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Autore: YallaYalla    23/12/2013    0 recensioni
... lui le scostò una ciocca di capelli rossi dalla faccia e piano le sussurrò: "Sei bellissima."
Lei tentò di spostare lo sguardo, ma gli occhi di Scorpius erano una calamita per i suoi. Lei lo vide avvicinarsi, avvicinarsi sempre di più alla sua faccia, ormai le punte dei nasi si toccavano, chiuse gli occhi aspettando quello che sarebbe successo e...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rose Weasley | Coppie: Rose/Scorpius
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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«Ragazzi» disse il professor Paciock all’improvviso «come va con i compiti per le vacanze? » tutti gli studenti si fissarono con la stessa espressione sul viso, la maggioranza di loro non li aveva neanche cominciati. Una cosa era mentire ai tuoi genitori dicendogli che avevi quasi finito i compiti, tutto un altro paio di maniche era mentire ad un professore, che in quel momento aiutava tua nonna a sparecchiare la tavola.
«Ehm, ci manca ancora qual cosina» si arrischiò a rispondere Lily.
«se volete potrei darvi una mano, fatemi vedere a che punto siete. » e li guardava come a dire “prendete i libri!” i ragazzi non sapevano come uscirne.
«Io e Molly li abbiamo finiti tutti, se vuole può controllare»
“ Come se qualcuno avesse qualche dubbio in proposito”.
Anche se era stato estremamente irritante l’intervento di Lucy aveva permesso ai ragazzi di uscire di soppiatto dalla cucina, andare in camera, prendere i libri e correre in salotto a studiare.
«Domi, tu non vieni a studiare? »
«No, i compiti li copio da qualcuno quando torniamo al castello»
Louis e gli altri Corvonero (Fred e Christa) erano andati a farli in cucina, sotto lo sguardo vigile ed ipercritico di Lucy e Molly. Quindi, dopo che Roxane e Casper se ne andarono a fare una passeggiata rimasero solo James, Albus, Lily,Rose,Hugo e Scorpius a studiare … o a tentare di studiare.
«Hugo spostati, voglio stare io sul divano! »
«No cara. Chi tardi arriva, male alloggia! »
«Hugo, fai sedere Lily! »
«Non ti preoccupare Rose, mi siedo a terra con te. Tuo fratello è proprio un troll! »
«Allora vi faccio compagnia» e così anche Scorpius si sedette a terra, sul tappeto, vicino a Lily e Rose.
«Bravo Scorp! Difendi il sesso maschile! » urlò James.
« vienilo a difendere tu e mi ci metto io sul divano » gli rispose Scorpius lanciandogli un cuscino.
«No, ma grazie della generosa offerta Scorp»
«Gioventù, vogliamo fare questi dannati esercizi? »disse Rose all’improvviso
«Va bene professoressa McGrannit » la prese in giro Hugo.
«Mi dispiace Hugo, ma la McGrannit non dice cose come dannati »
«Lei usa più espressioni come “perdindirindina” »
Tutti i ragazzi cominciarono a ridere, l’idea di fare i compiti era stata definitivamente accantonata.
Lily era sdraiata a pancia sotto con un libro aperto davanti e guardava un punto imprecisato nel vuoto davanti a lei.
«a che stai pensando Lily? » le sussurrò James all’improvviso nell’orecchio. Lily balzò in piedi dando una testata a James che si era chinato su di lei e ora si toccava il naso imprecando e rotolando.
«Ben ti sta Jamie! » disse Lily soddisfatta di aver avuto la meglio su uno scherzo del fratello. E saltellando se ne andò in cucina.
«Cavolo James, te lo sei meritato proprio! » disse Hugo mentre si contorceva dalle risate. Anche Albus, che era il più tranquillo, si stava scatenando. Anche perché di solito era lui la vittima designata degli scherzi del fratello e sapere che questa volta non solo non era stato lui l’obbiettivo ma che Lily gli aveva reso pan per focaccia gli metteva dentro una tale allegria.
«Zia Ginny, tuo figlio sanguina! » urlò Hugo verso la cucina.
«Albus, tesoro ti sei fatto male? James Sirius Potter, se non la smetti di tormentare tuo fratello ti spedirò ad Azkaban! » diceva Ginny mentre attraversava la porta scorrevole che divideva la cucina dal salotto. Mai si sarebbe aspettata di trovare James sanguinante e Albus che rideva delle disgrazie del fratello.
«James, ti sei fatto male tu? » la donna non riusciva ancora a crederci. Dopo che Rose le ebbe spiegato tutta la storia, Ginny, accompagnata da James, si diresse verso il bagno per medicare il figlio.
«Anche James è andato, Weasley 2-Potter 1. Pluffa al centro! » ormai in qualunque cosa dicesse Hugo inseriva una relazione con il Quidditch.
«ed io? Cosa faccio? » disse Scorpius, fingendosi offeso.
«Tu sei il boccino d’oro! » rispose Rose scompigliandogli i capelli.
