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Autore: Always Strong    28/12/2013    1 recensioni
"Non ce la farai,non puoi,è impossibile,torna alla realtà" continuavano a ripetermi i miei genitori,ma io continuavo a rispondergli così "L'importante è che io ci creda,e sò che ce la posso fare,lo sapete sono più determinata che mai e siete voi che mi avete insegnato ad inseguire i miei ideali,i miei sogni,ed è quello che farò,perchè non intendo arrendermi proprio ora"e non mi sbagliavo...
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Erano solo le cinque di mattina, eppure ero sveglia, ancora sotto le coperte e pensando a cosa stava facendo il mio Pan in quel momento -cosa che faccio tutte le mattine, appena apro gli occhi. Un'ora e poco più passò, quando sentii la porta aprirsi, e intravidii quella montagna rossa di capelli che Josy ha sulla testa. "Sei sveglia?" era stranamente dolce "Si, sei strana, tu a quest'ora normalmente dormi" si sedè accanto a me "Ho bisogno di parlare, ti va'?" la guardai e l'abbracciai "Ho paura di non essere abbastanza, cioè io sono così inutile, mentre Cris è..." le presi il polso, la guardai negli occhi e le dissi che se avesse detto un'altra parola l'avrei presa a calci, poi mi tirai sù con la schiena, e le spiegai quanto sia straordinaria e quanto sia rara! Una volta che i dubbi sparirono e il sorriso le tornò, andammo a fare colazione. Vidii l'ora e per poco non sputai il succo di mela, come al solito stavo in ritardo! Corsi in bagno e mi preparai, e proprio mentre mi stavo mettendo le scarpe il cellulare squillò "Arrivo subito". Presi la borsa e salutai Josy, dicendole di salutarmi quel nullafacente di Cris e di dare le coccole del 'buonbuongiorno' a Yp. Scendendo velocemente le scale, mi accapottai, 'investendo' Duph che scoppiò a ridere, poi però mi aiutò ad alzarmi e la salutai velocemente. Salutai Linnet e salimmo in macchina. Dopo una ventina di minuti arrivammo davanti a un grande edificio, poi Linnet mi trascinò dentro, portandomi in una stanza da dove si poteva ammirare London Eye; "Cara accomodati" Linnet mi sorrise "Certo che deve essere un piacere lavorare con una vista così!" lei si mise a ridere, quando si alzò per andare a slutare uno stangone biondo "Tu devi essere Bel, piacere York" mi porse la mano e gliela strinsi "Piacere mio" Linnet sorrise "Bel lui è mio fratello, è il direttore di questa casa discografica" io rimasi a bocca aperta "Cioè tu possiedi anche una casa discografica,Wooow!!" fece una risatina mentre annuì. York mi volle prima sentir cantare, poi si complimentò con me, e ci mettemmo a tavolino per parlare di questo contratto. Nel giro di un'ora firmammo le carte necessarie, e infine l'ultima firma, avevo un contratto!! Ci mettemmo d'accordo per il giorno dopo, dopodichè li salutai a me ne tornai a casa tutta felice. Appena uscita di là chiamai subito la zia "Ziaaa ho un contratto!"lei incominciò ad urlare tutta felice "Tesoro è meraviglioso, sapevo che ce l'avresti fatta!" io continuavo a saltare, ancora non ci credevo "Zia ora ti devo lasciare, appena torno ti chiamo su Skype" la salutai e presi il bus. Non c'era nessuno, così me ne andai al locale, e tanto per cambiare erano tutti là, tranne Josy. Appena entrai saltai addosso a Robert, mentre continuavo ad urlare di avere un contratto, e lui felice mi abbracciò forte. Prima di mettermi dietro al bancone ad aiutare quei due,chiamai la zia su Skype, come promesso, dove diedi la bella notizia anche a papà, quando Linnet mi chiamò "Ciao cara, stasera ci sarà una festa privata all'IceBar" accettai e la ringraziai. Ne approfittai per passare ai magazzini Harrods, dove comprai un vestito nero di pizzo per la serata, dopodichè corsi a casa. Corsi per le scale, e appena aprii la porta saltai addosso a Josy "Ho un contratto!" lei si mise a saltare con me, poi le raccontai dell'invito di Linnet all'IceBar. Mi prestò delle scarpe stupende, erano così perfette! Mi raccolsi i capelli in una treccia a spiga, e poi scappai via, salutandola con un bacino sulla fronte. Una volta arrivata notai che era pieno di gente, e feci fatica a trovare Linnet . "Loro sono Abel, Francine e Nat" Linnet mi sorrise, poi Nat mi fece segno di sedermi. Parlammo un po' quando l'atmosfera si scaldò, e Francine e Abel iniziarono a baciarsi, mentre Nat fu' portato via da una bruna snella. Mi guardai intorno e vidi che in ogni angolo c'era qualcuno con la persona amata, mi sentivo spaesata così me ne andai in bagno. Il mio riflesso nello specchio era limpido, e notai subito gli occhi, occhi scuri e tristi, tanto tristi. Sbattei i pugni sul lavandino "Basta! Non voglio più piangere, cazzo fà male! Strappatemi il cuore, trituratemelo, bruciatemelo ma distruggete questo amore, mi uccide..." mi accasciai a terra, il mio viso era completamente bagnato e gli occhi bruciavano. Linnet mi trovò lì, così mi tirò sù e mi abbracciò forte, poi mi portò in un posto più tranquillo dove mi chiese cosa stava succedendo, ma mi limitai a dirle che volevo andare a casa, così chiamò York che mi accompagnò a casa -lei non poteva, doveva per forza restare alla festa. Dopo una notte passata a piangermi addosso, per Pan, sgattaiolai