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Autore: Merea    30/12/2013    0 recensioni
Lei si ritiene una ragazza semplice. Amante della vita, dell'amore, delle piccole cose. Racchiude i suoi pensieri in un diario che il padre le regalò prima di morire. Pesa i suoi pensieri Aurora, cosicchè quei fogli bianchi non avranno fine.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Guns and Roses. Alcuni la conoscono, altri probabilmente l'avranno sentita passare tra uno zapping radiofonico ed un altro. Magari mentre si è in coda in centro città imprecando troppo ad alta voce per rendersi conto che si trattasse proprio di quella. Ma non è della canzone che voglio parlarti. Inizio illusorio. 
La mia chitarra è uno dei pochissimi oggetti a cui tengo che ebbero la fortuna (o sfortuna) di possedere un nome. Regina delle stelle. Quale se non questo a colei che mi fa compagnia nelle notti d'estate sul terrazzino della mia camera? In questo momento starai pensando di essere di fronte ad una chitarrista dai plettri d'oro. Nelle righe seguenti capirai di esser clamorosamente smentiti.
Questo mio pallino insistente nacque grazie ad un mio conoscente del quale mi ero segretamente invaghita. E quando ti piace qualcuno improvvisamente, inizi ad apprezzare anche le sue passioni. Non so se è una cosa consueta. A me accade. Mi ero presa una bella cotta sopratutto per la sua musica. La ascoltavo su youtube, in radio o nascondendomi tra la folla ai suoi spettacolini di quartiere. Quell'Ottobre mi ritrovai con Sasi di fronte ad un piccolo negozio di musica.  "Vorrei tanto imparare a suonare la chitarra come Marco". Lui ne era geloso, ma non disse nulla. Mi osservò e mettendo in moto, ripartì. La mia sorpresa fu grande quando, pochi giorni dopo, lo vidi scendere le scale del mio giardino con una custodia nera in mano. Non potevo crederci. Era proprio una chitarra! Eccitata all'idea di suonarla ne osservavo i colori facendo scivolare la mia mano sulle curve sinuose della cassa armonica. Il fondo era di un marroncino scuro, mentre la parte frontale era molto piu' chiara. Le corde, miste tra nylon e rame, si allungavano in tensione lungo tutto il manico fino ad aggrovigliarsi sulle meccaniche lucenti. Intravidi una lettera. La R stampata sopra il manico. Era una Rowling's.
Non aspettava altro che esser suonata. Ma come tutti i piccoli sogni rimase in un angolino, insoddisfatta. Non ho mai studiato musica e non ne so niente se non le note DOREMIFASOLLASI! "Ci sono cose piu' importanti che suonare una chitarra. E i soldi servono per fare studiare te e i tuoi fratelli. Non chiederci cose per le quali conosci già la risposta". In breve, i miei non potevano permettersi di pagarmi un corso di chitarra classica. Decidemmo a malincuore di farci compagnia insieme. Ogni notte d'estate  la prendevo in mano e la portavo con me sotto le stelle. Un tepore piacevole ci avvolgeva e insieme decidevamo quali corde far suonare bene e quale invece da evitare. Le promisi che mi sarei aiutata con qualche corso online. E così feci. Le promisi anche che un giorno avremmo suonato qualcosa di veramente bello. Di speciale. Questa promessa però, non sono certa di riuscire a mantenerla.
   
 
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