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Autore: CrisNialler    26/12/2013    3 recensioni
[...] “Cosa vuoi dire essere il Prescelto??” ironizzò il moro, ma comunque interessato.
“Noi quattro, come gli altri tre, discendiamo da una divinità greca, abbiamo diversi poteri che con la transizione di scoprono e..”
“Che poteri avete?” Chiese Demi senza far finire di parlare il riccio.
“Io..” riprese Niall “provengo dal dio Apollo!” disse fiero.
“Posso volare come Harry, e guarire le persone con la mia mano” Fece vedere la mano magica alla diretta interessata della domanda. Nel centro c’era una specie di rombo. All'interno la ragazza vedeva cose strane, luci colorate e abbaglianti. Non riusciva a definire bene i colori, ma le davano l’impressione dell’ infinito. La ragazza rimase a guardare quei colori come rapita. Era in una specie di trans, una cosa che non riusciva a controllare, ma le piaceva.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Un ringhio animalesco uscì dalla gola dell’essere davanti a Demi.
Urlò ma dalla sua gola uscì solo un grugnito doloroso.
Non puoi parlare, dolcezza. Risuonò nella sua testa.
Non farti prendere dal panico, non farti prendere dal panico si ripeteva.
Attaccò per prima la bestia, atterrando bruscamente in giardino.
Il contatto con la terra non le fece male, era il suo elemento, ma non fece male neanche alla belva.
I colpi che scagliava, e la terra che si staccava dal suolo non producevano nessun rumore. Era come stare in una bolla d’acqua.
Avete presente un orso con la faccia di un leone, corpo di dimensioni umane e artigli affilati come coltelli? Ecco cosa si presentava davanti alla semidea. E lei ne era terrorizzata. Aveva ancora troppa poca esperienza per non esserlo. Con uno scatto destro riuscì a colpire il muso della bestia, che si ruppe, silenziosamente. L’orso-leone ruggì e questa volta il suono si sentì nella testa di Demi, che dovette reggersi le tempie che sembravano scoppiare. Il mostro approfittò della distrazione di Demi per colpirla, volò per tre metri ma un campo di forza la trattenne e ricadde scivolando sulla parete invisibile.
Non posso avvertire gli altri, in nessun modo. I suoi colpi non sarebbero arrivati oltre la barriera.
Si rialzò respirando faticosamente e reggendosi lo stomaco colpito.
Grazie al suo potere volò per tornare alla postazione precedente cercando contatto con la terra. Muovendo i piedi riuscì a creare una cupola intorno alla creatura infernale che però la distrusse con un pugno. Demi riuscì a schivare frammenti del suo elemento senza problemi. Caricò un altro masso di terra che squarciò il cranio della creatura, con un ruggito silenzioso emanò dal suo corpo scintille nere che spostarono Demi di cinque metri. La indebolirono troppo, tanto da non riuscire più ad alzarsi, ma la bestia stava camminando verso di lei.
Pensò a cosa fare, ma aveva solo la terra sotto di lei. La terra. Il pianeta Terra. Accumulò velocemente le sue poche energie ed arrivò nel nucleo della Terra. Attivò un onda, fece muovere due faglie che fecero tremare Bradford. Tornò con la mente in superficie. Come sempre svenne, e l’ultima cosa che vide fu un fulmine dorato trafiggere la bestia.
 
Casa Tomlinson non era mai stata così agitata. Persino Felix –la palla di pelo di Diana- era agitato.
Demi non si risvegliava da ore ormai.
Anche Niall era svenuto per curarla e non c’erano grandi miglioramenti.
“Ha dolore in tutto il corpo, non so come faccia ancora a vivere.” Aveva detto Niall, mentre cercava di curarla, e fu a quel punto che Zayn scoppiò a piangere.
Harry non parlava, Liam era sparito, ma forse era lì con loro, Louis si faceva mille domande sul perché di questa tarda guarigione. Non era normale. Due ore, ok, se sei ferito in modo grave va bene, ma dieci ore, non sono normali.
Si sentiva responsabile in qualche modo. Lui era il maggiore, il Discendente diretto di Zeus, e non sapeva cosa fare.
Successe tutto in un attimo: la ragazza stesa sul divano di casa Tomlinson urlò. Un urlo disperato, agghiacciante, riecheggiò nelle vene dei presenti, anche Niall, secondo gli altri, aveva sentito dei brividi.
Harry fu subito vicino a lei, con le mani intrecciate a quelle della ragazza, che tremava.
Zayn grazie al nuovo potere, in un secondo fu vicino alla sorella.
Demi cominciò a piangere, ma da lacrime di dolore si trasformò in un pianto di tristezza.
 
