque.

-Guardo gli allenamenti di Quidditch di tutte le squadre e poi non ti ho visto uscire con tutti gli altri. Ho fatto due più due- replicò Claire, con un'alzata di spalle.

-Senti Claire, non fraintendermi ma...perché vieni sempre a parlare con me? Non conosci davvero nessun altro, qui?- volle sapere Scorpius che era finalmente riuscito a ritrovare il calzino perduto e aveva potuto infilarsi le scarpe.

-No. Tendo a sentirmi davvero sola. Gli altri insegnanti sono troppo adulti per me, non saprei davvero di che cosa parlare. Se ti do fastidio comunque...- rispose Claire, con una sincerità così disarmante che Scorpius si sentì in colpa per averla fatta sentire indesiderata. Inoltre aveva ragione: era straniera in mezzo a loro, non aveva amici, non aveva nessuno a parte lui. Il minimo che potesse fare era parlarle, almeno.

-Non mi dai fastidio, davvero- si sentì in dovere di dirle.

-Oh, menomale. Sarebbe stato triste dover rinunciare a stuzzicarti- fece Claire, sollevata, poi aggiunse:

-Allora, programmi per San Valentino?-

-Per ora nulla-.

-Come nulla?! Scorpius, mi deludi. Non organizzi niente di romantico per la tua fidanzata?- chiese Claire, scandalizzata, mentre uscivano dallo spogliatoio e affrontavano la nevicata e il gelo dell'aria pomeridiana di febbraio.

-A Lily non piacciono le romanticherie o le cose sdolcinate. Penso che la farei molto più felice se la accompagnassi a fare shopping, piuttosto- ipotizzò Scorpius, rendendosi conto in quel momento che era proprio un'ottima idea.

-Shopping? Ma dai, che tristezza- commentò Claire, pensando che quella Lily doveva proprio essere una ragazza superficiale.

-Le piacciono i vestiti alla moda, e poi non muoio certo dalla voglia di starmene seduto tutto il pomeriggio in un triste locale per coppie- spiegò Scorpius.

-Mah, sarà. Secondo me una scatola di cioccolatini non guasta, comunque- suggerì Claire, stringendosi nel mantello.

-Me li tirerebbe dietro chiedendomi se ho almeno la più pallida idea di quante calorie contengano- rise lui, immaginandosi la scena.

-Ossignore, sul serio? È una di quelle fissate con la dieta?- indagò Claire, cercando di farsi un quadro più chiaro della sua avversaria.

-Decisamente- commentò solamente Scorpius, mentre senza pensare alle conseguenze delle proprie azioni varcava con Claire il portone della scuola ed entrava in Sala Grande per la cena.

-Ripeto, che tristezza. Va beh, vado a sedermi al tavolo noioso. Buona serata- lo salutò, per poi dirigersi alla tavolata degli insegnanti.

Scorpius impiegò qualche secondo per individuare Lily fra gli altri Serperverde; dopo averla trovata le si sedette accanto, di fronte a Glorya e a sua sorella.

-Andato bene, l'allenamento?- fu l'unica domanda di Lily, ma Scorpius capì all'istante che anche in quell'occasione non le era sfuggito nulla.

-Meglio delle altre volte, grazie- rispose, fissando indeciso i piatti colmi di leccornie di fronte a lui.

-Ho la testa che mi scoppia- si lamentò Cassiopea, abbandonando il capo ricciuto sul tavolo.

-Oh stellina, cosa ti ha ridotto così?- la interrogò Scorpius, ironico, mentre optava per pasticcio di carne e patate arrosto.

-Dai, lasciala stare ogni tanto, poverina. Oggi abbiamo avuto un'altra giornata pesante- intervenne Glorya a difesa dell'amica.

-Me lo immagino. Ricordo l'anno del G.U.F.O...gente impazzita ovunque, c'era chi studiava ad ogni ora del giorno e della notte e Bree Aberfield andò talmente fuori di testa che la sera prima degli esami abbiamo dovuto stenderla con una dose massiccia di Bevanda della Pace per farla dormire- raccontò Derek e Scorpius annuì.

