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Autore: fremmy    12/01/2014    0 recensioni
Nessun ricordo, nessun passato, il tempo è già stato. Chi sono, che sono, tutto mi è estraneo ormai. Fuoco, fiamme, il nulla accanto a me.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Come descrivere la breve vita di Daniel Bane? Bé, per iniziare potremmo dire che era perfetta, non solo perché era incredibilmente ricco, famoso, popolare, circondato da mille uomini fedeli che avrebbero fatto qualunque cosa per lui, ma anche perché la sua bellezza era mozzafiato. Si è sempre sentito il re del mondo, ogni donna cadeva ai suoi piedi e ogni suo desiderio era un ordine che veniva sempre e subito esaudito. Quindi non possiamo dire che spiccava di un arguta intelligenza o di un profondo senso morale, egli era infatti pieno di sé, pomposo, arrogante, meschino e altre cose che potremmo riassumere con la sola parola di “STRONZO”. Ma come si dice in giro, la vita alla fine ripaga tutti, il 13 marzo 1985, Daniel venne investito da un'auto, il conducente non si fermò per soccorrerlo scappando via senza farsi riconoscere; i media, spettegolarono molto sul fatto che sicuramente sarà stata una delle sue tante donne rimaste deluse dai suoi comportamenti. Al suo funerale era presente mezza città, ma col tempo tutti si dimenticarono di lui, e la sua tomba rimase vuota, senza neanche un fiore. Daniel sapeva che in vita non era amato dalle persone a causa dei suoi comportamenti, ma si aspettava almeno che qualcuno lo venisse a trovare, magari qualche parente, anche se lui non era mai andato a trovare nessuno. Dopo la sua morte, Daniel sentì la sua anima uscire dal proprio corpo come se venisse staccata con forza, nessuno lo attendeva per accompagnarlo chissà dove, era abbandonato a se stesso, al caso e alla sorte, leggero come una piuma. Tutto appariva astratto e intangibile, e lui in balia del vento, della pioggia, trasportato da una parte all'altra della città, cominciò a pensare alla sua vita, alla sua esistenza vuota e priva di significato, si sentiva come una bella mela esteriormente ma marcia dentro, e adesso non poteva più rimediare. Cercò invano di parlare con le persone di cui più si fidava, ma nessuno poteva più vederlo, sentirlo, toccarlo. Si sentì perso, dopo i suoi funerali iniziò a vagare per la città, senza uno scopo, senza una ragione, lasciava scivolare il tempo apaticamente. Un giorno non diverso dagli altri mentre vagava sul porto di New Orleans , un'ombra comparve davanti ai suoi occhi. In un primo istante sembrava qualcosa di sfocato e indistinto, ma poi una grande figura incappucciata di nero gli comparve davanti. Avrebbe voluto scappare, ma per andare dove, quella cosa comparsa dal nulla lo avrebbe trovato senza difficoltà se era lui che voleva. La grande creatura alzò un braccio indicandolo, le dita erano ossee con pezzi di strano materiale nero appiccicato - tu sei Daniel Bane?- la sua voce era roca, profonda, emanava orrende flatulenze, era una presenza inquietante, demoniaca, in quell'istante Daniel si pentì di tutto ciò che aveva fatto in vita. - si sono io, lei chi è, la morte?- la strana creatura emise uno strano suono acuto che col tempo si trasformò in una risata, facendo vibrare l'aria e emanando calore con odore di putrefazione – la morte sarebbe stata una visione meravigliosa per te, ma comunque tu sei già morto, ti porterò con me, nel luogo che più ti spetta dopo una bella vita come la tua – iniziò a fremere e a tremare per la paura, si sentì un grosso groppo in gola, anche se i fantasmi non avevano delle vere e proprie gole, ma l'emozione che provava era schiacciante. Il grosso essere allargò le braccia da cui spuntò uno strano fumo nero che avvolse Daniel, che cercò nervosamente di divincolarsi urlando con tutto il fiato che avesse, ma nessuno lo sentiva, nessuno lo poteva salvare. Il fumo sparì insieme a Daniel e all'oscura presenza. Ovunque venne portata quella povera anima non si sa, non venne mai più rivista in giro e sicuramente ovunque essa si trovi starà scontando tutte le sofferenze che ha provocato in vita. -------------------------------------------------------------------------
   
 
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