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Autore: Shioko    14/01/2014    2 recensioni
Un bambino con un impermeabile e un buffo cappello bianco a macchie stava correndo sotto la neve da solo,sembra vagare senza una meta. Indossava delle scarpe poco adatte al clima e dei pantaloni fino a sotto al ginocchio. Aveva delle piccole occhiaie sotto agli occhi e essi sono di un colore grigio. I capelli erano neri corvini, dalla tasca fuoriusciva un coltellino da incisioni.
“Accidenti, mi sono perso...” disse preoccupato.
(Tratto dal primo capitolo)
Questa è la storia di Trafalgar Law e i suoi pirati del cuore. Leggete e lasciate una recensione, baci Shioko.
Genere: Avventura, Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bepo, Pirati Heart, Trafalgar Law
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Era ormai sera, come al solito finito di cenare Law e Bepo si recavano al piano superiore per andare a dormire ma non prima di aver letto un racconto. Questa volta non di paura ma un semplicissimo racconto: Cenerentola. Poteva sembrare al quanto ridicolo ma Law era così appassionato da quel racconto, sopratutto la parte nella quale il vestito e la carrozza comparivano dal nulla. Gli sembrava così magico...Aveva sentito parlare dei Frutti del Diavolo, dei frutti che se ingeriti portavano a grandi abilità ma sfortunatamente coloro che ingerivano uno di questi frutti perdevano la capacità di nuotare per sempre. Law credeva che la madrina di Cenerentola ne avesse mangiato uno, che le permettesse di far apparire tutto ciò che desiderava e quando lo desiderava.
Bepo era sempre attento quando il bambino leggeva, sapeva che lui lo faceva sopratutto per fargli imparare la lingua. Bepo si trovava proprio bene in quel castello, si sentiva al sicuro.
Finita la storia i due “bambini” si addormentarono.
 
Verso le 6 del mattino...
Law si era appena svegliato di soprassalto a causa di rumori molesti provenienti dal piano inferiore...
Prese il suo coltellino da incisioni e scese le lunghe scale, arrivato di sotto si guardò in torno, quel rumore assomigliava a dei passi che lui conosceva bene, troppo bene.
Andò nel soggiorno, i passi erano accompagnati da rumore di voci, parole, risate..
Li vide... gli sorridevano come facevano sempre, si avvicinavano pian piano..lo stavano per abbracciare e BE-BE-BE-PO!
La sveglia suonò.
Era solo uno dei suoi sogni, accidenti!Ancora una volta gli era successo, era un tormento...
Poco distante da lui c'era il suo nuovo animale: Bepo.
Era una mattinata grigia, il cielo era nuvolo e alcuni corvi volavano nell'aria, la neve sembrava non volere più andare via...
Law appena alzato, fece colazione con Bepo e poi si alzò da tavola dirigendosi nella piccola biblioteca.
Cercò tutti i suoi piccoli attrezzi e li posizionò in ordine di grandezza sul tavolo dove subito dopo, stese un lungo lenzuolo bianco.
Prese il barattolo dove aveva messo una rana sezionata ed iniziò ad osservarlo. Scrisse in un taccuino tutto ciò che notava, su esso c'era anche un buffo disegno di una rana con una x sulla pancia, ma assomigliava più che altro ad un serpente... Forse non era molto bravo a disegnare.
Poco dopo iniziò a disegnare un batuffolo con due piccoli occhi, lo lasciò incolore probabilmente l'animale era di natura bianco.
Il suo sguardo si posò su Bepo che era intento a giocare con un piccolo animale di pezza. Sul volto d Law apparse un ghigno divertito...
Che cosa aveva in mente quel bambino?
Tornò a fissare la rana sezionata che aveva disegnato...
Era molto piccola anche quella che aveva usato come pratica, probabilmente quelle più grandi erano difficili da trovare, sopratutto con tutta quella neve si nascondevano bene.
Law si alzò dalla sedia sempre molto divertito, accarezzò Bepo e lo guardò per lungo tempo.
Poco dopo lo fece camminare fino al tavolo e improvvisamente con un gesto veloce lo mise sul lenzuolo.
Voleva sezionarlo? Negli occhi di Bepo si poteva leggere la paura.
Law si avvicinò sempre di più all'orso e allungò le mani, probabilmente per prendere il suo coltellino..
Ad un tratto le mani si unirono dietro Bepo, quest'ultimo spalancò gli occhi, forse era arrivata la sua fine?
Dicono che gli animali percepiscono più delle persone, che capiscono quando sta per succedere qualcosa.
Improvvisamente Law abbracciò l'orso. Era l'ultimo saluto prima che esso passasse a miglior vita?
Law affondò l'intera testa nel morbido pelo. Era da così tanto che non sentiva il calore di qualcuno sulla pelle, era una dolce e morbida sensazione... Era come abbracciare del cotone, soffice ma allo stesso tempo liscio.
Law assunse di nuovo quel ghigno e disse all'orso: “Sai cosa facciamo adesso?”
Bepo non rispose.. Il bambino continuò continuò: “Ci divertiamo!”
A quelle parole Bepo non sapeva se sorridere o piangere, forse il divertimento sarebbe stato solo per il suo padroncino..