-Almeno quest'anno siamo più preparati, sappiamo quello che ci aspetta-.

-Ecco, invece noi no. È una spirale d'angoscia senza fine- si lagnò Cassiopea, con voce ovattata per via della nuvola di capelli nella quale si era sepolta.

-Già. Menomale che almeno sabato possiamo avere un po' di svago- osservò Lily in tono sibillino, spingendo Scorpius a chiedersi se effettivamente fosse il caso di organizzare davvero qualcosa per lei.

-È vero, sabato è 14 e c'è l'uscita a Hogsmeade...programmi?- chiese Glorya, spingendo via da parte il proprio piatto mezzo pieno; tutto quel parlare di esami le aveva fatto passare l'appetito.

-Dormire. Dormire tutto il pomeriggio- annunciò Cassiopea nel tono voglioso di chi non potrebbe chiedere di meglio.

-Oh dai, non dirmi che Shane non ti ha invitata fuori- la punzecchiò Lily che, al pari di Glorya, non aveva mangiato quasi nulla.

-Lo ha fatto, in effetti. Forse è meglio cogliere ogni occasione per stare fuori dal castello- replicò Cassiopea, rialzando la testa dal tavolo.

-E Liam, invece?- chiese Derek a Glorya, anche per sondare il terreno; non si era certo dimenticato delle confidenze che la sorella gli aveva fatto.

-Anche lui mi ha chiesto di uscire. Potremmo andare tutti insieme- propose Glorya, pensando che lei e Liam stavano davvero poco in mezzo agli altri e tendevano a isolarsi.

-Ottima idea. San Valentino di gruppo- approvò Scorpius, dicendosi che in quel modo avrebbe risolto ogni problema. Osservò di soppiatto Lily, quasi aspettandosi che lei gli urlasse che era senza cuore, ma lei fece il suo classico sorrisetto tirato e rispose:

-Sono d'accordo. Poi per me è un giorno come un altro, quindi potremmo anche andare a fare shopping-.

Alla parola “shopping” Glorya e Cassiopea si illuminarono e affermarono all'unisono che avrebbero di certo convinto Liam e Shane; Derek invece disse che avrebbe dovuto prima chiedere a Rose e che avrebbe dato conferma prima di sabato.

-Fatto pace, allora?- chiese Glorya, sentendo nominare la Weasley.

-Perchè, avevate litigato?- s'intromise Scorpius prima che Derek potesse rispondere.

-Sì, lei non voleva portarmi al matrimonio di sua cugina e io mi sono arrabbiato, sentendomi indegno- replicò Derek, riassumendo per sommi capi la situazione, per poi aggiungere rivolto alla sorella:

-Comunque sì, alla fine lei ha accettato di presentarmi alla famiglia-.

-Oddio grazie, almeno non sarò l'unica Serpeverde a quel matrimonio. E poi voglio proprio vedere il momento in cui verrai portato al cospetto di zio Ron. Per non parlare del nonno- commentò Lily, pregustando la scena.

-Così sì che mi incoraggi, Lily- ironizzò Derek, considerando che forse la sua idea non era stata proprio brillante.

Lily fece spallucce:

-Io ti ho avvertito. In ogni caso porterò una bottiglia di tequila, al massimo finiremo ad ubriacarci nascosti in soffitta-.

-Mi sta quasi venendo voglia di venire, giusto per vedere come andrà a finire- disse Cassiopea, con le orecchie da pettegola sempre allerta.

-A me no. Non ti invidio proprio per nulla, Derek- ribatté Scorpius, rabbrividendo all'idea.

-Beh, tu però hai già conosciuto i miei. E sicuramente non nelle stesse circostanze imbarazzanti in cui io ho conosciuto i tuoi- sottolineò Lily, ricordando con orrore la mattina di Natale.

A quel punto Glorya e Derek pretesero un fedele resoconto dell'incontro fra Lily e i signori Malfoy, cosa che Cassiopea fornì con grande dovizia di particolari.

