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Autore: Kirara    21/05/2008    4 recensioni
[...]Chiuse gli occhi tentando di prendere sonno, ma fu tutto inutile. Quell’immagine, quell’unica immagine continuava a ripresentarsi nella sua mente, tormentandolo. Consumandolo fino allo strenuo delle forze[...] Attenzione, in questa brevissima Fic, verrà fatto un spoiler, è una cosa che già si sa, però non tutti ne sono al corrente.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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end

… End …

 

Era rimasto fermo ed immobile ad osservare la scena, solo per pochi minuti.

Minuti che gli parvero interminabili ore.

Restò imbambolato accanto al tronco di un albero, guardando confuso i Ninja che gli passavano davanti con frenesia, urlando e strepitando strane frasi.

Quella figura riversa a terra gli sembrava tremendamente assurda; che fosse uno scherzo? Del resto da lui ci si poteva aspettare qualsiasi cosa.

Tutto stava diventando sempre più offuscato ed una strana sensazione di vomito e nausea lo pervase.

Certo, doveva trattarsi di uno scherzo, non poteva essere altrimenti.

Vide Sakura avanzare velocemente verso il corpo di Quell’uomo.

Una lacrima rigò il viso della ragazza, chiuse gli occhi asciugandosi la fronte.

Naruto scosse il capo.

No, non poteva essere. Non poteva star accadendo realmente. Non a lui.

Qualcuno posò una mano sulla spalla.

Naruto sobbalzò. Era Tsunade.

“Non ho potuto fare niente mi dis…” non fece neppure in tempo a terminare la frase, che il ragazzo era già saltato via fra i rami, scacciando con impeto la mano dell’Hokage. Togliendosi di dosso quel suo sguardo pieno di compassione.

Aveva vagabondato per due giorni fra le foreste, deambulando come un corpo senz’anima, come un morto, finchè improvvisamente non si era ritrovato davanti ai due portoni di Konoha.

 

Ed ora era lì. Rinchiuso come un carcerato dentro casa sua.

Logorato fino alla fine dal dolore, dalla paura per essere rimasto solo, per aver perduto una fra le persone più importanti della sua vita.

Colui che fin dall’inizio aveva dimostrato interesse nei confronti di quel ragazzino scontroso con tutti.

L’unico che aveva capito la sua vera forza.

Era fuggito via, lontano. Senza dare spiegazioni a nessuno, senza avvisare.

Era fuggito via dalla missione.

Si perché lui era partito per riportare a casa Sasuke.

Si era allenato duramente per riavere il suo migliore amico e proprio a causa sua ora era nuovamente solo.

Nuovamente impaurito senza appigli o sicurezze.

Come un bambino impaurito, si era rifugiato al sicuro, al caldo della sua vecchia casa, sotto le coperte.

Con lo scorrere delle ore, molti Ninja erano andati a bussare ripetutamente alla porta dell’appartamento, persino lo stesso Iruka.

Ma Naruto non aveva proferito parola, era caduto in uno stato catatonico di silenzio perenne, continuando a tenere la testa premuta sotto il cuscino.

“Naruto, vogliamo solo avere aggiornamenti riguardo la missione… -ripetevano tutti con insistenza- Che ne è stato di Sasuke Uchiha?”

Lui però continuava a non rispondere e quanto più Iruka tentasse di insistere, più Naruto premeva forte il cuscino sulla sua testa, se fosse soffocato non gli sarebbe importato. Arrivato a quel punto.

Combattere? Andare avanti in quell’impresa assurda? Per quale motivo?

Perdere altre vite forse?

Strappargli dalle mani l’ultimo lembo di famiglia rimastogli?

No, Naruto non ce la faceva davvero più. Non aveva voglia di combattere, si era stufato di sprecare energie per cercare di riportare indietro Sasuke.

Troppe vite erano state spezzate solo per LUI e troppe persone avevano indirettamente sofferto, solo per i suoi capricci.

