Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: njallspanda    11/01/2014    1 recensioni
Sono cresciuta sapendo che questo sarebbe stato il mio destino, purtroppo. Non capisco perché hanno dovuto scegliere me, io sono come le altre, anche se può sembrare diverso. Si, sono diversa, sono più potente, più forte.
---------------------------------
Puntammo nello stesso momento le nostre bacchette contro il signore oscuro.
"Pensate davvero di poter sconfiggermi? ma non avete letto la leggenda, rimbambiti? Solo i due prescelti, che si amano davvero potranno sconfiggermi, voi vi amate? Non mi sembra." rise malignamente il signore oscuro. Guardai Zayn, poi mi voltai e scorsi Niall che osservava impaurito la scena, ritornai a guardare la mia bacchetta. La lasciai cadere a terra.
"Scusami, Zayn." dissi con le lacrime agli occhi.
"Ormai è finita." disse lasciando cadere la sua bacchetta al suolo.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 2.

 

Il mio cuore sobbalzò. Ero riuscita a farmi scoprire. Credevo davvero di poter superare le abilità della magia? Perché ero stata così maledettamente ingenua? E, in fondo, una volta uscita da qui, che cosa avrei fatto? Sarei andata ad esplorare l'inimmaginabile? Per poi tornare nella mia vecchia casa e ritornare alla solita vita? No, certamente. Ma allora cosa avrei fatto?

Un sacco di domande balenarono la mia mente, e mi scordai quasi del pasticcio in cui mi ero cacciata, finché non sentii nuovamente un colpo di tosse. Mi voltai lentamente, temendo il peggio, continuando a tenere gli occhi chiusi.

Ero a dir poco terrorizzata.

Questo nel mio mondo era un crimine. Era stato scritto, nero su bianco, nel libro delle leggi supreme, nascosto in qualche stanza nel palazzo della giustizia magica.

 

mai disubbidire al proprio mondo”

 

Altrimenti, avresti dovuto scontare una pena atroce, se non la morte, in certi casi.

I miei genitori, strettamente legati alla legge e alla giustizia, mi avrebbero sicuramente denunciata alle autorità magiche.

 

Chiunque tenterà di nascondere o/e proteggere un

cittadino magico che ha infranto anche

una delle più piccole e insignificanti leggi,

verrà giustiziato.”

 

Questa era un'altra delle leggi magiche supreme.

La pena che avrei dovuto scontare, l'avrebbero dovuta decidere loro stessi, tramite un sorteggio, e per quel che mi riguarda, avrebbero persino potuto scegliere di giustiziarmi, anche se, così facendo avrebbero estirpato alla radice, ogni possibilità di vittoria e prosperità contro le forze oscure.

Non appena aprii lentamente gli occhi, scorsi una figura bassa, fin troppo bassa per appartenere ad uno dei miei genitori.

Louis.

L'espressione sul suo volte parve confusa, molto confusa.

-Daisy, che stavi facendo?- chiese ancora parecchio confuso.

Schiusi la bocca per rispondere alla sua domanda, ma la voce rimase intrappolata dentro, facendomi sembrare semplicemente un'idiota.

E ora? Che cosa avrei raccontato al mio fratellino? Dirgli la verità avrebbe voluto significare metterlo in pericolo. Ma allora? Qual'era la soluzione? Avrei dovuto ricorrere alla magia? Probabilmente sarebbe stata l'unica soluzione.

-Omnius heuch.- pronunciai l'incantesimo puntando la mia bacchetta verso la sua testa.

L'incantesimo che cancella la memoria: omnius heuch.

Solitamente i ragazzi della mia età rischiavano di cancellare del tutto la memoria dell'interessato, ma io, essendo stata nettamente più forte, riuscivo a compiere quell'incantesimo con meno difficoltà.

Per quanto mi sia costato fare l'incantesimo, ho dovuto, per il bene di mio fratello. In ogni caso, alle autorità magiche, verrà segnalato il mio incantesimo cancella memoria, perciò, nel giro di qualche giorno riceverò una splendida visita, completa di memory test.

