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Autore: horjzons    03/01/2014    5 recensioni
E se al ritorno dalla festa di Halloween, due sorelle, trovassero due corpi senza vita? E se quei due corpi fossero i loro genitori? Cosa succederebbe?
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DAL TESTO (capitolo 1 pov Mia)
“TAM!”. Ecco cosa sentii. Un altro rumore. Diverso dal primo. Meno forte, ma, comunque, altrettanto spaventoso. Io e mia sorella ci scambiammo uno sguardo veloce, fulmineo per poi correre al piano superiore. Scivolai sulle scale e mi sbucciai il ginocchio, ma non mi importava: dovevo capire cosa stava succedendo. Spalancammo la porta della camera dei genitori, ma niente. Era vuota. Perfetta. Coi letti fatti. Ci dirigemmo verso lo studio: il regno di papà. Bussammo piuttosto nervosamente. Poi girai la maniglia ed entrammo. Sentii il cuore battermi a mille, le lacrime rigarmi il viso, le ginocchia cedermi.
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=ssjkwscYvoI
Genere: Generale, Sentimentale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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POV.  ABBY
Erano passati tre giorni. Solo tre giorni da quella tremenda notte. Tre giorni senza di loro, ma sembrava un’eternità…
La prima cosa che vidi svegliandomi fu il nero. Il nero del vestito di Mia. Era pallida come un cadavere, come un morto vivente. Quel giorno si sarebbero svolti i funerali di mamma e papà. Non riuscivo a pensarci, i nostri genitori dentro due bare...
Mi alzai e mi vestii come mia sorella. Insieme ci dirigemmo verso la chiesa. Non emettemmo versi. Risparmiammo la nostra voce per il discorso che avremmo dovuto fare d’innanzi a mezzo paese:
-E adesso lasciamo la parola alle due persone che più erano vicine ai coniugi Haustin… prego- ci disse il sacerdote.
-Bene…in questo giorno così importante per noi… per i nostri genitori, vogliamo…-
-Ci teniamo…-
-A dirvi quanto ci mancano i loro sorrisi, i loro abbracci, i loro sguardi arrabbiati quando io e mia sorella litigavamo…- disse Mia mentre delle lacrime le scendevano lentamente sul viso.
-Io e mia sorella stiamo attraversando questo periodo con tanta fatica, ma tiriamo avanti. E forse sono proprio loro da lassù che ci danno la forza di combattere. Perciò, adesso, mamma e papà vi diciamo che non molliamo e che lottiamo.-
-Non ci siamo preparate un discorso perché volevamo che le nostre parole fossero vere, che provenissero dal cuore…e pensiamo che sia proprio così…-
Io e mia sorella ci abbracciammo e tutti applaudirono!!!
Le bare furono trasportate al cimitero per la sepoltura. I nostri genitori sparivano dietro un asse di cemento. Rimaneva solo la loro foto, il loro nome, la loro data di nascita e di morte incisi su un blocco di marmo. Non ci potevo credere…
Dopo circa un’ora, davanti a mamma e papà eravamo rimaste solo io, Mia, il commissario, il suo aiutante e Niall (caro amico di famiglia). E fu soltanto in quel momento che mi accorsi della presenza di Harry Styles, un ragazzo ricciolino sulla ventina. Lo conoscevo perché era figlio di un forte imprenditore concorrente dei nostri genitori. Inoltre io e lui un po’ di tempo fa avevamo avuto una relazione che però fu spezzata da papà. Il mio babbo non voleva che stessi con una persona del genere… non voleva a che fare con la STILE STYLES in nessun modo.
Era l’ultima persona che volevo vedere in quel momento, adesso che papà non c’era più avrebbe potuto farmi di tutto a cominciare da quel giorno che già mi guardava in modo strano.
Mia era andata a parlare con Tomlinson, voleva aggiornarla sul caso, mentre io ero rimasta a fissare i loculi.
Fui, però interrrotta dalla mia meditazione dal ricciolino che si avvicinò a me e mi dissi poggiandomi la mano sulla spalla:
-Mi dispiace. Michelle e Albert erano cari amici di famiglia!!!-
Mi limitai a sorridere maliziosamente, una cavolata più assurda non se la poteva inventare. Ci odiava con tutto il cuore.
-Hey, che ne dici di passare una serata insieme, magari anche stasera.-
-No, grazie dell’invito, ma in questo periodo ho altre cose a cui pensare- dissi seccamente.
-Dai su… sai come ci divertiremo-
Si avvicinò ancora di più a me. Mi mise le mani sui fianchi. Le sue mani bagnate di sudore si stavano asciugando sul mio vestito. Non lo sopportavo. Papà aveva ragione, era maniaco come suo padre.
-Oh, ma come ti permetti!!!- gli urlai in modo tale che Mia e il commissario si girarono incuriositi.
-Volevo solo sdrammatizzare, Abby io ti ho sempre…- fu fermato da uno schiaffo del commissario.
-Zitto!!! Vieni un po’ con noi che ci facciamo due chiacchere in commissariato.- lo azzittì Tomlinson- Liam portalo alla centrale. Io arrivo subito.-
Il vice-commissario obbedì subito al suo capo e trascinò Styles alla macchina, mentre Mia si avvicinava a me e mi stritolava tra le sue braccia. Piangevo come una bambina, non riuscivo a smettere.
-Dai stai tranquilla!!! Mamma e papà, dal cielo, non gli permetteranno di avvicinarsi a te. Nè lui nè nessun altro.- mi tranquillizò Mia.