Fra una chiacchiera e l'altra erano ormai al dolce, quando Lily notò con la coda dell'occhio che Claire Lewis si stava alzando dal tavolo degli insegnanti; con una scusa, si congedò dal suo gruppetto e si alzò a sua volta. La vide sparire nella solita porticina a lato della sala, ma siccome sapeva per esperienza che conduceva solo ad una piccola stanzetta che poi sbucava comunque sul corridoio principale, decise di passare per l'entrata principale e aspettarla fuori. Infatti, dopo neanche due minuti Claire arrivò e così Lily fece un passo avanti per palesare la propria presenza.

-Lily Potter, ciao. Che ci fai qui fuori ancora in piena cena?-l'apostrofò Claire, vedendola.

-Buonasera, Claire. Non mangio mai il dolce, così ho pensato che avremmo potuto scambiare due parole- rispose Lily.

-Ah sì, Scorpius mi ha detto che sei un po' in fissa con la dieta. Comunque va bene, dove possiamo parlare?-

-Qui andrà bene- replicò Lily guidandola verso l'aula dove un tempo Fiorenzo aveva tenuto lezione e che ora era in disuso; attese che Claire fosse entrata e si fosse seduta su un banco, poi si chiuse la porta alle spalle.

-Allora Claire, come ti vanno le cose qui a Hogwarts? Ti stai ambientando?- le domandò, sedendosi a sua volta sulla cattedra di fronte a lei.

Claire fece spallucce.

-Bene, direi. Mi piace insegnare volo a quelli del primo, ed è molto divertente arbitrare le partite di Quidditch-.

Lily annuì, come se le importasse davvero di quello che l'altra stava dicendo.

-Quindi sei soddisfatta della tua posizione- affermò, seria.

Claire non capiva dove l'altra volesse andare a parare, ma rispose cortesemente:

-Sì, molto. Sono la più giovane insegnante della storia di Hogwarts, il che è notevole, se consideri che non sono neanche del tutto inglese-.

-Infatti- confermò Lily, poi decise che era ora di smetterla con i giochetti e di andare al nocciolo della questione.

-Allora a questo punto ti conviene ascoltarmi molto bene, Claire.

Devi smettere di girare intorno a Scorpius. Non devi avvicinarti, non devi parlargli, non devi neanche pensare a lui. Per te non esiste- iniziò a dire in tono molto duro, saltando giù dalla cattedra con decisione.

-Io non capisco proprio a cosa...- provò a dire Claire, ma Lily la interruppe:

-Non fare la finta tonta con me. Io so sempre tutto, so che vai allo spogliatoio apposta per parlare con lui, so che siete stati insieme in passato e so che probabilmente ti sei fatta qualche stupida fantasia su un improbabile ritorno di fiamma fra voi. Non accadrà, Claire. Lui è mio, chiaro?-

Claire era sbalordita di fronte all'arroganza di quella sciocca quindicenne e le veniva da riderle in faccia; tuttavia si limitò a sorridere e a dire:

-Questo è quello che pensi tu, Lily. Ricordati che il primo amore non si scorda mai-.

-Ah, vedo che non ci siamo capite, allora- commentò Lily in tono fintamente amabile, -cercherò di essere più chiara. Se ti vedo ancora una volta camminare anche solo nel suo stesso corridoio, se mi giunge voce che hai di nuovo avuto il coraggio di rivolgergli la parola, io ti rovino-.

A quelle parole Claire non riuscì più a trattenersi e scoppiò a ridere:

-Tu mi rovini? Hai una considerazione davvero alta di te-.

Anche Lily le sorrise, il sorriso dello squalo, e poi ribatté, avvicinandosi a lei fino a che non si trovarono faccia a faccia.

