Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Dreamer_A    04/01/2014    5 recensioni
Dal capitolo 1
*La scena che mi ritrovai davanti era piuttosto insolita:Zayn Malik, era davanti a me piegato in due,con una smorfia di dolore dipinta in volto e che malediceva ogni santo del paradiso.*
*“E tu chi sei?!?” intanto aveva ripreso il suo colorito normale mentre mi squadrava da testa a piedi “Io … io” balbettai.
“Non ci provare un’altra volta,oppure molte ragazze non ne saranno felici” dicendo questo si era avvicinato pericolosamente al mio viso “Sai quanto me ne importa!Potresti dire addio al tuo patrimonio anche adesso!” “Non credo che tu lo diresti se fossi stata con me!”sussurrò sorridendo malizioso “Grazie per l’offerta ma non ci tengo” e così lo allontanai da me con una piccola spinta.*
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

ONE KISS,TWO WEEKS:A COMPLICATED LOVE

CAPITOLO 11                         ZAYN, GET OUT!

Mugolai,quando mi svegliai,a causa del freddo che sentivo alle spalle. Senza aprire gli occhi cercai il piumone e quando ci fui riuscita mi rannicchiai tentando di scaldare i miei piedi ormai gelati. Sorrisi per il raggiunto obiettivo e mi avvicinai al cuscino che avevo di fianco stringendolo a me,ma mi bloccai di colpo. Il calore che sentivo accanto a me non era il morbido cuscino, ma bensì un corpo.
Magari è Emily. Forse è tornata prima dalla sua “gita” nella camera di Harry, pensai.
Purtroppo non era così,perché,siccome stava abbracciando la persona di fianco a me,riuscivo a percepire che era a petto nudo ed i suoi addominali.
Presi un lungo respiro, cercando di non pensare al peggio. Forse Liam voleva dirmi una cosa e aspettando che io mi svegliassi si è addormentato qui, azzardai. Ok,mi stavo inventando storie assurde. Dischiusi,molto lentamente,un occhio, preoccupata di quello che potevo trovarmi davanti. La poca luce che filtrava dalle finestre,mi permetteva di vedere il profilo di colui che avevo utilizzato come cuscino. Le mie paure erano fondate: Zayn stava dormendo beato accanto a me. Come cavolo ha fatto ad entrare? Avevo chiuso la porta a chiave! Mi lamentai mentalmente.
Aprii scoraggiata anche l’altro occhio e tentai di allontanarmi, senza alcun risultato. Infatti, io ero girata su un fianco e Zayn era di schiena tenendomi stretta a lui con un braccio,il quale,anche se stava dormendo aveva una presa salda che mi impediva di allontanarmi. Alzai lo sguardo sul suo viso per capire se fosse sveglio, ma le mie speranze furono vane. La bocca era leggermente dischiusa mentre respirava regolarmente ed i capelli, sempre ordinati nel suo ciuffo intoccabile, erano tutti scompigliati. Ed ora che li ero così vicina potevo notare le sue ciglia lunghissime che accarezzavano le guance incorniciandogli il viso. Continuai l’ispezione, finendo sulle spalle dove, ancora una volta venni attratta da un tatuaggio, probabilmente un segno in arabo, le linee erano semplici ma particolari, chissà cosa significava?
Percorsi il tratto nero con molta lentezza,ero completamente assorta dai miei movimenti. Non sapevo cosa mi stava succedendo. Il tatuaggio era posizionato dalla parte opposta del cuore,il quale batteva regolarmente,al contrario del mio. Forse per l’eccessiva vicinanza con un ragazzo mezzo nudo, forse per  l’identità del ragazzo, che non mi andava proprio a genio, soprattutto per l’attuale posizione, il mio cuore aveva preso a battere più velocemente e mi maledii per le mie stupide reazioni.
Tentai ancora una volta di sgusciare dalla presa  di Malik, ma niente da fare: il ragazzo non si smuoveva dalla sua posizione.

All’improvviso mi venne un lampo di genio. Era un’idea un po’ controversa,ma non potendo fare altro …

Mi tirai leggermente su,per quanto mi fu possibile,in modo da raggiungere il suo orecchio: avrei tentato di svegliarlo in modo suadente, se cosi potevo dire, magari si era abituato con le sue “amichette” e se i miei primi tentativi di allontanarmi da lui non avevano funzionato, ero abbastanza sicura che con questi ci  sarei riuscita. Avrei anche potuto schiaffeggiarlo, ma ero ancora mezza addormentata e non ci sarei riuscita al meglio. Decisi così di mettere in atto la mia contorta idea.

