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Autore: Duvrangrgata    16/12/2013    0 recensioni
Che cosa hanno pensato alcuni dei Tributi che abbiamo incontrato nei tre libri della saga il giorno prima della Mietitura in cui, anche se ancora non lo sapevano, sarebbero stati scelti?
Leggete questa raccolta e lo scoprirete!
N.B: Non saranno presenti tutti i tributi.
[1. Clove - La Ragazza Dei Coltelli]
[2. Cato - Il Ragazzo Nato Per Uccidere]
[3. Annie - La ragazza Pazza]
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Finnick

The Day Before The Reaping

 

 

 

 

Finnick – Il Ragazzo Che Amava Troppo

 

 

 

 

La finestra spalancata faceva entrare un forte odore di terra bagnata e pioggia, oltre al familiare odore salmastro tipico del mare che tanto amava.
Quante volte aveva sognato di andarsene, di prendere la barca di suo padre e salpare lontano, lasciandosi alle spalle tutto il resto? Il dominio di Capitol City, gli Hunger Games... lei. Lei, che era sempre nei suo pensieri e non li abbandonava mai.
Semplicemente lei.
Annie.
Niente era stato più come prima da quando l'aveva vista per la prima volta. Lo ricordava come se fosse stato ieri: 

Lui e suo padre erano appena tornati da una battuta di pesca notturna, era quasi l'alba e stava andando a casa a raggiungere suo padre, che l'aveva preceduto. Aveva deciso di camminare sulla spiaggia, i piedi che lasciavano sulla sabbia impronte che venivano quasi immediatamente cancellate dalle onde.
Non l'aveva notata subito, all'inizio era stata solo un minuscolo puntino in lontananza poi, man mano che si era avvicinato, quel puntino si era rivelato essere una ragazza. Aveva lunghi capelli scuri sciolti in morbide onde sulle spalle. Era seduta sulla sabbia, lo sguardo rivolto verso l'orizzonte, dove il sole stava sorgendo. I raggi le inondarono il viso e lei sorrise, non meno radiosa, chiudendo gli occhi come se facendolo potesse godere meglio del calore sul viso.
Era bellissima, sembrava una sirena, appena uscita dalle acque. Anche dopo tutto quel tempo – all'epoca aveva undici anni – non sapeva dire quanto tempo fosse rimasto a fissarla, incantato, gli erano sembrati anni, ma avrebbero anche potuto essere giorni, ore o semplicemente pochi minuti. Lei non si era accorta di lui, nemmeno quando era passato alle sue spalle per proseguire verso casa, troppo rapita dalla bellezza dell'alba per prestare attenzione a qualcosa che non fosse il sole nascente che tingeva il cielo dei colori del fuoco.
Da quel giorno non aveva più smesso di cercarla: a scuola, in spiaggia, per le strade del Distretto. Gli bastava guardarla da lontano, senza bisogno di avvicinarsi.
Prima di incontrarla gli era capitato spessi di pensare di scappare dal Distretto, di prendere una barca e salpare senza voltarsi per non tornare più indietro. Ma da quella mattina sulla spiaggia qualcosa era cambiato, e la sola idea di lasciarsi alle spalle tutto quello –  la sua famiglia, la sua vita, il suo Distretto, lei – gli risultava insopportabile. Ma piano piano, un'altra immagine aveva preso forma nella sua mente: lui e Annie, i lunghi capelli castani che le incorniciavano il viso, che salpavano insieme all'alba. Sapeva che era solo un sogno irrealizzabile, ma era in momenti come quello – quando la voglia di fuggire da tutto e da tutti era così insopportabile da fare quasi male – che quel sogno gli dava la forza per restare.
Non sarebbe mai scappato senza di lei.
Inspirò profondamente il miscuglio di odori che il vento gli aveva portato, mentre confusi ricordi di serate passate in spiaggia intorno ad un falò, la luna alta nel cielo, le dita che scivolavano sulle corde di una chitarra dando vita a vecchie canzoni che ormai nessuno ricordava più, l'odore di legna bruciata e sale, di pelle cotta dal sole e di pesce appena pescato gli invadevano la mente. E poi, in un lampo, rivide il sorriso che Annie gli aveva rivolto quella volta che il vento le aveva fatto cadere il cappello e lui glielo aveva ridato, la luce che aveva invaso le iridi verdi quando le aveva insegnato come intrecciare al meglio una rete da pesca e i battiti che aveva perso quando l'aveva ringraziato, lo sguardo di puro terrore con cui la fissava durante la Mietitura, terrorizzato che potesse essere estratta, la sensazione di non sapere come continuare a vivere se fosse successo e l'intenso sollievo che lo pervadeva quando non accadeva.
La paura che prendessero lui non era neanche paragonabile a quella che prendessero lei, perché lui lo sapeva che sarebbe tornato, anche a costo di uccidere tutti gli altri tributi con le sue stesse mani.
Niente e nessuno gli avrebbe impedito di tornare da lei.
Niente e nessuno.
Chiuse gli occhi e si lasciò cullare dall'immagine di Annie, un bellissimo sorriso sulle labbra e negli occhi, i lunghi capelli castani che le volavano intorno, mossi dalla brezza.
Sorrise anche lui, scivolando lentamente tra le braccia di Morfeo, la paura per l'indomani – il giorno della Mietitura – cancellata dal viso della ragazza.
Perché lui sarebbe tornato.
Per lei.

 

Note dell'autrice

Non mi dilungherò sulle ragioni di questo ritardo, immagino che la scuola sia un problema un po' per tutti, quindi mi limito a scusarmi e a sperare che questo capitolo vi sia piaciuto!

Un abbraccio
Dru

   
 
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