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Autore: Kokky    30/05/2008    4 recensioni
Un mondo parallelo e antico, popolato da vampiri che si muovono nell'ombra e umani troppo ciechi sui nemici succhiasangue. L'esercito, i positivi e gli alchimisti sono gli unici che possono proteggere l'umanità da ciò che stanno bramando i vampiri...
Un'umana insicura. Due piccoli gemelli. Un vampiro infiltrato. Una squadra di soldati. Una signora gentile e un professore lunatico. Una bella vampira e il capo. Due Dannati. L'Imperatore e i suoi figli. Una dura vampira. E chi più ne ha più ne metta!
Di carne sul fuoco ce n'è abbastanza :)
Provare per credere!
Genere: Fantasy, Sovrannaturale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Positive Blood' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
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C'è l'azione, l'azione! Finalmente un po' di movimento in questa storia!
XD
Buona lettura, va!

Questi capitoli li dedico a Costanza.
Finalmente ci vedremo, tesoro
Mi sei mancata tantissimo.


53-L'Arrivo e l'inizio

« Bene, vedo che siete pronti. » esclamò il capo della spedizione, facendosi sentire da tutti i vampiri, con Violet affianco che giocherellava col suo orsacchiotto.

Un centinaio di persone lo ascoltò con attenzione, volgendo lo sguardo verso il capo, che fece un colpetto di tosse e iniziò a parlare: « Fra qualche minuto partiremo, diretti alla villa bianca che sta a sud da qui, dove dovremo sbrigarci e catturare i positivi. Gli altri possono anche morire. »

I vampiri annuirono in silenzio, concordando il piano semplice ed efficace. Sapevano tutto: quante guardie facevano il perimetro, chi poteva entrare, dov'era posizionato il cancello, quanto positivi vi erano e chi era più forte, i cinque soldati di cui tre positivi che controllavano la villa...

Erano pronti, macchine da guerra con una stessa idea in mente, desiderosi di poter finalmente essere liberi di vivere senza aver paura del S.S.E.V., senza che gli umani governassero Aiedail. In fondo loro erano dei vampiri, perché farsi controllare da una specie inferiore quale gli esseri umani?

Hassan e Maximilian si sorrisero, stiracchiandosi e preparandosi a partire.

« Finalmente qualcosa d'interessante, mi stavo annoiando! » affermò Max contento, mentre il capo e Violet chiacchieravano e i vampiri posavano le tende negli zaini.

« Anch'io. » rise Hassan, prendendo la borsa scura e mettendosela a tracolla.

Ci fu un improvviso silenzio, qualche istante dopo: i cento non parlavano più fra loro, notando il capo in posizione. Hassan ghignò involontariamente, e partirono con uno scatto, veloci più di qualunque umano, avanzando nella foresta fino a quella villa bianca e barocca.

 

C'era già buio quando Sofia uscì dalla camera dei gemelli, al secondo piano della villa, che era piena di libri e giochi di abilità. Sbadigliò quietamente e salutò con la mano i bambini, già in pigiama, che si erano affacciati alla porta.

« A domani... » disse lei dolcemente. Se ci fosse stato un domani, ma questo né lei né i gemelli dai capelli quasi bianchi potevano saperlo. Così Sofia camminò felicemente nel corridoio semibuio, ripensando alla giornata passata e ad Adam, che si era comportato in modo ambiguo quel giorno.

A momenti era distante, a momenti la stringeva fino a farle male, quasi come se... se poi lei sarebbe potuta scappare, scomparire come una figura evanescente, sciogliersi al sole.

“Forse aveva paura lui di svanire, non so...” pensò con stanchezza Sofi, sbadigliando nuovamente.

Scese le scale larghe, di marmo bianco con venature grigiastre, attenta a non scivolare, con gli occhi aperti per forza di volontà. Raggiunse il piano terra, dove sgusciò fuori dal portone, godendosi l'aria fresca e frizzante della sera.

La luna era grande, piena, tonda nel cielo scuro e pieno di stelle; Sofia si trovò a sorridere, pensando a sua madre e quando, le sere di plenilunio, uscivano sul terrazzo e guardavano quel satellite bianco, chiacchierando del più e del meno. Chissà come stava.

Si diresse al cancello senza fretta, canticchiando sottovoce, dove una guardia aspettava diligentemente la fine del suo turno. Sofia lo salutò con un cenno, mostrando il pass che teneva in tasca, uscendo dalla villa bianca.

