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Autore: horjzons    01/01/2014    11 recensioni
E se al ritorno dalla festa di Halloween, due sorelle, trovassero due corpi senza vita? E se quei due corpi fossero i loro genitori? Cosa succederebbe?
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DAL TESTO (capitolo 1 pov Mia)
“TAM!”. Ecco cosa sentii. Un altro rumore. Diverso dal primo. Meno forte, ma, comunque, altrettanto spaventoso. Io e mia sorella ci scambiammo uno sguardo veloce, fulmineo per poi correre al piano superiore. Scivolai sulle scale e mi sbucciai il ginocchio, ma non mi importava: dovevo capire cosa stava succedendo. Spalancammo la porta della camera dei genitori, ma niente. Era vuota. Perfetta. Coi letti fatti. Ci dirigemmo verso lo studio: il regno di papà. Bussammo piuttosto nervosamente. Poi girai la maniglia ed entrammo. Sentii il cuore battermi a mille, le lacrime rigarmi il viso, le ginocchia cedermi.
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=ssjkwscYvoI
Genere: Generale, Sentimentale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV MIA
Io e Abby, la mia adorata sorella, eravamo fuori dalla porta di casa quando lo sentimmo. Un rumore forte, improvviso. Un “bam” veloce. E poi silenzio. La prima cosa che mi venne in mente fu che mamma avesse rotto un piatto o una tazza. Ma, ammesso che avessi ragione, per quale motivo avrebbe dovuto essere in cucina?? Erano le due di notte e, di solito, qualsiasi essere umano è a dormire a quell’ora nel suo caldo lettuccio. Forse mamma, preoccupata per me e Abby, era rimasta sveglia ad aspettarci. Poi ci ripensai. Non avrebbe mai potuto farlo: si addormentava sempre alle nove. Quella sera io e mia sorella eravamo andate a una festa di Halloween e la mamma ci aveva aiutato a truccarci da morte viventi. Quando stavamo per uscire di casa ci aveva detto: -Ragazze, non vi aspetto alzata, scusate. Andrò a dormire alle nove come al solito. Comunque siete bellissime!!! Sembrate proprio morte viventi!!!- Ok, riflettendoci, scartai la possibilità di mamma sveglia. Frugai nella borsa alla ricerca delle chiavi di casa, mentre Abby si lamentava per la sua stanchezza. Le trovai. Aprii la porta. Entrammo. Buio. Era tutto spaventosamente buio. Accesi la luce. -Ciao mamma!! Ciao papà!! Io e Abby siamo tornate dalla festa. Cosa era quel rumore di prima??- gridai sempre più nervosa. Nessuna risposta. Solo il silenzio. -Dai Mia, non ti preoccupare! Lo sai che i vecchietti hanno il sonno pesante!- mi disse Abby sbadigliandomi in faccia. “TAM!”. Ecco cosa sentii. Un altro rumore. Diverso dal primo. Meno forte, ma, comunque, altrettanto spaventoso. Io e mia sorella ci scambiammo uno sguardo veloce, fulmineo per poi correre al piano superiore. Scivolai sulle scale e mi sbucciai il ginocchio, ma non mi importava: dovevo capire cosa stava succedendo. Spalancammo la porta della camera dei genitori, ma niente. Era vuota. Perfetta. Coi letti fatti. Ci dirigemmo verso lo studio: il regno di papà. Bussammo piuttosto nervosamente. Poi girai la maniglia ed entrammo. Sentii il cuore battermi a mille, le lacrime rigarmi il viso, le ginocchia cedermi. Vento. Il vento muoveva tutto. Fogli, tende, tutto. Cassaforte. Rotta. Vuota. Finestra. Aperta. Spalancata. Con un vetro rotto. Sangue. Per terra. Genitori. Mamma. Papà. Uccisi. Pistola non presente. Morti. E non morti viventi. Mi sono sempre considerata una ragazza forte nella vita. Avrei accettato ogni cosa, qualunque cosa l’avrei superata, ma non la morte dei miei genitori. Avete presente quando da piccole si gioca ad essere una principessa o una pop-star?? Bene, io e mia sorella gemella, Abby, lo facevamo spesso e, nonostante la nostra ferrea immaginazione, c’erano due elementi che non mancavano mai nelle nostre storie: mamma e papà. Per noi era impossibile un mondo senza di loro. Eppure adesso non c’erano più. Non esistevano più. Non ci curavano più. Non ci sgridavano più, non avrebbero mai più potuto guardarci negli occhi. Basta, era tutto finito. Baci, carezze erano scomparsi e non sarebbero mai più ritornati. E tutto era successo in quella dannata notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre. Fissavamo i loro corpi senza vita. Le lacrime bagnavano i nostri visi pieni di tristezza. Non riuscivamo a parlare. Il nostro trucco da morte viventi era tutto spalmato sui nostri volti. Sentii le gambe farsi sempre più pesanti e così cedetti inginocchiandomi per terra vicino a mamma. La stessa cosa fece Abby. Io e mia sorella ci scambiammo un rapido, ma significativo sguardo e ci capimmo: ci sdraiammo vicino a loro come quando eravamo piccole e avevamo paura del buio e andavamo nel loro caldo letto alla ricerca di conforto. Abby si sistemò vicino a papà e io invece dal lato di mamma. Era tutto così dannatamente triste.

