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Autore: xnothingbutclaire    14/01/2014    6 recensioni
Esiste, in una piccola città francese, una giovane donna di nome Clara, con tanti sogni e passioni. E' tranquilla e riflessiva, ma anche molto insicura e piena di dubbi e complessità.
Riuscirà mai qualcuno ad innamorarsi di lei? A comprenderla pienamente?
Esiste, nella stessa città, un giovane uomo di nome Harry, con un sogno da realizzare. E' dolce e simpatico, ma anche fragile e con dei problemi alle spalle da cui è fuggito.
Riuscirà mai qualcuno ad innamorarsi di lui? A comprenderlo pienamente?
E se vi dicessi di... Sì?
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“Sono convinto che anche nell'ultimo istante della nostra vita abbiamo la possibilità di cambiare il nostro destino.”
-Giacomo Leopardi.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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cap.2 c'est la vie
C'est la vie.

Squadro il ragazzo davanti a me con aria sorpresa, prima di rispondere.
E’ molto alto, quasi un metro e ottantacinque, con un corpo magro e slanciato, ma non gracile.
Ha delle spalle molto larghe, e braccia possenti, ricoperte di tatuaggi.
Di solito non trovo molto affascinanti le persone con tanti tatuaggi – da quello che riuscivo a vedere, i suoi saranno stati più di una quarantina – ma lui era diverso.
Il suo viso angelico è contornato da una folta massa di ricci color cioccolato, tirati indietro in modo disordinato.
Sul suo collo sono attorcigliate due catenine, una ha un ciondolo a forma di aeroplanino – che, secondo me, è davvero bella – e una con una croce.
La cosa più divertente di questo ragazzo sono i vestiti.
Indossa una maglietta bianca semplice abbastanza trasparente, dei jeans neri aderenti con dei buchi enormi sulle ginocchia e degli stivaletti marroni abbastanza rovinati.
Penso che, se non fosse così giovane, l’avrei scambiato per un barbone.
Okay, sto dicendo una cavolata. Non potrei mai scambiarlo per un barbone.
Nonostante il look abbastanza trascurato, è impossibile non notare la sua bellezza.
Il suo sorriso è luminoso e i suoi occhi verdi sono qualcosa di spettacolare.
E’ davvero attraente.
E’ una di quelle persone carismatiche, quelle che, dopo anche un solo sguardo, ti viene la voglia di conoscerli.
“Clara.” Mi presento e ricambio il sorriso, guardando poi Rosette. Non capisco il perché di quelle presentazioni. Insomma, ci ha aiutato con i fiori, ma basta.
Sicuramente quella ragazza ha qualche idea in mente.
“Ehy, Clara – mi giro verso la rossa, che mi sta parlando – stavo pensando che, forse, sarebbe stato giusto ringraziare Harry per il suo aiuto.” Eh?
“Oh, giusto, scusa. Grazie mille Harry, davvero non sapevo come fare.” Mi volto verso Rosette, come per dirle “E adesso?”.
Spero davvero si accontenti di questa risposta.
“Ehm, no. Intendevo che potremmo offrirgli il pranzo.”
Scuoto la testa involontariamente, corrucciando la fronte.
Le labbra di Harry formano un ghigno soddisfatto, il che mi fa innervosire ancora di più.
No! Ma che cavolo si è messa in testa? Non pago il pranzo a uno sconosciuto!
E poi, ci ha soltanto aiutato per la disposizione di alcune piante, non mi sembra che serva ringraziarlo così.
Se Rosette si è presa una sbandata, ci può andare anche da sola. Non ho assolutamente voglia di andare a pranzo con questi due per fare poi il palo durante i loro corteggiamenti.
“Mi dispiace, ma non ho soldi, non saprei come fare…” cerco di sviarla mentendo, ma nessuno se la beve. Sono sempre stata una pessima bugiarda.
Tanto bugiarda alla fine non sono, però, perché i soldi non ce li ho per davvero.
“Non importa, allora. Paghiamo noi.” Interviene Harry.
Ugh, questa non ci voleva! E adesso cosa mi invento?
“Non credo che possa lasciare il negozio, di solito a quest’ora c’è sempre un sacco di gente!” tiro fuori una scusa idiota, giusto perché non so più cosa inventarmi.
Questa strada è desolata da più di due ore.
“A me non sembra.” Ridacchia Rosette.
“Potrebbero arrivare!” Harry alza un sopracciglio.
Dopo la mia affermazione, Rosette mi tira per un polso e comincia a parlarmi sottovoce, dando le spalle a quel ragazzo.
“E dai, Clara! E’ finito il turno, possiamo anche chiudere il negozio!”
“In realtà manca mezz’ora! – la correggo – ma in ogni modo non voglio assolutamente partecipare a questi tuoi giochetti del cavolo. Sono stanca e voglio andare a casa.” Replico seccata e anche abbastanza alterata. Rosette sbuffa sonoramente.
Probabilmente sta pensando che io sia solo una palla al piede, una perfettina del cavolo che non si lascia mai andare.
Ed ha ragione, tutto questo è vero.
Ma a me, sinceramente, non importa, ci tengo a questo lavoro, per quanto insulso possa essere. E poi, so già cosa accadrà al ristorante.
