Love is a…BANG!
Capitolo 1: Diamonds parte 2
 

Torno a casa un po’ pensierosa…chissà perché, quel Deidara mi ispira fiducia così all’improvviso… Prendo la mia fedele sacca da viaggio (giusto un po’ enorme) e metto i miei vestiti beli e brutti chissene frega, basta che sono vestita.
 Starete pensando che la mia eleganza femminile sia andata a farsi benedire e invece mi dispiace deludervi perché non si sa mai che mi porti in un posto dove ci sono persone importanti quindi è meglio vestirsi in modo decente e non con un’uniforme striminzita da sarta.

Tralasciando il mio discorso mentale, preparo anche qualcosa da portarmi dietro, se non avessimo delle provviste per il viaggio:dei semplici onigiri e qualche tayaki dovrebbero bastare no? Poi mi porto dietro due bottigliette d’acqua e le mie bustine di tè al gelsomino sempre per precauzione. Lo so, sembra che devo partire per una spedizione sull’Everest!xD

Finisco i miei bagagli e lascio un biglietto sul tavolo: “Ho deciso di mettermi in viaggio per migliorare le mie abilità da kunoichi. Ogni tanto ritornerò, se avrete bisogno di me, lasciate qui sul tavolo la posta. Dite anche alla mia capa di non preoccuparsi che le farò un regalino (se ne avrò il tempo :P scherzo)”

Poi chiudo a chiave la mia piccola casetta e apro quella mappa e seguo le indicazioni scritte.

All’ora decisa mi trovo davanti Deidara con un sorriso stampato in faccia ma gli occhi velati di una leggera preoccupazione:- Allora Hikari, pronta per il viaggio?-

-Pronta, ma quando durerà all’incirca?-

-Tre giorni al massimo…tanto ho le provviste e i sacchi a pelo.-

-Se è per questo, io ho preparato la cena-

-Sul serio!?-

-Ma ti pare? Sembro la tipa che scherza con le provviste? Et voilà^^- e tiro fuori un sacchetto di stoffa a quadretti rosso (caratteristico dei picnic americani, non ho fantasia xD) con dentro tutto quello che avevo preparato a casa mia prima di partire. 

Dopo aver cenato, mi avvicino ad un cespuglio, tiro fuori la mia personale Yuukihime, la mia personale katana che chiamo principessa della neve, e comincio a tagliare dei rametti e trovo in giro qualche pietra per fare un fuoco per riscaldarci.

-Ma tu cosa sei? Una macchina da sopravvivenza per boschi?-

-Mi piace esser chiamata ragazza degli elementi. Riesco a dominarli tutti. Poi la mia famiglia, il casato Hanabusa, ha come abilità innata il ghiaccio e un’abilità oculare rarissima, che gli stessi mebri fanno fatica a sviluppare, perché nasce una bambina con questa abilità ogni 500 anni-

-Wow… e se fossi tu la “prescelta”?-

-Sarebbe bello, tu invece che mi dici di te?-

-Prima di tutto, non ho un cognome…sono un orfanello, ma per quanto ne so, mia madre era una geisha, quindi sei già riuscita a prevedere come sono nato. Il cliente di mia madre era uno scultore non molto famoso e per qualche strano motivo, aveva delle bocche alle mani e una sul petto come me.-

-Fico! Me le fai vedere? *.*-

-Quella sul petto è sigillata, è talmente pericolosa che è meglio evitare. Mio papà molto probabilmente ci ha fatto un tatuaggio come per nasconderla-
dice mente sbottona la casacca nera con nuvolette rosse. Poi si slaccia anche l’altra camicetta rimandendo a torso nudo
- Però Deidara, non sembra, ma è piuttosto artistico il tuo tatuaggio-

-Anche il tuo…mi piacciono quei dolci ghirigori-

-Quale tatuaggio?-

-Quello…a sinistra sul……-provò a dire in evidente imbarazzo
-AH!!! Quel tatuaggio! A volte mi dimentico di averlo^^’’-
-Si sta facendo tardi, è meglio se dormiamo, domani dobbiamo camminare molto…
Passa circa un’ora e non riesco a dormire. Facendo in modo che non si svegliasse prendo dalla mima sacca blocco disegno, matita e gomma e comincio a disegnarlo mentre dorme.
Sembra un angioletto, ma dopo mi accorgo che il suo copri fronte è come il mio di Iwa, solo che è sbarrato, è un traditore…quasi mi dispiace per lui. Vagando nei miei pensieri non mi accorgo che è lì a guarda il mio disegno con gli occhi da pesce lesso
 

-M-ma quello sono io!!! O.O-

-S-si…e.ecco…eri lì così, ho pensato di disegnarti.-

-Sei bravissima…mi piace il tuoi modo di esprimere l’arte.-

-Grazie…per te cos’è l’arte?-

-Te lo dimostro.-
Apre la sua casacca e ficca le mani nelle borse appese ai fianchi. Unisce le mani e facendo un sigillo, salta fuori un bellissimo falco fatto d’argilla e si muove pure!!
-Dai, accarezzalo- mi avvicino cautamente e gli accarezzo il capo e poi le ali –Ma è morbidissimo!-

-E non è finita, guarda qua! Ichigo, sakura himeko!- e al suo comando il falco spicca il volo e comincia a volteggiare
 –Ehi Hikari, sdraiati e guarda la vera sorpresa-

-ok^^- cominciano a cadere dei petali di ciliegio luccicanti, dopo Deidara dice “Katsu” ed esplodono come dei piccoli fuochi d’artificio

-Ma Deidara, sono bellissimi!!-

Pov. Deidara
Ah, Hikari, finalmente ti ho ritrovata, dopo tanto tempo che ho passato a cercarti, ora sei con me, non devo lasciarti scappare.


E andarono avanti a parlare d’arte fino a quando non si addormentarono insieme sotto lo stesso cielo ricoperto di stelle che li guardavano come una nuova coppia di artisti.





ANGOLO AUTRICE
Allora, vi è piaciuto? Ho pensato di aggiungere alcune immaginette che ho modificato io stessa e in futuro metterò anche qualche mio disegno. Inoltre quando sarà possibile, metterò anche le canzoncine. Vi metto i link delle immagini utilizzate:

https://lh4.googleusercontent.com/Lgp6y11Is4tIJ15j0fD6bE1Mn9g599jNul4rSV40HIk=w223-h192-p-no

https://lh3.googleusercontent.com/DUBRYhncSe3sgiTLUHPmbx-3ldknlD7Xp0UgBzX5FmM=w205-h204-p-no

Parlando della storia, ora si sanno le origini di Hikari e Deidara, ma non è ancora finita qua!! A Natale, regalino speciale: Doppio capitolo!!
Alla prossima!^^
Kiss kiss
Piccola Rin