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Autore: Chains_    25/12/2013    60 recensioni

“Io mi sto innamorando di te.” Le disse il riccio naufragando dolcemente nei suoi occhi chiari.
Lei non risposte, ma agì. Baciò con lentezza il viso del cantante. Si soffermò sul naso, sulla mandibola, sulle palpebre, sulla fronte, per poi fermarsi a un millimetro dalla bocca.
“Sta succedendo anche a me, Harry.” La rossa non diede tempo di gioire al ragazzo: subito unì le loro labbra.
Incerta, assaporò il suo sapore. Quando le mani di lui scivolarono lungo la sua schiena, Harmonie sentì l'adrenalina aumentare. Prendendo consapevolezza, ricordando cosa si provasse a baciare, lambì le labbra del ragazzo con più forza. Lui intanto non riusciva a muoversi: nessuna lo aveva trattato con così tanto amore.


Harmonie sa perfettamente cosa siano l'abbandono e la tristezza.
Proprio quando tutto sembra crollare per sempre, Harry la fa tornare a vivere davvero, facendola entrare in un "mondo" che in fondo, le appartiene.
Nella Fanfic sono presenti parenti e amici dei ragazzi, famosi e non.
[LittleMix, EdSheeran, TaylorSwift, 5Sos, collaboratori principali della band.]

“Ragazzi, salutate gli H²!” Disse Niall divertito.
“Acca alla seconda?!” La rossa lo fissò allibita.

Trailer: http://img855.imageshack.us/img855/7339/oi5mgsqztpkzaauwnkgngn.mp4
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'H², la storia continua. '
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Emotions.
Buon Natale innanzitutto! Per l'ultima volta in H2 vi chiedo gentilmente di leggere anche le note a fine capitolo, anche perché lì ci sarà una sorpresa per voi.
 

“Merda!” Esclamò Harmonie, combattendo con la zip del vestito che proprio non ne voleva sapere di sbloccarsi.

“Liam, chi è arrivato?” Domandò Danielle urlando dalla tromba delle scale a chiocciola.

“Anne, Gemma, i Malik al completo, la mia famiglia e i genitori di Harmonie.” Mormorò Liam, non volendo far sentire le sue urla a tutto il vicinato.

“Noi ce l'abbiamo fatta!” Harry, seguito da Louis, Niall e Zayn scese le scale.

I cinque cantanti risero guardandosi dalla testa ai piedi: sembravano, infatti, essersi messi d'accordo nella scelta dei vestiti. Liam indossava un maglione di lana blu scuro, con tanto di cappuccio, sopra dei jeans a vita bassa. Quella volta, pero', questi non sarebbero scesi oltre il lecito, essendo sorretti da una cinta, regalata ovviamente da Harmonie. Come lui, anche Niall portava un paio di jeans leggermente calati sotto ad un maglioncino arancio molto semplice, non lavorato con fregi o ricami. L'irlandese, pero', non era il solo ad aver preferito un pullover essenziale. Infatti, anche Harry ne aveva uno simile, di un blu che, a seconda delle luci, poteva esser considerato indaco. Poi a fasciargli le gambe ci pensavano dei pantaloni senape, medesimo colore del maglione, questa volta ricamato, indossato da Zayn, sopra ad un paio di pantaloni rosso acceso. Louis faceva compagnia al pakistano, con un pullover blu anch'esso lavorato, indossato a contrastare il colore dei pantaloni azzurri, capaci di esaltare le sue gambe muscolose.

“Le ragazze dovranno ancora truccarsi.” Al resto del gruppo si aggiunsero anche Ashton, Calum, Luke e Michael che, come gli altri ragazzi, avevano un look molto simile composto da maglia a maniche lunghe e jeans di varie sfumature.

“Ma cosa cavolo dici? Siamo tutte pronte!” Jesy, scendendo le scale, diede uno schiaffo a Calum che, come al solito, non faceva altro se non prenderle scherzosamente in giro.

Con lei arrivarono anche tutte le altre ragazze, che, come previsto, indossavano corti e bellissimi vestiti, mettendo in mostra le loro forme perfette.

In quel momento il campanello suonò ripetutamente.

“Cavolo! Non abbiamo ancora aperto!” Esclamò Zayn, resosi conto della situazione.

“Sarai ucciso da Safaa, preparati pakistano!” Rise Niall, andando ad aprire.

Il biondino infondo sapeva benissimo quanto, d'indole, la piccola Malik fosse impaziente.

“Niall, mio principe!” Urlò Safaa correndo in braccio all'irlandese, non appena questo aprì la porta.

“Ma che cavolo?!” Tuonò Jade, strozzandosi con l'acqua che stava bevendo.

“Qui qualcuno è geloso!” Sghignazzò Perrie, continuando a ridere con tutti i presenti.

