E se ci fosse un nuovo arrivato?
25.Addio per sempre.
Il mattino
seguente, appena svegli, Tom e Franky si guardarono negli occhi. A entrambi
scappò un sorriso; ma sia in quello della ragazza, sia in quello del rasta man,
c’era un pizzico di malinconia. Non volevano lasciarsi.
Per la prima
volta, Tom si trovava in una situazione che non poteva risolvere prendendo a
pugni qualcuno. Di certo non poteva picchiare la sua ragazza! Aveva voglia di
fare a pugni con il mondo.
Gli era
persino guizzato in testa il pensiero che, se lei non voleva andare con lui,
forse sarebbe potuto rimanere lui con lei.
Ma
evidentemente il suo amore nei confronti della ragazza non era abbastanza forte
da fargli abbandonare la bella vita che faceva, i concerti, suo fratello e i
suoi migliori amici. E tutte quelle ragazze che gridavano come pazze ogni volta
che durante un concerto si toglieva la maglietta!
Non avrebbe
mai abbandonato tutto questo per una ragazza.
Nel pomeriggio
avrebbero dovuto riprendere il viaggio. Erano già tutti pronti, e le valigie
erano già state caricate sul bus dei Tokio Hotel.
Erano tutti
sotto che davano gli ultimi saluti a Franky, con le lacrime agli
occhi, negli ultimi tentativi di farla partire con loro. Ma invanamente.
Tom invece, al
contrario degli altri, era già al suo posto nel bus. Aveva la testa poggiata al
finestrino e le cuffiette nelle orecchie. Ancora mille pensieri gli giravano in
testa. Così tanti, che gli era cresciuto dentro un odio nei confronti di quella
ragazza tale da non volerla neanche salutare.
È proprio vero
che l’amore può trasformarsi in odio molto facilmente. E si trasforma proprio
quando l’amore non può sopportare una situazione, perché il cuore gli faceva
così male da sfogarsi in questo modo.
Intanto gli
altri salirono. Lei era lì, lo fissava. Non diceva una parola.
L’autobus
partì, e Bill faceva lo scemo: si era messo all’ultimo posto e sventolava un
fazzoletto dal finestrino posteriore, come nei film antichi, per salutare la
sua amica.
Rimase stupito
… perché proprio mentre faceva ciò per farla ridere, lei cominciò a piangere.
Tutt’un tratto si mise a correre.
Correva così
veloce che riuscì a raggiungere l’autobus!
Esattamente
nello stesso istante, Tom scattò in piedi e gridò forte all’autista di fermarsi
immediatamente e di aprire le porte!
E così fece
l’uomo, un po’ impaurito da quel ragazzo così tanto alterato.
Appena
l’autobus si fermò, Tom scese e si mise a correre incontro alla sua Franky,
che stava facendo lo stesso.
Si
abbracciarono. Poi si baciarono. Un lungo bacio appassionato.
Non volevano
più lasciarsi, e il resto del gruppo, compreso il manager, scoppiarono a
piangere commossi.
Poi, dopo almeno venti minuti di coccole, Tom prese tra le mani il
viso di Franky, le sfiorò il naso con il suo, e le disse: “Scusami!
Mi sono lasciato prendere dall’orgoglio e ho lasciato fottere ciò che per me è
davvero importante! Perché tu sei molto più importante di qualsiasi altra cosa!
Non voglio lasciarti!”.
Franky non gli lasciò nemmeno terminare la frase che
cominciò a urlare come una pazza: “Ho commesso un errore grandissimo! Mi sono
lasciata prendere dai ricordi del passato e ho pensato fosse quella la mia
strada. Ma il passato è passato e si lascia alle spalle. Sei tu il mio
presente!”.
Alla fine Tom voleva rimanere a Potenza con Franky.
Ma Franky voleva
partire con Tom e tornare in Germania! E cominciò un’accesa discussione …
sembravano già marito e moglie. E chi li avrebbe separati più a quei due!
Cari lettori, vi dico solo una cosa: vissero per sempre insieme,
felici proprio come desideravano entrambi.
Come? Beh, questa è un’altra storia.
… Volete saperla? Allora sta sera, quando vi metterete a letto,
prima di addormentarvi, pensateci un po’ su. Secondo me lo conoscete benissimo
il finale!
Addio!
Francesca Sileo