“Zayn” sussurrai appena,accarezzandogli la guancia. Mi sembravo una deficiente.

“Sveglia” continuai. Il moro sembrava ancora tra le braccia di Morfeo che non lo voleva lasciare al mondo reale. Mi stavo arrendendo proprio quando la sveglia cominciò a suonare impertinente. Sospirai di sollievo, aspettando che Malik si svegliasse e mi lasciasse andare. Ma niente da fare: non apriva gli occhi, non dava segni di vita. Irritata, diedi una mano alla sveglia e cominciai a scuoterlo, chiamandolo per nome. Ricevetti come risposta un mugolio. Almeno si era svegliato!

“Zayn, togliti!” gli ordinai. Lui non si mosse.

“Spegni la sveglia” sbiascicò senza aprire gli occhi.

“No, finché tu non ti alzi” ribattei. Sbuffò e di colpo ci fece rotolare dalla parte opposta del letto ed io mi ritrovai sotto di lui che si teneva sui gomiti per non pesarmi, mentre un rossore cominciava a colorarmi le guance. Lui mi sorrise beffardo e allungò il braccio spegnendo finalmente la sveglia,che fino ad allora aveva continuato a suonare imperterrita.

“Ci voleva tanto?” domandò ammiccando all’oggetto. Io lo guardavo sconcertata da quello che aveva appena fatto.

“Eh?” chiesi ancora in uno stato confusionale. Quel ragazzo mi avrebbe fuso il cervello di li a poco.

“Eri troppo occupata a guardarmi per spegnere la sveglia? Se è cosi posso anche perdonarti” affermò con la sua solita malizia. Feci una smorfia contrariata.

“Zayn, ho il dubbio che tu non capisca cosa dico quando ti parlo” feci una piccola pausa, per cercare di fargli assimilare le mie parole “Cercherò di essere chiara: NON.MI.INTERESSI. Quindi evita di renderti ridicolo con queste tue battutine, così entrambi non perderemo tempo” finito il mio discorso,lo guardai facendogli capire che doveva togliersi. Per il tempo in cui gli avevo spiegato che era meglio che mi stava lontano, lui non aveva fatto una piega,era stato immobile a fissarmi ed ora un sorrisetto menefreghista gli era spuntato in volto.

Un’ondata di irritazione mi percorse tutto il corpo e la voglia di mollargli un bello schiaffo mi era venuta a trovare.

“Potresti spiegare anche a me cosa ti diverte tanto? Così almeno rido un po’ anch’io” dissi molto sarcasticamente assottigliano gli occhi. Il moro si avvicinò al mio orecchio.

“Lo sai che sei molto carina quando ti arrabbi?” sussurrò e come un soffio mi lasciò un bacio sulla guancia e dei brividi mi percorsero la schiena intanto che,ancora una volta,la mie guance si coloravano di rosso. Così,con ancora il suo sorrisetto stampato in faccia,si alzò,lasciandomi lì,a guardarlo mentre usciva dalla stanza.
Sbuffai,esasperata dal comportamento di Zayn-tutte-mi-vanno-dientro-e-ne-sono-fiero. Ma anche da me stessa che gliela davo sempre vinta. Nascosi la faccia nel cuscino: avrei voluto urlare,ma non lo feci,presi un bel respiro e mi decisi ad alzarmi per andare a parlare con Malik.

Stavo prendendo i vestiti che mi sarei messa per andare a scuola,quando entrò Emily radiosa.

“Buongiorno!” mi salutò lei,dandomi un bacio sulla guancia tutta felice.

“Ehi, come mai così felice? Tu e Harry l’avete fatto?” domandai andando direttamente al nocciolo della questione.

“Van! Cosa vai a pensare? Ci conosciamo solo da pochi giorni!” rispose di getto la ragazza scandalizzata dalla mia domanda.

“E poi, io non lo faccio se c’è qualcun altro in casa, non sono mica come Jennifer…” si scostò i capelli dalla spalla con aria teatrale imitando la ragazza appena citata. Scoppiai a ridere,seguita da lei,capendo a cosa si stava riferendo. Infatti,all’inizio della scuola,Jennifer,aveva organizzato una festa a casa sua ed aveva gran parte degli alunni dell’istituto,comprese noi due, e poco dopo l’inizio del party,un nostro compagno l’aveva trovata nel bagno mentre si “divertiva” con un ragazzo dell’ultimo anno.