Dopo un intero giorno nel letto di Harry, Demi aprì gli occhi. Le mancò il respiro per pochi secondi ma poi ricominciò a piangere, con le mani sugli occhi.
Il fratello che si era addormentato da due ore accanto a lei, erano le 4 del mattino, si svegliò di soprassalto e l’abbracciò.
“Ehi, ehi, cosa succede?”
Zayn aveva capito che la sorella era cosciente, portava le mani sul viso a differenza di prima, e si muoveva nel letto.
Il maggiore l’abbracciò e le baciò le tempie umide.
“G-gli ho v-visti Zayn.” Singhiozzò evitando lo sguardo del fratello.
“C-chi Demi?” Disse con le lacrime agli occhi sapendo benissimo la risposta.
“Mamma e Papà, Zayn.”Quasi urlò.
Si aggrappò al fratello e piansero insieme.
Zayn gli aveva perdonati.
Louis gli aveva spiegato che tutti i genitori dei discendenti vennero rapiti, o almeno scomparvero, tutti insieme in un giorno di metà giugno.
Non li avevano abbandonati, li amavano, erano stati costretti. Forse avevano combattuto per i loro figli.
 
Harry bussò piano alla porta della sua camera e dopo un lieve permesso entrò. Trovò Demi seduta sul letto, con i capelli umidi. Appena lo vide le corse contro immergendosi nel suo petto duro, ricoperto da una maglietta bianca.
La baciò delicatamente, sollevando il viso ambrato, con le mani che toccavano i capelli bagnati. Si fecero scivolare sul letto e continuarono a baciarsi.
I baci si trasformarono presto in altro, e i loro corpi divennero un tutt’uno. Si amarono come se fosse l’ultima volta, e forse lo era.
 
“Io e Louis andiamo a comprare qualcosa per la cena, ci vediamo tra poco, ok?”
“Sei sicura Demi, sei sveglia solo da due ore e s-“
“Sicurissima Zay, voglio prendere un po’ d’aria.” Incalzò la mora, lasciando un bacio all’angolo della bocca del fratello.
I due uscirono a piedi, camminando strade secondarie di Bradford.
“Ehi, Louis posso chiederti una cosa… Su di te..” cominciò la ragazza.
Il castano accettò, curioso.
“Per me e Zayn c’è voluto il vostro aiuto, ma come è avvenuta la tua Transizione?”
Il maggiore rimase un poco di sasso, ma accettò di rispondere anche se causava in lui un sacco di dolore.
“Era estate, 7 anni fa, ed ero in casa.. Avevo una strana febbre, scottavo tantissimo. Mentre ero a letto ho sentito una voce, pensavo tipo fosse Dio venuto a dirmi che stavo morendo, non so mi sembrava la cosa più logica allora.” Si fermò per ridere un po’ “ Invece era Zeus, pensandoci era un Dio, mi diceva delle cose il greco, greco antico, e mi ha toccato. Proprio qui.” Si alzò la maglietta per far vedere alla ragazza delle cicatrici sullo stomaco muscoloso.
“E ho cominciato ad urlare per il dolore..” C’era dell’altro ma Demi non lo costrinse a continuare, perché la sua voce era spezzata da un pianto silenzioso, che voleva uscire.
“Cominciai a sputare scintille” continuò freddamente, spaventando la ragazza “e si incendiò tutta la casa. Morirono tutti: mio padre, mia madre e tre mie sorelle..”
Il tragitto dal loro quartiere al market, non fu mai silenzioso come quello di quel giorno.
La vibrazione del cellulare della mora risvegliò i due semi-dei da i loro pensieri.

“Demi! Ricordi che il ballo di fine anno fu annullato perché la palestra era inagibile? Bene abbiamo trovato una nuova sistemazione: giù da Hella’s la signora Stencer ci ha affittato il locale per venerdì, andrà benissimo. Sì, è quasi luglio ma meglio tardi che mai! Dillo anche a tuo fratello!
Quindi: alle 7,30pm di questo venerdì, giù al Hella’s.
P:s= portate chi volete.
Xx Stella.”
Recitava il messaggio.
Demi lo mostrò a Louis, che accettò a nome di tutti con “un po’ di normalità fa sempre bene.”
Demi rispose con un semplice “OK, ci saremo :)”
 
La spesa tra Demi e il figlio diletto di Zeus, andò bene, senza imprevisti, ma qualcosa successe a casa Malik.
 
Zayn era lì, tra le braccia di Diana, che riposava, ma il suo sonno fu fermato, quasi scosso da un ombra nera, che urlava sangue. Esatto, questo parve a Zayn, non erano urla di dolore, si sentivano grida di guerra di distruzione e odio, miste al sangue delle sue vittime. Il sogno-visione cambiò, questa volta c’era una tomba, con intorno persone in nero che piangevano. Riconobbe i suoi amici, sapeva che erano loro ma non riusciva a distinguere chi fossero: pianti uguali, corpi uguali.
Si svegliò di soprassalto, svegliando la sua compagna.
Fermò le parole di lei prima che uscissero dalle sue candide labbra.
“Il futuro è cambiato.”
Non per tutti avrebbe voluto aggiungere.

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DOPO SEI MESI ECCOMI QUA LOLOLOLOL
SIETE DOLCISSIME TUTTE QUANTE CHE ANCORA SECENSITE 'STA STORIA E A ME FA UN SACCO PIACERE <3 
due capitoli e finisce belle, spero che vi piace come piace a me :)
cris (@stylinshipper on twittah) 
  
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