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Autore: _livetobestrong_    13/01/2014    0 recensioni
Sorrise nervosamente, si morse il labbro e aviccinandosi piano a me, dopo avremi fatto chiudere gli occhi, mi baciò. Era un bacio lungo e sincero, pieno di sentimenti, sembrava che avesse aspettato tanto, troppo tempo prima di arrivare, eppure ci conoscevamo da così poco..
Si allontanò con la stessa delicatezza che ebbe nell'avvicinarsi
- credi nel destino?
- no.. perchè? tu si?
- credo solo che questo doveva succedere, prima o poi io e te dovevamo ritrovarci e io dentro di me lo sapevo
Ancora fissava i miei occhi come incantato mentre io cercavo di capire, fissando i suoi, cosa stava provando, se credeva veramente a quel bacio come in fondo ci credevo io o se era solo qualcosa da aggiungere alla sua "storia", perchè forse anche io iniziavo a credere che il destino riservava qualcosa anche per noi...
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Poco dopo i ragazzi mi riportarono a casa e appena entrai, ancora stranita da quello che era successo, apparentemente impossibile per la mia mente ma reale, aprii delicatamente la porta di casa per non farmi sentire, mi ero dimenticata di avisare la mia amica infatti Rose era già davanti a me
- dove cavolo eri, mi hai fatto prendere un colpo.. sono tornata a casa e tu eri sparita
- hei hei, calmina, pensavo che sarei torna..
- cosa hai fatto al ginoc.. e questi vestiti?? di chi sono?
Rose non si fermava un attimo di parlare e di rimproverarmi, volevo staccargli le pile
- Rose basta, fammi parlare cavolo
Le raccontai tutto e riuscii a calmarla un po, mentre parlavo avevo gli occhi lucidi e ripensavo in continuazione alla foto sulla parete di Harry e al fatto che quella foto mi ricordava qualcosa, così, metre Rose preparava da mangiare le chiesi, lei sapeva tutto di me.
- Rose?!
- dimmi, sto preparando il tuo piatto preferito se ti interessa
Io mi alzai di colpo e la raggiunsi in cucina, mi stavo quasi dimenticando di quello che dovevo chiederle quando vidi la pancetta nella padella che scoppiettava
- Ti ricordi quando abitavo a Holmes Chapel?!
- si certo, e mi ricordo pu.. o cavolo, pensi che potrebbe essere lui?
- chi e cosa? non puoi interromperti in questo modo quando parli
- credi che Harry possa essere il ragazzo che avevi incontrato alla caffetteria?
- emm..
Cercai di scavare nella mia memoria per ricordare quel giono, quel ragazzo e..
*flash back*
Quella mattina era iniziata come tutte le altre, mi ero alzata presto e poi ero andata alla caffetteria del paese come facevo ormai tutti i giorni da quando mi ero trasferita a Holmes Chapel. Camminavo tranquilla per la strada, era una giornata particolarmente arieggiata e serena, la gente si muovena con le bici per andare a fare le commissioni mattutine. Quel giorno a differenza degli altri non mi fermai, avevo molte cose da fare quindi presi il mio caffè e mentre mi dirigevo verso l'uscita venni urtata da qualcuno, il mio caffè e il libro che avrei dovuto restituire alla biblioteca caddero a terra
- fai attenzione
- oh scusa, aspetta ti do una mano
Al suono di quella voce così vicina, alzai lo sguardo e incontrai gli occhi di quel ragazzo, era piegato di fronte a me e mi guardava, aveva i capelli castani e ricci tirati indietro da una bandana arrotolata, i suoi occhi color smeraldo erano fissi nei miei, le nostre mani si sfiorarono mentre entrambi cercavamo di raccogliere il bicchiere del caffè
- Harry!!
- Marisaaa
Il ragazzo si alzò e andò verso la barista, si abbracciarono e iniziarono a parlare, io nel frattempo raccolsi le mie cose e mentre un'altra delle ragazze che lavorava li iniziò a pulire, me ne andai. Mentre camminavo, con passo veloce, verso la biblioteca continuai a pensare agli occhi del ragazzo che poco prima avevo incontrato e mi chiedevo se lo avrei mai rivisto."
Oddio era proprio Harry, il mio idolo era il ragazzo che avevo incontrato in quella caffetteria,quel ragazzo che mi aveva fatto provare delle strane emozioni solo con uno sguardo propio come aveva fatto quel pomeriggio.. dovevo assolutamente rivederlo e dirglielo.
