Libri > Shadowhunters
Segui la storia  |       
Autore: Polloistheway    09/01/2014    4 recensioni
Dal capitolo 1
-CLARY!- urlò mentre la ragazza che amava cercava di afferrare qualcosa per fermare la sua caduta nel portale.
-Jace avvisa Magnus di questo portale e cerca di riaprirlo. Ti prego... ti amo- queste furono le sue ultime parole. Lasciò il ramo che la stava trattenendo, non emise nemmeno un suono mentre cadeva e il portale si chiudeva sopra la sua figura. Jace urlò di nuovo e crollò sulle ginocchia piangendo. Fu un dolore quasi fisico, che gli trafisse il cuore fino a mozzargli il respiro. Fu trovato solo ore dopo, mentre ancora le lacrime gli rigavano il volto, da Alec e Isabelle, che lo portarono all'Istituto.
Genere: Fantasy, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 1

SPAZIO AUTRICE:
Giorno lettori! 
Ho iniziato a scrivere questa ff crossover dopo averne lette 
migliaia e ho scoperto che, oltre a piacermi il genere, amo 
unire i personaggi dei libri fantasy che preferisco.
Sta volta ho optato per Fallen, Shadowhunters e Divergent, ma non si sa mai che io 
aggiunga cose durante la stesura.
Detto questo non so se spoilererò (?) qualcosa,
se lo faccio scrivo all'inizio.
Tanti saluti 
Gaia


-CLARY!- urlò mentre la ragazza che amava cercava di afferrare qualcosa per fermare la sua caduta nel portale.
-Jace avvisa Magnus di questo portale e cerca di riaprirlo. Ti prego... ti amo- queste furono le sue ultime parole. Lasciò il ramo che la stava trattenendo, non emise nemmeno un suono mentre cadeva e il portale si chiudeva sopra la sua figura. Jace urlò di nuovo e crollò sulle ginocchia piangendo. Fu un dolore quasi fisico, che gli trafisse il cuore fino a mozzargli il respiro. Fu trovato solo ore dopo, mentre ancora le lacrime gli rigavano il volto, da Alec e Isabelle, che lo portarono all'Istituto.

