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Autore: MiaBlack    08/01/2014    7 recensioni
[Modifica della trama]
mentre lavora ad alcuni dati Felicity vede il loro nuovo bersagno flirtare con Thea al club, per la paura che possa succedere qualcosa alla piccola Queen, la bionda analista si cambia e si butta tra le sue braccia, suscitando l'ira di Oliver.
Felicity si trova in spiacevoli situazioni, il suo passato tornerà a mischiarsi col suo presente, riuscirà ad affrontare il dolore che si porta dietro? dal testo: [..]-Tu sei un eroe, Oliver. Tu sei il mio eroe e se le persone non se ne rendono conto è solo perchè hanno tradito questa città e hanno paura di te. – [..]-Posso andare? – -No. – rispose lui senza aggiungere nulla.
-Dimmi. – -Volevo guardarti! – lei sorrise arrossendo poi si voltò e se ne andò soddisfatta. [..]
(Visto che del passato di Felicity non si sa niente ho inventato tutto di sanapianta! spero vi piaccia) la storia si svolge nella seconda stagione
Due c
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Arrow
 
Era una sera come tante, una di quelle noiose e monotone sere. Felicity stava seduta al computer nei sotterranei del Verdant il night club di Oliver Queen suo capo nonché il vigilante notturno. Quella era una di quelle sere dove di movimento non ce n’era nemmeno per sbaglio, il vigilante aveva fatto la sua comparsa la sera precedente e come da copione aveva minacciato il cattivo di turno e aveva ottenuto un nome, ora era compito suo radunare tutte le informazioni possibili su questo misterioso uomo e passarle poi a Diggle e a Oliver e loro avrebbero deciso come agire. Così mentre lei era chiusa in quella stanza polverosa sotto il terreno, okay, non era poi così polverosa, ma solo perché una volta alla settimana andava a dargli una pulita, nessuno dei due uomini si era accorto che quel posto restava magicamente pulito, comunque, mentre lei era li a lavorare, i due uomini erano fuori con le loro donne, Diggle era con Carly e suo nipote, mentre Oliver era fuori con la ragazza di turno, quel ragazzo cambiava donna come lei cambiava smalto alle sue unghie.
-Ora che ci penso sarebbe il caso di  cambiare smalto. - bisbigliò la bionda analista fissandosi lo smalto rovinato, quella settimana era stata la settimana del colore blu, ora doveva cambiare colore, non metteva mai due settimane di fila lo stesso colore solo per scaramanzia, l’ultima volta che l’aveva fatto Oliver era tornato alla base con una ferita piuttosto grave, così per ogni domenica sera cambiava colore alle unghie.
Mentre il computer lavorava automaticamente Felicity salì al piano superiore per usare il bagno, avrebbero dovuto metterne uno anche nella loro base, non poteva sempre farsi tutte quelle scale per andare in bagno.
Quando uscì dal bagno si imbatté in Thea che la guardava sorpresa, il locale era ancora chiuso, avrebbe aperto solo tra un ora e mezzo.
-Ciao! Tu sei Felicity vero? – chiese la mora avvicinandosi alla ragazza, Thea era sempre stupenda, indossava un vestito all’ultima moda e camminava su quei tacchi vertiginosi come se stesse in ciabatte, invidiava il suo portamento, lei sembrava una papera anche con due centimetri di tacco e abiti come quelli se li sognava la notte, anche se ultimamente non dormiva abbastanza per poter sognare.
-Si, scusi, ora torno a finire di sistemare quello che stavo, sistemando… - balbettò la ragazza.
-Aspetta! Oliver ti ha messo di nuovo a lavoro? –
-Ehm, si! Problemi con la connessione, ma ho quasi finito. -
-Bene! Perché non fai un salto su appena ai finito? Il locale apre tra poco. –
-Veramente io… Non sono il tipo, cioè non mi trovo a mio agio in questo tipo di locali. –
-Che male c’è a provare. –
-Non ho niente di adatto. – provò lei, indossava ancora i vestiti che si era messa quella mattina un paio di pantaloni di un completo, un dolcevita e con un paio di scarpe basse, sembrava veramente una sfigata.
-Beh non c’è problema, dietro tengo sempre due abiti di scorta puoi prenderne uno. – la proposta sembrava sincera, ma un beep del cellulare di Felicity le segnalò che il computer aveva finito e che doveva tornare a lavoro.
-Devo finire, un'altra volta. –
-Ci conto! –
Tornò al piano inferiore  e si mise al lavoro.
Alle sei del mattino, mentre la musica al piano superiore iniziava a scemare, Felicity chiuse il computer, attaccò un post-it su i fogli appena stampati e si apprestò a lasciare lo scantinato. Per fortuna era sabato avrebbe potuto dormire quanto voleva.
 
