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Autore: Asuka_Asami    05/01/2014    9 recensioni
Storia in revisione;presenza di errori di battitura come TOMILINSON o robacce del genere, scusate. Provvederò a correggere al più presto ogni singolo errore. 
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C'è un lato di me che cade a pezzi ed è la parte che tu non vedi.
-Fabri Fibra
Le parole gli morirono in gola, mentre cercava di rispondere a tono. Sussultò non appena sentì le mani possenti e maledettamente grandi di Harry, accarezzargli il ginocchio, per poi risalire lungo la coscia soda che Harry già adorava. Sorrise, vedendo il suo professore rimanere immobile.
“Vieni con me, Louis. Lo vedo che mi desideri, che vorresti baciarmi, torturarmi, farmi gemere, godere …”
“Taci, cazzo.” Sbottò, irritato da quelle parole che avevano un sapore amaro, troppo proibito per essere assaporate. Lui, contrariamente a ciò che lo spingeva ad accettare qualsiasi assurda richiesta di Harry, apparteneva a Zayn. A lui soltanto.
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Dedico questo capitolo a Miriapia, che silenziosamente, senza sapere nulla, mi  sta aiutando a scrivere questa storia, poiché mi ha regalato il meraviglioso libro al quale mi sto ispirando  per scrivere questa storia.
Lo dedico a Rossella, perché è la componente più saggia del nostro fantastico trio ed è la migliore ascoltatrice del mondo.
A Sara, perché senza di lei non avrei mai pubblicato nulla.
Grazie per essere mie amiche.

Crediti Banner Profumodirose

5 capitolo

Come rondini.

Nemmeno coloro che fanno del male saranno totalmente liberi, fuori dal comune, unici, speciali. Tutti, cattivi compresi, siamo schiavi delle nostre emozioni.

 Lo sguardo di Harry era fisso sul muro  scuro, di un colore non definito. Era in parte grigio, ma se lo si osservava meglio si notavano le macchie color cremisi, testimoni indelebili del  pericolo che Harry rappresentava, dall’illegalità dei suoi atti illeciti, che lo facevano sentire libero.
 Osservò la foto nel comodino. L’unico ricordo  dolce del suo passato era lì, intrappolato  in quella cornice vecchia. Una bambina dalla pelle diafana e dai capelli biondi sciolti, i quali donavano a quell’angelo dai lineamenti delicati e paffuti  un qualcosa di selvaggio, sorrideva timidamente. Gli occhi, simili a quelli Harry, erano vuoti, assenti e rivelavano la sua natura di bimba spastica. Harry amava sua sorella, la sua gemella, la sua metà. Il suo ricordo era in assoluto il più doloroso, ma al contempo il più felice della sua vita. Ricordava perfettamente il suo volto, perennemente pallido, lo sguardo sempre perso nel vuoto, come se fosse alla ricerca di qualcosa; un qualcosa che Harry non poteva vedere.  Ricordava anche del piccolo neo che si trovava nella sua guancia destra, sempre rigata dalle lacrime, perché non riusciva a volare. Lei voleva essere libera, voleva  migrare  come le rondini  verso la felicità .  

