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Autore: Theresa    30/12/2013    1 recensioni
Gli artigli affondarono nella sua carne fino all'osso prima di ritirarsi.
La vista di Hanabi si annebbiò e le sue forze si prosciugarono.
Il cane lupo la lasciò e corse verso la compagna ma non si fermò, girò e saltò addosso al ragazzo...
Andrè cadde e Asky affondo le sue zanne nel fianco del ragazzo, di nuovo il silenzio fu squarciato da un urlo mentre Hanabi cercava di riprendere il controllo del suo corpo...
...Andrè era a pochi metri da terra all'interno della bestia, la ragazza guardava terrorizzata, incapace di muoversi, incapace di capire cosa fare per salvarlo.
A Dracu basto muovere una mano e lo stregone cominciò a contorcersi e a urlare, persino i suoi contorni sembravano sfasarsi come se ci fosse un interferenza contorni sembravano sfasarsi come se ci fosse un interferenza con l'immagine.
Tornò il silenzio mentre cadeva a terra, si sentì chiaramente il tonfo di quando atterrò.
Hanabi si trascino fino a lui...
premetto che la storia inizia dalla fine dell'anime anche se ho un po' cambiato la trama.
La storia forse non è adatta ai deboli di cuore ma non ne sono sicura, è la prima volta che pubblico.
Genere: Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Death the Kid, Hiro Shimono, Liz Thompson, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Hanabi'
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2. PRIMO GIORNO
(Narratore)

Erano le sette di mattina e la ragazza se ne stava rannicchiata sulle tegole di un tetto di una villa.
La sera prima non volendo andare a casa, dopo aver seminato Maka e Soul salendo su un tetto, aveva girovagato per alcune ore senza meta e alla fine si era definitivamente persa.
Sentì dei passi, lo trovò strano ma non si girò.
Li associò a quelli di Hero ma non ne era sicura, la sua camminata cambiava a seconda del suo umore.
In quella due settimane in cui aveva avuto modo di conoscerlo aveva imparato ad apprezzarlo come persona ed a conoscerlo, aveva capito che il ragazzo solitamente servile e ottimo cuoco a volte poteva essere temerario.
-Sapevo di trovarti qui.-
Era Hero, la ragazza non capiva come lui potesse capirla, potesse dire una frase del genere se neanche lei si conosceva.
-Mi hai fatto preoccupare, questa notte non sei tornata.- Continuò lui.
Rimase in piedi dietro di lei indeciso se avvicinarsi o no.
-Stavo pensando ad un nome dato che non ne ho uno.-
Hero non disse niente, non c'era niente da dire, era solo preoccupato per lei.
Lei si girò e gli sorrise, un sorriso tirato impercettibilmente ma lui lo notò, riusciva sempre a notare quando i suoi sorrisi erano falsi anche se era una bravissima attrice.
-Insomma, se sono iscritta alla scuola dovrò per averne uno. Per me non è poi così importante ma se lasciassi scegliere al sommo Shinigami mi ritroverei con un nome impronunciabile e ridicolo,no?-
-Decideremo mentre andiamo a scuola.- Gli rispose lui.
Lei si alzò, quasi indispettita del fatto che lui volesse intromettersi nella decisione del suo nome ma allo stesso tempo era sollevata di non doverci pensare da sola.
Le tegole erano bagnate per colpa della pioggia che era caduta qualche ora prima, la ragazza scivolò incapace di tenersi in equilibrio e cadde dal tetto della villa.
Hero, cercando di afferrarla, fece la stessa fine.
Il ragazzo cadde sull'erba di un giardino ben curato mentre la ragazza si ritrovò tra le braccia di uno strano ragazzo con tre strisce bianche sui capelli.
-Strisce bianche.- Riuscì a dire.
Lui continuava a guardarla con i suoi occhi del colore dell'oro fuso, si stava chiedendo come fosse potuta cadere dal suo tetto, non aveva ancora notato Hero.
-Potresti mettermi giù?-
Lui la lasciò andare e lei cadde per terra.
Il ragazzo gli porse la mano.
-Io sono Death the Kid.-
-Il figlio del master.-
Disse la ragazza accettando la mano che il ragazzo gli porgeva per aiutarla ad alzarsi.
-Cosa ci facevi sul mio tetto?-
-Mi ero...ti sembrerà strano, ma mi ero persa.-
-Sopra il tetto di una villa?- Ridacchiò lui.
La ragazza lo fulminò con lo sguardo, non c'era niente da ridere se il suo senso dell'orientamento faceva schifo, era in quella città da solo due giorni.
-E' un tetto comodo dove passare la notte e non riuscivo a tornare a casa.-
-Ovviamente.- Rispose Kid non riuscendo a trattenere un sorriso beffardo e beccandosi un'altra occhiataccia.
Hero si alzò ancora leggermente intontito e la ragazza lo aiutò ad alzarsi.