“Ridete, ridete... Mica mi aiutate!” Esclamò la mora tossendo ancora.

“Si prevede una serata impegnativa.” Mormorò Trisha al marito e agli altri genitori, osservando la scena.

“Assolutamente sì.” Rispose Anne, allontanandosi un po' per andare a posare la sua giacca nell'appendiabiti.

“Ma mia figlia?” Chiese Claire, dopo aver salutato i presenti.

Le ragazze si guardarono, facendo subito dopo le vaghe.

Harry allora, senza farsi vedere, salì di sopra.

“Harm?” Domandò poi, sentendo un rumore provenire dalla camera che condivideva con la fidanzata.

Non ricevendo risposta, il riccio vi entrò dentro, precipitandosi sulla sua rossa, seduta piangente sul letto in sola biancheria intima.

“Il vestito... Non riesco a chiuderlo!” Esclamò Harmonie frustrata.

Harry sbuffò addolcito, capendo che il pianto della ragazza era dovuto anche all'agitazione. Quel Natale, per lei, avrebbe segnato la sua rinascita e la sua rivincita.

“Dai, te lo infilo io.” Il riccio sorrise, dando un bacio sulla punta del naso della stylist.

Lei si alzò, porgendo il suo abitino in pelle al ragazzo.

“Piccolo vestito nero, eh?” Harry si morse il labbro inferiore, facendo alzare le braccia in alto ad Harmonie, per poi infilarle, dalle spalle l'indumento, quasi fosse una bambina. La sua bambina.

“La zip...” Mormorò Harmonie avvilita.

“Ecco fatto.” Il cantante con calma, sforzando un po', riuscì a chiuderla senza troppi problemi.

Harmonie lo abbracciò di scatto.

“Deve essere tutto perfetto stasera.” Spiegò poi la ragazza, stringendo tra le mani il morbido maglioncino indossato dal fidanzato.

“Lo so, piccola, lo so.” Le rispose il riccio, mostrando le fossette, dandole poi un bacio sulle spalle, lasciate scoperte.

* * *

“Ash!” Gemma, non appena entrò in casa salutò il castano che le venne incontro.

Il ragazzo, per un attimo, rimase a bocca aperta. Non seppe dire se la causa fosse la bellezza della castana in un corto abito di paillettes dorato o invece il sentirsi importante per lei.

“Sai, potresti almeno abbracciarmi.” Commentò indispettita la Styles, vedendo il cantante imbambolato.

“O baciarti.” Rispose questo tornando in sé e così, dopo averle fatto una linguaccia, baciò la ragazza con passione, non rendendosi conto della presenza di Harry, appena entrato in salotto insieme ad Harmonie.

“Ashton! Cavolo, la smetti di fare il polipo con Gem?” Tuonò il riccio, avvicinandosi alla coppia seguito dalla rossa che, così come molti dei presenti non poté far a meno di ridere sotto i baffi.

“Harry, sono io la maggiore tra noi, piantala.” Rispose Gemma, fiera come mai dei sui ventisei anni.

“E io non sono un polipo.” Esclamò Ashton con voce strozzata.

“State a minimo un metro di distanza. Capito caro? Togli le tue manacce dai fianchi della mia sorellina.” Continuò Harry dando uno schiaffetto sul braccio dell'amico e stringendo Gemma gelosamente a sé.

“Ma non eri tu a dire 'Fate ciò che volete'?” Domandò questa, sotto lo sguardo divertito della madre.

“Sì, ma non vorrei che tu sfornassi un baby Irwin seduta stante!” Rispose scherzando il riccio, scatenando altre risate.

* * *

“Sono felice che mio figlio abbia trovato Harmonie. Tua figlia è una ragazza meravigliosa.” Ammise Anne, mettendo il tacchino in forno per dargli una scaldata.

“Penso che io sia più felice di te, sai? Harry ha salvato la mia piccolina. Se non ci fosse stato lui, se non l'avesse incontrata per qualche scherzo del destino, lei...” Gli occhi di Claire si fecero lucidi, mentre s'immaginava come sarebbe stata la sua vita in quel momento, senza Harmonie.

“Grazie per avermi accolto tra voi. Grazie davvero.” Continuò la donna, aiutando Trisha con gli aperitivi.

“Capita di fare errori nella vita, anche gravi. L'importante è che poi vada tutto per il meglio.” Commentò la signora Malik, facendosi aiutare da Doniya che, addolcita dai discorsi delle donne, dava volentieri una mano tra i fornelli.

“Direi che siamo proprio un team.” Commentò Karen, la mamma di Liam.

“E che team!” Intervenne Harry, rubandosi un pezzo del pane all'aglio appena sfornato.

* * *

“Buon Natale!” Esclamò Niall, abbracciando il fratello Greg.

Lui, Denise, Theo, Bobby e Maura avevano appena varcato la soglia di casa.