 
Sabato dormì tutta la mattina, decise di emergere da sotto il piumone solo dopo le una, cinque ore di sonno, un record da quando si era unita al team del vigilante. Si trascinò fuori dal letto solo perché il suo maledetto gatto si era messo a miagolarle in faccia per reclamare le crocchette.
-Ho capito ora mi alzo. – dopo aver sfamato il gatto e bevuto un caffè decise che era ora di cambiare il suo guardaroba, o almeno di provarci.
Camminava per le strade di Starlight city da almeno due ore, ma ancora non aveva comprato nulla e tanto meno era entrata in un negozio, niente le sembrava adatto a lei. Durante la sua ricerca si fermò ad un caffè a prendere qualcosa da bere e un tramezzino, aveva saltato il pranzo e ora lo stomaco reclamava cibo.
-Felicity? – la voce allegra di una ragazza le arrivò alle orecchie, si voltò e riconobbe subito la mora davanti a lei.
-Signorina Queen. – esclamò lei, non sapeva esattamente come chiamarla, non erano state presentate ufficialmente e poi anche lei in un certo senso era il suo capo anche se frequentava ancora la scuola.
-Chiamami Thea. Mamma lei è Felicity un amica di Oliver. – la donna bionda si fece avanti, Felicity cercò di fare un sorriso, ma non le riuscì particolarmente bene.
-Signora Queen… Stelee.. Cioè mi scusi… - si era impappinata di nuovo, già con il signor Stelee si era persa su questo dettaglio e ora eccola di nuovo inciampare nello stesso punto, la donna però non sembrava arrabbiata, più che altro divertita dalla sua gaf.
-E’ un piacere conoscerti signorina? –
-Smoak. Felicity Smoak, lavoro nel reparto informatico della Queen Industries. – spiegò lei stringendo la mano alla donna.
-Occasionalmente si fa sfruttare anche da Oliver per sistemare l’impianto wifi del Club, spero che tu ti faccia pagare gli straordinari, ieri sera hai finito tardissimo! Ti ho vista mentre salivi in auto.–
-Già, alla fine ho avuto un piccolo imprevisto. – balbettò.
-Thea io devo andare, ho una riunione con Walter. –
-Va bene, io faccio un giro e poi vado al locale. –
-Stai attenta. È stato un piacere signorina Smoak. –
-Piacere mio signora… - si fermò indecisa su quale cognome dire, la donna si allontanò sorridendo mentre Thea rimaneva davanti a lei osservandola.
-Prendi un caffè con me? – le chiese la giovane indicando il tavolino dove aveva posato la borsa.
-Io… -
-Ti prego… Sto cercando nuovi amici e tu mi stai simpatica! – sorrise e si accomodò, Thea la sotterrò di domande, dove abitava, quanti anni aveva, se le piaceva il suo lavoro, poi toccò i tasti più dolenti.
-Sei fidanzata? – le chiese.
-Si, col mio lavoro. – rispose lei sorseggiando il caffè, si sentiva veramente una sfigata, una ragazza di ventiquattro anni che passava il venerdì sera a fare ricerche al pc, okay, non erano le solite ricerche da bambini, ma avevano uno scopo ben più onorevole, ma come avrebbe fatto a conoscere qualcuno se non ci provava nemmeno?
-Mio fratello di schiavizza, dovresti mandarlo al diavolo! – Felicity ci pensò un attimo, mandare al diavolo Oliver voleva dire smettere di aiutarlo per le ricerche del giustiziere, ma soprattutto perdere l’occasione di ammirare il bel ragazzo mentre si allenava a dorso nudo, decisamente mandarlo al diavolo non le conveniva.
-Aspetta… Non me lo dire, sei caduta anche tu nella rete di mio fratello! Ma io mi  chiedo cosa abbia di così speciale da attrarre tutte le donne anche quelle intelligenti come te. –
-Direi che gli addominali che si ritrova sono un punto di partenza, per non parlare dei suoi favolosi occhi azzurri… Cioè, non che io glieli abbia visto gli addominali, solo.. –
-Non ti devi giustificare… Stasera ti va di venire al club con me? Ci sarà anche Oliver, magari riusciremo a far cadere i suoi favolosi occhi azzurri su di te. –
-Non credo che accadrà mai… -
-Mai dire mai, vieni con me! – la piccola Queen, la trascinò per i suoi negozi preferiti facendole provare vestiti su vestiti sperando di trovare quello giusto. Alla fine della giornata Thea era riuscita a farle comprare due favolosi vestiti, uno rosso molto scollato e corto e uno nero, un po’ più sobrio ma molto elegante.
-Gli farai girare la testa e se lui non dovesse notarti, sono sicura che farai breccia su qualcun altro. –
Thea l’aveva convinta ad andare con lei direttamente al club, avrebbero mangiato un boccone insieme e si sarebbero preparate in ufficio mentre la piccola Queen supervisionava il lavoro al club, da quando Tommy si era licenziato Thea si era messa a fare il suo lavoro.
Le due ragazze erano in ufficio quando Oliver chiamò la bionda.
-E’ tuo fratello. –
-No, non può farti lavorare anche oggi! –
-Devo rispondere. Pronto? –
“Felicity, ho bisogno che tu venga ad aiutarci…” storse le labbra a quella frase, sapeva, per lei c’era sempre lavoro, lavoro e ancora lavoro.
-Va bene, arrivo. – rispose.
-No! Devi mandarlo al diavolo Fel. –
-Mi dispiace, sarà per un'altra volta. Grazie per la splendida giornata. – prese le buste e la borsa e si avviò verso l’uscita, doveva fingere di andarsene, non poteva certo scendere nel covo come se niente fosse, così usò la seconda entrata.
-Che succede? – chiese lei entrando nel covo sorprendendo i due.
-Hai fatto presto. –
-Ero in zona – rispose lei facendo alzare Oliver dalla sua sedia e prendendo il suo posto.
-Come mai eri in zona? –
-Oliver, vuoi dirmi di cosa hai bisogno? – i due la guardarono sorpresi, la bionda sembrava vagamente infastidita da quella situazione o almeno non incline ad essere accomodante con loro.
-E’ tornato il nostro amico che stupra le ragazze, queste sono le riprese che ha la polizia, guarda cosa puoi fare per tirare fuori un immagine del viso. –
-Bene mi metto subito al lavoro. –
-Noi invece andremo a fare una visitina a BigShow, vediamo se riusciamo a fargli rendere i soldi che si è intascato. –
-Buon lavoro… - commentò lei distratta, i due la guardarono di nuovo, c’era qualcosa di che non andava, quel giorno Felicity era più strana del solito.
 
