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Autore: martinalovesoned2    04/01/2014    0 recensioni
E' strano come una persona possa fidarsi di te senza conoscerti.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo due.
C’era molto traffico; gente che rideva, che urlava, gente che correva.
Harry fissava continuamente il cellulare, come se aspettasse un messaggio da una persona davvero importante.
All’improvviso il riccio mi fissò e sorrise, intento a parlare.
Abbassai la testa e arrossii, quando iniziò a farmi diverse domande.
-Quindi tu sei Elisabet, giusto?- mi chiese con i suoi occhi verdi smeraldo incantati sui miei.
-Si, è l’unica informazione che conosco su me stessa…- risposi guardando fuori dal finestrino.
Migliaia di fan correvano verso il nostro Taxi come se fosse oro, come se dentro ad esso ci fosse la loro ragione di vita.
Beh, forse Harry per loro era un punto di riferimento, una roccia su cui piangere, un idolo.
-Da quanti anni abitavi dentro quell’orfanotrofio, Elisabet?- mi chiese il riccio.
-Da 16 anni. Ricordo quando persi i miei genitori in un incidente stradale. Ero piccolissima, ricordo ogni cosa nei minimi dettagli.
Lo scontro, le urla, i pianti…-.
Smisi di parlare ed iniziai a piangere, quando Harry mi abbracciò stretta a sé, come se volesse proteggermi da tutto e da tutti.
-Ehi, calma. Siamo quasi arrivati a casa, tranquilla- mi disse, accarezzandomi la mano e sorridendo.
Non volevo crederci,non credevo alle solite storie d’amore a prima vista,  ma quel sorriso mi rendeva la persona più felice al mondo.
-Grazie, Harry. Comunque so di aver perso anche mia sorella durante l’incidente. Insomma, sono stata l’unica sopravvissuta.- dissi con tono più tranquillo e deciso.
-Ma non voglio parlare solamente di me. Insomma, tu? Tu come stai? Ti piace essere famoso? Ami la tua vita?- chiesi sorridendo.
-Certo che la amo, la amo alla follia. Amo i fans, amo i miei quattro amici, nonché componenti della band… Insomma, amo tutto ciò. A volte però, Elisabet, ti stanchi. Ti stanchi di tutti questi paparazzi, di tutte questa attenzioni. Ti stanchi dei pareri della gente, dei pareri delle tue fans. A volte vorrei essere solamente Harry, il vecchio Harry…- mi rispose con occhi lucidi.
Il sole iniziò a tramontare, quando la macchina si fermò.
Davanti a me vidi una casa enorme, circondata da un cortile meraviglioso, decorato da rose e tulipani.
Le foglie degli alberi si muovevano come ballerine sicure di sé, il vento faceva volare i miei capelli color castano chiaro.
-Eccoci, Elisabet. Questa è la casa della mia famiglia.- disse, aprendo il portone principale.
Una ragazza dai capelli biondi e dal sorriso smagliante corse verso Harry, abbracciandolo per lungo tempo.
Mi sentii in imbarazzo, ma capii quando riconobbi gli stessi sorrisi, ed immaginai fosse sua sorella.
-Gemma, questa è Elisabet. Elisabet, questa è Gemma, ovvero mia sorella.- disse il ragazzo, presentandomi quella meravigliosa ragazza.
-Gemma, Elisabet è una ragazza che ho conosciuto per strada ieri mattina. E’ appena uscita dall’orfanotrofio e non sa dove alloggiare, così ho pensato di…- cercò di dire Harry, che venne però preceduto dalla sorella.
-Sei la benvenuta, Elisabet.- mi disse Gemma, stringendomi la mano.
-Grazie- risposi, ancora impacciata ed in imbarazzo.
Gemma salutò il fratello ed uscì di casa.
In casa rimanemmo solamente io e lui, il riccio.
-Elisabet, puoi appoggiare i tuoi bagagli in camera mia, nel secondo piano e farti una doccia se preferisci, così poi ci guardiamo un film e parliamo, va bene?- mi chiese Harold mentre sistemava il salotto.
-Certo, grazie mille.- risposi sorridendo.
Salii le scale ed entrai in camera di Harry.
Centinaia di foto erano appese al muro, e due premi della band erano disposti sul mobile affiancato al letto.
Amavo quella camera, era fine ed elegante, con un tocco di dolcezza.
Raggiunsi il bagno e mi feci una doccia bollente, lasciando che l’acqua calasse sulla mia pancia, per poi scendere attraverso le mie gambe.
Quando mi vestii scelsi una semplice tuta, per stare comoda, e decisi di sciogliermi i capelli.
Aprii la porta del bagno ed entrai nella camera di Harry, quando lo vidi intento a sistemare i miei vestiti.
-Harry, davvero grazie, ma non ce n’è bisogno! Sistemo da sola- dissi fissandolo negli occhi.
-Figurati, piccola. Comunque ora lascia qua, poi sistemiamo insieme. Mia mamma è in viaggio per lavoro e Gemma stasera dormirà dal suo fidanzato, quindi noi due dormiamo in salotto-.
Noi due? Aveva intenzione di dormire assieme a me?
Harry mi prese per mano e mi portò in salotto.
Chiuse tutte le finestre per non essere fotografato dai paparazzi e mi fece comodamente sdraiare sul divano.
-Allora, che film ti piace, Elisabet?- mi chiese.
-In realtà non ho mai visto tanti film, eccetto alcuni- risposi ridendo.
Lui mi fissò ed improvvisamente mi abbracciò, come se avesse capito che in fondo non stavo bene.
-Hai degli occhi stupendi, ma sembri davvero stanca. Vuoi riposarti un po’?- mi chiese Harry.
-Oh si, grazie.- dissi, sdraiandomi comodamente nel divano.
Harry accese la tv e mi tenne abbracciata a sé fino al momento in cui mi addormentai.


20:30.
Sentii una pentola cadere dalla grande e colorata cucina, così mi alzai di scatto preoccupata.
Harry stava ridendo come un pazzo in cucina, intento a preparare del cibo per la nostra serata.
-Harry?! Oddio, lascia fare a me- dissi ridendo a squarciagola.
-Scusami Elisabet, non volevo svegliarti. Non so cucinare, lo so, ma volevo sorprenderti!- mi rispose lui con tono dolce e un sorriso stampato in faccia.
Cercai di cucinare un bel piatto di pasta ma bruciai tutto quanto insieme ad Harry, così decidemmo di mangiare patatine e pop-corn.
-Alla fine non abbiamo visto nessun film, Elisabet. Che ne dici di ‘lol-pazza del mio migliore amico’?- mi chiese Harry accomodandosi nel divano poco distante da lui.
-Non lo conosco, ma va bene!- risposi felice.
Mi sdraiai vicino ad Harry e sentii il suo dolce profumo.
Era fottutamente bello, ma non volevo ammetterlo.
Il film narrava la storia di Lola, una ragazza che nel giro del tempo si innamora del suo migliore amico.
Notavo che ogni tanto Harry mi sfiorava la mano e mi sorrideva, come un bambino.
Poco a poco mi addormentai così, stesa nel divano con lui a fianco a me,  coperta e film.
  
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