Questi due si comporteranno tutto il tempo come due fidanzatini ed io sarò esclusa.
Preferisco evitare.
“Scusate ragazzi, ma non posso, davvero.” Che vadano anche senza di me.
“Oh beh, allora saremo solo noi due…” dice la rossa, rivolgendo uno sguardo malizioso a Harry, che, stranamente, non ricambia.
Sto per ritornare all’interno del negozio, quando il ragazzo continua a parlare.
“Ci parlo io con mio padre.” Che? Vedo Rosette che rotea gli occhi, infastidita più che mai.
“Tuo padre?”
“Sì, lui è Des Styles, il proprietario di questo negozio. Non credo si arrabbierà per questa uscita. Dopotutto, è venerdì e non c’è nessuno.” Aspettate un momento.
Il famoso e rinomato – almeno in questa città – Des Styles è suo padre?
Pensandoci un attimo, ci assomiglia parecchio. Non ci avevo mai fatto caso.
Stessi occhi verdi, stessi capelli ricci (anche se quelli del signor Styles non ci sono quasi più) e stesso sorriso.
Praticamente due gocce d’acqua, se non fosse per la differenza di età che li separa.
Harry mi rivolge un sorrisetto accattivante, ed io non posso far altro che annuire.
“Fantastico! Allora Harry, dove possiamo andare?”
“C’è una trattoria qui vicino, è italiana ed è davvero buona! – si gira verso di me – a te va bene?” annuisco, mostrando un timido sorriso.
Da quando in qua gli interessa del mio parere?
“Come fai a conoscere tutti questi bei posti? Si vede che vivi da molto qua!” esclama Rosette, attorcigliandosi i capelli attorno alle dita.
Sbuffo, roteando gli occhi al cielo.
E’ possibile che non si sia mai domandata se, con questo suo modo di fare, possa fare bella figura con gli altri?!
Capisco che ognuno può fare ciò che gli pare, ma andiamo!
Ogni volta che incontra qualche ragazzo carino fa la gatta morta! Mi dà suoi nervi.
Dovrebbe capire che ci sono cose più importanti di andare con tutti i ragazzi della città.
Dopo un viaggio alquanto silenzioso quanto imbarazzante, arriviamo alla trattoria di cui ci parlava Harry.
Appena entrati, un ragazzo lo saluta calorosamente, abbracciandolo.
E’ decisamente più basso di Harry, ma è bello quanto lui.
Occhi blu, capelli castani e un sorriso spiritoso.
Ha un’aria simpatica e spensierata.
“Louis!” Harry ricambia l’abbraccio, sorridendo.
“Cosa ti porta qui?” si volta e indica noi due, che lo salutiamo con la mano.
“Lei è Rosette – dice indicano Rosette – e lei è Clara” dice indicando me. “E lui… Beh, lui è Louis, il mio migliore amico nonché neo-cameriere di questo ristorante.” Conclude sorridendo raggiante.
L’amico ci stringe la mano e fa un occhiolino a Harry, per poi lasciarci entrare nella sala principale.
“Dove volete sedervi?” ci chiede.
“Qualunque posto va bene, per me.” Dico io.
“Idem per me” mi segue Rosette.
Il cameriere, Louis, ci fa accomodare in un tavolo al centro della sala e ci fa posare i giacchetti su un attaccapanni vicino all’entrata.
Rosette va un attimo in bagno e mi lascia da sola con Harry al tavolo.
Appena seduta, mi guardo intorno. E’ davvero un bel locale.
E’ piuttosto spazioso, arredato in stile vintage, con tanto di sedie in vimini e tovaglie a fiori dai colori sgargianti.
“Hey, che succede?” mi chiede Harry divertito, avendo notato il mio sguardo meravigliato.
“No, stavo guardando questo ristorante. E’ davvero bello, non sapevo nemmeno che ci fosse!”
“L’hanno finito di costruire una settimana fa, infatti – lo guardo interessata – quel mio amico all’entrata ci lavora da… Due giorni? E’ davvero un disastro. Perde il lavoro ogni due settimane!” Non posso fare a meno di sorridere alla sua affermazione.
“Sembra simpatico!” annuisce, sorridendo a sua volta.
“Già.”
Se prima ero a corto di idee, adesso lo sono di parole. Non è la mia giornata.
Me ne sto davanti a questo Harry, rigirandomi il cellulare tra le mani e tenendo gli occhi fissi sul tavolo.
“E quindi sei inglese, giusto?” chiedo, sperando di non fare la figura del poliziotto che fa il terzo grado al criminale.
“Esatto. Si nota tanto?”
“In effetti sì, molto. Il tuo accento si sente tantissimo.”
“In pratica il mio francese è pessimo?” chiede divertito, facendo ridere anche me.
“No! Si sente soltanto il tuo accento d’origine, cosa che, per me, è molto bella. Io vorrei avere l’accento italiano dei miei nonni, ma la mia voce è da perfetta francese.” Spiego sorridendo.
“Italiana, eh? Un po’ si vede.”
“Nah!” ribatto.
“Invece ti dico che si capisce almeno un po’. Sono stato diverse volte in Italia, ed ho avuto la possibilità di osservare molte ragazze – curva un angolo della bocca in alto, facendomi capire cosa intendeva – Ci assomigli molto.”
“Uh, mi fa piacere allora.” Lo ringrazio sfoderando un altro sorriso.
Avrò sorriso almeno venti volte oggi. Harry mi fa davvero quest’effetto?
Sembro quasi entrata in un film adolescenziale.