in bagno per asciugarmi le lacrime, e rendere il mio viso più solare possibile. Tanto per cambiare, quell'astuta di Josy se ne accorse "Tutto bene?" io la guardai seccata "Louis" lei mi abbracciò, e poi lasciò perdere l'argomento. Il sabato mattina nessuno di noi tre lavorava, così tirammo Cris giù dal letto (letteralmente, lo prendemmo per i piedi, quello non si voleva svegliare!), poi andammo a suonare a Duph, che aveva dovuto passare una notte piuttosto piacevole, dato la presenza di Georgia, in vestaglia. Le chiedemmo se più tardi le andava di raggiungerci ai magazzni Harrods, ed entusiasta, accettò. "Fottuta cioccolata!" mi era preso un mal di pancia dopo quella squisita cioccolata calda "Sei un'ingorda" e ovviamente Josy mi rimproverò, poi scoppiammo tutti e tre a ridere. Duph e Georgia arrivarono, quando in lontananza si videro anche Micheal e Geoff, invitati da Cris. Dopo che tizio aveva salutato tizio, e tizio aveva salutato tizia e così via, Josy e Georgia vennero con me a dare un'occhiata a qualche negozio di abbigliamento, mentre gli altri quattro andarono in un negozio di videogiochi, ametto che avevo voglia di andare con loro "Cris mi prendi il nuovo videogioco di macchine, peeeeeerfavore" feci una voce da bambina e la faccia da cucciola, ci cascava sempre (capitemi, era l'ultimo uscito!). La mattinata passò in fretta, e dopo pranzo decisi di tornare a casa, tutta colpa della terza guerra mondiale che stava prendendo forma del mio povero stomaco. Verso il tardo pomeriggio, i ragazzi tornarono a casa, così ci preparammo per andare al locale. Presi la Les Paul, e mi fiondai sul palco, esibendomi con Overnight. Mentre cantavo, notai Linnet e Francine nel pubblico, così mi prese un colpo, e nel giro di pochi secondi scesi immediatamente dal palco. "Cara, ho sentito che ti esibivi stasera, e abbiamo pensato di venirti a vedere, ci sono anche York e Nat" Francine mi sorrise "Comunque sei molto brava" io ero lì impalata, manco fossi un palo "Grazie", fortunatamente arrivò Robert che mi riportò sul palco. S'era fatta mezzanotte, così decisi di scendere dal palco per fare una breve pausa, la mia voce non resisteva più. York mi si avvicinò "Quelle canzoni, le hai scritte tu?" io annui, mentre mi godevo il mio succo di mela. D'un tratto vedemmo Nat sul palco,che si mise a cantare. Il tizio aveva una bella voce, potente e ben equilibrata. Ne approfittai per andare dal gruppo, e la maggior parte di loro erano sbronzi, giusto Josy era ancora lucida, ma nel giro di un'ora anch'io ero bevuta più di una spugna. Non potevo tornare sul palco, così Josy, con l'aiuto di Duph ci riportò tutti a casa. "She's not afraid of all the attention, She's not afraid of running wild, How com...." era il cellulare che rompeva proprio quando non doveva, così aprii gli occhi e lo portai all'orecchio "Pronto" oltre che l'aspetto, avevo una voce da zombie "Cara, ti ho disturbato? Ti sento strana"io sgranai gli occhi, e poi involontarimente sbadigliai "Nono, traqnuilla, ma percaso sai che ora è?" lei sgignazzò "Sono le due del pomeriggio, comunque tra un'ora ce la faresti a venire nella casa discografica? Io e York ti dobbiamo fare una proposta"saltai appena sentii l'orario "Certo, scusa ma ora devo proprio andare, a dopo". Mi alzai dal letto e come una matta incominciai a correre per casa "Jooooosy, Joosy, Joooooooosy ma dove sei?" non rispondeva nessuno " 'Sti due staranno scopando" ero seccata, quando entrai di fretta in camera loro, dove non c'era nessuno, ma un piccolo bigliettino sul comò: 'Siamo usciti, rientreremo nel pomeriggio, tranquilla Yp è con noi, ti voglio bene. Josy' Me ne andai di là e con tanta fretta mi preparai. Mancavano pochi minuti alle quattro, e finalmente ero pronta, così presi la borsa, quando mi arrivò un messaggio da Facebook, Midnight Memories era in prevendita sù Team Word! Ero impalata a guardare lo schermo del cellulare, con sopra la copertina di Midnight Memories, quando entrando nella casa discografica, per sbaglio sbattei contro la porta a vetri, inutile dire che tutti si misero a ridere. Francine mi venne incontro ridendo, poi mi salutò e mi accompagnò nell'ufficio di York. Mi sedei, quando Linnet mi raggiunse "Allora, emozionata per questa proposta?" io la guardai, mentre in realtà pensavo a Midnight Memories "Certo!". York entrò, si sedè e senza dire niente mi passò un foglio, che diceva che avrei inciso un CD. Di scatto mi alzai e incominciai a saltare, poi saltai addosso a York ringraziandolo, lui mi sorrise e Linnet si mise a ridere. Avrei inciso Overnight, e se avrebbe avuto successo, avrei inciso un'intero album! La mattina dopo ero in sala di registrazione, e avevo il cuore a duemila, insomma da ragazzina avevo sempre sognato una cosa del genere! Dopo aver inciso, chiamai in Italia per dare la notizia, sentii la zia che tra poco era anche più felice di me, e tornai a casa saltando addosso a Josy e company. I giorni passarono, e Overnight era quinto nella classifica inglese di quel mese, dei CD più venduti in Inghilterra, ciò voleva dire che forse anche solo uno dei miei cinque sorrisi, aveva ascoltato quel CD!
  
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