Image and video hosting by TinyPic

Clary si risvegliò in un luogo sconosciuto, in un tempo sconosciuto e disarmata.
Si portò una mano sul collo dove fortunatamente si trovava ancora il suo ciondolo con l'anello dei Morgenstern che le aveva regalato Jace.
Raccolse tutte le sue energie e si costrinse a camminare verso il primo edificio del posto.
Probabilmente quello stabile non veniva più utilizzato da tempo perché le finestre erano quasi tutte distrutte e l'edera ricopriva la maggior parte dei muri. Sicuramente non si trovava a Brooklyn pensò, continuando a camminare, nemmeno in periferia si trovava un palazzo così decadente.
Il colore dell'edificio era tendente al giallino, anche se in precedenza doveva essere stato un verde chiaro, e si stava scrostando.
Entrò piano e senza far rumore, per evitare che ci fosse qualcuno mal intenzionato lì dentro e diede un'occhiata in giro.
All'interno l'edificio era ancora peggio: i muri erano segnati da bruciature, proiettili, colori e tratti neri come quelli con cui un prigioniero in cella segna i giorni di prigione passati. Fortunatamente trovò un fuoco appena spento, in un cassonetto e si scaldò le mani congelate dall'aria fresca. In un momento si ricordò dello stilo che si era nascosta dentro i pantaloni, dove il polpaccio era coperto dallo stivale e lo tolse dalla tasca segreta.
Lo puntò sul suo avambraccio e si disegnò un iratze che guarisse le sue eventuali ferite e una runa energetica. Pochi minuti dopo si sentiva rinvigorita e pronta ad affrontare quella lunga giornata che l'aspettava.
Tornò sui suoi passi e diede un'occhiata accurata anche agli edifici vicini. Salì sul più alto e si guardò attorno. Da lassù riusciva a vedere un recinto di rete metallica che circondava la città dentro cui si trovava lei. L'avamposto umano più vicino era una specie di edificio con una rete vicino. Scese dal palazzo e corse verso quel luogo. Non c'era entrata visibile, ma la rete che aveva visto da così lontano doveva essere dentro quel buco nero che vedeva dal palazzo su cui era arrivata. Prima di buttarsi fece una cosa che non le era ancora venuta in mente. Con lo stilo tracciò le rune per creare un portale, ma dopo alcuni tentativi si rese conto che le rune rimanevano impresse per così pochi secondi che non riusciva a disegnare le altre così in fretta.
Sospirò e si avvicinò al cornicione.
-C'è una rete, Clary, tranquilla- si disse prima di saltare. Come quando era caduta nel portale non emise alcun suono se non un sibilo mentre stringeva i denti per non fiatare.
Quando la rete attutì la sua caduta i suoi pensieri corsero a Jace, al suo grido di dolore che lei aveva percepito prima di trovarsi in quel luogo desolato e pensò a Simon e al suo sorriso felice mentre le raccontava della sua “storia seria” con Isabelle. Non l'avrebbe mai detto, ma anche Alec le mancava. Con i suoi modi bruschi non le era stato molto simpatico all'inizio, ma ora si rendeva conto che era diventato parte della sua famiglia come la sorella e il suo ex moroso.
“Appena esco da questo casino devo far tornare insieme lui e Magnus” si ripromise, poi scese dalla rete e raggiunse la porta dello stabile.
Quella le si aprì davanti, senza che lei bussasse e ciò le sembrò alquanto strano, finché non entrò. Lì dentro erano vestiti tutti di nero, come lei, nella sua tenuta da Cacciatrice. Si stupì a tal punto del loro abbigliamento che si chiese se avesse trovato l'Istituto di Cacciatori più pieno del mondo.
Guardò le braccia degli uomini e delle donne che la stavano guardando e si rese conto suo malgrado che non lo erano. Quelle persone non avevano nemmeno un marchio sul corpo, nessuna runa.
Una ragazza alta come lei, le si avvicinò, squadrandola da capo a piedi.
-Tu non sei un'Intrepida- disse sottovoce andandole davanti.
-Ti prego salvami da questa situazione. Giuro che non farò del male a nessuno di voi.- balbettò Clary fissandola con gli occhi pieni di lacrime.
L'altra rise di gusto e la prese per il braccio.
-Dai, muoviti e vieni. No che non farai del male a nessuno. Sei disarmata, non sembri molto in forma e qui siamo tutti addestrati meglio di te. Anche se non so ancora se sei minimamente pericolosa o se sei solo una Erudita travestita da noi. In questo ultimo caso sarai benaccetta dal fiume nel pozzo- il sorriso che la ragazza le inviò fu terrificante.
Clary tremò nel suo giubbotto di pelle e tornò con il pensiero a Jace e al vuoto che provava nel petto. Da quando era tornato con loro non si era mai separato da Clary neanche un minuto e Simon continuava a ripetere loro di prendersi una stanza ogni qualvolta si baciassero.
Le lacrime scesero sulle sue guance e si affrettò ad asciugarsele prima che la sconosciuta se ne accorgesse.
-Io sono Beatrice Prior, ma qui mi chiamano tutti Tris, tu come ti chiami?- chiese la biondina
-Clarissa Fray... Morgenstern. Tutti mi chiamano solo Clary- inciampò sul cognome, ma ancora non sapeva come definirlo. Almeno Jace con la sua famiglia affidataria tra i suoi infiniti cognomi poteva scegliere quello dei Lightwood, ma lei? Seguì Tris fino ad una stanza che si rese subito conto essere un dormitorio. All'interno c'erano poche persone, solo un ragazzo ed una ragazza che parlottavano tra loro.
-Abbiamo visite- annunciò Tris entrando. I due alzarono contemporaneamente gli occhi e li fissarono su Clary.
-Cristina, Will, lei è Clary. Non so da dove venga o chi sia, ma pensavo che voi avreste voluto vederla per interrogarla con me.
I due si alzarono annuendo e squadrando la rossa con sospetto, finché presero la sedia accanto ad uno dei letti e la posizionarono davanti a quello su cui parlavano prima.
-Bene, Clary... vuoi raccontare tu dall'inizio o dobbiamo farti delle domande?- chiese Cristina con le labbra atteggiate a sorriso.
-Domande- gracchiò lei fissando il pavimento.
-Da dove vieni, Clary?-
-Da Brooklyn, Stati Uniti d'America- sussurrò.
-Mai sentito, voi ragazzi? Da che fazione vieni?- domandò Will
-Fazione? Che cos'è?- ribatté la ragazza aggrottando la fronte.
-Will, penso sia sincera- intervenne Tris -In che anno siamo Clary?-
-Duemilaotto. Più precisamente a Marzo-
-Bene, perché sei vestita in questo modo Clary?- anche se avesse risposto non le avrebbero creduto, né stavano credendo che stesse dicendo la verità in quel momento.
-Sentite, non posso dirvi perché sono vestita così, ma sicuramente non perché devo imitare voi. Io non dovrei trovarmi qui. Dovrei essere con Jace all'Istituto in questo momento, oppure da mia madre a casa.- cominciò ad alzare la voce ed essa tremò per il forte dolore al petto che provava. Si ripromise di non piangere, non davanti a quei tre ragazzi che avrebbero preso la sua sfuriata come una prova della sua colpevolezza.
-Tris, porco! Arriva Quattro!- gridò Cristina che intanto si era diretta verso la porta. Tris si lanciò davanti a Clary appena prima che un ragazzo poco più vecchio di lei entrasse nella stanza. Will e Cristina si erano rifugiati in bagno appena in tempo.
-Tris che sta succedendo qui...- le ultime parole gli si fermarono sulla lingua quando si accorse che la ragazza non era sola. Anzi, non aveva neanche notato Tris, il suo sguardo era stato come calamitato da quegli occhi verdi, grandi e terrorizzati.
-Quattro posso spiegare- si schermì subito Tris con lo sguardo supplichevole.
-Sì, dovrai proprio farlo- assentì lui, serio.