Ritorniamo all’estenuante silenzio di prima. Se ci fosse Rosette non ci sarebbe sicuramente. Aspetta, Rosette dov’è finita?
“Ma Rosette?” chiedo insospettita.
“Non lo so, è in bagno da almeno quindici minuti.” Mentre parliamo sentiamo la porta del bagno chiudersi, e entrambi ci giriamo verso di lei.
Si siede accanto a Harry, poggiando una mano sulla sua coscia.
Lui le sorride, visibilmente eccitato, e cominciano a parlare, estraniandomi completamente dalla conversazione.
Ecco, i miei presagi si sono avverati. Mi giro i pollici per un po’, ascoltando i loro discorsi e cercando di intromettermi, finché arriva il cameriere e prende le nostre ordinazioni.
Basta un secondo e gli occhi blu di Rosette si puntano nuovamente in quelli verdi di Harry.
I due flirtano ininterrottamente e, dato che non ho niente di meglio da fare, li osservo.
Rosette si gira una ciocca di capelli rossi tra le dita e fissa le labbra di Harry muoversi mentre parla.
Avere Harry così vicino mi fa rendere conto ancora di più di quanto sia affascinante. Quanti anni potrebbe avere? Ventitrè, ventiquattro?
Sta chiacchierando a non finire, e, mentre con una mano gesticola, con l’altra accarezza la mano di Rosette.
Sinceramente? Mi fa ridere quella situazione.
Da un lato ci sono questi due che si corteggiano senza pudore, da un altro ci sono io, la povera sfigata che si annoia da morire.
Mi chiedo il motivo per cui mi hanno portato con loro.
Ah, giusto, Rosette doveva farmi sentire una stupida, ancora una volta.
Guardo l’orologio, e spalanco gli occhi quando noto che sono ancora le tre e non ci hanno portato il primo.
Mi passo una mano sul viso, pensando all’enorme sbaglio fatto per essermi fatta convincere. A quest’ora potrei essere a casa e rilassarmi sul divano, bevendo una cioccolata calda e guardando la televisione in compagnia del mio gatto.
Sgattaiolo in bagno per passare il tempo, ripetendomi non andare mai più a questi stupidi appuntamenti a tre di Rosette.
Mi guardo allo specchio e mi vergogno di quello che vedo.
Ecco a voi una stupida spilungona, vestita come una nonnetta, che si intromette in un appuntamento tra due ragazzi palesemente innamorati.
Certo che è triste come cosa.
Esco dal bagno e sbatto contro qualcuno. Perfetto, le figuracce anche nel ristorante!
Mi verrebbe voglia di andarmene via e tornare a casa, chiudermi in camera, infilarmi sotto alle coperte e restarci per tutto il giorno.
“Scusa, non volevo!” grido in preda alla disperazione e alla stanchezza.
“Hey, non ti preoccupare!” finalmente trovo il coraggio di alzare il viso e vedo Louis, l’amico di Harry.
“Ti dò una mano a raccogliere i piatti.”
“Scusami tanto, davvero. Ero presa dai miei pensieri.” Aggiungo imbarazzata.
“Dai tuoi, o dai loro?” dice indicando il tavolo dove sono seduti Rosette e Harry, mentre si baciano appassionatamente. Scuoto la testa, in segno di disapprovazione e di disgusto.
“Ci avrei scommesso di tutto che entro dieci minuti avrebbero cominciato a sbaciucchiarsi! Da quanto si conoscono? Una, due ore?” Comincio a ridere, attraendo lo sguardo stranito degli altri clienti.
“Neanche, una mezz’oretta scarsa.” Rispondo sconsolata.
“Mi dispiace, devi essere stanca di tutti quei corteggiamenti.”
“Non ti preoccupare, sopravviverò!” gli dico, cercando di convincere più me che lui.
“Dai, che ce la fai.” Louis sorride e mi dà una pacca sulla spalla.
Ritorno al tavolo e i loro sguardi si puntano su di me.
“Ma dov’eri finita? Sono arrivati i primi.” Annuisco, sedendomi.
Mangio i miei spaghetti senza proferir parola.
Sicuramente, tra poco riprenderà la loro alchimia, ed io dovrò stare lì a guardare.
Ma aspetta, chi mi dice che devo farlo per forza?
Potrò anche non essere un asso nel mentire, ma nessuno mi costringe a sopportare questa noia mortale.
“Scusate ragazzi, ma devo andare via… Devo fare un sacco di faccende a casa, poi c’è anche il gatto…”
Sicuramente Rosette starà facendo i salti di gioia dentro di sé, ma la reazione più strana è quella di Harry, che si alza e mi segue fino all’uscita.
“Hey, hey, non andartene.” Un senso di rabbia mi pervade e gli rispondo con quello che penso. Tanto non lo vedrò mai più, non devo mentire anche con lui.
“Oh, andiamo, non mi sembra che vi interessi tanto della mia presenza! C’è una fermata dell’autobus qui vicino, torno a casa e mi tolgo di mezzo. Ciao, Harry.”
“Lascia che ti accompagni – mi ferma prendendomi per il polso – l’autobus arriva tra venti minuti.”
“Non mi interessa.”
“Ti prego.” Sospiro sconsolata e mi faccio convincere da lui, per la seconda volta.
Ci avviamo verso la sua auto, dopo aver avvisato Rosette, che non l'ha presa per niente bene, anzi, se non fosse stato per Harry lì davanti mi avrebbe dato un pugno.
E' solo un passaggio, no?
E allora perchè mi sento così... Strana?