“Almeno lei sarà salva... se solo avesse preso le pillole, in questo modo potrebbe essere percepita da qualcuno.” pensò Adam, nascosto nel bosco dietro la guardiola. Sbuffò piano, continuando ad osservare l'uomo che a breve avrebbe ucciso.

Adam ghignò.

 

Hassan e Maximilian correvano, affiancati dagli altri vampiri, con un sorriso di felicità che solo la libertà, quella portata dalla corsa ad alta velocità, poteva dare. Rallentarono un poco, fermandosi del tutto un minuto dopo, fra gli alberi alti del bosco.

Il capo e Violet si voltarono verso sinistra e anche i cento li imitarono, guardando le mura alte e grigie che circondavano la villa bianca, la strada che collegava il cancello all'esterno.

Adam, all'interno, percepì i suoi compagni, scattò veloce in avanti, mentre i suoi capelli diventavano scuri e gli occhi scarlatti, e aprì la bocca, mordendo la pelle della guardia. Poi tappò velocemente la bocca della vittima con una mano, e con l'altra gli prese il collo, stringendo leggermente e rompendogli le ossa, lasciandolo cadere a terra. Aprì il cancello con facilità e uscì fuori dalla mura, dove loro lo aspettavano.

Da una parte c'erano quei cento vampiri ancora calmi, dall'altra Adam trasformato, già in preda alla follia della morte, dell'assassinio, del sangue. E dietro di lui una villa bianca, nascosta dagli alberi folti e dall'oscurità, piena di persone ignare che dormivano pacificamente.

*

 

 

 

 

 

54- Addio

Sofia entrò nella casa piano, sospettando che Ginger fosse già a letto, salì le scale e si fiondò sul letto, pronta a farsi una bella dormita.

Si tolse la canotta e i pinocchietto, infilò la camicia da notte estiva e si lavò i denti, poi si coricò sul lenzuolo pulita, certa che si sarebbe addormentata di lì a poco. Dopo qualche minuto passato a girarsi nel letto, si rialzò di scatto, mettendosi a sedere sul materasso. Era incredibile! A volte aveva così sonno e poi, appena si era coricata, gli passava tutto e si sentiva sveglia e fresca.

Stiracchiò le braccia e cominciò a camminare per la stanza, il sonno le sarebbe arrivato presto. Prese un libro e iniziò a sfogliarlo senza passione, indifferente, poi sbuffò e lo chiuse con un colpo secco.

« Ahhh! Basta! » sbraitò, dirigendosi verso l'armadio e prendendo i primi vestiti che le capitarono a caso « Ora vado a parlargli! » mormorò verso il quadro di sua madre.

Non si era potuta addormentare perché si era ricordata che, poche ore prima, Adam gli aveva sussurrato una cosa, così piano che per poco non era riuscita a sentirla, lontana com'era, e a cui lei non aveva fatto troppo caso in quell'istante. Ma ora, a sera inoltrata, quel ricordo gli era riaffiorato, conscia che si poteva realizzare di lì a poco. Lo sentiva, era il brivido che percorreva la sua schiena ogni qualvolta che stava per accadere qualcosa di spiacevole.

 

Sofia distese le braccia, circondando il collo di Adam, e poggiò il volto chiaro sulla sua spalla, socchiudendo gli occhi color nocciola. Respirò piano, inspirando quel buon odore del vampiro, che le ricordava un po' quello dei fiori. Aveva la parvenza della freschezza e della pulizia, non che qualcosa di gelidamente bello.

Adam piegò le labbra verso il basso, sofferente, e le passò una mano fra i capelli castani sciolti sulle sue spalle da ragazza. Sospirò impercettibilmente, ricambiando il suo abbraccio, e la strinse forte, inalando l'odore di Sofia, un miscuglio fra sangue e il buon profumo della pelle umana, finché lei non sussurrò « Mi fai male, così... »

Lasciò la presa serrata, sorridendo stentatamente. Si era aggrappato a un'umana, tanto forte da poterle quasi spezzare le ossa, se non l'avesse avvertito. Lui, il vampiro. Si era mostrato scostante, quel giorno, combattuto dentro di sé fra il nuovo arrivo dei vampiri e Sofia, che lo stava fissando in quel momento con naturale curiosità.

Ghignò falsamente, la baciò sulle labbra morbide e calde, poi si allontanò di un passo.

« Vado in camera, ho un po' di cose da fare. Ci vediamo domani, va bene? » chiese con voce distante, cercando di sorridere. Lei annuì piano e lo salutò, incamminandosi verso la villa per incontrare la villa.

