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Autore: Rouse    14/05/2008    1 recensioni
Kate è una ragazza di 17 anni...e come molte altre liceali della sua età detesta la tranquillità della propria vita...il monotono scorrere degli avvenimenti giorno dopo giorno.. Fino a quando qualcosa intacca quella solida rete di abitudini.. spezzandola per sempre.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Emerald.. capitolo 3

“Sono sempre stata una ragazza normale..” continuava a ripetersi “.. nella mia vita non succede mai nulla.. NULLA!.. è tutto così assurdo..”.
Il corpo esanime era rivolto faccia a terra... le mani erano strette in una rigida morsa... aveva visto spesso dei cadaveri per televisione, ma sapeva benissimo che erano solo degli attori.. ora invece.. si trovava davanti ad un omicidio reale... Queste ultime parole continuavano a riecheggiare nella sua mente... Reale? Niente di quello che le stava accadendo poteva rientrare nella sua concezione di reale.
Un brivido le scivolò lungo la schiena.. voltandosi si ritrovò faccia a faccia col ragazzo dagli occhi neri... ma c'era qualcosa di diverso nel suo sguardo... sembrava più vacuo, più triste.. più umano.
Con un rapido gesto il giovane si portò alla mano un piccolo pugnale.. la lama tagliente luccicava nelle penombra.. le bianche e sottili mani di Kate tremavano senza controllo..e così... tutto stava per finire?
Una silenziosa lacrima seguì la curva della sua guancia candida.. la paura non le impediva di continuare a fissare i suoi intensi occhi color ebano... erano davvero belli.
“Uccidimi..” le disse porgendole il pugnale... “Uccidimi ti prego!”
La ragazza fissava l'arma ad occhi sgranati... Il suo sguardo tornò ad incrociare quello di lui.. I suoi grandi occhi verdi si potevano specchiare in quei neri cerchi.. i quali avevano ormai assunto un'espressione supplichevole... sembrava che stessero per riempirsi di lacrime.
“Ma che diavolo stai dicendo?” infuriò lei “sei... uno squilibrato.. tu.. tu sei un assassino!!” urlò indicando l'uomo ai suoi piedi.
“Perdonami..” rispose “...ma ti scongiuro di uccidermi...io...” sussurrò..dovette deglutire più volte per terminare la frase “ Io non voglio fare del male... a nessuno...mai più..”.
“Smettila!!” Kate non sapeva se essere sollevata per non aver fatto la fine di quel poveretto o se essere ancora più spaventata di prima per quella inaspettata richiesta.. “Non cercare di prendermi in giro... Non sono così stupida!!”. Urlandogli addosso sentiva di liberarsi dal turbine di emozioni provate poco prima... ma stranamente avvertì un senso di colpa per quello che stava facendo..
“Prima di incontrarti vivevo in pace la mia vita... “ ... “Se ti dicessi la verità..” la interruppe lui alzando la voce.. una voce che si sarebbe potuta definire melodica, ma che ogni tanto produceva una suono gracchiante... rauco.. “... peggiorerei soltanto la situazione... L'unico modo per non coinvolgerti è far finire tutto adesso!”.
A quelle parole la giovane si sfilò dal collo la sciarpa, mostrando una chiazza violacea ed informe che risaltava sul suo pallido collo... “Penso di essere abbastanza 'coinvolta' perchè tu possa dirmi la verità... Che diavolo sta succedendo?!!”....



Il ragazzo rimase in silenzio... il tempo sembrava essersi fermato.. quella calma innaturale la agitava più di qualsiasi parola.
Lui deglutì rumorosamente, come se fosse riuscito a trovare le parole per cominciare... Iniziò a parlare con lentezza come se anche solo muovere la bocca gli costasse un'enorme fatica: “Sono ricercata dalla polizia...” Le sue parole colpirono Kate, non tanto per il loro significato, ma perchè come inizio era davvero poco rassicuranti.
“.. Ho distrutto la scuola che frequentavo... ho ferito gravemente cinque agenti e ho...” ebbe un tremito appena percettibile nel tono della voce “..ho ucciso quest'uomo... ma è come se qualcuno riuscisse a manovrarmi... qualcuno si è in qualche modo impossessato del mio corpo!!” la calma iniziale era svanita... parlava in fretta, sovreccitato, come se si stesse liberando di un peso enorme “Riesce a farmi fare quello che vuole... Riesce a farmi perdere il controllo!!”... si fermò per prendere fiato... Kate lo guardava con rabbia, stavano solo perdendo tempo.. “Cavolate!” sbottò “Sono tutte balle... non penserai davvero che sia così stupida da crederti?!! Sei uno squilibrato... altro che posseduto!”.
Il ragazzo era impassibile... alzò il braccio destro facendo un rapido gesto con la mano tesa... la porta del treno si aprì con uno schianto.. “Sapevo che non mi avresti creduto... sei libera di andartene” disse con un sussurro... Si fece da parte per lasciarla passare e con il braccio ancora alzato accennò ad un inchino, inclinando il capo e tenendo sempre lo sguardo fisso su di lei.
“Che trucco è questo?” gli domandò.. quel rumore improvviso l'aveva fatta sussultare cogliendola di sorpresa.. Lui.. sorrise.. Non era più un ghigno, ma un sorriso talmente bello da poter sembrare
quello di un bimbo, ma anche estremamente triste. “Nessun trucco...(purtroppo)” le rispose “E non è stato un trucco nemmeno quando sono entrato nel tuo sogno e ti ho procurato quei lividi... o meglio... Lui te li ha procurati.. Oppure quando hai visto nel riflesso del finestrino quello strano volto... O del fatto che io conosca il tuo nome... Catherine Headley... ”.

  
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