Chiara's corner.

Ciao a tutti!
Sono di qui, a sfracassarvi le scatole con il secondo capitolo di questa fan fiction!

Yayy! (?)
Okay, andiamo subito alla storia che altrimenti ricomincio a scrivere uno dei miei soliti monologhi idioti che finiscono soltanto per annoiarvi.
Anche se avevo detto che avrei cercato di far conoscere di più i nostri personaggi principali, Harry e Clara, non intendevo che l'avrei in questo capitolo.
Come vedete, è un capitolo di "passaggio".
Cioè, il personaggio di Clara è anche abbastanza ben solidato. E' una ragazza per bene, posata, un po' timida, impacciata e molto studiosa.
Ma non ho ancora parlato della sua vita, dei suoi hobby, degli amici, della famiglia... Insomma, c'è ancora tutto da vedere.
Di Harry invece non si sa praticamente niente, a parte che, beh, si chiama Harry (ma va? lol), è il figlio del proprietario del negozio di fiori, ha un passato in cui ha viaggiato molto ed è attratto da Rosette ma gli sta simpatica anche la nostra Clara. Le ha pure offerto il passaggio, che gentleman!
Potrà sembrare che Styles in questa fan fiction faccia la solita parte del duro e senza sentimenti che si scopa mezza popolazione femminile, ma no. Assolutamente no.
Non voglio che lui risulti una persona che non è.
Nei prossimi capitoli si scoprirà un po' più di lui, ve lo prometto!
Poi, come avete letto, si è aggiunto anche il nostro carissimo Louis Tomlinson, yay!
Gli ho dato la parte del cameriere perchè anche nella realtà lo è stato!
Mi sembrava carina come cosa!

Mi raccomando, ditemi cosa ne pensate di questo capitolo!
Qualche commento, negativo o positivo che sia, o consiglio mi aiuterebbe davvero molto.

Ringrazio immensamente le persone che hanno recensito lo scorso capitolo (thank you soo much!), quelle che la hanno aggiunto tra le preferite e tra le seguite.
Tra le ricordate nessuna, nuo! :c
AHAHAHA just joking!
Adesso vi saluto tutte! (immaginatemi mentre faccio "ciao, ciao" con la mano lol).
Buon martedì (?), si spera che questa settimana sia più veloce e meno pesante di quella passata!
Au revoir! xx

Ps. Se volete il mio twittah, sono @dj_chiara :)
Se volete contattarmi, chiedermi scambi recensioni o qualunque altra cosa che vi venga in mente, io ci sono!

Ps. 2: Ho anche tumblr! Voglio conoscere tanti nuovi profili faighissimi (non come il mio, che è una mezza cacchetta AHAHA), quindi, seguitemi e vi seguirò subito!
Sono chiarascorner :D

Ps. 3: Se qualcuna di voi avesse voglia di scrivere qualcosa sulla mia fan fiction su twitter, l'hastag è #C'estlavieFF

Chiara loves ya.


   
 
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