-Scusami Kid, pensavo che ce ne saremo andati senza disturbarti.- Disse il ragazzo quando notò lo shinigami.
Hero prese la ragazza per un braccio e la trascinò fuori dalla villa mentre continuava a scusarsi.

La ragazza si cambiò in un bagno del bar, Hero era stato così previdente da portarle la sua divisa.
Si specchiò nella vetrina del locale, indossava la camicia della divisa, era leggermente grande per lei dato che era appartenuta ad Hero, e le copriva completamente i pantaloncini.
-Potevi dirmelo che era così bianca!-
Protestò lei mentre guardava la camicia che colpita dai raggi del sole l'accecavano.
Lui rise e la ragazza camminò più in fretta così che lui fosse dietro di lei.
-Allora, deciso un nome?-
-La mia testa è piena di nomi: Lullaby, Sakura, Carer,non so nemmeno se è un nome, joy.-
-Sono orribili.-
-Ludmilla.- Sussurrò la ragazza ma Hero non la sentì.
-Trovane uno tu allora!-
-Kiara.-
Lei si fermò di colpo, non era un gran che ma era meglio dei suoi.
-Che hai!?- Chiese allarmato lui.
-Niente. Per me va bene...Kiara.- Sorrise, per quella due settimane non aveva avuto un nome e adesso quel ragazzo gliene aveva dato uno.
Voleva abbracciarlo ma non lo fece.
Avvisarono il Sommo Shinigami del nome attraverso una vetrina di un negozio e poi si diressero a scuola.
Entrarono in classe insieme al dt. Sten che fermò Kiara per presentarla alla classe.
-Buon giorno ragazzi, vi presento la vostra nuova compagna di classe Kiara.-
Maka la guardava con particolare insistenza, era ancora arrabbiata per la perdita del suo libro.
-Saaaalve.- Disse Kiara.
-Bene, parlaci un po' di te.- Disse il professore mente ruotava la vita che aveva in testa.
La ragazza gli tirò un'occhiataccia, era convinta che il Sommo Shinigami gli avesse parlato della sua situazione.
-Non c'è molto da dire. Sono l'arma di Hero, vivo qua da due giorni. Mangio come chiunque altro, dormo come chiunque altro, ascolto musica come chiunque altro e combatto meglio di chiunque altro.-
-Da dove vieni?- Gli chiese il professore.
Lei rimase paralizzata mentre la collera gli montava dentro.
-Prof, non dovremmo iniziare la lezione?- Chiese Hero.
Kiara gli sorrise grata.
-Iniziamo, Kiara vai a sederti vicino a Kid.
-Coooooosa!Così non c'è simmetria!-
-Fatti forza Kid.- Gli disse il professore iniziando la sua lezione.
Una ragazza alta e bionda con degli occhi azzurro cupo gli battè una mano sulla spalla mentre Kiara si sedeva a fianco al dio.
Lo shinigami continuava a borbottare qualcosa sulla simmetria e sul fatto che fosse un maiale.
-Che cosa gli prende?- Chiese Kiara rivolta alla ragazza bionda.
La ragazza era piuttosto preoccupate, non aveva mai fatto un effetto del genere a nessuno.
-Non ti preoccupare, ha solo dei gravi problemi mentali.- La rassicurò la ragazza dal capelli biondi.
-Qual'è il tuo numero preferito?- Chiese Kiara rivolta al ragazzo i suoi borbottii le stavano dando su ai nervi, forse poteva distrarlo.
-L'8, è perfettamente simmetrico, non come quel 7.-
-Lo sai che l'8 è come il simbolo dell'infinito?-
Lui alzò la testa guardando cosa la ragazza stava scarabocchiando.
- Vedi l'infinito è un otto rovesciato, è simmetrico. Puoi dividere l'infinito come vuoi ma sarà sempre simmetrico, in qualunque punto tu lo divida perché...se insomma è infinito. E' simile ad una retta, puoi dividere anche quella in qualunque punto ed è sempre divisa in due semirette uguali solo che l'infinito agisce in uno spazio più grande, non è solo una dimensione piatta...insomma è simmetrico no?
Kid mi guardò con le lacrime agli occhi come se lo avesse salvato da una fine orribile mentre lei stessa non capiva cosa aveva detto, era più stato in accostamento di parole a caso.
Fece un sorriso tirato al ragazzo, non aveva la minima idea di cosa aveva detto e neanche come avesse potuto pensarlo.
-Come ai fatto?- Le chiese la ragazza.
-Non ne ho idea.-
-Comunque io sono Elizabeth Thompson, ma chiamami Liz.-
Kiara finì per parlare tutto il tempo con l'altra ragazza non seguendo neanche una lezione, ogni tanto lo shinigami si intromettevate nei loro discorsi dicendo qualcosa di estremamente buffo con un tono troppo serio e loro cominciavano a ridere.
Vennero richiamate più volte dai vari professori ma a nessuna delle due importò.