Image and video hosting by TinyPic

Magnus stava bevendo una tazza di tè quando Jace arrivò barcollando alla porta del suo appartamento.
Il ragazzo bussò così forte che lo stregone temette di non avere più una porta entro sera.
Con un gesto della mano aprì l'uscio e lasciò entrare il Nephilim.
-Jace? Sei qui per? Sappi che Alec non è più il mio ragazzo quindi se ti serve il mio aiuto avrò bisogno di un compenso.- disse annoiato, continuando a
sorseggiare il tè. Solo successivamente pensò che l'aspetto trasandato e dolorante del ragazzo dovevano fargli sorgere qualche dubbio sulla gravità della
situazione non appena era entrato.
-Clary è stata trascinata non so dove con un portale creato in una zona periferica della città. Le ultime parole che ha detto sono state: Jace avvisa Magnus di
questo portale e cerca di riaprirlo. Ti prego... Magnus ho bisogno di te come amico oltre che come stregone. Sinceramente Alec è un fratello per me, ma non
mi frega niente se è il tuo ex. La ragazza che amo è stata trasportata non so dove da un portale mai visto prima. Per l'Angelo, dopo ti dovrò un favore, ma non
ho soldi ora e ho bisogno di trovare Clary.-
Magnus alzò lo sguardo dalla tazza e fissò scettico il cacciatore, ma davvero non l'aveva mai visto in quelle condizioni. Gli ricordava un altro Herondale, tanto tempo prima... “Will” pensò tristemente. Forse era un suo problema aiutare le persone, anzi i Cacciatori (in particolare gli Herondale), in difficoltà. Sospirò e si alzò dalla poltrona comoda su cui era seduto e posò una mano sulla spalla a Jace.
-Dov'è questo portale?-