-Cosa pensi che succederebbe se io andassi dal Preside e gli rivelassi che un membro del suo stimato corpo docenti fa delle avances ad uno studente? Pensi che conserveresti ancora il tuo posto, se Linton avesse il benché minimo sospetto che una sua insegnante sta deliberatamente cercando di sedurre un allievo di questa scuola? Io non credo, sai. Insegni una materia francamente inutile, non impiegherebbe molto a rimpiazzarti. Ma questo metterebbe la parola fine alla tua carriera in qualsiasi altra scuola, perché chi mai assumerebbe una che appena può allunga le mani su dei minorenni? E così, cara Claire, non solo avrai fallito nel Quidditch, ma non avrai più alcuna chance neanche come insegnante- concluse, guardandola dritta negli occhi.

-Il tuo brillante piano non funzionerebbe, Linton vorrà delle prove- cercò di contraddirla Claire, ma ancora una volta Lily sorrise.

-E credi che non le troverebbe? Sul serio, mi hai presa per una dilettante? Io non faccio mai minacce a vuoto, Claire. Ora, visto che abbiamo chiarito questi punti fondamentali, direi che non abbiamo molto altro da dirci. Sono felice di aver avuto questa chiacchierata con te- disse Lily avviandosi verso la porta; con una mano sulla maniglia, si voltò ancora una volta verso l'australiana e aggiunse:

-Ah, tanto per andare sul sicuro. Non una parola con Scorpius, intesi? Altrimenti potrei sempre dirgli che, spinta dalla gelosia, hai ingaggiato un duello con me. Non ci metterei molto a finire in infermeria. E lui mi crederebbe, fidati- e con queste parole uscì di scena, lasciandosi una Claire completamente allibita alle spalle.


                                                  ******


In quelle settimane Albus aveva pensato a lungo al piano suggeritogli sia da Rose che da Lily e alla fine aveva deciso che non era poi così male come idea.

Con Marìkaa tutto era tornato alla normalità, chiacchieravano, studiavano e passavano il tempo libero insieme, ma spesso con loro c'erano anche Rose, Molly, Angelica e Hugo. Aveva persino pensato di invitarla fuori per San Valentino, ma quando aveva esposto le sue intenzioni a Lily, lei l'aveva guardato schifata e aveva detto:

-Ti prego, Al. Se lo fai poi dovrò fingere di non avere alcun legame di sangue con te, per il resto dei nostri giorni. Abbi un po' di dignità, su-.

Così, dicendosi che infondo la sorella aveva ragione e non vedendo altre alternative, aveva deciso di passare al piano gelosia. Aveva colto l'occasione di avvicinarsi ad Amy O'Brian un pomeriggio di inizio febbraio, quando l'aveva vista in biblioteca, china su un difficile tema di Trasfigurazione. Vedendola così disperata, si era offerto di aiutarla, sia perchè era gentile di natura, sia per i propri secondi fini. Lei si era illuminata in volto accettando la sua offerta, e per un attimo Albus si era sentito in colpa, nel crearle false speranze; ma poi, notando che Marìkaa li guardava fisso fisso da un tavolo poco distante, aveva scacciato ogni dubbio.

E così in quelle due settimane Albus aveva preso a ronzare attorno ad Amy, facendo il galante: le portava i libri fra una lezione e l'altra, si sedeva accanto a lei a pranzo e a cena, l'accompagnava alla torre di Grifondoro. E non era neanche spiacevole stare con lei: Amy era allegra, sempre solare, ed aveva un modo buffissimo di raccontare le cose.

Marìkaa si era accorta di questo avvicinamento fra loro, e ne soffriva. Possibile che Al avesse deciso di lasciarla perdere, dopo aver fatto di tutto per conquistarla? E come avrebbe dovuto comportarsi lei? Insomma, da un lato era seriamente infastidita dal vederlo insieme alla O'Brian, dall'altro cercava di scacciare le fitte di gelosia che provava dicendosi che infondo era normale. Erano amici, no? Era naturale desiderare che lui fosse felice? Sempre più confusa, a due giorni dall'uscita ad Hogsmeade decise di confidarsi con Rose e così, approfittando di un'ora buca dopo pranzo, la invitò a studiare insieme in biblioteca.

-Hai notato che Al sta sempre con la O'Brian?- disse ad un certo punto, non riuscendo più a trattenersi.