“Piccolo mostriciattolo, vieni dallo zio!” L'irlandese strinse tra le braccia suo nipote.

Il ragazzo adorava quel bambino, considerandolo il fratellino minore che mai aveva avuto.

“Mamma, papà, siete venuti entrambi! E' la prima volta, dopo tanti anni.” Gli occhi di Niall divennero lucidi dall'emozione.

I suoi si erano separati da tanto tempo, quando lui e suo fratello erano ancora bambini, e rivederli insieme a varcare la soglia di casa senza alcun rancore, per il ragazzo, era una sensazione bellissima.

“Attenzione, donna incinta in arrivo!” Gridò Johannah entrando allegramente in salotto.

“Piccolette, non date un abbraccio al vostro fratellone che compie ventidue anni?” Chiese la donna con fare autoritario.

“Oh no.” Commentò Louis terrorizzato.

“Vieni Lou Lou, fatti abbracciare!” Phoebe, Fizzy, Lottie e Daisy corsero verso il ragazzo, facendolo sdraiare di botto sul divano.

“E' appena stato comprato! E insomma!” Gridò Liam già esasperato.

“Aiuto! El, salvami!” Il cantante stava venendo letteralmente torturato dalle sorelline, che, divertite, gli tiravano cuscini in testa.

“Vi prego, già è uno stupido di suo, non peggiorate la situazione ragazze!” Intervenne Waliyha, seduta sul divano in braccio a Zayn a parlare con Perrie, Jesy, Jade e Leigh del loro nuovo album, 'Salute'.

“Che gentilezza.” Grant rise di gusto, distraendosi un attimo dall'osservare Alicia chiacchierare allegramente con Danielle e Liam.

* * *

“Sei un bambino meraviglioso.” Mormorò Harmonie, sdraiata sul grande divano del salotto con in braccio il piccolo Theo, aspettando che tutti gli ospiti arrivassero per incominciare a festeggiare.

“Sei una ragazza meravigliosa.” Sussurrò Harry che, passando, era riuscito a sentire le parole della fidanzata.

Questa arrossì violentemente, per poi guardare il riccio nei suoi occhi verdi.

“Vuoi favorire?” Domandò Harmonie, facendo spazio ad Harry.

“Ovvio.” Il ragazzo le si sdraiò di fianco, chiudendo gli occhi.

In quell'istante un bambino dagli occhi azzurri, tante lentiggini e capelli rossi, ovviamente ricci, prese vita nella mente del ragazzo.

* * *

“Buonasera ragazzi!” Louise e Tom erano appena arrivati, insieme alla piccola Lux.

“Vieni dallo zio Zayn, piccolina!” Il pakistano spalancò le braccia, per dare la possibilità alla bimba di saltargli in braccio.

“No, io voglio lo zio Liam!” La piccola biondina si sporse verso il castano, che l'accolse in un abbraccio quasi paterno.

“E io dovrei travestirmi da Babbo Natale per lei?” Chiese contrariato Zayn, sbuffando con aria afflitta.

“Taci rimbambito!” Gli urlò Perrie, fulminandolo con lo sguardo.

Suo marito, a volte, sapeva essere una vera e propria sagoma.

* * *

“Questa è probabilmente la tavolata più grande mai vista!” Commentò Alicia, sedendosi al suo posto meravigliata.

Il Natale era nell'aria, non solo grazie alle canzoni che non smettevano di risuonare nella sale e le tante decorazioni.

“E' il Natale più bello della mia vita questo.” Ammise Harmonie asciugandosi commossa una piccola lacrima.

Harry, addolcito dalla sua affermazione, le poggiò la mano sotto alla gonnellina del vestito, carezzandole la coscia. Infondo non c'era malizia, non in quel gesto. Il riccio sperava solo che così, sfiorandola delicatamente, Harmonie potesse capire che quello non sarebbe stato l'unico Natale che la coppia avrebbe passato insieme.

“Aprite i crackers natalizi!” Esclamò Liam prima che arrivasse la prima portata.

In un attimo, ognuno dei ragazzi aprì quello davanti al proprio posto.

“Cosa sono? Io volevo le caramelle!” Daisy tirò fuori dal suo cracker una serie di confezioni di diversi preservativi.

“Oh cielo! Louis, dimmi che stavolta non centri tu!” Johannah sgranò gli occhi, incenerendo il maggiore dei suoi figli con un solo sguardo.

“Metti il tuo uccello qui dentro, grazie.” Phoebe lesse il bigliettino allegato ai profilattici.

I ragazzi si guardarono tra loro sconcertati, sperando di riuscire a trattenersi dal ridere, gli adulti rimasero semplicemente senza parole.

“Credo di sapere chi è il colpevole. In realtà io sarei dovuto stare al posto di Daisy, vero Harry?” Domandò con finta amorevolezza Ashton.

