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Autore: Dart of Pleasure    23/12/2013    3 recensioni
Fanfiction ambientata all'inizio della terza stagione. E se Alejandro Goya fosse stato assassinato in Italia, sotto gli occhi di un'osservatrice involontaria? E se questa ragazza, inserita nel programma protezione testimoni, scoprisse che anche il più duro dei cuori può sciogliersi al calore natalizio?
Gli amori più grandi, tuttavia, sono sempre un po' insani. Anche se nati sotto il vischio.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Casey, Chuck, Nuovo personaggio, Sarah
Note: Missing Moments, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Nda_Dart of Pleasure

Questo capitolo è ambientato cinque anni dopo il precedente: Chuck e Sarah sono sposati, da due anni, Morgan è diventato una spia e convive con Alex, che Casey ha già conosciuto.

Nonostante qualche iniziale problema dovuto all'età della protagonista, Alex e Sabrina sono diventate amiche.

Ellie e gli altri hanno saputo che Sabrina non ha nessun tipo di parentela con Casey e sono diventati una coppia ufficialmente. Ai dipendenti del Buy More è stato detto che in realtà Casey è un trovatello è non ha quindi nessun legame di sangue con Sabrina (scusate la banalità ma non sono riuscita ad inventare qualcosa di meglio XD)


5 anni dopo.


-Attenzione gente! Un urrà per il genio italiano!- urlò Chuck.

-Urrà!- gridarono tutti in coro.

Casa Bartowski era animata da brindisi e sorrisi che festeggiavano la laurea appena conquistata da Sabrina.

-Sapevamo che avresti ottenuto la lode!- le disse Sarah, abbracciandola.

-La CIA e l'FBI facevano il tifo per te!- rise il ragazzo.

-Sei stata strepitosa, grandiosa, hai lasciato tutti di stucco..-s'inserì Morgan.- Guarda cosa ti manda la Beckman..-aggiunse, mostrandole una strana valigetta.

Sabrina, curiosa, l'aprì subito, e vide un biglietto:

Sentiti complimenti alla mia più giovane analista federale.

La tua laurea con lode mi permette di promuoverti capo analista-investigativa.

La frase la riportò indietro di quattro anni, quando un giorno il generale l'aveva convocata:

-Sabrina, so che nel tempo libero ti diverti a risolvere gli enigmi in cui la squadra Bartowski incorre durante le missioni. So anche che, insieme a Chuck, ti diverti a ricreare i più pericolosi ingegni elettronici di cui i servizi segreti dispongono.

La ragazza si era sentita gelare il sangue.

-Non puoi giocare con i servizi segreti. Pertanto..che ne dici di trasformarlo in un lavoro?

Allibita, si era voltata verso Casey, il quale le aveva lanciato uno sguardo pieno d'orgoglio. Da quel giorno era diventata un'agente federale. Certo, raramente partecipava alle missioni-non era quello il suo lavoro-, ma se queste potevano essere portate a termine era anche grazie a lei.

Ora, nella valigetta, aveva trovato un mazzo di chiavi.

-Sono capo della sezione analista-investigativa!- Iniziò ad urlare, saltellando con Chuck.

-Oh yeah, baby! Suppongo che queste siano le chiavi del tuo nuovo ufficio!

-Abbassate il tono!..che razza di spie!- commentò Morgan, alzando gli occhi al cielo.


In disparte, Casey ed Alex, discutevano:

-Non puoi tirarti indietro proprio ora!- lo rimproverò la figlia.- L'unica nota stonata, nella vostra storia è la gelosia.

A quella parola, l'uomo aggrottò le sopracciglia.

La gelosia di entrambi era stata l'unica spina nel fianco, in quei cinque anni di convivenza.

Ripensò al giorno in cui l'agente Verbanski era ripiombata nella sua vita: Sabrina, la ragazzina dall'animo gentile, si era trasformata in una donna tanto aggressiva e territoriale da riuscir a tener testa ad una spietata spia con il doppio dei suoi anni.

Se non avesse visto la sofferenza nei suoi occhi, avrebbe semplicemente riso.

Ma anche lui, tanto più vecchio e maturo, peccava ogni volta che inseriva una cimice nella borsa di Sabrina per controllarla durante le sue riunioni notturne in ufficio.

Aveva cieca fiducia in lei, ma il pensiero che un uomo la potesse guardare in modo impuro e invasivo gli faceva perdere il senno.

-Papà? Mi stai ascoltando?- gli chiese Alex, irritata.

-Oh, sì, certo- mentì lui, spudoratamente.



-Che collana!- esclamò Sarah, abbagliata.

-Me l'ha regalata Casey..-sorrise lei, emozionata.

-Però manca qualcosa, non credi Sarah?- domandò Chuck, ammiccando.

La bionda, sorridendo, le diede ciò che teneva nella mano dietro la schiena:

-Da parte mia e di Chuck.

Dentro la vellutata scatolina c'erano orecchini di diamante che riprendevano i motivi della collana, anch'essa di diamanti.

-Sono b-bellissimi..non dovevate!- balbettò lei, indossandoli.

Tutti i regali che aveva ricevuto le erano parsi esagerati, per una festa di laurea.

Tutti loro erano più ricchi di quanto potessero sembrare, usavano appena un quarto del loro stipendio ogni mese, ma ricevere diamanti per la laurea è davvero troppo, pensò.

Osservò i presenti: c'era molta gente, soprattutto marines, con i quali non aveva nessun tipo di rapporto. Perchè Casey aveva voluto invitarli?

Quando aveva visto che anche sua madre era stata invitata era rimasta felicemente sorpresa. Le aveva raccontato che tutti i militari presenti erano amici che John aveva conosciuto molti anni prima, durante il servizio militare obbligatorio.

Era certa che sua madre avesse intuito qualcosa, ma, fortunatamente, non faceva domande.

Ad un tratto vide entrare la Beckman in persona, la quale esclamò:

-Non potevo perdermelo!

Notò che Casey si avvicinava, titubante ma sorridente.

-Vorrei ringraziare tutti per essere qui.- iniziò, con espressione solenne.- Stasera festeggiamo la laurea, conseguita con lode, di questa splendida ragazza.

Cinque anni fa, ha irrotto nelle nostre vita e con la sua aria da pulcino indifeso ha sconvolto le nostre vite, in particolare la mia.- disse con aria un po' colpevole, che provocò una risata generale.-Oggi, dunque, non siete qui solo per festeggiare, ma per essere testimoni dell'inizio,spero, della missione più ardua della mia vita.- s'inginocchiò, e aprendo una minuscola scatola di velluto rosso, pronunciò emozionato.- Sabrina, vuoi sposarmi?

La ragazza, pietrificata, incapace di formulare una frase di senso compiuto, lo abbracciò. Tutti esplosero in un applauso e venne stappato dello champagne.

Sabrina, che voleva semplicemente appartarsi con il suo futuro marito, venne sommersa da abbracci e congratulazioni.

Era scioccata, ma non poteva essere più felice.

E pensare che quel lontano Natale le era sembrato l'inizio di un incubo.

La vita ti sorprende sempre.


The end.



  
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