Rose esultò interiormente, poi rispose:

-Sì, ci ho fatto caso, in effetti. Amy è una ragazza piacevole-.

-Già, sembra simpatica. Pensi che lui...sia interessato?-

-Mah, non saprei. A vederli sembrebbe di sì. Perchè me lo chiedi?- indagò Rose, promettendosi di riferire tutto al cugino appena possibile.

-Non so, Rose. Non capisco più nulla. Da una parte sento che mi piace, dall'altra lo considero un amico. Cosa devo fare?- le chiese con un filo di disperazione nella voce.

Vedendola così, Rose per un attimo si pentì di aver architettato il tutto, ma se quello era l'unico modo per spingere Marìkaa fra le braccia di Albus, allora ben venga.

-Invitalo fuori per San Valentino, prima che lui lo chieda ad Amy. Avete bisogno di stare un po' da soli, così potrete fare chiarezza. Cosa ne dici?- le propose.

-È una buona idea. D'altra parte sono mesi che lo tengo sulle spine, devo fare qualcosa- approvò Marìkaa, anche se si sentiva morire al pensiero di dover fare una cosa così imbarazzante. Ma Rose aveva ragione: lei e Al avevano bisogno di trascorrere del tempo senza altre persone intorno, e quale migliore occasione di San Valentino?

Così, cercò di racimolare il coraggio per tutto il pomeriggio, ed era talmente distratta che a Pozioni aggiunse una dose eccessiva di essenza di Mandragole, e il suo intruglio esplose; Lumacorno non ne fu molto contento e tolse cinque punti a Corvonero, cosa che le attirò le occhiatacce dei suoi compagni di classe.

Abbattuta per l'incidente ma comunque decisa ad invitare Al, dopo cena si diresse alla Torre di Grifondoro insieme a Rose, che l'avrebbe fatta passare attraverso il buco del ritratto dietro di lei.

Speranzosa, lasciò vagare lo sguardo sulla sala comune alla ricerca della sua chioma corvina perennemente scompigliata, ma quando lo trovò il sorriso le si gelò sul volto. Albus stava baciando Amy O'Brian, con una mano affondata fra i suoi serici riccioli castani.

Ci fu un instante in cui i loro occhi si incrociarono, dopo Albus ebbe allontanato il viso da quello di Amy. Ebbe a malapena il tempo di registrare la sua presenza lì, che lei gli aveva voltato le spalle e se n'era andata.

                                            ******


-E così parteciperemo ad un San Valentino di gruppo- annunciò Liam a Shane, dopo che quella sera entrambi ebbero riaccompagnato le proprie fidanzate a Serpeverde.

-Così pare- confermò il Grifondoro con un'alzata di spalle, -cosa ne pensi?-

-Mah, diciamo che per il primo San Valentino con Glorya avrei preferito qualcosa di più tradizionale, ma se lei è contenta così...tu?- rispose Liam, mentre insieme percorrevano i sotterranei.

-A dire il vero Cass non mi ha dato molta scelta. Mi ha annunciato che il pomeriggio di domani avrebbe previsto un'intensa sessione di shopping e chissà cos'altro, e prima ancora che avessi modo di dire “Merlino”, lei aveva già cambiato argomento, dando per scontato il mio consenso- raccontò Shane, sorridendo al ricordo della conversazione.

-Meglio così, comunque. Non sono un tipo molto galante...anche se non sono del tutto sicuro di voler trascorrere una giornata con Malfoy- aggiunse poi, pensieroso.

-Oh, dai non è così male. Ogni tanto ci sediamo vicini, quando dobbiamo seguire qualche lezione insieme. È persino simpatico- commentò Liam, magnanimo.

-A me mette i brividi, sarà quell'aria da non-ti azzardare-a-sfiorare-mia-sorella-in-mia-presenza-o-ti-Crucio. E non sopporto neanche tanto Lily, sempre così....mah...frigida- replicò Shane, mentre cominciavano a salire le scale; scordandosi di un gradino biricchino quasi si ruppe una caviglia, ma con notevole presenza di spirito Liam lo sorresse prima che si facesse davvero male.