“Non ci posso credere.” Mormorò Gemma esasperata, ridacchiando tra sé e sé.

“Ops!” Il riccio sorrise a trentadue denti, ma poco servì a calmare il desiderio di vendetta del cantante dei Five Seconds of Summer.

“Beh, Daisy, dà pure quei pacchetti al suo proprietario, sono troppo piccoli perché io possa usarli.” Ashton ghignò come una iena, lasciando sbalorditi tutti per la sua frecciatina.

“Daisy, dì al caro Ashton che il suo canarino centrerà sicuramente in quelle bustine e che, mi spiace, ma non posso riprendermele, perché sono strette per il mio volatile. Harmonie glielo può confermare.” Ribatté Harry con espressione furba.

Harmonie, al suo fianco, divenne rossa quanto la tovaglia, coprendosi la faccia con un fazzoletto, per nascondere l'imbarazzo.

“Ma non vi bastavano un'iguana, due gatti e due cani in questa casa? …Pure gli uccelli adesso?” Commentò Safaa, rimasta piuttosto confusa dalla situazione.

“Vi prego, caliamo un velo pietoso.” Mormorò il padre di Liam, scuotendo la testa contrariato..

“Okay... Lee, adesso ho perfettamente capito perché tutti dicono che sei tale e quale a tuo padre!” Commentò Harmonie, riuscendo a sviare l'imbarazzante battibecco.

* * *

“Manca solo un minuto alla mezzanotte!” Gridò Harmonie entusiasta.

Il cenone era finito da un po' e, dopo una mezz'ora impegnativa, la rossa era riuscita ad ultimare il travestimento di Zayn, Harry e Niall, con il prezioso aiuto di Lou.

La ragazza, così come ogni presente, non vedeva l'ora che quel minuto scattasse, per vedere così la reazione della piccola Lux alla visione di Babbo Natale alias Zayn.

“Oh. Oh. Oh. Sono Babbo Natale!” Il moro, appena scattò la mezzanotte, aprì il portone e salutò i presenti con non troppo entusiasmo.

Safaa e le due gemelline Tomlinson riconobbero il ragazzo e scoppiarono a ridere all'istante , scattando foto a non finire.

“Oh cielo.” Perrie guardò il marito sconcertata.

Il ragazzo era stato travestito alla perfezione. Un maestoso cappello natalizio nascondeva i suoi capelli scuri, così come una lunghissima barba finta rendeva invisibile quella vera, rendendolo davvero buffo, ma irriconoscibile.

“Ciao piccola! Io sono l'elfo mangione!” Esclamò Niall calandosi completamente nel ruolo, nel suo completo verde speranza, con tanto di scarpette dorate e cappellino a punta.

“E io l'elfo allegrone!” Harry agitò le mani in aria, facendo un giro completo su se stesso, entusiasta del suo costume natalizio.

“Io lo chiamerei elfo gelosone...” Mormorò Gemma ad Ashton, prima di baciarlo amorevolmente, posando le mani sui suoi fianchi asciutti.

Lux guardò un attimo la bizzarra scenetta presentatale davanti. I suoi occhi vagarono da Zayn ad Harry, da Harry a Niall, da Niall a Zayn.

“Babbo Natale!” Gridò la bambina sorridendo al settimo cielo, mostrando così i suoi dentini bianchissimi.

Questa poi, senza preavviso, prese la rincorsa saltando infine in braccio al pakistano, che, seppur ostacolato dal pancione finto, l'afferrò al volo.

“Bello!” Commentò la biondina, carezzandogli la barba sintetica.

Il moro allora, seppur consapevole del fatto che la bambina si riferisse non a lui, bensì a Babbo Natale, non poté evitare di esser compiaciuto dal suo gesto.

* * *

Così come era entrato in casa, il presunto Babbo Natale, insieme ai suoi folletti, uscì di casa, non prima di aver lasciato sotto l'albero ben tre sacchi colmi di regali.

Poco dopo, scendendo dal piano superiore, ricomparvero di nuovo i tre ragazzi. Harmonie sbiancò, notando un graffio sul viso di Harry.

“Cosa è successo Haz?” Domandò poi, avvicinandosi a lui.

“La scala che abbiamo sistemato questo pomeriggio sul retro del giardino, per arrivare al balcone della nostra camera e così rientrare in casa senza ripassare dalla porta, era troppo vicina al ciliegio e girandomi, mentre stavo in cima, sono stato graffiato da un piccolo rametto, nulla di più.” Il riccio sorrise nel spiegare l'accaduto, vedere la fidanzata preoccuparsi per lui, anche per uno stupido incidente, lo aveva toccato nel profondo.

“Ok, il prossimo anno l'elfo lo farò io. Non deve accaderti nulla di brutto, nulla che ti possa portare via da me.” Harmonie baciò parte della lieve ferita del ragazzo, leccandone, con dolcezza, i margini.