- ehii tesoro ti sei persa?
Rose mi passò una mano davanti agli occhi dopo aver messo il piatto di pasta al suo posto
- e..era Harry, il ragazzo che ho incontrato alla caffetteria, devo dirglielo, devo vederlo, devo pure restituirgli i suoi vestiti
Abbassai lo sguardo al piatto perdendomi nel cibo e tra i pensieri, Rose mi guardava con aria malinconica
- vorrei poter fare qualcos.. Alex cos'è che ti esce dalla tasca?
Guardai e vidi un foglietto piegato che quasi cadeva, lo presi pensando che fosse qualcosa che apparteneva ad Harry e lo appoggiai sul tavolo senza dargli molta importanza e continuai a mangiare
- che fai non lo leggi?
- Rose non sono fatti miei
- allora lo leggerò io
Era sempre la solita, si impicciava nei cavoli degli altri
- Ma.. c'è scritto: "Alex troviamoci al parco vicino al laghetto domani alle 10.30 baci Harry"
- piantala Rose non ci credo
Era impossibile, ma quando me lo porse lessi proprio quello che aveva letto lei poco prima
- oddio che faccio? ci vado a no?
- certo che ci vai sciocchina, anzi appena finisci di mangiare vai a lavarti e a preparare tutto che con la flemma che hai finirai per arrivare troppo tardi
- certo capo!
Inghiottii l'ultimo boccone di pasta, misi il piatto nel lavantino e mi precipitai nel bagno della mia camera.
Si fecero le 22.00 allora mi feci una doccia calda, mi medicai per bene il ginocchio poi mi misi il mio pigiama andai a salutare Rose che spulciava mel mio armadio per trovare qualcosa di carino da farmi mettere per incontrare Harry, la lasciai fare e mi infilai sotto le coperte perdendomi nel sonno.
*driiiiiiin*
- ooh ma che pizza
La sveglia suonò, erano le 8.00 e la staccai rimettendomi a dormire
- Alex svegliati, farai in ritardo, per quale motivo non sei ancora pronta, sono quasi le 9.20 non c'è la farai mai se non tiri su quel sedere dal letto e inizi a prepararti
- o mio dio Rose calmati, ora mi alzo
Mi alzai lanciando tutto sul pavimento, entrai in bagno e mi chiusi bruscamente la porta alle spalle lasciando la mia amica fuori a brontolare
- guarda che i vestiti sono sul mobile, muoviti capito?!
- se capo!
Mi preparai e uscii dal bagno, indossavo dei jeans scuri attillatissimi un maglioncino color panna e le mie amatissime converse bianche
- allora come sto?
- sei perfetta!! ora però muoviti, prendi un taxy perchè io ho da fare ma quando arrivi chiamami ok?!
- certo tesoro mio!
Le scoccai un bacio sulla guancia poi presi la borsa a tracolla e mi incamminai verso la fermata dei taxy, dove c'era già un taxy pronto a fare il suo lavoro, in attesa solo di un passeggero.
- giorno, mi porti al parco entrata ovest
- come desidera
L'autista era garbato e socevole e riuscì ad evitare il traffico mattutino arrivando in poco tempo.
- grazie e buona giornata
Pagai la tariffa e mi incamminai con le gambe tremolanti verso il laghetto del parco.
Ero quasi arrivata, vedevo solo un ragazzo girato di spalle che sicuramente era Harry, mi avvicinai diedi un colpo di tosse e lui si girò di scatto
- ehi come va?
- b..bene grazie, tu?
- tutto apposto, facciamo una passeggiata e magari andiamo a fare colazione se ti va?
- s..si va bene
Abbassai lo sguardo imbarazzata come il giorno prima ma lui mi calmò con le sue parole
- stai tranquilla non ti mangio, fai finta che sono un amico di vecchia data con cui ti sei trovata per passare la mattinata, non vedermi come una persona famosa
- o..ok
Gli sorrisi e mi avvicinai a lui. Iniziammo a camminare e a parlare, era la persona più gentile del mondo, mi faceva sentire a mio agio e ogni volta che si avvicinava un fan l'accoglieva calorosamente con un abbraccio.
- vieni, vuoi qualcosa?