-Già, ti guarda sempre dall'alto in basso, come se sapesse tutto di te, persino di che colore porti i calzini- riprese Liam dopo il piccolo incidente.

-Ah beh, della serie Dio li fa e poi li accoppia. Io devo girare per di qui, mi sa. Ci si vede domani, allora- fece Shane una volta giunti davanti ad un corridoio occupato interamente da file di armature antiche; una di loro stava sonnecchiando, ma svegliata dalle loro voci sbadigliò con un gran fracasso di ferraglia e li sgridò.

-A domani- si congedò Liam con un mezzo sorriso per le stranezze di Hogwarts. Nonostante lo aspettasse un'intera giornata fra gonne e scarpe, si sentiva davvero felice: per la prima volta nella sua vita, sentiva di essere una persona normale, con una fidanzata e degli amici.


                                               ******


Albus passeggiava nervosamente di fronte al muro che nascondeva la sala comune di Serperverde, chiedendosi quante possibilità ci fossero che qualcuno passasse di lì alle undici di sera e lo lasciasse entrare.

Che cosa aveva combinato? Perchè aveva baciato Amy in quel momento? È vero, lei era carina e piacevole, e gli aveva appena confessato di stare bene in sua compagnia; lo faceva sentire apprezzato e desiderato, ed Albus non aveva saputo resistere. Era stato un bel bacio, le labba di Amy erano morbide e calde e per un attimo Albus si era sentito appagato. Ma poi aveva alzato gli occhi e aveva visto Marìkaa, e non aveva capito più nulla.

-Albus, che ci fai qua fuori?-

La voce di Scorpius Malfoy lo strappò ai suoi pensieri, e Albus alzando gli occhi se lo ritrovò davanti, un'espressione perplessa sul viso.

-Oh, Scorpius. Stavo cercando Lily, a dire il vero. Ho bisogno di parlare con lei- rispose, accorgendosi solo in quel momento di quanto fosse strana la vita. Sino a quattro mesi fa probabilmente non avrebbe neanche pensato di rivolgersi a Lily per problemi sentimentali, ed ora invece lei era stata la prima persona che gli era venuta in mente dopo aver combinato quel casino.

-Vado a vedere se è dentro e le dico che sei qui fuori, se vuoi. Dubito che tu abbia voglia di entrare nel covo delle serpi- ironizzò Scorpius, ed Albus quasi si stupì della sua gentilezza. Ma d'altra parte avevano passato intere ore l'uno accanto all'altro al capezzale di Lily in coma, e questo senza dubbio li aveva in qualche modo uniti. Albus non lo disprezzava neanche più per aver giocato con i sentimenti di Marìkaa: lui aveva appena fatto lo stesso con quelli di Amy, e per lo stesso motivo di Scorpius.

-Grazie, mi faresti un favore- rispose, e Scorpius annuì, chiedendosi che diavolo avesse combinato Albus. Disse la parola d'ordine e scomparve; dopo qualche minuto la parete si aprì di nuovo e apparve Lily, impeccabile come sempre anche se era quasi ora di andare a dormire.

-Al, che succede? Problemi a casa?- domandò lei, giustamente.

-No, no, niente del genere. È che ho fatto un casino- replicò Al, ricominciando a passeggiare nervosamente davanti a lei.

-Che genere di casino? E stai fermo, per favore-.

-Ho baciato Amy- annunciò, funereo.

-Amy?- chiese Lily, perplessa.

-La O'Brian!- precisò Albus, un filo spazientito.

-Ah, giusto. Bene, no? Non faceva parte del piano?-

-No! Cioè, sì. Ma Marìkaa mi ha visto-.

-Mmmm. Perchè l'hai fatto?- lo interrogò, scrutandolo attentamente ed infischiandosene altamente dei sentimenti della Sciatta.