Image and video hosting by TinyPic

Cam stava camminando al di là della recinzione quando vide il raggio dell'Annunziatore e l'ombra violetta che si lasciava dietro. Senza farsi vedere dai guerrieri Intrepidi attorno a lui.
Si alzò in volo silenziosamente e raggiunse il luogo dove l'Annunziatore si era fermato. Una scia di odore di sangue angelico lo portò fino ad un edificio, poi a quello affianco e poi si perse. Camminando lentamente tra gli stabili si rese conto di aver perso la traccia e di star tornando sempre allo stesso punto: vicino ad un cassonetto in cui si era appena spento un fuoco. Lì il potere angelico si rafforzava, poi diminuiva gradualmente.
Riuscì a seguire ancora per pochi centinaia di metri l'odore poi lo perse.
Alzò lo sguardo solo quando finì la traccia e si rese conto che l'angelo poteva essere andato solo in un posto: il quartier generale degli Intrepidi.

Image and video hosting by TinyPic

Clary fissava ancora il ragazzo moro davanti a lei con gli occhi sbarrati. Si sentiva a disagio così, dietro Tris, lei era una Cacciatrice! Non si sarebbe fatta proteggere da una mondana quasi più piccola di lei.
Si divincolò dalle mani di Beatrice, poste sui suoi polsi e si mise davanti al ragazzo chiamato Quattro.
-Mi chiamo Clarissa Morgenstern vengo da Brooklyn, USA. Sono una Nephilim.- dichiarò cercando di tenere ferma la voce. Lui alzò un sopracciglio e l'angolo destro della bocca si alzò un po' in un sorrisino di scherno.
-Una Nephilim... e sentiamo, cos'è un Nephilim?- Tris la stava guardando come una pazza che parla con un capo di Stato, ma sinceramente non le importava.
-Sono una Shadowhunter, una cacciatrice di demoni. Questo comporta che io abbia sangue angelico nelle mie vene. Sono arrivata con un portale che non avevo mai visto, nero come la pece, che mi ha risucchiato mentre cacciavo un Devrak con il mio ragazzo, Jace Lightwood. So che non conoscete nessuno di noi due e che prima ho perfino sbagliato a dire in che anno siamo. Ma io non ho sbagliato, siete in un altro tempo, non so se avanti o indietro e siete in una dimensione parallela. Non mi aspetto che mi crediate, ma è così e se foste così gentili da offrirmi un letto per questa sera o una coperta da portare via con me vi sarei grata per sempre. Sto cercando un modo di tornare all'Istituto dalla mia famiglia o di passare il tempo finché Magnus Bane non riuscirà a riaprire quel portale. Detto questo, potete anche torturarmi. Resisto bene al dolore.- non le importava quanto tempo gli sarebbe voluto, voleva solo rivedere Jace e tutti i suoi amici. E se fosse tornata voleva che tutti sapessero quanto erano importanti nella sua vita. Quattro rimase in silenzio per alcuni minuti poi si voltò verso Tris e scosse la testa.
-Ci serve il siero della verità dei Candidi- dichiarò.