* * *

Successivamente i ragazzi si riunirono per aprire i regali. Il caos che si creò fu ineguagliabile. Neanche Liam e suo padre, unendo le loro forze, riuscirono a placarlo. Carte volanti a destra e a manca, nastri da pacchi regalo, cartoni delle confezioni dei giocattoli. Di tutto. Inutile dire che gli H2, così come fecero anche altre delle coppie, si allontanarono un po' dal gruppo, uscendo in giardino.

“Ecco... Io avrei voluto farti un regalo chissà quanto bello. Ho pensato ad una macchina nuova, ad una serie di cd ricercati... Ma poi niente, non sono riuscita a trovare nulla che mi convincesse. Penso di non essermi mai trovata in difficoltà come nella scelta del tuo regalo. Il problema è che, ai miei occhi, ogni cosa sembra impallidire in confronto a te. Non so come questo sia possibile, fatto sta che non ho concluso nulla e che non ho nulla da darti a parte queste cento sterline. Compra ciò che vuoi.” Harmonie finì di parlare, volendo sotterrarsi dalla troppa vergogna.

Harry non disse niente, prese i soldi, appoggiandoli immediatamente sul davanzale della veranda. Poi sospirò.

“Sei una scema.” Affermò sbuffando, facendo fuoriuscire delle sue labbra una nuvoletta di vapore, resa visibile dal freddo invernale.

“Lo so. Sono passati sei mesi, eppure non sono riuscita a regalarti niente. Sono ridicola.” Sussurrò Harmonie, guardando un punto fisso davanti a lei.

“Regalami amore.” Azzardò Harry.

“Sai, è l'unica cosa che potrei regalarti anche io adesso, considerando che non ho alcun regalo da darti, in realtà.” Il riccio mostrò le fossette e con lui, sorrise anche Harmonie.

“Sei la cosa più bella della mia vita.” La rossa si sedette sul legno del davanzale, incrociando le gambe alla vita di Harry e facendo così cozzare alla perfezione i loro bacini.

Poi, la ragazza, fece scivolare le mani sotto al maglione pesante del ragazzo, sfiorando, con la punta delle dita, la porzione di pelle appena sopra i jeans. Sapeva che Harry amava essere toccato in quel punto, lo rilassava. Il riccio si morse ancora una volta il labbro inferiore, lasciandosi andare al benessere. Eh sì, Harmonie, senza rendersene neanche conto, gli stava donando, da tempo, il regalo più prezioso al mondo, il suo amore. Così come faceva lui, nonostante le difficoltà, nonostante i mille problemi. Il riccio, con un gesto protettivo, sistemò meglio la coperta di lana con la quale la fidanzata si era coperta le spalle, per evitare di sentire troppo freddo. Harmonie era la sua piccolina, la sua fonte di felicità e, come un uomo solo, al buio della notte cerca di far in modo che l'unica fiammella di luce non si spenga, Harry avrebbe fatto di tutto pur di salvaguardare quella ragazza. Harmonie sospirò, stringendo i lembi di coperta tra le mani, chiuse a pugno, poggiate all'altezza del cuore. Il cantante sorrise dolcemente guardandola e così, la abbracciò, scaldandola un po' con la sua stretta salda. La rossa alzò la testa e, pur avendo i tacchi, dovette cercare di alzarsi sulle punte, per baciare il riccio. Purtroppo, anche con le décolleté, fu tutto inutile se non più fallimentare, Harmonie, infatti, non riuscì ad alzarsi tanto da arrivare all'altezza del cantante. Harry si accorse del suo vano tentativo e allora, ridacchiando, la prese in braccio, facendola sedere nuovamente sulla ringhiera in legno della veranda. Poi, notando che questo, in fin dei conti, non bastava, si sedette anche lui, arrivando finalmente a far sì che il suo viso fosse alla stessa altezza di quello di Harmonie. Lei allora non poté far a meno di baciarlo. Con le sue labbra catturò quelle del riccio, leggermente schiuse. Con lentezza ed estrema delicatezza, la rossa usò la lingua per inumidire prima il labbro inferiore, poi quello superiore del ragazzo. La leggera screpolatura dovuta forse per il freddo, forse per la troppa quantità di baci, fece sospirare Harmonie, senza un reale motivo, mentre continuava sinuosamente a sfiorare le labbra del ragazzo con così tanta concentrazione che si rese conto della presenza di alcuni baffetti, appena sopra la bocca del ragazzo. I respiri della coppia erano così profondi in quell'istante da essere facilmente udibili. Harmonie tremò. Non di freddo, né tantomeno di paura. Il suo corpo fu vittima della pelle d'oca a causa delle sensazioni provate. Baciare il riccio comportava ciò, ogni singola volta. Questo schiuse ancor di più le labbra, dopo aver goduto di un trattamento a dir poco unico e raro. Successivamente tirò fuori la lingua, quasi volesse fare una linguaccia, facendola così incontrare con quella di Harmonie. I due ragazzi si divertirono a sfiorarsi a mezz'aria, finché, per il freddo, il gioco non si spostò nella bocca del cantante. Harmonie amava esplorarla, solo con il contatto. Una cosa che le piaceva da impazzire era sfiorare gli incisivi di Harry, uno dei quali, aveva notato essere leggermente scheggiato da un lato. Il riccio la lasciò fare per un po', poi prese a sfiorare ancora la sua lingua, finendo con il mordicchiare il suo morbido labbro inferiore.

