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Autore: Blueorchid31    11/01/2014    1 recensioni
La guerra è finita.Sasuke e Naruto hanno battuto Madara.Adesso Sasuke deve fare i conti con una nuova vita , una vita senza vendette,senza intrighi.Deve restaurare un clan , superare l'esame per diventare jonin e imparare a vivere normalmente.Ce la farà o il suo carattere e il suo passato lo costringeranno ad una vita solitaria?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inoichi Yamanaka, Naruto Uzumaki, Sabaku no Gaara, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Naruto Shippuuden, Dopo la serie
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CAPITOLO 1

 

 

 



Sakura stava seguendo le lettighe che portavano i suoi due amici all'accampamento medico, urlando a squarciagola ordini per la loro sistemazione e le terapie da somministrare.

Guardava i loro corpi sanguinanti e laceri e cercava di recuperare il chakra che fino a quel momento aveva utilizzato per curare gli altri feriti, pensando che doveva salvargli la vita, glielo doveva.

 

 

POV SAKURA

 

Naruto e Sasuke ce l'hanno fatta , non posso crederci. O meglio, ho sempre creduto in loro ma sembrava che per quanti sforzi facessero Madara fosse più forte.

Bisogna curarli , tenerli in vita.

Ma quanto ci mette il chakra a ripristinarsi, mi sento debole, ma devo farcela, sono la migliore ninja medico di Konoha e voglio occuparmi io di loro.

 

Tzunade tornata finalmente in sé , con l'aiuto di Sakura si prese cura dei due ninja cercando di arginare le conseguenze delle ferite riportate.

Ci vollero tre lunghi giorni e tre lunghissime notti di cure e terapie per stabilire che Naruto e Sasuke non fossero più in pericolo di vita.

Naruto aveva riportato diverse fratture e una grave emorragia interna iniziata ancor prima dello scontro finale forse nel momento in cui Madara aveva cercato di estrarre Kurama dal suo corpo.

Sasuke, fratture a parte, aveva delle profonde ferite e ustioni su tutto il corpo e i suoi occhi nonostante le cure non accennavano a migliorare. Nonostante l'impianto degli occhi di Itachi, l'utilizzo smodato, anche se questa volta necessario dello Sharingan, aveva provato gli occhi dell'Uchiha a tal punto che dopo tre giorni l'emorragia non accennava a fermarsi costringendolo a tenerli bendati.

Sakura non dormiva più, non mangiava, aveva come unico scopo quello di seguire la guarigione dei suoi compagni di team.

Naruto si era quasi ripreso, ma Sasuke...

Sasuke la preoccupava, un po' per i sentimenti per lui mai assopiti e un po' perché effettivamente quella maledetta emorragia non voleva fermarsi e lui rischiava di perdere la vista.

Tutti i giorni, due volte al giorno, gli cambiava le bende e tutte le mattine sperava di non trovare tracce di sangue, ma rimaneva puntualmente delusa.

Tutte le altre ferite erano quasi guarite, rimaneva qualche ustione e qualche ferita più profonda, ma gli occhi non accennavano a migliorare.

Quando Tsunade aveva diagnosticato l'emorragia acuta agli occhi di Sasuke, aveva chiesto a Sakura di prendersene cura in quanto la migliore.

Sakura aveva accettato, ma non senza riserve.

Dopotutto dopo quella volta al villaggio del ferro quando avevano cercato di uccidersi reciprocamente e un breve saluto quando lui era comparso improvvisamente nel bel mezzo della guerra non avevano avuto modo di chiarirsi e nemmeno di parlarsi.

Era venuta a conoscenza della verità su Itachi da Orochimaru e il quinto Hokage quando Sai per l'ennesima volta aveva messo in dubbio la sincerità di propositi di Sasuke.

Ne era rimasta esterrefatta, le erano scese calde lacrime pensando all'inferno che aveva passato Sasuke, alla confusione che poteva aver avuto in testa e a quanto probabilmente le sue azioni fossero state dettate dalla rabbia e dai condizionamenti mentali orchestrati da Obito.

In qualche modo si era sentita quasi in colpa per aver cercato o meglio(non ce l'avrebbe mai fatta) per aver pensato di ucciderlo, ma dopotutto lei che cosa ne poteva sapere, nessuno lo sapeva.

Aveva accettato di prenderlo come paziente, ma era contenta del fatto che lui fosse bendato e che prendesse dei forti calmanti che lo tenevano in uno stato di semi incoscienza.

Tutti i giorni si recava a medicarlo e non proferiva alcuna parola per non essere riconosciuta.


-§-

 

 

Sakura aveva passato la notte a disquisire con Tsunade sul da farsi, cercando nei manuali di medicina ninja una cura per la sindrome di Sasuke.

Erano passate quasi due settimane e ancora non si vedevano miglioramenti.

Era stato spostato in un ala dell'accademia che era stata temporaneamente adibita ad ospedale dato che la ricostruzione di Konoha era incominciata e il campo era troppo distante dal paese per poter essere ancora utilizzato.

