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Autore: MetalheadLikeYou    17/12/2013    2 recensioni
Lui mi srinse a se, quasi a farmi male e non mi importava, non mi importava nemmeno di tutti gli altri presenti.
Till mi fece alzare e ci spostammo in una stanzetta, dove ci chiudemmo a chiave, continuando da dove eravamo rimasti.
Lui mi sbattè, con poca delicatezza, sul divetto continuando a baciarmi e io senza farmi troppi problemi gli levai la maglia nera, lui fece lo stesso con la mia, scendendo sul mio collo mentre con le mani palpava il mio seno.
Una parte di me, quella ancora un minimo lucida mi disse di fermarmi, ma quando le mani del cantante si fecero più audaci, facendomi venire altri brividi, quel pensiero fu spazzato via.
Scese ancora giù, lasciando il posto alla sua bocca, che inizia una lenta ma bellissima tortura, le sue mani scesero piano verso il mio basso ventre.
***
Prima ff sul mio gruppo preferito, pls siate clementi e magari lasciate anche qualche commento.
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 26


Andai in bagno di corsa, fissandomi allo specchio.
Mi aveva fatto male veramente.
Sospirai e andai a prendere un fazzoletto, che bagnai e usai per tamponare il piccolo taglio.
Mi fissai allo specchio.
Come faceva Till a stare con una come me?
Cosa avevo di speciale?
Tutte quelle paure che avevo quando lui si ripresentò a me, in quel parco, riaffiorarono nella mia mente.
Qualcuno bussò, andai ad aprire e la mia amica entrò, chiedendomi se stessi bene, notò il livido che si stava formando piano piano e sospirò.
<< Va tutto bene Fra'>> le dissi per calmarla.
<< No, mio...>>
<< Smettila, non è nulla>> la zittii, se avesse continuato a parlare avrei scaricato la mia rabbia su di lei e non ne avevo voglia, così uscii dal bagno, scendendo le scale e andando in giardino, mettendomi seduta su una sedia sotto un'albero a suonicchiare qualcosa e a fumarmi una sigaretta.
Till con le mani in tasca si avvicinò a me, mettendosi seduto al mio fianco a fissarmi.
<< Sto bene>> dissi, sentivo il suo respiro accellerato e non mi piaceva l'idea che lui soffrisse per me.
<< Sicura?>>
<< Si>> risposi bloccandomi, mi passai una mano nei capelli poi ricominciai a suonare.
<< Ne vu...>>
<< Smettila!>> gli dissi ad alta voce, quasi urlando, << Sto bene ok? Sto bene cazzo>>
<< El...>> 
<< Sto bene!>>
Lui si zittì, gli avevo risposto male, lessi in quegli occhi la tristezza, mi diedi della stupida e mi sentii terribilmente in colpa.
<< Mi fai suonare qualcosa?>> mi chiese, gli passai la chitarra, misi la sedia attaccata alla sua e poggiai la testa alla sua spalla, volevo sentirlo affianco a me, ma allo stesso tempo volevo che lui non fosse li, che non avesse assistito a tutto quello che era successo.
Lui uomo famoso che assisteva al bellissimo spettacolino che era la mia famiglia.
Inadeguata.
Insicura.
Non mi sentivo all'altezza di essere la sua compagna.
<< Che dici andiamo a farci una passeggiata?>> mi domandò.
<< Non credo sia il caso, non vorrei che qualcuno ci vedesse e ti incolpasse per questo!>> mi indicai la faccia, lui sorrise tirato e mi strinse a se.
<< Ehi piccioncini>>
Richard e Francesca si unirono a noi, mi alzai un'attimo da li, andando in cucina a bere, entrai anche in camera, prendendo gli occhiali da sole che mi coprivano anche più della metà del livido, passai in bagno a mettermi un qualcosa sopra per coprire almeno un po il colore e scesi.
<< Possiamo andare>>
Francesca e Richard ci dissero che sarebbero rimasti ancora un po a parlare con i genitori della mia amica e con mia madre.
Till si alzò prendendomi per mano, uscimmo da casa e ce ne andammo in spiaggia.
Era piuttosto affollata e meno male che anche lui aveva gli occhiali da sole, certo non passava inosservato, soprattutto per il fatto che stava mano nella mano con una specie di nana.
<< Ci fissano tutti>> 
Mi misi a ridere, si fermarono davanti a noi dei ragazzetti, con gli occhi lucidi e con dei sorrisi bellissimi.