“Haz.” Mormorò Harmonie a fior di labbra.

“Harm.” Le rispose Harry prendendole la mano.

Loro due erano così, capaci di comunicare con poche, pochissime parole.

* * *

“Alicia, devo parlarti.” Sussurrò Grant alla mora, mentre questa stava scartando un pacco regalo.

“Ti ascolto.” Rispose la ragazza, smettendo di combattere con il nastrino dell'incarto.

“Io ti amo.” Mormorò con lentezza il castano. I suoi occhi luccicarono dalla felicità. Finalmente ce l'aveva fatta, finalmente aveva rivelato ad Alicia i propri sentimenti.

“Tu non sai... Non sai da quanto aspettavo questo momento.” La mora dovette asciugarsi una lacrima di gioia. Le sembrava impossibile.

L'amore di Grant era l'ultimo tassello del suo puzzle, della sua vita che, in quel momento risultò completa.

I due ragazzi, abbandonando la timidezza si baciarono, concedendosi l'uno all'altra, con la consapevolezza che quel bacio, sarebbe stato il punto di inizio di un amore unico, vero.

* * *


“E' finalmente giunta l'ora di farvi vedere il mio regalo!” Esclamò Zayn entusiasta, quando ormai si erano fatte le due di notte e gli unici rimasti in casa erano i suoi abitanti con le rispettive famiglie.

L'allegra combriccola quindi, guidata dal pakistano, scese nella sala hobby, fermandosi davanti alla porta di legno laccata in bianco che, da pochi giorni, era stata montata.

"Ci sto lavorando da tempo, sapete? Spero di non deludervi." Ammise il moro del gruppo, prendendo un chiave dalla tasca posteriore dei suoi jeans.

Con frettolosità il ragazzo aprì la porta, che si rivelò essere l'accesso ad un lungo corridoio, privo di luce.

"Zay... È uno scherzo questo?" Mormorò balbettando Perrie, che aveva paura del buio.

"Ehm... Bel regalo!" Commentarono le gemelline Tomlinson guardandosi con un'espressione incerta.

"Fratellino, cosa ti sei fumato?" Waliyha si scambiò un occhiata con Safaa e Doniya, che scoppiarono in una fragorosa risata.

"Grazie per la fiducia!" Zayn, fingendosi offeso, richiuse la porta.

"Io voglio entrare!" Harmonie, con uno scatto la riaprì, camminando a grandi falcate per il corridoio, che si scoprì esser dotato di un impianto di illuminazione.

"Siete pronti? Quando vuoi Harm, apri questa seconda porta!" Esclamò Zayn.

La rossa non se lo fece ripetere due volte, spalancandola.

Il gruppo si guardò intorno, spaesato. Si trovava nel garage abbandonato, ad un isolato di distanza dalla loro casa. Questo era stato ristrutturato ed edificato circolarmente, con i piani superiori ad anello che si affacciavano a quello sotterraneo.

"Zayn... Bello sì, ma non ci sono più neanche i nostri kart, che ci facciamo qui adesso?" Domandò Liam assumendo un'espressione confusa.

"Se, anziché frignare, raggiungeste il centro di questo garage ve ne accorgereste." Rispose il pakistano con una punta d'acidità nel tono di voce.

Harmonie fu la prima a seguire le sue indicazioni... Non l'avesse mai fatto.

I suoi occhi, vedendo lo spettacolo intorno a sé, si inondarono di lacrime che iniziarono a scorrere copiose lungo il suo viso.

"È bellissimo." Riuscì a mormorare Harry, arrivando al suo fianco.

"Solo?" Domandò Niall.

Jade strinse al sé il fidanzato, vedendolo tremare come una foglia dall'emozione.

"Sei l'uomo migliore di questo mondo." Affermò Perrie avvicinandosi al marito, portandosi entrambe le sue piccole mani sul cuore.

"Dio mio, Zay." Liam sgranò gli occhi, assumendo un'aria da cucciolo commosso.

Danielle si morse il labbro inferiore, incredula del lavoro dell'amico, per poi stringere una mano del fidanzato.

"Sono senza parole." Ammise Louis e, per una rara volta, non rise, ma pianse dall'emozione.