Erano le due di notte quando Felicity finalmente riuscì a dare un volto allo stupratore, inserì la foto nel database della polizia e cercò un riscontro, mentre il computer lavorava Felicity decise di buttare un occhio sugli schermi del club, aveva indirizzato le immagini delle telecamere ad uno dei suoi schermi così da avere anche lei una visuale del club in caso di problemi. Inconsciamente cercò Thea per vedere cosa stesse facendo, la trovò quasi subito vicino al bancone del bar dove sorseggiava un drink in compagnia di un ragazzo, l’acqua che stava bevendo le andò di traverso, quel ragazzo assomigliava moltissimo all’uomo della foto, si voltò per vedere lo schermo li vicino dove la foto estratta dal video occupava mezzo schermo, se non era lo stesso uomo ci assomigliava molto, la cosa brutta non era che si trovava al club, ma che stava flirtando con Thea, doveva fare qualcosa o Oliver si sarebbe arrabbiato con lei. Prese l’auricolare per contattare i due uomini, ma poi si ricordò che erano già in missione, se non erano ancora tornati sicuramente era perché non avevano finito e lei non poteva disturbarli e non poteva aspettarli. Si fece coraggio e in un attimo si sfilò gli indumenti e si mise il vestito rosso, se doveva fare colpo su uno stupratore quello era decisamente l’abito giusto per attirare la sua attenzione, si ritoccò il trucco e sciolse i capelli, buttò un ultimo sguardo allo schermo, era ancora con Thea.
 
La musica al piano superiore era assordante, per un attimo si trovò investita da tutto quel rumore e da tutta quella gente, cercando di non cadere raggiunse il bar.
-Thea! – la mora sentendosi chiamare si voltò.
-Felicity! Ce l’hai fatta! –
-Per fortuna non era niente di serio, ho sistemato tutto e sono venuta, spero di non disturbare… - sorrise al ragazzo, doveva riuscire a portare l’interesse su di lei.
-Non disturbi per niente, andiamo a ballare. Scusaci, ci vediamo. – le due si allontanarono rapidamente, Thea sembrava sollevata di allontanarsi da quel tipo. Ballarono in mezzo alla pista divertendosi come due ragazze normali, ma Felicity non perdeva mai di vista il bersaglio, doveva evitare che andasse via dal locale con una ragazza.
-Vado a prendere da bere… - la mora annui e le passò un rettangolo di plastica verde con una grande V.
-Offre Oliver! – rise e se ne andò al bancone, sicura di non essere vista da Thea iniziò a barcollare fingendosi ubriaca, il modus operante era sempre lo stesso, avvicinava giovani ragazze ubriache, offriva loro una bevuta con del ghb, le portava via e poi le violentava, la droga cancellava ogni ricordo di quello che era successo.
-Ciao… - la salutò l’uomo afferrandola per la vita.
-Ciaooooo… - rispose lei sorridendo, non aveva esperienze dirette con eccesso di alcol, ma ricordava bene il comportamento della sua compagna di stanza al college, poteva farcela, doveva solo non sembrare terrorizza.
Abbordarlo fu più semplice di quel che aveva pensato, come aveva previsto l’uomo le aveva offerto una bevuta, aveva finto di bere mentre invece versava il contenuto nel lavandino del bar sotto lo sguardo sorpreso del ragazzo al bar. Uscì appoggiandosi all’uomo, nella sua testa Felicity si ripeteva che stava facendo un’ enorme cazzata.
 
Continua
 
Ecco qua il primo capitolo è la prima volta che mi cimento su questa coppia, spero di non rendere Felicity troppo OOC, un bacione a presto.
MiaBlack
   
 
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