Ci avvicinammo al baracchino dove vendevano di tutto: frittelle, crepes, brioches, Hot dog, piadine, gelati.. era il paradiso ai miei occhi
- mmm.. un Hot dog
Dissi persa nel profumo di pane caldo
- hahaha alle 10.30 di mattina?? complimenti, potresti darti la mano con Niall
- allora un gelato
Dissi imbarazzata mentre cercavo di nascondere il rossore delle mie guance calde
- no ma guarda che se lo vuoi te lo prendo, stai tranquilla
- va bene il gelato
Mi sorrise poi si girò verso il, in quel caso, gelataio
- vorrei due gelati al gusto..
- io limone
Intervenni da dietro alzando la mano e sorrideno
- due al limone allora
Prendemmo i gelati che pagò Harry insistentemente
- lasciameli usare i soldi che ho, se no non me ne faccio niente
- comprati un altro paio di pantaloni hahahaha, scusa
Scoppiai a ridere e inicai i suoi pantaloni malconci
- si hai ragione dovrei fare un po di shopping
- già
Bisbigliai mentre leccavo il mio gelato al limone sporcandomi pure la punta del naso
- tu dovresti imparare a mangiare il gelato invece birbetta
Mi tirò una spallata amichevole che ricambiai con un sorriso, era qualcosa di bellissimo ma ancora non mi sembrava reale, come poteva essere possibile che così dal nulla uno dei miei idoli era diventato concretamente qualcuno nella mia vita
- perchè io?
Harry fece finta di non capire e rispose con una domanda
- cosa tu?
- perchè ieri hai deciso di aiutarmi, perchè sei venuto proprio da me, c'erano almeno altre cinquanta ragazze, perchè sei venuto proprio da me?
- eri come una calamita per me, qualcosa dentro di me mi ha detto di voltarmi e ti ho vista li immersa nelle lacrime, dovevo venire da te e quando ti ho rivista per strada sola e sotto la pioggia, cavolo sembravi così indifesa e triste, non potevo lasciarti la
- Harry devo dirti una cosa, sai la caffetteria di Marisa, io circa quattro anni fa ti ho incontrato o meglio mi sei venuto addosso, sono sicura che eri tu, ho come un flash back continuo per la mente, dovevo dirtelo e..
- ora ricoro..
*flash back Harry*
"Quella mattina come molti anni ormai mi risvegliai a Holmes Chapel, paesino di 5.669 abitanti dove abitavo con mia madre e mia sorella. Mi alzai presto e decisi di andare a trovare un po di persone poi a fare colazione alla caffetteria di Marisa. Arrivai alla panetteria dove lavoravo per pagarmi gli studi, salutai tutti poi me ne andai, avevo l'estate libera. Camminavo frettolosamente verso la caffetteria, i signori che passavano con le bici mi ricordavano le volte che, da piccolo, disobbediente con'ero, correvo davanti a loro facendoli arrabbiare.
Finalmente arrivai alla caffetteria, sorrisi da fuori alle cameriere che mi avevano visto crescere poi entrai bruscamente urtando involontariamente qualcuno, il bicchiere e il libro che aveva in mano caddero, mi piegai per raccoglierlo e appena sentii la sua voce alterata ma così delicata mi bloccai, ero davanti a lei, alzai gli occhi e incontrai i suoi, verde smeraldo in un viso così dolce e chiaro, macchiato da qualche lentiggine sulle guance rosacee, teneva raccolti i suoi capelli rossi con un mollettone..
- Harry
quella voce conosciuta distolse la mia attenzione, lasciai il bicchiere appena sfiorai la sua mano
- Marisa!!
mi alzai e mi diressi verso la donna che mi  aveva chiamato lasciando la ragazza sola a raccogliere le sue cose pentendomi solo poco dopo della mia azione, ma quando mi voltai la ragazza era gia sparita
- chi era quella ragazza?
- si chiama Andy, è nuova qui, viente tutte le mattine a farmi compagnia, si siede in quel angolo e osserva mentre sorseggia il suo caffè
Marisa continuò a parlare ma io mi ero già perso nei miei pensieri, dal primo istante capii che non potevo ignorare il fatto che incontrando, per pur pochi sencondi, gli occhi di quella ragazza dentro di me si erano scatenate una serie di sentimenti indefiniti. sarei tornato ogni giorno, alla stessa ora, alla caffetteria solo per vederla ma purtroppo non la rivedetti più."