Eleanor non poté far a meno di notare questo e allora asciugò le lacrime del ragazzo con estrema dolcezza.

Zayn, rivedendo il suo regalo di Natale per la seconda volta, non riuscì ad evitare di lasciarsi andare ad un pianto commosso.


Il ragazzo aveva preso ispirazione dal video di 'Story of my life' girato qualche mese prima. Così, aveva preso, senza spiegarne il motivo, tutte le foto già utilizzante per il cortometraggio, chiedendo inoltre, alle famiglie di ogni ragazza, di dargliene una centinaia ciascuno.

Quel garage, ormai fuori uso, era stato trasformato in un deposito di ricordi.

"Tante volte non abbiamo tempo per pensare a noi, al passato." Spiegò Zayn, sorridendo nel vedere una vecchissima foto scattata dal padre, che ritraeva lui e la sorellina Safaa sorridere felici.

"Ci basterà tornare a casa per ritrovarci, in caso dovessimo perderci lungo il cammino." Aggiunse Niall, notando tra le tante foto una in cui, all'età di sei anni, indossava un paio di divertenti occhiali americani del fratello Greg.

"Promettetemi che mi darete una botta in testa, se mai dovessi scordarmi chi sono, chi ero." Mormorò Louis, bisognoso di conservare i propri ricordi.

"La nostra vita sarà sempre così movimentata, con alti e bassi. Ogni tanto ci farà bene stare qui, e ricordare." Concordò Liam sorridendo nel vedere davanti a sé un suo scatto di quando era bambino, considerandosi, infine, fiero dell'uomo che era diventato.

“La cosa migliore è sapere che, se uno di noi cadrà, gli altri non solo lo aiuteranno poi, ma prima cadranno con lui.” Commentò Harry, osservando la sua faccia da neonato con la bocca sporca dal ragù della pasta che la nonna gli preparava ogni domenica, prima che se ne andasse di casa.

I ragazzi dopo quelle parole, così come avevano già fatto le loro famiglie, si sparsero per l'edificio, salendo e scendendo con ordine da un piano all'altro, cercando di memorizzare ogni foto, immaginando o ricordando il contesto in cui questa era stata scattata.

* * *

Harry ed Harmonie si ritrovarono quasi subito in un angolo del garage colmo di foto che li ritraevano insieme. Ai due ragazzi vennero nuovamente i brividi. Quante battaglie avevano affrontato, quante perse, quante vinte.

“Amore, basta lacrime, dai.” Il riccio si avvicinò alla sua rossa, abbracciandola dolcemente.

“Qualche mese fa eravamo così ingenui, così bambini. Guardaci adesso. Siamo diventati un gruppo di giovani donne e giovani uomini. Mi spiace, ma non riesco non a provare un po' di malinconia dei vecchi tempi.” Harmonie inspirò il profumo del riccio che si rivelò essere un buonissimo calmante per le sue lacrime.

“Malinconia? Harm, la vera storia inizia da qui.” Mormorò il ragazzo alla fidanzata, unendo poi le loro labbra, i loro cuori e le loro anime in un altro lento e umido bacio.

Cosa avrebbe riservato avrebbe riservato il futuro a quel gruppo di amici? Sicuramente tanta felicità, considerando che lo avrebbero affrontato insieme, guidati dall'amore.

Che poi, amore. Un sentimento che spesso viene inteso in modo superficiale, spesso anche errato.

L'amore, in fin dei conti, non dovrebbe essere neanche definito, perché di infiniti tipi e intensità.

Esistono i cosiddetti colpi di fulmine, come quello avuto da Harry ed Harmonie.

Alcuni amori che, invece, devono essere coltivati. Alicia lo ha fatto con costanza, facendo breccia nel cuore di Grant.

Ci sono poi le unioni più difficili, ostacolate dalla differenza di età, ad esempio. Basta considerare Gemma e Ashton.

Non scordiamoci di quelli così importanti da venir sigillati da una promessa di matrimonio. Senza guardare chissà quanto lontano, ci sono Zayn e Perrie a fare da modello.

Altri amori invece sono quasi platonici, come quello vissuto da Jade e Niall.

Si dice inoltre, che gli opposti si attraggono. Sorridete pensando a quel casinista di Louis e ad Eleanor, una ragazza precisa e amante della tranquillità.

Per ogni detto c'è un'eccezione, si sa. Inutile negare che, a volte, per amarsi davvero, si deve essere molto simili. La prova di questo? Danielle e Liam, semplice.

Ma qual è l'amore più importante, più confortante per ognuno di noi? Quello che c'è in una famiglia, non obbligatoriamente formata dai propri parenti.

Una famiglia come quella di Harmonie, ad esempio.