«Ehi, i miei capelli! » si lamentò il biondo tentando di riordinarsi.
«Che mi fai se ti disordino un altro po’? »
«Ti mangio! » rispose Scorpius. Poi si mise a quattro zampe come un leone, si scompigliò ancora di più per farli assomigliare ad una criniera e ruggì.
 Rose lo imitò e si ritrovarono tutti e due a rincorrersi per il salotto, a quattro zampe, con i capelli tutti scompigliati e facendo strani versi.
Hugo e Albus si erano defilati, un po’ per il terrore di essere divorati dalle terribili bestie e un po’ per paura che la loro insanità mentale gli si trasmettesse per osmosi.
E, avendo accuratamente chiuso la porta dietro di loro, Hugo e Al avevano lasciato Rose e Scorpius da soli.
I due, incuranti del fatto che non avevano più quattro anni, continuavano a rincorrersi e a lanciarsi cuscini addosso.
Ad un tratto, sempre gattonando per il salotto, Rose inciampò in un cuscino e si ritrovò con la schiena per terra, stava per battere anche la testa quando Scorpius le mise un cuscino sotto. Ma per farlo si era praticamente lanciato su di lei ed ora le si trovava sdraiato sopra, con una mano tra la sua testa e il cuscino e con la faccia a due centimetri dalla sua. Erano entrambi sudati e senza fiato per essersi inseguiti a quattro zampe, rossi in viso per lo sforzo e per la posizione in cui si erano trovati ed ora si guardavano negli occhi.
Lui le scostò una ciocca di capelli rossi dalla faccia e piano le sussurrò: «sei bellissima Rose».
Lei tentò di spostare lo sguardo, ma gli occhi di Scorpius erano una calamita per i suoi. Lei lo vide avvicinarsi, avvicinarsi sempre più alla sua faccia, ormai le punte dei nasi si toccavano. Chiuse gli occhi aspettando quello che sarebbe successo e…
«Rose, dovresti venire a vedere. C’è mamma che tormenta James e ».
Albus, il caro, carissimo Albus Severus Potter era entrato nel salotto senza disturbarsi a bussare interrompendo il momento più bello nella vita di Rose. Ma tanto, ci aveva messo appena cinque anni a trovarsi in quella posizione con Scorpius, altri cinque anni e avrebbe potuto riprovare la sensazione.
Rose voleva alzarsi e strangolare suo cugino ma era comunque schiacciata da un ragazzo alto quasi due metri.
«Ehm… io vado a farmi una doccia» disse Scorpius e delicatamente si alzò.
Rose rimase imbambolata a guardare il soffitto per un bel po’.
Albus si coricò accanto a lei e si misero a guardarlo assieme.
«Scusa Rose, mi dispiace da morire».
«Non fa niente, Al. Non è colpa tua».
Rose si alzò da terra, aiutò Al ad alzarsi e andò anche lei a farsi una doccia.
“CHISSÀ SE LO AVREBBE FATTO DAVVERO SE ALBUS NON FOSSE ENTRATO”
Rose non pensava alla parola bacio, le sembrava ancora inverosimile che Scorpius stesse per baciarla.
Entrò in bagno, si spogliò, si infilò nella doccia e aprì l’acqua.
“MA PERCHÉ SOLO QUEST’ANNO È COSÌ… COSÌ VICINO? PROPRIO QUANDO IO COMINCIO AD AMARL… EHM, QUANDO COMINCIA A PIACERMI. DECIDE DI ABBRACIARMI, STRINGERMI E PROVARE A BACIARMI. SE NON SAPESSI CHE È IMPOSSIBILE PENSEREI CHE ANCHE IO PIACCIO A LUI. MA È IMPOSSIBILE, GIUSTO?
Rose non riuscì a darsi una risposta.
Dopo una doccia lunghissima Rose uscì dal bagno solo con un asciugamano addosso. I lunghi capelli rossi ricadevano sulle spalle ancora bagnate.
Lo stesso accadeva nella camera accanto dove Scorpius era uscito dalla vasca e aveva solo un asciugamani a coprirlo. Il petto ampio era ancora umido e delle gocce cadevano dalle punte dei suoi capelli biondi, che da bagnati erano quasi castani, e scendevano giù per la schiena fino ad entrare nell’asciugamani, ne prese un altro e si asciugò con forza i capelli. Si asciugò il resto del corpo, si mise un paio di pantaloni e si sdraiò sul letto a fissare il soffitto.
I capelli ancora umidi bagnavano il cuscino, il petto muscoloso si muoveva ritmicamente seguendo il respiro e la sua mente vagava, fuori da quella camera.
Nella camera accanto Rose si stava asciugando i capelli e pensava a tutto quello che era accaduto. Lui le aveva detto che era bellissima. Non glielo aveva mai detto.
Dopo che ebbe finito di asciugarsi i capelli uscì dalla camera, nello stesso istante in cui anche Scorpius usciva dalla sua… si ritrovarono faccia a faccia, divisi solo da un paio di metri.
Entrambi arrossirono violentemente.
 
  
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