-Flashback-

Londra, 2004
“ Per favore, Alice, sta ferma.”
La voce infantile e dolce di Harry implorava la sorella di fermarsi, per non cadere in quel piccolo ruscelletto. La bambina muoveva le braccia  come se possedesse della ali, imitando le rondini, che  libere volavano sopra le loro teste, migrando in luoghi che Harry si era promesso di far vedere, prima o poi, alla dolce sorella.
La bambina incominciò a muoversi in maniera sconnessa, urlando parole incomprensibili. I suoi capelli erano scompigliati dal leggero venticello primaverile, il quale accarezzava la pelle candida del suo visino, facendo arrossire le piccole gote. Harry amava sua sorella, così limitata, così strana che lo faceva scogliere con la sua tenerezza. Sorrideva ogni volta che, con impegno, cercava di colorare un piccolo disegno affidatogli dal maestro, mischiando i colori e creando dei pasticci. Ma per lui, per quel bambino altruista, quelle della sorella erano opere bellissime, degne di essere incorniciate ed essere attaccate nel muro bianco della loro camera.
“Alice, allontanati da lì, puoi cadere nel ruscello e sai che non sappiamo nuotare.”
“Rondini, Harry, rondini. Guarda cielo, rondini.” Indicò con il suo ditino il celo sereno sopra di loro, che appariva così infinito e meraviglioso agli occhi di Alice.
“Sì, Alice, ho capito, però adesso vieni vicino a me” Harry indicò di sedersi accanto a lui, sotto il piccolo albero in cui era appoggiato.
“Io rondine, Harry.” Incominciò a correre verso di lui, con le braccia rivolte al cielo, mentre continuava a gridare e a gioire a modo suo. Il vestitino a fiori gialli e rosa, troppo piccolo per quel corpo  acerbo, la faceva sembrare ancora più strana agli occhi birichini del fratello.
“No, Alice, non sei una rondine” Intervenne Harry, allontanandosi dal suo piccolo rifugio, afferrando la sorella dolcemente e cullandola, cercando di placare la sua corsa.
“Cattivo, Harry. Io rondine.”  Strinse i pugni, muovendo la testa a destra e a sinistra, cercando di liberarsi dalla morsa debole del fratello che la teneva prigioniera. Harry voleva proteggerla, ingenuamente, dal male che la circondava, dalle malelingue, dai genitori che non riuscivano ad affrontare ed accettare la malattia di Alice.
Provò un moto di rabbia nei confronti di tutti i suoi compagni che li escludevano, che chiamavano la chiamavano  ‘Alice la pazza’, con uno sguardo cattivo o compassionevole. La sua rabbia  era rivolta  alla madre, che non la curava , la lasciava  sola, mentre lui era fuori, permettendole di farsi del male con le sue piccole manine, tirandosi schiaffi violenti; Schiaffi che spesso dava anche ad Harry, ma, quel dolce bimbo, sorrideva, afferrandole i polsi con dolcezza e sussurrandogli dolci melodie per farla calmare.
“Io rondine. Io volare come loro, Harry.”
Un motivetto, proveniente dalla labbra rosse e screpolate di Harry, la cullò, mentre dolcemente chiudeva gli occhi calmandosi.
 
 Fine Flashback
Harry accarezzò le rondini tatuate sul suo petto tonico, mentre tratteneva le lacrime di rabbia, dolore e disperazione. Quel tatuaggio era la cicatrice che aveva lasciato la scomparsa della sorella,  quella rondine che era volata in cielo, come aveva sempre desiderato, abbandonando ogni sofferenza
 
 
 


“Louis, ti prego, parlami.” La voce frustrata di Zayn, si scagliò sul marito come se fosse  un uragano pronto  distruggere le piccole barriere che Louis stava costruendo, per proteggere quel segreto, quel bacio passionale che non riusciva a dimenticare. Due occhi verdi lo perseguitavano e più cercava di azzerare la mente, più quello sguardo freddo e carismatico lo tormentava.
Louis scosse il capo, stringendo le sue braccia attorno alle ginocchia. Il sedere gli doleva a causa della posizione scomoda, ma indispensabile per difendersi dall’ occhiate preoccupate ed indagatrici di Zayn, il quale lo scrutava con fastidio, a causa del suo silenzio. Era da quando era tornato, infreddolito e tremante, da quella passeggiata che Louis se ne stava rannicchiato in un angolo, il quale lo ospitava durante i suoi pianti dopo una litigata con Zayn.
 
Zayn si avvicinò, abbracciando il suo corpo, stringendolo a se.
La loro camera era avvolta dal buio più totale, mentre le loro labbra si congiungevano in un bacio in cui Zayn chiedeva perdono. Un bacio, invece, in cui Louis ricordava le sensazioni provate con Harry. Tutto gli appariva sbagliato. Avrebbe voluto baciarlo come si deve, sistemando al meglio i tasselli che sembravano fuori posto in quel momento.
 