- ti ero venuto addosso mentre entravo alla caffetteria.. tu non immagini cosa ho provato quel giorno incontrando i tuoi occhi
Ti capivo, avevo provato la stessa cosa proprio come ogni volta che ti guardavo ma non riuscivo a dirtelo, un groppo allo stomaco e poco dopo le lacrime bagnarono il mio viso
- ehi, è tutto apposto, sono qua
Harry si avvicinò e mi abbracciò forte, il cono del gelato raggiunse il suolo e le mie braccia si unirono al suo corpo, non volevo staccarmi da qual abbraccio proprio come non lo voleva lui.
Il suo torace si allargava e contraeva velocemente, il suo fiato era sempre più affannato e veloce, il mio viso sempre più rigato e caldo.. mi staccai
- m..mi dispiace..
- n..non andartene anche questa volta
Mi voltai di scatto e iniziai ad affrettare il passo verso casa. Ogni passo che facevo me ne pentivo sempre di più e sentivo il vuoto alle mie spalle, volevo girarmi ma non ne avevo il coraggio, mi sentivo una codarda ma alla fine mi voltai
- muoviti o me ne vado
- no no, arrivo
Harry iniziò a correre in un attimo mi raggiunse, poi mi prese la mano e la strinse alla sua
- non fare più una cosa del genere
Sorrisi poi lo tirai per una stradina, la facevo sempre per abbreviare la strada.
- ma dove cavolo abiti?
- stai tranquillo, siamo arrivati
Entrammo in un portone e salimmo quattro piani di scale poi ci trovammo davanti ad una porta color ciliegio, un po datata..
- eccoci
Entrammo in casa, lo feci accomodare in camera mia, gli portai qualcosa da bere e gli portai un sacchetto con i suoi vestiti ben piegati e in ordine adagiati al suo interno
- tieni, li avevo dimenticati
- grazie
Prese il sacchetto e lo appoggiò al suo fianco, si guardò un po intorno poi si diresse verso l'angolo delle foto, mi piaceva troppo fotografare qualsiasi cosa, era una delle mie passioni oltre a quella di suonare il piano, ma non potevo permettermi di comprarne uno ne di prendere lezioni, i soldi mi servivano per vivere
- sei bravissima, che scuola fai?
- fotografico, adoro immortalare qualsiasi cosa ci sia di bello e particolare..
Harry sorrise poi continuò a esplorare la mia discreta stanza, era il mio regno anche se non era il massimo, io e Rose vivevamo in una casa affittata e quello era tutto quello che potevamo permetterci
- che ti va di fare??
- mm.. shopping, hai detto tu stessa che mi servono dei pantaloni nuovi
- ok, però, io voglio un altro gelato dato che quello di prima è arrivato a terra anzi che al mio stomaco
- hahahaha ok, andiamo
Io ed Harry uscimmo di casa, lasciai un bigliettino a Rose "io torno tardi, non aspettarmi per pranzo" invece Harry dimenticò il sacchetto con i suoi vestiti sul mio letto, motivo in più per rivederlo.
prendemmo un taxy che ci portò nel più grande grande-magazzino dei paraggi
- o mio dio, è enorme
Ero incantata, non ero mai entrata in un posto così grosso anche perche io venivo da un paesino forse più piccolo di quel luogo
- prima tappa gelato
- hahahaha concordo, se la troviamo però
Mi misi a ridere guardandomi intorno alla ricerca di una gelateria
- ti porto io, ormai so tutto di questo posto
Harry mi afferrò per il polso tirandomi più vicina a lui quasi da stargli addosso
- mi raccomando stammi vicina e vedi di non perderti
sorrisi poi ci incamminammo, avrei voluto tenergli ancora la mano come prima ma ora c'era troppa gente e troppe fan, era pur sempre una star famosissima mentre io non ero nessuno.




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spazio autrice:
ciao a tutti, questo è il secondo capitolo della mia prima FF, be' se siete arrivati fino a qui vuol dire che un po vi ha interessato, essendo che ho poca esperienza vi chiederei un piccolo favore.. mi lascereste una recensione con dei consigli e dei pareri in modo che possa migliorare in seguito.
ci stomettendo molto impegno e spero che continuiate a seguirla perchè mentre all'inizio potrà sembrarvi monotona avrà un seguito particolare..

  
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