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Autore: AlexVause    07/01/2014    11 recensioni
For You (per Te)
Cosa non farei per te, Amore Mio...
Ogni giorno che passa sei nel mio cuore.
Ogni attimo in cui non ci sei, sento la tua mancanza.
Ogni mio passo lo farò verso te, ogni mia azione sarà per te.
Always (sempre)
Ogni cosa te la dedicherò, fosse anche solo un sorriso. Finchè vivrò e per sempre.
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Swan Queen
Seguito di Trust.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Amarsi e perdersi per poi ritrovarsi. Destino.'
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Capitolo 20
 
Erano attoniti. Stava accadendo tutto così in fretta e nessuno di loro era certo, di poter fermare ciò che stava accadendo.
- L’unico posto, dove possono essersi diretti per attivare la maledizione, è il pozzo nel bosco.
Informò Gold.
- Cos’aspettiamo?
Incitò Emma.
Gold scomparve assieme a Belle e Neal.
I Charming, Henry ed Emma, si avvicinarono a Malefica e Regina.
- Una volta li, mi prometti di proteggere Henry, facendo tutto ciò che è in tuo potere?
Chiese la Evil Queen all’amica che annuì energicamente, prima di svanire assieme al resto del gruppo.
 
- Finalmente avete capito tutto.
Sorrise Pan, alle persone comparse a pochi metri da lui.
Erano tutti presenti, tranne Gold, Belle e Neal.
Ciò non sfuggì a Regina che, dando una gomitata ad Emma, gli e lo fece notare.
- La maledizione dov’è?
Chiese Regina a quell’adolescente borioso.
Desiderava solo distruggerlo, per mettere fine a tutto questo.
- Manca solo un ultimo ingrediente e finalmente, potrò trasformare Storybrooke in una nuova Neverland.
Informò tutti i presenti Pan, che sostava accanto al pozzo.
-No invece.
Neal, comparve dietro al ragazzo, che si voltò a guardare l’uomo dietro di lui.
Con un gesto veloce, Bae mise al polso di Pan, una polsiera nera.
Il ragazzo cercò di toglierla immediatamente.
- Questa ti priva di ogni potere…e non ti affannare troppo, non la puoi togliere.
Sorrise Neal.
Pan guardò l’ex bimbo sperduto accanto a se, ricambiando il sorriso.
Bae non comprese, ma rimase all’erta. Si aspettava di tutto da lui.
- Non ho bisogno di magia, per ciò che sto per fare.
Disse il ragazzo senza tempo.
- Non farai un bel niente.
Sbottò Neal afferrandolo per la casacca verde, attirandolo a se.
Il sorriso beffardo e compiaciuto di quel ragazzino, distrasse Neal dal gesto che stava per compiere.
Nascosto dagli altri, perché coperto da Bae, Pan estrasse dalla bisaccia alla sua cinta, una piccola fiala.
La stappò, tenendola nascosta nella mano.
Gold, comparve proprio in quell’istante, affondando un pugnale, nella schiena del ragazzo, che con una mano si aggrappò a Neal.
Pan, sebbene fosse sofferente, non perse il suo sorriso.
Sapeva benissimo, che se fosse riuscito ad attivare quell’incantesimo così potente, avrebbe rovinato tutti i presenti.
Allungò un braccio verso il pozzo,fingendo di sorreggersi, ma in realtà vi fece cadere la fiala.
Un vento gelido, investì tutte le persone che assistevano alla scena, che in quel momento si guardarono ad uno ad uno, dopo che Pan scomparve in una nuvola giallastra.
Regina corse verso il pozzo, guardandovi dentro.
- No, no, no, no!!
Gridò la Evil Queen, attirando l’attenzione di Gold.
La maledizione si era attivata.
- Al confine, presto!
Urlò a sua volta l’uomo, allarmando tutti gli altri.
 