“Perché? –bisbigliò riemergendo dallo stato di trance- Perché proprio Lui? Non gli era bastato essersi preso il mio migliore amico…?”

Qualcuno tentò di forzare la porta della stanza.

“Che stai dicendo Naruto?” domandò Iruka.

“Io non combatterò più questa battaglia. Lascio tutto, mollo la presa, non mi frega più niente di quel traditore bastardo!”

“Naruto…”

“Al diavolo la sua amicizia e al diavolo il suo destino, per quello che mi riguarda Orochimaru può farci quello che vuole con Sasuke…l’unica cosa che chiedo è che nessuno di questo villaggio, nessuna fra le persone cui tengo più al mondo venga coinvolta ancora…”

La porta esplose.

Probabilmente una carta bomba, certo, drastica come soluzione, ma essenziale. Naruto sembrava dire cose senza senso.

“Perché tutte le persone per me importanti, finiscono sempre con lo sparire? Mi scivolano via dalle mani e io non me ne rendo conto…”

“Dovresti spiegarti meglio. Al villaggio sono ritornati alcuni Ninja medici e dicono che è successo qualcosa di molto grave. Tu mi sembri sconvolto. Perché non vuoi parlare?”

Rimase seduto sul letto, osservando un punto vuoto della stanza, attorniato da dozzine di scatole di Ramen.

Quella lucentezza che era tipica dei suoi occhi azzurri, pareva essersi dissolta come il fumo di una candela portato via, lontano dalla brezza estiva.

“Che ti succede…Naruto Uzumaki…?” domando il Maestro con tutta calma.

Mi sembra di avertelo già detto. Ho lasciato la missione.” affermò freddo.

Iruka spalancò gli occhi.

“Ma…ma ti sei allenato tantissimo, sei stato via due anni e mezzo proprio per riuscire a mantenere la tua promessa. Hai deciso di buttare tutto all’aria?”

Un sorriso amareggiato si formò sul volto del giovane Ninja.

“Mi sono allenato si. Mi sono allenato per portare in salvo Sasuke e anche perchè un’organizzazione di pazzi criminali vuole la Volpe a 9 code, ma non ho previsto che queste due vicende presto si sarebbero intrecciate l’una con l’altra e ora mi ritrovo con niente per le mani e il voler a tutti costi impormi su Sasuke… -si bloccò, la voce gli divenne tremante e due vene gli si gonfiarono sul collo, riprese fiato- …il voler a tutti costi impormi su Sasuke, mi ha fatto dimenticare per un attimo, un fatale attimo, che lui non era la mia unica famiglia. C’è… –rise, ma non per felicità- …c’era, c’era un uomo che assieme a te e al Maestro Kakashi, mi ha sempre voluto bene e adesso quest’uomo non c’è più. Non c’è più perché ha cercato di proteggermi da chi voleva farmi del male, perché io, invece di restarmene fermo e tranquillo qua al villaggio, ho voluto fare di testa mia e correre dietro Sasuke, facendo diventare il tutto ancora più pericoloso.

Per questo, Maestro Iruka, ti sto dicendo che ho deciso di lasciare tutto. Basta sofferenza, basta Sasuke…”

Iruka deglutì lentamente, aveva capito tutto, aveva capito perfettamente quello che era accaduto e l’enorme perdita che avrebbe gravato per sempre sulle spalle del suo ex-allievo.

“…Jiraya-Sama…” disse con un filo di voce.

Naruto annuì. Due lacrime scesero velocemente già dai suoi occhi, sparendo a terra.

“E’ morto, si. Pain l’ha ucciso…”



Sometimes in life you feel the fight is over,
And it seems as though the writings on the wall,
Superstar you finally made it,
But once your picture becomes tainted,
It's what they call,
The rise and fall

 

 

*§*§*§*§

 

L’avevo detto che sarebbe durata poco, forse avrei dovuto dividerlo in 2 questo capitolo…ma sn sicura che a voi vada bene anche così.

Beh spero vi sia piaciuta!

Alla prossima!

Aly.

   
 
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