“Allora che avete fatto tutti soletti nella sua stanza?” chiesi quando tornai ad essere padrona di me,con gli occhi pieni di lacrime. Emily si schiarì la voce lasciandosi scappare una risata.

“Beh, dopo che siamo usciti di qui mi ha portata per mano in camera e poi…”

“Poi??” la incitai.

“Poi niente,siamo rimasti sul letto a fissarci o almeno,io lo fissavo, e ci siamo addormentati abbracciati” si girò imbarazzata,facendo finta di cercare un libro nel caos che c’era.

“ Tutto qui?” chiesi un po’ delusa.

“Si, Van, tutto qui. Cosa vuoi che poteva succedere?” Mi avvicinai a lei e le tastai la fronte,preoccupata.

“Cosa ne hai fatto della mia amica? La Emily che conoscevo si sarebbe portata subito a letto un ragazzo come Harry!” le presi le spalle e cominciai a scuoterla.

“Vanessa!” mi richiamò Emily. Io smisi subito,guardandola storto. Odiavo il mio nome e la mia migliore amica lo sapeva benissimo.

“Non chiamarmi così!”la minacciai puntandole un dito.

“E tu smettila di impicciarti!” sbottò lei. Rimanemmo in silenzio a fissarci. Subito dopo eravamo strette in un abbraccio a ridere.

“Lo sai che non sai farti gli affari tuoi?” mi disse.

“Ho imparato dalla migliore” risposi sciogliendo l’abbraccio. Emily mi fece una linguaccia di rimando.

“Deve piacerti parecchio,Harry” piegai la testa di lato per osservarla mentre si nascondeva con i capelli e le guance le si tingevano di rosso. Sospirò prima di girarsi.

“Parecchio,già” . Era la prima volta che Emily si innamorava veramente e per lei era imbarazzante ammetterlo,così cercai di rassicurarla.

“Emy” aspettai che mi guardasse “Non ti devi vergognare di esserti innamorata,soprattutto se si sta parlando di Harry Styles” le scappò una risata.

“Ma… è strano. Quando ieri eravamo lì,abbracciati, mi sentivo bene, come se fossimo stati fatti per stare insieme e… ed è stato bellissimo” mi confessò,mentre si torturava il lobo,segno che era in imbarazzo.

“La mia Emily sta diventando una persona normale!” la strinsi in un abbraccio e lei fece una smorfia per la mia affermazione.

“Invece a te come è andata con Zayn?” mi domandò,cambiando argomento. Girai gli occhi,pensando al comportamento da superiore di Malik.

“Dobbiamo parlarne per forza?” chiesi,guadandola speranzosa.

“Per forza” affermò. Sbuffai.

“Pensando che lui dormisse sul divano stamattina mi sono svegliata,trovandomelo di fianco” riassunsi molto brevemente. Emily mi fissava con gli occhi spalancati e con la bocca forma di ‘O’.

“Credimi sono rimasta più scioccata io di te, perché, inoltre, avevo chiuso la porta a chiave e non ho la più pallida idea di come abbia fatto ad entrare”

“Oh. Beh,forse la scassinata” ipotizzò alzando le spalle.

“Si,certo e poi si intascato tutti i nostri soldi… Emily,ma che cosa dici?”

“E come avrebbe potuto entrare,sapientona?”

“Magari aveva un altro paio di chiavi”

“E dove sarebbe andato a prenderle?”domandò lei,sapendo già la risposta.

“Non lo so…” ammisi,non riuscivo ad immaginarmi altre opzioni.

“Appunto” disse ovvia Emily “Senti,ce lo faremo dire da lui,adesso dobbiamo andare,è già tardi” annuii e quando finimmo di prepararci scendemmo,raggiungendo i ragazzi in cucina.

“Vi eravate perse?” domandò Zayn. Lo guardai di sbieco,prima di afferrare la tazza di caffè che mi stava porgendo Liam e di mettermi accanto lui,appoggiato al piano da cucina,mentre gli altri ragazzi erano sistemati intorno al tavolo,finendo in fretta quello che rimaneva della loro colazione.

“Andiamo?” ci incitò Louis alzandosi i piedi. Noi annuimmo. Prese le borse con i libri e recuperati i cellulari uscimmo di casa per raggiungere la scuola con le macchine di Liam e Louis. Zayn aveva tentato di farmi andare con lui in moto,ma dopo i miei svariati rifiuti,anche Malik aveva ceduto ed ora era in macchina insieme a Louis e Niall.