Quando ebbi realizzato il resto, mi resi conto che dovevo far sparire ogni traccia della mia disubbidienza, e velocemente, ma come? Dovevo cancellare quel pezzo di memoria da qualcuno di esperto, da qualcuno che sia capace di non commettere errori come certe persone, ma chi? Mi venne in mente solo una persona.

Zayn.

Dovevo davvero ricorrere al suo aiuto? Per quanto il mio orgoglio me lo permise, decisi di correre in suo aiuto la mattina seguente. Sperando di trovare una soluzione migliore in quelle poche ore.

Una soluzione diversa però, non arrivò, perciò mi ritrovai a camminare per strada sotto tutti gli occhi indiscreti, diretta verso casa di Zayn.

Bussai insistentemente, e dopo qualche istante interminabile, la porta si schiuse leggermente, lasciando intravedere un ciuffo di capelli nero corvino. La sua faccia parve molto confusa, insomma, a parte durante l'orario scolastico non mi ero mai permessa di andare a casa sua. Cercai di sorridere, di sembrare amichevole, ma il risultato fu un ghigno atroce.

-Ehm, posso esserti utile?- chiese sempre più perplesso. Nel suo viso, oltre alla perplessità, era dipinto anche un leggero imbarazzo. Come biasimarlo, la mia faccia era rossa come non mai, cosa parecchio strano conoscendo la mia innata sfacciataggine con certa gente.

-Prendi la tua bacchetta e seguimi nel mio rifugio magico.- dissi sicura di me. Ogni mago aveva un rifugio magico, un tempo ne assegnavano uno per famiglia, ma col tempo, avevano concluso che era più appropriato averne uno per ciascuno. Il rifugio magico era una stanza, situata dove solo il mago che la possiede sa.

-Perché dovrei?- rispose scocciato. Eccolo li. Il solito Zayn. Ipocrita, egoista.

-Non, fare tante storie, se non vuoi finire anche tu nei guai.- dissi cercando di essere il più convincente possibile. Lui sembrò non capire ugualmente, ed io mi stavo veramente spazientendo.

-Arriveranno tra poco, sbrigati.- dissi in tono ancora più secco.

La sua faccia mostrò un segno di comprensione, aveva finalmente capito il guaio in cui mi ero cacciata. Successe anche nella sua famiglia, parecchio tempo prima. Sua sorella maggiore conobbe un umano, di cui poi si innamorò follemente, a tal punto da dover scappare via per non lasciarlo. Le autorità magiche interrogarono la sua famiglia per parecchio tempo, ma nessuno seppe dove erano scappati, così decisero di torturarli, uno ad uno. Poco dopo scoprirono che Zayn era uno dei prescelti, grazie al simbolo a forma di bacchetta che avevamo entrambi sul polso. Così lui minacciò le autorità magiche che furono costrette a terminare le torture per la famiglia Malik, lasciando in sospeso il caso.

Subito dopo le mie parole si diresse dentro casa per prendere il materiale, ed uscì poco dopo con una bacchetta ed un piccolo libro bordeaux con scritte decorose dorate. A passo svelto ci dirigemmo verso il mio rifugio segreto, allora situato nell'albero fuori casa mia.

-È grave la cosa?- chiese.

In effetti, non mi ero mai posta questa domanda, era una cosa particolarmente grave? Non particolarmente, certo.

-Non particolarmente.- risposi.

Ci parlavamo sempre in questo modo: poche parole, significato pieno.

-Quanto tempo abbiamo?- chiese continuando a camminare a passo svelto, mentre tutta la gente presente lungo la strada creava un varco al centro per farci passare.

-È questione di ore, forse minuti.- risposi velocemente. Svoltammo l'angolo, e riuscii ad intravedere l'albero.

Infilai nella corteccia la mia bacchetta, facendo così aprire un varco di fronte a noi. Vi entrai per prima, chiudendo il passaggio alle spalle di Zayn.

-La memoria, Zayn. Devi cancellarmela.- dissi convinta.