 




Louis era totalmente e completamente tramortito dallo sguardo malizioso del suo alunno, che lo fissava fintamente interessato .
“Tutto chiaro, ragazzi?” Chiese, sorridendo con candore. I ragazzi annuirono distrattamente, mentre quello sguardo smeraldino continuava ad osservarlo, trafiggendolo da parte a parte.
“Chi vuole rispiegare quello che ho appena detto?” Harry si alzò di scatto, stupendo tutti. Il suo menefreghismo, mascherato da quella freddezza, era famosissimo e nessuno si sarebbe aspettato di vedere ‘Quel mostro di Styles’ spiegare una stupida lezione. Ma la vita di Harry era sempre stata piena di etichette, di nomine e, una volta che la gente del suo quartiere si faceva un idea su qualcuno, difficilmente poteva cambiare idea. Ma lui amava stupire e far ricredere quegl’ignoranti dei suoi coetanei che lo veneravano e rispettavano.
“L’amore è un sentimento così forte e potente che rende l’uomo uno schiavo. Ma, non crede, che siano tutte cazzate? – sorrise beffardo.- Un amore come quello di Romeo e Giulietta è ridicolo, per non dire completamente stupido, ingenuo. Insomma, l’amore dovrebbe far stare bene, invece di far soffrire. Ma, carissimo, questo non succede mai né nella realtà né nella storia che ci sta costringendo a leggere.” Lo guardò con sfida, avvicinandosi con sensualità, ma dentro di lui, Louis vide una rabbia enorme, che cercava in tutti i modi di emergere.
“Ma, - controbatté Louis -  in ogni sentimento c’è una sua antitesi. L’amore, caro Styles, è l’antitesi di ogni sentimento che riguarda la sofferenza, la rabbia. L’amore è l’altra facciata della medaglia, ma quella migliore. Chiudersi nella sofferenza, senza permettere all’amore di entrare nel rifugio che essa costruisce intorno a noi è impossibile, com’è impossibile non far entrare dentro di sé la sofferenza quando si è innamorati. Adesso ti è tutto chiaro?”
Gli occhi di Louis erano pieni di soddisfazione. Harry si avvicinò con lentezza, sotto gli occhi sbigottiti dei suoi compagni.
“Beh, allora permettimi di entrare dentro di te.” Sussurrò con voce sensuale
La campanella suonò, lasciando Louis interdetto e con le guance accaldate.
“Ti aspetto nella ventiduesima, sta sera. Ci sarai?” Harry voleva prenderlo, possederlo. Gli rubò un bacio, sogghignando.
“No.” Urlò Louis, ma, in cuor suo, sapeva qual’era la reale risposta.
 
 

AbigayleWood

Salve, ragazze. Come state?
Questo capitolo (di passaggio) svela molto del passato di Harry anche se non del tutto. Il flashback è una delle parti a cui tengo di più e mi sono commossa scrivendolo. Diciamo che la sorella è un tassello importante della vita di Harry. Per quanto riguarda Louis, voi cosa ne pensate. Nel prossimo capitolo verrà lasciato un pò di spazio alla coppia di Louis e Zayn, anche perchè, ripeto, è un triangolo.
Spero di non avervi deluse, davvero.
Ringrazio coloro che hanno inserito la storia tra le ricordate/preferite/seguite. E grazie alle ragazze che hanno recensito, per me è molto importante sapere cosa ne pensate della storia, ricevendo, magari, consigli per migliorare.
Grazie mille, ragazze. Grazie, grazie, grazie.
FAtemi sapere cosa ne pensate, lasciando una recensione, per favore.
Se volete leggere qualcosa di bello ed innovativo passate da qui : Shari di Sara_Scrive. E’ una storia originalissima e spettacolare, che vi consiglio di leggere, perché ne vale la pena.
Pubblico anche la storia su Facebook, se può interessarvi.
AbigayleWood Efp
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Un bacione xx
Vi lascio con il nostro Prof.
   
 
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