POV ABBY
2 ORE DOPO Erano passati circa 10 minuti da quando io e Mia ci eravamo alzate da terra. Sentimmo delle sirene avvicinarsi alla nostra casa e io pensai subito che il nostro caro vicino di casa, Bobby Horan, avesse chiamato la polizia e, in effetti, non mi sbagliavo. Infatti, proprio in quel momento entrò un ragazzo vestito da Halloween: aveva un lenzuolo bianco addosso con tre buchi, due per gli occhi e uno per il naso. -Buongiorno, anche se, forse, non è proprio buono questo giorno- disse togliendosi il travestimento –scusate per gli abiti, ma vengo da una festa e non ho avuto il tempo di cambiarmi … comunque sono il commissario Louis Tomlinson, piacere … voi siete … le figlie delle vittime vero?- Mia accennò un piccolo sì con la testa, mentre io ero ancora ferma ad osservare quel gran fusto che era appena entrato. Era bellissimo. I suoi capelli erano sparati e disordinati. I suoi occhi erano chiarissimi e azzurri. Non ne avevo mai visti di così belli. Quel ragazzo, quel commissario era perfetto, non trovai in lui nessun difetto. Finalmente riuscii a distrarmi, per un nanosecondo, dai pensieri tristi che riguardavano mamma e papà. -Allora, allora … - disse Louis avvicinandosi ai corpi – i vostri genitori sono stati uccisi da una pistola calibro 6 che, purtroppo non è presente … Mmh … guardate la cassaforte. È scassinata! Non c’è dubbio qui si tratta di un tentato furto che però si è concluso con un omicidio!- -Eh??- ribattei io che non avevo capito una parola di quello che aveva detto. -Sì, insomma … secondo me un ladro è entrato nella vostra residenza, ha aperto la cassaforte, ma è stato colto in fragrante dai vostri genitori. Preso dal panico ha sparato due colpi, ha preso i soldi e se ne è andato. Voi che ne pensate??- ci chiese prima di essere interrotto dal suono del suo cellulare. -Scusate un attimo … - disse rispondendo al telefono – Ok, Liam fai il più in fretta possibile ho bisogno di te e avverti anche la scientifica … ok, ok a dopo … - riattaccò la chiamata. -Ok, stanno arrivando la scientifica e il mio collega. Intanto, dove eravamo rimasti … ah sì! Volevo chiedervi: voi avete visto qualcosa??- Mia fece un gran respiro e poi rispose: -Di preciso no, ma prima di entrare in casa abbiamo sentito un rumore forte simile a qualcosa che si rompeva e poi uno sbattere di una finestra. Siamo salite su e abbiamo visto … - si mise a piangere. -Ok, ok. Lo so che è difficile … vi faccio solo questa domanda ancora e poi vi lascio: che ore erano più o meno quando siete rientrate a casa???- -Le due- dissi tremando. -Grazie 1000!!! Ora, aspettiamo la scientifica … - Finalmente, dopo dieci minuti, la scientifica arrivò, coprì i corpi e iniziò a numerare gli indizi e a fare foto. Il tutto mi faceva un tale ribrezzo che dovetti girarmi. Non potevo credere che loro stessero studiando i corpi dei nostri genitori. Insomma per me e per mia sorella era già abbastanza difficile accettare tutto questo e poi si mettevano pure la polizia e la scientifica a complicare le cose!! Subito dopo entrò un ragazzo. Era anche lui sulla ventina. Era alto, muscoloso, possente e aveva un tatuaggio insolito sul braccio con delle frecce nere. Indossava una giacca tutta sporca e stropicciata. I pantaloni aerano strappati e riportavano delle piccole macchie di sangue. Un dito era fasciato con una benda e un occhio era completamente nero. Puzzava di alcol in una maniera smisurata. Tutti questi elementi mi fecero dedurre che, forse, era appena stato coinvolto in una rissa, non c’erano altre spiegazioni … poi con la sua voce rauca, probabilmente a causa della stanchezza, ci disse: -Voi dovreste essere Mia e Abby Haustin le figlie dei maggiori rappresentanti della HAUSTIN TEAM. Un’ azienda potente, forte, senza concorrenti sul mercato. Chissà quanti bei nemici devono aver avuto papino e mammina per diventare così importanti!!! Io comunque sono il vice commissario. Mi chiamo Liam, Liam Payne-.

SPAZIO AUTRICI
Ecco qui il primo capitolo di MORTI VIVENTI. Abbiamo deciso di fare una trama diversa rispetto alle classiche FanFiction dei One Direction, speriamo vi piaccia. Guardate il trailer, recensite e diteci come vi sembra. Al prossimo capitolo. 1d_we_love_4ever
  
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