Patty raggiunse i ragazzi al bar, vedendo la sua sorellina ormai in perfetta forma Liz aveva le lacrime agli occhi.
Kid gli aveva ripetuto in più occasioni che si preoccupava troppo per sua sorella e quando le cose riguardavano Patty lei era troppo emotiva.
Liz lo sapeva che a volte era fin troppo protettiva ma quella ragazzina era ciò che gli restava della sua famiglia, non riusciva a non essere preoccupata per lei.
-Non succede più niente d'interessante da quando quel bastardo è morto.-
- Su Black star non fare così.- Cercò di calmarlo la sua arma, come al solito non vi riuscì.
- Se non arriva qualcuno di forte non supererò gli dei, anche se l'ho già fatto.- Black Star scoppiò in una grossa risata.
- A me pare che sia stata io dargli il colpo di grazia.- disse Maka tranquilla.
- Si, ma chi è che lo ha combattuto prima? Se non fosse stato per kid lo avresti trovato gigantesco e dubito che il tuo pugno avrebbe avuto effetto.- disse Liz alquanto indispettita dal suo atteggiamento superiore.
- Comunque lo ho sconfitto io il  Kishin.-
- Soul però non è ancora una falce della morte e mi pare che abbiate recuperato 20 anime?-
Maka sembrò quasi svenire ma mantenne la calma.
- Se i miei calcoli sono giusti Black Star ne ha 25 ed io 30 per entrambe.- Kid sorrise trionfante.
-Trenta-trenta-trenta- ripeté Patty con il solito fare esuberante.
Intanto Liz notò che Kiara ed Hero erano entrati nel locale.
- Cosa si beve?- chiese al ragazzo alquanto incuriosita.
-Succo?- propose lui titubante, sapeva che la risposta sarebbe stata negativa.
- Che schifo io non bevo quella robaccia per bambini! e poi a te fa schifo.-
-Guardate chi è arrivata. Pff...che palle doveva venire proprio qui?- Disse Maka mentre il suo umore peggiorava di colpo.
- Cosa c'è che non va a me sembra simpatica?- disse Kid sicuramente ricordando le lezioni trascorse con lei.
-Hei Kiara siamo qua.-
Liz fece cenno alla ragazza di unirsi a loro e lei accettò volentieri.
- Perchè lo hai fatto?-
Chiese Maka scandalizzata, tutti i ragazzi la guardarono con perplessità.
- E' nuova ed è una ragazza simpatica.-
Disse Liz pensando che di solito quello non era un comportamento che si adeguasse alla Maka che aveva imparato a conoscere.
Hero e Kiara arrivarono al loro tavolo.
- Alohaaaa.- Disse sorridendo Kiara.
- Hei, ciao ragazzi.-
- Allora lei è Patty, mia sorella, Maka, Soul, Black Star e Tsubaki. Sicuramente avrai sentito parlare di loro.- 
- No, mi dispiace.- Disse lei leggermente divertita.
- Ma si può sapere da dove vieni?- gli chiese Maka scandalizzata.
- Non ne ho idea, un posto leggermente sperduto.-
- Eppure tutti i maestri darmi e le buki per un paio di mesi non hanno parlato d'altro. La sconfitta del Kishin.- gli disse Kid con gentilezza.
- Del cosa? Quello della follia?-
- Esattamente.- disse Soul, la prima parola che aveva pronunciato fin’ora
- E noi siamo gli eroi più forti di un dio che lo hanno sconfitto! yahooooooo!-
Kiara cominciò a ridere.
- Allora credo che dovrei congratularmi.-continuava a ridere, non riusciva a smettere un po' perché Maka continuava a guardarla come se volesse ucciderla un po' perché non sapeva niente di tutta la storia con il kishin.
- Em...ogni tanto sclera.-disse Hero per scusarsi,non sapeva cosa gli fosse preso e se ne sentiva imbarazzato.
 -Adesso che ci penso abbiamo il tuo libro, sono andato a riprenderlo. Kiara lancia un sacco di cose quando si incazza o è annoiata.-
Hero le porse il libro mentre Kiara non la smetteva di ridere.
- Oh...grazie.-
Hero le sorrise compiaciuto
Trascorsero il pomeriggio tutti insieme, i due ragazzi si integrarono nella compagnia facilmente e alla fine fu come se ne avessero sempre fatto parte.
I primi ad andarsene furono loro.
- A domani.- Li salutò il ragazzo.
- Ci vediamo. Hero ci fermiamo a mangiare qualcosa?-
- Ma abbiamo appena mangiato e non ho quasi più soldi adesso che ti devo mantenere.-
- Ti pregoooooooooooo!-
 
Mi scuso per eventuali errori di battitura, so di averne fatti.
Come secondo capitolo è un po' piatto ma spero mi seguiate.
Spero che andando avanti apprezziate ciò che ho scritto!
Magari caricherò qualche disegno,sempre se capisco ho disegnato tutti i personaggi di questa storia tranne quattro ahaha
recensite :)
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