“Liam,hai per caso un’altra chiave della camera dove siamo io e Van,oltre quella che hai dato a noi due?” domandò Emily al ragazzo alla guida,il quale la guardò stranito.

“Perché?” chiese di rimando Payne.

“Rispondi prima alla domanda” affermò la mora.

“No, non ne ho un’altra. Ora rispondi tu però. Perché?” riformulò di nuovo la domanda precedente. Emily sospirò,scuotendo il capo.  Arrivati a scuola e dopo esserci ricongiunti agli altri, Emy mi prese per un braccio allontanandosi un po’.

“Hai sentito, c’è solo una chiave. Ora l’unico modo per sapere come Zayn sia entrato è chiederlo a lui” parlò tutto d’un fiato.

“Mi spieghi perché ti interessa tanto come Zayn si è intrufolato in camera? Non c’eri tu li dentro!” non riuscivo a capire il suo comportamento. Dovevo essere io quella preoccupata!

“Si,lo so,ma se Zayn è riuscito ad entrare vuol dire che ha esperienza e non è un buon segno…” spiegò torturandosi il lobo.

“Emily! Sei peggio di mia madre! E poi non eri tu quella eccitata perché avevamo in casa ‘gli stupendi amici di Liam’?” enfatizzai l’ultima frase facendo le virgolette con le dita,ricordandole le parole che aveva pronunciato lei stessa pochi giorni prima.

“Uff, come sei puntigliosa. Io mi preoccupo per te e tu mi prendi in giro!” mise il broncio incrociando le braccia, facendola sembrare una bambina piccola.

“Ragazze!” ci richiamò Niall,incitandoci ad entrare nell’edificio. Raggiungemmo i ragazzi, avviandoci insieme ai rispettivi armadietti e,siccome solo io,Emily e Liam,ce li avevamo vicini, salutammo gli altri quattro.

“Emi,non ti devi preoccupare per me, so bene anche io che Zayn è un pervertito e che non è un ragazzo molto affidabile, e so prendermi cura di me stessa OK?” la rassicurai,riprendendo il discorso. Lei storse il naso,ma poi si lasciò scappare un sorriso.

“Hai ragione” i puntò un dito contro “ma sta certa che terrò d’occhio Malik” risi per la sua affermazione.

“Ora vado,altrimenti Wood mi uccide se arrivo ancora in ritardo” disse,riferendosi al professore di francese che aveva la classe dalla parte opposta da dove ci trovavamo.

“Ciao” la salutai. Presi il libro di storia e aspettai Liam che stava parlando con un ragazzo della squadra di nuoto. Quando lo salutò,si girò verso di me e mi sorrise.

“Andiamo?” chiesi,lui annuì. Aprì la bocca per dirmi qualcosa,ma la richiuse subito.

“Lo so che mi vuoi chiedere il perché della domanda di Emily” dissi dando parola ai suoi pensieri.

“Come fai,non lo so” disse scuotendo il capo,incredulo.

“Sono sensitiva” scherzai,facendolo ridere “Comunque non preoccuparti, sai anche tu che Emily è…” pensai un attimo su cosa dire “Particolare” finii la mia frase. Non volevo preoccupare Liam,anche lui come Emy avrebbe sollevato un polverone per una cosa che dovevo risolvere io.

“Già… Sei sicura di avermi detto la verità?” chiese sospettoso.

“Si, Liam,si. Non preoccuparti” gli diedi una lieve spallata,fermandomi davanti alla porta del bagno femminile. Gli feci segno col capo di andare.

“Ok,ho capito. Ti tengo il posto in classe” disse.

“Grazie” così entrai in bagno,pensando a cosa dire a Zayn appena lo avrei visto.

HI! 

Buon anno,in ritardo!
Lo so che mi vorrete uccidere perchè è da due mesi che non aggiorno, ma non sapete quanto cose ho avuto da fare!
Quindi se mi capirete ve ne sarò molto grata <3
Per farmi perdonare ho tentato di fare il capitolo un po' più lungo del solito :)
Anche se non mi convince molto... ma giudcare spetta a voi e spero che mi lascerete una recensione,anche piccola!
Ringrazio tutte quelle che hanno messo le storia tra segiute/preferite/ricordate e tutte coloro che fino ad adesso hanno lasciato un loro commento.
GRAZIE 1000 A TUTTE! Vi adoro!

one kiss
zaya<3

 

 



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Dreamer_A