Si trovavano a pochi passi dal cartello di Storybrooke.
Alla Evil Queen mancava il respiro. Sapeva cosa stava per perdere e si sentì morire.
- Che succederà Regina? Dimmelo, ti prego.
La figliastra era supplichevole.
Il Sindaco non le rispose. Non voleva dirle, che avrebbero perso la figlia nuovamente.
Si fece forza. I presenti dovevano sapere cosa sarebbe accaduto.
- Per spezzare la maledizione attivata da Pan, devo annullare ciò che ho creato.
Snow si coprì la bocca con le mani. James la abbracciò, tenendo stretta a se la moglie.
- Storybrooke…
Sussurrò Emma. Il suo sguardo lontano miglia.
- Non appartiene a questo mondo, come nessuno di noi. Non ho altra scelta.
Prima di concludere ciò che stava per dire, Regina prese un respiro profondo, che le si bloccò in gola.
- Spazzerà via questa città dalla faccia della terra, come se non fosse mai esistita.
- E…e noi?
Chiese Emma guardando negli occhi la ex compagna.
- Tutti torneremo dai posti in cui venivamo.
Disse lentamente la Evil Queen, come se pronunciare quelle parole, la distruggesse a poco a poco.
- Tornerete nella foresta incantata…
Realizzò lo Sceriffo. Improvvisamente sembrò come se il mondo le cadesse addosso.
- Tutti noi, tranne Henry. Lui è nato qui…e tu, tu devi andare con lui.
Regina sentì il cuore spezzarsi nel petto.
Henry si staccò da Neal, correndo incontro al Sindaco che si accucciò per abbracciarlo.
- No, mamma, no.
Regina lo strinse forte a se.
- Mamma, dimmi che questo non sta per accadere. Non voglio!
Il piccolo piangeva, stringendo la Evil Queen.
Lacrime calde rigarono il viso di Regina. Fu incapace di fermarle.
- Mi dispiace, mio piccolo principe, mi dispiace.
La mora si rialzò da terra, continuando a stringere Henry a se.
- Noi…siamo una famiglia. Non potete andarvene, non voglio.
Disse Emma. Si sentiva consumata da tutte quelle emozioni.
- Non è un opzione, Miss Swan.
Sorrise tristemente la Evil Queen.
- Regina. La maledizione!
Intervenne Gold, spronando la donna a sbrigarsi.
- Devi andare Emma.
Disse Snow, con voce flebile, andando accanto alla figlia assieme a James.
- Ma…vi ho appena ritrovati.
Protestò la bionda, rivolta ai genitori.
- E ci rivedremo. Troveremo un modo.
Sorrise fiducioso James.
- No, no…io non…non ho finito qui. Non posso lasciarti…lasciarvi. Io …non posso.
Le lacrime scesero sulle guancie dello Sceriffo, riferitosi prima a Regina e successivamente ai Charming.
- E lo saremo sempre.
Sussurrò Biancaneve.
- Voglio che Henry sia felice, e so che con lei, lo sarà.
Disse Regina guardando negli occhi la donna che aveva dimenticato d’amare.
Emma prese le mani di Regina fra le sue.
- Volevo essere il tuo lieto fine, Amore Mio…questo invece, non suona proprio come tale.
La Evil Queen a quelle parole, si pietrificò.
Il suo cuore, mancò un battito, per poi riprendere più veloce di prima.
Prese un respiro profondo e poi, rispose.
- Perché non lo è.
Gli occhi di Emma si infuocarono.
- No, mi rifiuto. Insieme abbiamo sempre fatto grandi cose, Regina…ed insieme, possiamo ancora farcela.
- La magia presente in Emma, potrebbe davvero essere d’aiuto.
Disse Gold, rivolto alla sua ex allieva.
- Cosa c’entra Emma? Lei Gold, ha più potere, perché non mi aiuta?
Chiese Regina. L’avanzamento veloce della maledizione le stava mettendo ansia…giustificata.
- L’incantesimo che ho usato contro Pan, mi ha tolto gran parte dell’energia. Non riuscirei mai ad essere d’aiuto.
Spiegò Rumple, visibilmente affaticato.
- Ma Emma? Come può?
Domandò nuovamente la Evil Queen.
- Lei è il frutto del vero amore, la magia più grande. Inoltre, voi siete connesse Regina, che lei lo voglia o no.
Perciò, basta chiacchiere. Se c’è una possibilità, usufruite di essa e alla svelta!
Regina, rassegnata, tirò fuori dalla tasca del cappotto un’ incantesimo.
Spezzò la pergamena che ne racchiudeva le parole, dandone metà ad Emma.
- Mani al cielo, chiuda gli occhi e ripeta con me.
Ordinò la Evil Queen.
Emma, Henry e Regina, erano letteralmente ad un passo dalla linea rossa di confine.
Un fascio di luce azzurra scaturì dalle loro mani, mentre all’unisono ripetevano senza fine, le poche parole per spezzare ciò che aveva lanciato Pan.
La Evil Queen si voltò.
La maledizione era vicina. Questa volta “insieme” non avrebbe funzionato.
La matrigna guardò la figliastra, scuotendo la testa.
Snow, in quel gesto, vide svanite il barlume di speranza che coltivava in se. Scoppiò in lacrime.
Regina prese una decisione. Abbassò le mani, continuando a ripetere l’incantesimo, così che Emma non si accorgesse di ciò che stava per fare.
La mora andò dietro l’ex compagna ed il figlio che la guardò.
Sorrise tristemente a colui che aveva cresciuto per dodici anni e che ora era costretta ad abbandonare.
Indicò al figlio il punto davanti a lui, dove in quel momento fece apparire l’auto gialla di Emma.
Il piccolo si voltò a guardare.
Poggiò le mani sulle loro schiene e diede loro una spinta, mandandoli oltre il confine.
Bastò un passo per varcarlo.
Emma ed Henry si voltarono per protestare, ma Storybrooke non esisteva più.
 
Regina cadde a terra, in ginocchio, sovrastata dal dolore di quell’addio.
Senza una parola Snow e Charming, si avvicinarono a lei, accucciandosi ed abbracciandola da dietro.
Erano tornati nell’Enchanted Forest.
I loro vestiti rispecchiavano le persone che erano in realtà.
- Troveremo un modo per tornare.
Disse il Principe Charming, in un sussurro.
- Dobbiamo.
Aggiunse la Evil Queen.




Note di Alex: Eccoci al breve capitolo finale.
Grazie a tutti quelli che mi seguono, agli utenti che l'hanno messa fra le preferite e soprattutto a chi recensisce :)
Un saluto e un grande grazie a voi che leggete i miei sproloqui.
Arrivederci :D
  
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