Come ogni mattina era entrata silenziosamente nella sua stanza e si era avvicinata per togliergli le bende e constatare lo stato di salute dei suoi occhi.

Da un paio di giorni aveva deciso con il benestare di Tzunade di cambiare la terapia e sperava che portasse a dei risultati.

Sciolse lentamente le bende e rimase pietrificata quando vide che rispetto ai giorni precedenti la quantità di sangue raggrumato era nettamente inferiore.

Avvicinò la mano agli occhi e delicatamente ne aprì uno, incontrando finalmente il nero onice e non lo sharingan iniettato di sangue dei giorni precedenti.

Avrebbe voluto urlare dalla gioia, chiamare Ino che era nella stanza accanto e mandare a chiamare Naruto che come lei era in pena per l'Uchiha.

Ma non lo fece, non fece nessuna di queste cose.

Rimase muta, immobile, a scrutare quel nero profondo come un pozzo senza fine contornato ancora da un po' di sangue.

Lui, avendo probabilmente sentito il fremito di gioia che l'aveva scossa si mosse leggermente tanto da farla allontanare per paura di essere stata scoperta.

Sakura attese qualche minuto per constatare se lui fosse sveglio o meno.

Quando fu quasi certa che era stato un movimento involontario dettato dallo stato di semi incoscienza, gli somministrò una buona dose di chakra curativo, tanto che quasi non si sentì di svenire, ma non le importava, se la terapia stava funzionando bisognava battere il ferro finché era caldo.

Terminata la terapia con estrema dolcezza bendò nuovamente gli occhi di Sasuke e si incamminò verso la porta quando una voce a lei fin troppo familiare disse :

- Grazie -

Il cuore di Sakura stava per esplodere, uscì fuori da quella stanza con la velocità di un fulmine e si accasciò contro la porta chiusa dietro le sue spalle.

- Sakura , che è successo ? - le chiese Ino, uscita dalla stanza accanto.

Sakura si rialzò da terra cercando di recuperare un po' di contegno.

- Nulla Ino, da domani ti occuperai tu di Sasuke. Io n-non posso! -

E così dicendo si affrettò a correre da Tsunade per avvertirla dei miglioramenti di Sasuke e soprattutto della sua rinuncia al paziente.



POV SAKURA

Porcaccia, il cuore non smette di battermi. Mi avrà riconosciuta? Certo che no. Non può avermi riconosciuta. Cosa vai a pensare Sakura?

- Grazie? - Io odio quella parola, poi detta da lui.

E se mi ha riconosciuta? L'avrà detto apposta?

Sto diventando pazza... si è ufficiale sono una pazza.

Sono una pazza perché quasi mi cullavo su questo suo stato di incoscienza e non ho pensato che prima o poi ci sarebbero stati dei miglioramenti come se non avessi dormito per quasi due settimane per trovare un modo per curarlo. E adesso?

Non sono pronta, non voglio confrontarmi con lui a patto che lui lo voglia un confronto con me, dopotutto mi riteneva noiosa e in questi anni in cui io sono cambiata lui non c'è stato quindi mi riterrà ancora noiosa e piagnucolona come un tempo...

Oh! Sakura frena, frena, frena... respira profondamente e calmati.

Il cervello mi va a mille e sempre nella direzione sbagliata. Sono in preda ad una crisi isterica.

Devo calmarmi e razionalizzare.

 

Mentre correva per il corridoio dell'accademia – ospedale immersa nei suoi deliranti pensieri Sakura andò a sbattere contro l'unica persona che non avrebbe mai dovuto incontrare in quelle condizioni: Sai.

 

- Ahi! Sakura ma sei impazzita? -

- Scusa Sai, ero di fretta e non guardavo dove andavo! -

- Che hai? Sembri sconvolta. -

- Nulla. E' che non ho dormito molto in questi giorni e ho avuto parecchio da fare -

- Se ho capito qualcosa sulle persone, è quando mentono. Cosa è successo Sakura? -

- Sa-Sasuke. -

- E' peggiorato? -

- N-no al contrario. Scusa, Sai, devo scappare , mi aspetta Tsunade... è tutto ok davvero! -

E sfoderando uno dei suoi migliori sorrisi falsi che solo Sai e pochi altri sapevano interpretare continuò la sua corsa verso l'ufficio dell'Hokage.

 

 -§-



Con un fiatone da maratona appena terminata , Sakura entrò nell'ufficio di Tzunade.

 

- Sakura!? -

- Tsunade-sama, Sasuke è migliorato, è migliorato! - urlò, inginocchiandosi e sfogandosi in un pianto liberatorio.

 

L'Hokage capì subito le motivazioni, personali, che avevano condotto Sakura a scegliere di non seguire più Sasuke come paziente e acconsentì a passarlo ad Ino, la quale sospettandone la motivazione accettò come favore personale all'amica visto che non la esaltava aver a che fare con l'Uchiha, soprattutto da sveglio.


 

Spazio Autrice
Dopo aver letteralmente fagocitato le bellissime fanfiction presenti sul sito.Ho deciso di scriverne una tutta mia.
Che paura!!!!Spero vi piaccia.

   
 
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