Lasciai la mano del mio compagno che si mise a fare gli autografi e le foto.
<< Eleonora?>> 
Mi girai, trovandomi davanti due "ragazzi", li abbracciai stritolandoli.
<< Mio Dio sei sempre più figa>> mi disse Emanuele.
Quel ragazzo aveva avuto il mio cuore per un lungo periodo, ma a differenza degli altri ragazzi era riuscito a mantenere la nostra amicizia intatta e solidificarla con il passare degli anni.
Era una parte fondamentale della mia vita, << Come va?>>
<< Quando sei tornato?>>
<< Oggi>>
<< Ah Ema', Gi' lui è Till>> feci le presentazioni, Till sorrise piuttosto imbarazzato e strinsi la sua mano.
<< Insomma non abbracci tuo fratello?>> quello che aveva parlato era Giacomo, detto anche Ciop.
Lui era veramente mio fratello, eravamo cresciuti insieme, io, loro e Francesca, avevamo formato una specie di gruppo, noi quattro contro il resto del mondo, avevamo passato di tutto, eppure la nostra amicizia era ancora li.
<< Ce l'hai fatta eh?>>
<< A fare?>> chiesi, continuando a camminare con loro.
<< A metterti con lui>> rispose Francesca, ci girammo tutti di scatto.
Lei presentò Richard a tutti e poi abbracciò i nostri due amici.
Restammo un po li in riva al mare poi andammo a prenderci tutti una birra, come ai vecchi tempi.
<< Quanto resterete qui a Roma?>> chiese Emanuele al mio compagno, dovetti tradurre la domanda.
<< Non lo sappiamo ancora, tu?>>
<< Credo un mese, non lo sappiamo?>>
<< Andremo a vivere insieme a Berlino>> ammisi stringendo la mano del mio compagno, spiegandogli poi tutto in tedesco.
<< Ah, quindi sei più vicina a me>>
<< A quanto pare!>>
<< E tu Fra'>>
<< Io andrò con lui in America>>
<< Dall'altra parte del mondo, ma...>>
<< Ci vedremo comunque, non sarà questo a dividerci>>
<< Perchè non parliamo in Inglese così anche loro capiscono?>> domandai, loro sorrisero e ci mettemmo tutti a parlare in inglese.
Parlammo un po dei nostri vecchi ricordi, erano passati molti anni eppure noi eravamo li a parlare di quello che avevamo realizzato.
Till mi strinse a se ridendo per le battute di Emanuele, che era rimasto sempre il solito pagliaccio di turno, mi erano mancati, mi era mancato il suono delle loro risate, mi mancavano i vecchi tempi.
Passammo tutto il pomeriggio a ridere e scherzare, suonando anche qualcosa.
<< Oddio ti ricordi la nostra canzone?>> domandò Francesca quasi urlando, noi ci girammo verso di lei e scoppiammo a ridere ricordando quella stupida e esilarante canzone.
Parlava delle nostre peggio stronzate e ridendo cominciammo a cantarla suonando.
Richard e Till ridevano, contaggiati dalla simpatia dei miei amici.
<< E poi le due donne si fidanzarono!>> cantò Emanuele.
<< Ma che c'entra ora?>> chiese Richard che rideva come un bambino.
<< Non lo so ma lo volevo dire, lei sta con lui, che sta con lei>> continuò a cantare.
Quella canzone era stata "scritta" in una notte, proprio su una spiaggia.
I ricordi di quella notte riaffiorarono nella mia mente, eravamo noi 4, davanti ad un falò improvvisato, con la birra nel corpo e qualche canna accesa.
Ridevamo allegri.
Festeggiavamo la fine della scuola, la fine degli esami di stato.
<< Ma grazie al cazzo>> risposi asciugandomi gli occhi, stavamo tutti piangendo dalle risate.
Rimanemmo li ancora un po, poi con un pizzico di tristezza ci salutamo tutti e ce ne tornammo nella casa al mare a riprendere la mia macchina e dopo aver riportato la mia amica ed il compagno in hotel, me ne tornai con Till a casa.
Sospirai, prendendo un vecchio album di foto.
E la foto della nottata era li, un po sbiadita dal tempo.
Till sorrise.









Halloooooooooooooooooooooooooooooooo.
Come state?
Io sono guarita del tutto, finalmente.
Bhe che dire, ecco due nuovi personaggi, Ema e Giacomo (gino, ciop, gi) ha tanti soprannomi.
Ringrazio chi sta leggendo e anche la mia dolcissima RoarGirl, awwww si Till ha molta pazienza con Ele, povero cucciolo, nei prossimi capitoli succederà qualcosa di inaspettato....muahahahahah.
Bene.
Alla prossimaaaaa.
 
  
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