Image and video hosting by TinyPic

Cam era riuscito ad entrare senza dare tanto nell'occhio, e aveva ritrovato anche la traccia di sangue angelico che al chiuso era molto più facile da intercettare.
Arrivò fino ad una stanza in cui trovò due ragazzini intenti a parlottare a bassa voce di una ragazza pazza, che credeva di essere venuta da un altro tempo e luogo e che credeva di cacciare demoni.
Per una volta si chiese di cosa stessero parlando, poi sentì la parola Nephilim e da dietro la porta origliò più attentamente la conversazione, ma i due non spiegarono cosa significasse Nephilm nella loro concezione. Eppure, in quel tempo e luogo, non aveva mai sentito quella parola. Divergente, era la parola per descrivere le persone speciali, ma quelli erano comunque uomini, solo che non sceglievano a che fazione appartenevano e venivano uccisi per il bene della città. All'angelo caduto non piaceva per niente ciò che succedeva lì. Insomma non c'era esagerata violenza, gli Abneganti erano una fazione di altruisti privi di personalità a capo del governo, gli Eruditi dei sapientoni con il cervello a mille, i Candidi delle persone insopportabili quasi quanto un cactus su un ginocchio e poi c'erano gli Intrepidi, che almeno si divertivano con i loro piercing, tatuaggi e salti dal treno. Ah, non dimentichiamo i Pacifici, gente insopportabile anche quella, che non sopportava nemmeno l'idea della guerra. Cam stava soprattutto con gli Esclusi, popolazione molto più vasta che la maggior parte delle fazioni. Erano abbastanza simpatici come umani, solo un po' melensi.
Mentre stava ancora fantasticando notò un movimento alla fine del corridoio e vide una ragazza bassina dirigersi verso la camera. Velocemente creò un Annunziatore e ci si infilò all'interno. Si trovò alla fine del corridoio, dietro la ragazzina e davanti alla porta da cui era appena uscita.
Entrò di soppiatto e si nascose all'ombra. All'interno della camera c'erano una ragazza pel di carota e un giovane uomo che la fissava senza proferire parola. In quel piccolo ambiente la traccia di sangue angelico era fortissima. Sicuramente chi lo possedeva era uno dei due.

Image and video hosting by TinyPic

Clary si rintanò nell'angolo della stanza, evitando il contatto con Quattro. Aveva accettato di prendere parte all'esperimento che volevano compiere su di lei Tris e Quattro, ma non aveva minimamente intenzione di stare da sola con lui ancora per molto. Non si accorse della presenza vicino alla porta, finché un piccolo ciuffo di capelli color ebano sfiorarono la mezzombra. Si alzò correndo e saltò addosso alla figura accanto allo stipite. Chiunque fosse rimase sorpreso assai di trovarsi una ragazzina di cinquanta chili scarsi sopra.
-Clary... che stai facendo?- domandò Quattro arretrando. Lei non lo ascoltò e prese l'uomo davanti a lei per il colletto della camicia azzurra, facendolo alzare.
-Chi sei?- gli chiese non appena fu sotto la luce. Il suo aspetto ricordava quello di un modello: grandi occhi verdi, come i suoi, capelli scurissimi, pelle chiarissima, altezza sorprendente, muscolatura ampia e sviluppata.
-Sei tu- mormorò lui sorridendo.
-Ti ho fatto una domanda- ribadì lei in tono accusatorio, se credeva che sorridendo lei si sarebbe dimenticata la sua domanda si sbagliava di grosso.
-Mi chiamo Cam, Camriel, se preferisci- tornò a sorriderle furbescamente e lei non poté che pensare alla sua somiglianza con la bellezza serica di Jace.
-Iel... Ithuriel, Raziel... sei un angelo- balbettò incredula.
-Wow, ci è voluto così poco? Sei scaltra ragazzina. Più precisamente sono un angelo caduto, schierato dalla parte di Lucifero. Tu sei la Nephilim. Sai almeno di chi sei figlia?- l'espressione della ragazza si fece improvvisamente distrutta.
-Sì, lo so. Sono figlia di Jocelyn Fairchild e Valentine Morgenstern. Ma gli angeli non sono così. Io ho visto Raziel e Ithuriel. Loro sono splendenti, con le ali e sembrano delle bellissime statue di luce pura. Tu sei... mondano- sussurrò Clary con negli occhi uno sguardo stupito.
-Non sei figlia di un angelo... che tipo di Nephilim sei?- Difficile stupire un demone immortale, eppure una ragazzina l'aveva sconvolto con poche parole.


 

 

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: Polloistheway