 
Questa volta non separerò lo spazio "autrice" da quello personale, perché troppe sono le cose che ho da dirvi.
Prima cosa, la più importante. Grazie. Questi sei mesi, in cui ogni giorno ho creato, parola dopo parola, frase dopo frase, capitolo dopo capitolo, questa storia sono stati semplicemente eccezionali. Non trovo altro modo per descriverli. Tante volte stavo per cedere, mollare la spugna, ma alla fine... Eccomi qui. Ce l'abbiamo fatta. Abbiamo concluso insieme questo viaggio. Vi ringrazio, lettrici di H2, perché, come già detto, la storia ha continuato a vivere anche grazie a voi. Un ringraziamento speciale va poi alle persone che hanno recensito. A chi lo ha fatto occasionalmente, a chi è stato di passaggio, a chi è arrivato alla fine, ma soprattutto a chi c'è dopo aver conosciuto H2, non mi ha più abbandonata. Un altro grazie va sicuramente alle 29 utenti del sito che mi hanno inserito nella lista di autori preferiti. Sappiate che vi sono riconoscente. Infine, non per ordine di importaza, voglio ringraziare le lettrici che hanno segnalato questa fanfiction per farla entrare nelle storie scelte. Ancora non si sa se vi farà parte o meno, forse solo con altre segnalazioni riuscirà, un giorno, ad esserlo. Che dire, penso che quando cliccherò l'opzione "Completa" mi verrà un colpo al cuore, ma si sa, qualunque storia ha una fine. Io spero con il cuore che questo finale non vi abbia deluse. Ho messo l'anima per scriverlo, passando questi primi giorni di vacanze natalizie sempre appresso ad H2. C'è più di una lettrice che, avendo il mio numero o il mio account Facebook può confermarlo. La mia parte preferita? Ce ne sono varie e sì, sono soddisfatta di questo ultimo capitolo. Amo il bacio in giardino di Harry ed Harmonie, adoro le battute dei ragazzi nel garage e mi sono commossa scrivendo la parte finale. Fortuna che rileggendo la sequenza del cenone mi sono rallegrata dai. Ecco, la parte più sentimentale direi che è finita, concludo solo dicendovi che non so neanche spiegare quanto io vi sia riconoscente, quanto io mi sono affezionata a voi che, in un modo o nell'altro, mi avete fatta sentire protetta. Da chi o cosa? Non lo so. L'unica cosa di cui sono consapevole è che senza di voi, probabilmente, non sarei andata così avanti, non con così tanta passione quantomeno.
Che altro dire, passiamo alla parte tecnica.
Ho intenzione di creare una raccolta per H2, postando ogni dieci giorni (o forse anche sette) una OS che sarà uno squarcio nel futuro dei ragazzi.
Molte di voi hanno chiesto un sequel. Non so come rispondervi. In teoria, avrei anche un'idea, ma devo strutturarla bene prima di poter affermare con sicurezza che sì, H2 avrà un seguito. Se la risposta poi, più avanti, si rivelerà affermativa non esiterò a farvelo sapere.
Parlando della nuova fanfic, A-N. Vi invito a darle una possibilità e ringrazio chi mi ha già detto che mi seguirà in questa mia (nostra) nuova avventura.
Poi... Cliccando sulla scritte in blu si apriranno il mio profilo Facebook (
Giorgia Efp) e il mio account Ask (Giorgia Efp), non esitate ad inviare richieste d'amicizia o a farmi domande, mi farebbe tanto piacere conoscervi al di fuori di Efp.
Infine il regalo. Okay, adesso prima vi spiego il motivo per cui ho deciso di farvelo, poi vi darò il link.
Molto spesso mi sono dimenticata di alcune storie bellissime che poi non ho più riletto. Da un po' ho l'abitudine di salvare capitolo per capitolo delle Fanfiction che mi piacciono, esportandole poi in formato pdf per leggerle anche non solo dal pc più comodamente, ma anche dall'Iphone. Per questo, eccovi qui il link del pdf di H2, (
H2 Pdf, per salvarlo cliccate sulla casella che vi ho evidenziato: ), completamente revisionata ed aggiornata, con tanto di altri ringraziamenti, capitoli impaginati come si deve e altre caratteristiche da vero e proprio libro. Ma sì, lasciatemi sognare che prima o poi, quando sarò maggiorenne, pubblicherò qualcosa a mio nome.
Penso di aver detto tutto e sto piangendo come una disperata, lo ammetto.
Che dire, arrivederci Harmonie, arrivederci H2, arrivederci ragazze meravigliose.
Ritenetevi pure le migliori lettrici del mondo.
Ci becchiamo presto, si spera!
Sono le 4:23, corro a pubblicare A-N, poi vi avviserò dell'aggiornamento e...
Andrò a fare colazione suppongo.
Vi amo,
Giorgixx
PS: Spero che il banner e lo sfondo vi siano piaciuti! ^-^
PS2: Buon Natale! :)
   
 
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