Ma a quanto pare, la mia convinzione non sembrò tale.

-Ne sei d'avvero sicura?- chiese premuroso.

Ero davvero sicura? Certamente. Non avrei mai rischiato una cosa del genere, e lu avrebbe dovuto saperlo.

Annuii. Subito dopo lui iniziò a sfogliare quel libro che teneva prima in mano. In un attimo successe tutto. Vidi tutto buio. Il nulla. Non so per quanto rimasi in quello stato, ma al mio risveglio, ero completamente sola. Non ricordavo niente, solo che avevo chiesto aiuto a Zayn per un incantesimo, di proprio non ricordavo niente.

 

***

 

Qualcuno bussò incessantemente alla porta, e la paura mi sopraffò misteriosamente. Io non avevo commesso niente di male, perché dovevo avere paura?

Mia mamma andò ad aprire la porta sbuffando, come sempre. Sentii delle voci, e subito dopo mia mamma scoppiò in una fragorosa risata. Non era un buon segno, per niente. Subito dopo, apparvero delle strane figure in soggiorno, dove ancora stesa mi trovavo. Erano le autorità magiche.

-Lei è Daisy Tomlinson?- chiese quello vestito da una tunica viola con ornamenti color oro.

-Sì- mi limitai a rispondere freddamente.

-Dovremmo farle il memory test, le dispiace?- chiese quello con la tunica verde muschio, ricoperta da ornamenti decorosi color argento. Incrociai il suo sguardo, e un brivido mi percosse la schiena. Era un uomo inquietante.

Mi limitai a non proferire parola, mia madre intanto, era ancora sulla porta, accompagnata da uno sguardo più che preoccupato.

-C'è qualche problema, signorina Tomlinson?- chiese quello con la tunica rosso fuoco ed un oggetto strano tra le mani.

Certo, perché avrebbero dovuto farmi un memory test? Io non nascondevo niente!

-Assolutamente, procedete pure.- risposi sicura della mia innocenza.

Ma dovevo essere veramente così sicura di me? Oppure, nel profondo nascondevo qualcosa di cui ancora dovevo venire a conoscenza?

I tre uomini si scambiarono un leggero sguardo complice per poi procedere col test un attimo dopo. Mi misero un caschetto sulla testa, attivandolo un secondo dopo. Delle strane onde magnetiche si impossessarono della mia confusa mente, abbandonandomi nella più profonda oscurità, dove tutte le mie grida di paura si dissolvevano nell'aria. Dopo un arco di tempo a me sconosciuto, aprii lentamente gli occhi, ritrovandomi di nuovo, nel mondo reale. I tre uomini erano ancora di fronte a me, nello stesso punto, nella stessa posizione di prima. Mi chiesi per quanto avessi “dormito”. I tre uomini sorridevano, un sorriso strano, freddo, privo di emozioni.

-Non ci siamo, signorina Tomlinson.- si decise a dire l'uomo con tunica rosso fuoco.

Paura.

Avevo paura di qualcosa di cui nemmeno io ero a conoscenza.
 





***
Eccomi quaa!
mi scuso per il mio enorme ritardo,
ma volevo ricevere qualche recensione prima di continuare
e ci sono riuscita aw.
non ho comunque scuse, lo so.
mi scuso ancora:(
tornando alla storia, cosa ne ppensate di questo capitolo?
personalmente, credo che sia un capitolo di passaggio
non importante come altri
ma tralasciamo lol.
mi farebbe veramente tanto piacere se lasciaste qualche recensione
*faccia da cucciolo*
dai, non vi costa niente c:
ringrazio sia le persone che hanno messo la storia tra le preferite/seguite/ricordate
e le persone che hanno recensito, aw vi adoro
beh, la smetto di rompere, anche se
 non sono ancora mentalmente pronta per fare
qualsiasi cosa lol ho appena terminato di
leggere hunger games 'il canto della rivolta'
help.
vabbene, ora ho veramente finito di parlare lol
ALLA PROSSIMAA!

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: njallspanda