Fu un attimo, un istante veloce in quei Adam si lasciò sfuggire un « Addio. » triste, così piano che fu certo che lei non lo avesse sentito. In effetti lei non se n'era accorta, ma le sue orecchie e il suo cervello l'avevano percepito, tenendo per sé l'informazione.

Sofia aveva continuato a camminare, e Adam aveva sorriso - quella volta sinceramente - a quella figura di spalle che stava entrando nella villa, sicuro che quella notte non avrebbe fatto avvicinare nessuno alla casa di Ginger e Sofi.

Purtroppo non conosceva bene l'indole di Sofia di andare a cacciarsi nei guai, seguendo stupidamente il suo cuore.

 

Sofia rabbrividì un istante per l'aria fresca della notte, anche se erano ad agosto si trovavano sempre in un bosco e quando calava il sole tornava una temperatura normale. Camminò nel buio, pensando a Ginger... se si fosse svegliata e non l'avesse trovata nel letto sarebbe stata una brutta storia e una ramanzina piuttosto lunga. Era proprio come una madre.

Finito il sentiero di ciottoli bianchi, iniziò a percorrere quello della villa, più grande e sterrato, tendendo le orecchie. Sentiva qualcosa, dei rumori venire da oltre le mura, urla, schiamazzi. Rumori di battaglia che lei ancora non conosceva, essendo vissuta in una zona pacifica dell'Impero.

Avanzò cauta fino al cancello, entrando nel bosco della villa e si tappò la bocca per non urlare. La guardia... era a terra, con la testa in una posizione innaturale e del sangue secco sul collo, illuminato dalla luna bianca e tonda. Sofia sbarrò gli occhi, indietreggiando istintivamente. Chi poteva aver fatto quella cosa orribile?

Si fermò un attimo, incerta su cosa fosse giusto fare, poi pensò che lì dentro, nella villa bianca a pochi metri di distanza, c'erano i gemelli, Elisabeth, Arthur... tremò per un istante e poi corse verso di loro, con una nuova forza che le riempiva il cuore.

Sofia raggiunse poco dopo il cortile, dove imperversava la lotta fra positivi e vampiri, che continuarono a scontrarsi senza accorgersi della sua presenza, finché un ragazzo dai capelli scuri e la pelle marrone le si avvicinò celere, affondando un pugno non troppo potente, che fece balzare via Sofi. Si fermò lì vicino, ansimante e preoccupata, e guardò quegli occhi rossi e spietati.

“Maledizione.”

*





Ahhhh... l'azione è il profumo della vita. Inizia la parte più "bella" di PB, quella più movimentata diciamo, perché inizia la battaglia... beh poi accadrà quel che accadrà, ma per ora, comunque, c'è movimento. Anche negli altri cap... e chissà perché mi viene più facile scrivere, più veloce, ci devo ragionare di meno, sapete?
Ovviamente non so descrivere scene di combattimento, ma cercherò di fare del mio meglio >.<
C M Q Adam se ne voleva andare, salvarla bla bla bla, ma Sofi è sempre Sofi °-° Essendo la protagonista non può che essere coraggiosa e altruista xD e curiosa, se no non si farebbe un cavolo.
A parte questo ringrazio i preferiti e i recensitori:
lisettaH Bentornata su EFP, tesoro! "Scrivi meglio ogni giorno che passa <3" se lo dici tu... xD Grazie! E anche tu sei la mia shory, spero ti piacciano anche questi cap di cui avevi letto in anteprima il flashback! Un bacio *^*
mikybiky: Sono ritornata u.ù Anche perché ho pronti altri due cap quindi potevo aggiornare benissimo *-*
Sì, è il carattere di Violet, diciamolo XD
"però sono curiosa di sapere se nel giorno in cui Sofia è scomparsa la madre aveva da dirle una cosa veramente importante"... nella fase iniziale, in terza media, la storia aveva qualcosina di diverso e c'erano più cose tipo: Sofia eroina del mondo, bla bla bla; per fortuna ho accantonato le idee. Era il periodo delle supereroine mi sa... mmm, però non ci ho mai pensato su quello che lei doveva dirle, ci ragionerò su xD
Grazie mille, un bacione ^*^


Recensite e mi renderete felice, felice, felice. Che vi costa perdere due minutini e rendermi felice? Non è una buona azione? XDDD
Insomma, cliccate lì sotto e ditemi cosa ne pensate, sono curiosa.


A presto, Kocch
   
 
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