POV MIA
Odiavo quel tizio. Harry, Harry Styles. Era figlio degli Styles. Il che voleva già significare che ci saremmo odiati per tutta la vita. Sapete è da quando il mio bis-bisnonno ha fondato la nostra fabbrica di famiglia, la HAUSTIN TEAM, dando del filo da torcere alla STILE STYLES sul mercato, che le nostre famiglie si odiavano alla stragrande (il rapporto era ancor di più peggiorato quando hanno scoperto di Harry e Abby). Sia la nostra industria che la loro produceva vestiti con una piccola differenza: la STILE STYLES era in piena crisi economica, mentre la nostra andava a gonfie vele. O almeno questo prima della morte di mamma e papà. Non ci avevo mai pensato prima, ma vedere quelle lapidi, coi loro nomi, con le loro foto, mi fece venire in mente la nostra fabbrica. I miei genitori erano la HAUSTIN TEAM. “Noi siamo il team più forte del mondo!!”lo dicevano sempre convinti che nulla li potesse sconfiggere. E adesso che cosa sarebbe stata la nostra industria senza di loro???? Non solo io e Abby eravamo due diciassettenni che non capivamo niente di conti, cifre e numeri e che quindi non saremmo mai state in grado di gestire un’azienda, ma, inoltre, non eravamo la HAUSTIN TEAM. Perché la HAUSTIN TEAM non sarebbe esistita mai più.                                                                                                                                                                        Harry Styles era, però, diverso dal resto della sua famiglia. Era un porco maniaco come il padre e un lecchino meschino come la madre, ma aveva qualcosa negli occhi di diverso … qualcosa che si accendeva automaticamente alla vista di mia sorella … qualcosa che mi faceva una paura terribile. Era sempre stato ossessionato da Abby. A scuola la rincorreva ovunque. Era sempre la sua ombra. Styles aveva miliardi di ragazze che gli morivano dietro, ma lui sembrava curarsi solo di Abby. Sinceramente fui molto contenta quando venne portato in commissariato anche se non ne capivo il motivo … insomma ci sono tanti ragazzi che mettono le mani su una ragazza ma, finchè non si arriva ad atti legalmente punibili, la polizia non può intervenire. Ci doveva essere qualcosa sotto … Prima Louis mi aveva detto che, riguardo al caso sui miei genitori, confermava l’ipotesi del furto finito male, ma aveva anche considerato la possibilità che qualcuno che ce l’avesse con mamma e papà li avesse appositamente … uccisi. E chi ce la poteva avere con la famiglia Haustin  se non uno Styles??? Capii gli intenti di Louis: voleva interrogarlo.
-Bene ragazze, ora vi saluto. Il dovere mi chiama … - disse il commissario rivolgendo uno sguardo sfuggente alle lapidi. Io e mia sorella lo salutammo e rimanemmo lì in piedi con Niall. Niall era il mio migliore amico. C’era sempre per me ed io c’ero sempre per lui. In realtà all’inizio mi ero avvicinata a lui perché ero stracottissima del bel biondino mio vicino di casa, ma conoscendolo meglio capii di considerarlo solo un amico speciale.
-Mia … Ti posso parlare??- mi disse lui appoggiandomi una mano sulla spalla. Io feci segno di continuare anche se sapevo benissimo che a lui dava fastidio parlare in presenza di Abby. Si insomma erano amici, ma Niall era un tipo timido e faceva molta difficoltà a parlare anche solo quando eravamo soli noi due e farlo in presenza della sorella della migliore amica era per lui quasi impossibile.
-Ehmm … okk Mia … volevo dirti … e volevo dirlo anche a Abby che … che … io ci sarò sempre e che … da ora in poi potete venire a stare da me così … così … vi sentirete in compagnia … e poi pensate che sballo stare tutti i giorni insieme!!!-
-Ah, grazie Niall … ma non possiamo accettare. Sei molto gentile, ma … -
-Anche Louis ha detto che è una buona idea!!- mi interruppe lui.
Guardai Abby. Eravamo indecise. Da un  lato volevamo andare da Niall che, sicuramente ci avrebbe trattate divinamente, ma dall’altro non volevamo lasciare la nostra vecchia casa, la nostra vecchia vita. Ero tentata di dire di no. Poi ci ripensai. Insomma cosa era la mia vita se non l’HAUSTIN TEAM??? Beh, adesso quella squadra non esisteva più e anche la mia vita stava scomparendo con essa. Dovevo smetterla di piangermi addosso. Dovevo smetterla di essere debole. Dovevo aiutare Abby. Dovevo farmi una nuova vita. E quella era la mia occasione.
-Allora grazie Niall, accettiamo. Da domani la tua casa sarà anche la nostra-.
 
SPAZIO AUTRICI
È arrivato anche il secondo capitolo!!! Speriamo vi piaccia.
Ringraziamo:
-Ally Directioner 4ever per aver recensito e aver messo tra le preferite la nostra storia
-tutti coloro che l’hanno semplicemente letta

Continuate a recensire e seguire la nostra storia. non dimenticate di guardare il trailer e passare dalle nostre Fanfiction.

Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=ssjkwscYvoI

 
  
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