-Non lo so. Amy è una ragazza piacevole, e non me l'aspettavo. E poi mi fa sentire apprezzato...tra l'altro avevate ragione, tu e Rose, mi sta dietro da secoli...e così, non so, mi è venuto spontaneo baciarla- spiegò Albus, passandosi distrattamente una mano fra i capelli.

-E questo cosa ti dice?-

-Che sono un cretino?-

-Ma no, Al. Che forse ti sei cristallizzato per troppo tempo sulla Sciatta, senza darti la possibilità di guardarti intorno. E ora che l'hai fatto hai scoperto che forse lei non è l'unico pesce del mare, un pesce molto mal vestito, se vuoi la mia opinione- chiarì Lily, esasperata, appoggiandosi al muro.

Albus tacque, riflettendo sulle sue parole. Che avesse ragione lei?

-Pensaci. Io intanto torno a mettermi lo smalto sulle unghie, come vedi mi hai disturbato in una fase molto delicata: la mano sinistra- gli disse, agitando la suddetta mano, che aveva solo tre dita dipinte di uno scuro verde petrolio; essendo mancina, Lily aveva parecchie difficoltà ad operare con precisione sulla mano sinistra.

-Lo farò, tanto dubito che ci sia altro che posso fare. Ah, un'ultima cosa: sabato vai a Hogsmeade?- le chiese, suo malgrado divertito.

-Sì, stiamo organizzando una specie di San Valentino di gruppo con Glorya, Cass e gli altri. Perchè? Tu ci vai?-

-Sì, in teoria ho invitato Amy, anche se a questo punto...comunque, ti va se verso le cinque ci troviamo ai Tre Manici? È importante-.

-Dipende se avrò fatto abbastanza shopping o no- rispose lei, ironica.

-Eddai Lily, sii seria per una volta!-

-Sono serissima. Comunque, vedrò di esserci- l'accontentò lei, poi i due si salutarono; Albus si allontanò in direzione delle scale, Lily tornò dentro e si riaccomodò sul divanetto, di fronte al tavolino sul quale giaceva la sua bottiglietta di smalto, e dove si era seduto anche Scorpius. Giaceva ad occhi chiusi, con la testa abbandonata sullo schienale; si vedeva che era piuttosto stanco. Pensierosa, gli si accoccolò contro, ed automaticamente lui le passò un braccio attorno alle spalle e l'attirò a sé; profuma di buono, pensò Lily, per poi chiedersi: perchè Albus ha bisogno di vedermi sabato pomeriggio alle cinque?



Note dell'autrice:


Salve gente!!!

Questa volta ho impiegato quasi due settimane ad aggiornare, lo so...sia perchè ho dovuto fare un improvviso viaggio in Puglia per motivi famigliari (io sono torinese, e vi assicuro che è stata una bella sfacchinata di 8 ore in treno) sia perchè fino all'ultimo ho ritoccato il capitolo, che non mi convince molto.

Voi cosa ne pensate? In realtà ne succedono di cose, fra Lily che “amabilmente” (come dice il titolo) chiacchiera con Claire, Albus che combina uno dei suoi casini e quant'altro. Il prossimo capitolo sarà su San Valentino, invece...e chissà cosa succederà :)


Sono stata molto contenta di leggere i vostri suggerimenti per i prossimi capitoli, alcuni li ho già messi in pratica, mentre altri me li tengo buoni per il futuro :) in ogni caso grazie per aver contribuito con le vostre idee alla realizzazione di questo capitolo.


Ringrazio come sempre le persone che hanno recensito -ben 9!! io vi amo, e spero che continuerete a lasciarmi i vostri commenti- alle quali risponderò in giornata come sempre, le persone che seguono, preferiscono e ricordano la storia. Sono davvero felice di vedere che la storia continua ad acquisire nuovi lettori e recensitori, mi fa capire che anche se ormai siamo al 66esimo capitolo PL è ancora in grado di affascinare, e questo non può che farmi piacere.


Bene, anche per oggi ho detto tutto. Ci sentiamo fra una settimana, massimo dieci giorni, con il nuovo capitolo.


Sempre Vostra,

Miss

  
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