Ad un certo punto Law afferrò l'orso e lo mise per terra. Law con tutta la voce che aveva in corpo urlò: “ANDIAMO A CACCIA DEL FRUTTO DEL DIAVOLO!”
Bepo tirò un sospiro di sollievo, il suo cuore si stava tranquillizzando... si era visto la morte passargli davanti in quei momenti.
Law guardò fuori dalla finestra e osservo ancora una volta l'orso e poi disse: “Avrai freddo anche tu, no?” Il piccolo Bepo annuì, Law corse al piano di sopra a prendere un cappotto probabilmente suo, di quando era più piccolo e lo lanciò all'orso. Quest'ultimo se lo infilò e seguì Law che si era già avviato all'uscita.
Si avviarono e scesero in paese, entrarono in una drogheria chiedendo dove si potessero trovare i frutti del diavolo. Nulla, il negoziante non sapeva nulla.
Law uscendo prese a calci un sasso facendolo finire contro il vetro di una finestra che improvvisamente si ruppe. Ecco che la proprietaria, una vecchia, si affacciò subito per controllare chi fosse stato a procurargli quel danno alla finestra.
Law e Bepo spalancarono gli occhi, la vecchia signora urlava al vicinato di prendere i due amici e farli arrestare.
I “bambini” decisero che la cosa migliore era correre, CORRERE, C O R R E R E!
Non avevano più fiato in corpo dopo quella lunga corsa... la gente del posto era veramente abile e il bambino era già odiato per diversi motivi, sopratutto perché procurava sempre danni a qualcuno.
Si guardarono in torno e in quel punto sembrava che la neve non fosse arrivata... eppure era molto in alto, era molto insolito.
C'era un albero molto luminoso, con foglie dorate e argentate. Abbagliati dalla luce i ragazzi tentarono lo stesso di vedere che cos'era quello strano albero.
Appeso ad esso c'era solo un frutto, da una forma insolita, era molto grande.
Law prese il suo coltellino dal cappotto e fece per avvicinarsi all'albero. Si guardò in torno per vedere se ci fosse qualche abitazione vicina alla quale poteva probabilmente appartenere. Non c'era anima viva. Decise di tagliare il frutto. Lo raccolse e corse verso casa assieme a Bepo.
Lo mise sul tavolo, sul lenzuolo bianco e iniziò a osservarlo con attenzione.
Forse era velenoso? Oppure era uno dei frutti del Diavolo? E se lo avrebbe mangiato sarebbe morto? Oppure sarebbe diventato potente?
Law disse a Bepo: “Se dovessi morire, non seppellirmi.” Detto questo tagliò il frutto in piccole parti, dopo qualche occhiata ancora, prese coraggio e mandò giù un pezzo, poi un altro e ancora un altro.
Passò qualche minuto.
C'era silenzio.
Bepo guardava l'amico. Law iniziò a emettere suoni di dolore e ad un tratto tutto finì.
Il bambino si guardò allo specchio... Era cambiato qualcosa? No. Assolutamente, tutto era uguale...
Decise di uscire fuori e tirò la mano fuori dal cappotto e la lascio a pochi centimetri da lui a livello dello stomaco. Si concentro e mise la sua forza nella mano... Apparve una specie di bolla sul terreno, di un colore azzurrino-verde.
Il suo potere era quello di fare bolle sul terreno?
Law: “Ma che razza di potere è? A cosa mi serve?!” Improvvisamente mosse la mano e l'albero che era dentro la bolla si librò in aria, lo spaventato fece chiudere la bolla.
Law corse dentro casa a chiamare Bepo: “BEPO-YA! Vieni a vedere cosa so fare!”
Questa era una delle poche volte in cui il bambino sembrava essere felice e soddisfatto di se stesso.
Riaprì la bolla e decise di spostare questa volta più alberi..
Il piccolo orso rimase a bocca aperta, era incredibile! Law voleva scoprire qualcosa di più sul suo frutto del diavolo e allora prese lo slittino e scese giù nel villaggio. Si recò di fretta nella libreria dove prese un libro che si trovava nel reparto proibiti ai minori, dove vi erano i frutti del diavolo illustrati. Sperava che il suo fosse già conosciuto così da poter sapere il nome, ma prima di cercare scappò senza pagare e trascinando lo slittino, arrivò di fretta a casa. Sfogliò le pagine del libro e dopo qualche secondo vide il suo.
Modello Ope Ope, ciò significava operazione.
Lesse bene tutto ciò che c'era da sapere su esso, il libro spigava come poteva essere sfruttato: creata la bolla il bambino si sarebbe potuto spostare liberamente dentro essa , come un teletrasporto, poteva scambiare le anime e poteva ferire con qualche arma coloro che erano nel raggio della bolla.
Al piccolo Law brillavano gli occhi. Si sentiva potente per la prima volta nella sua vita, era così felice che festeggiò versandosi del vecchio sakè sia a lui che al suo animale.
Improvvisamente qualcuno bussò alla porta del castello.
Law andò ad aprire, un uomo con dei grandi stivali e un lungo cappotto lo attendeva proprio dietro la porta. Era molto alto e aveva due lunghi baffi neri.
Signore: “Tu devi essere Trafalgar Law, vero?” Il bambino annuì.
Il signore allora proseguì: “Molto piacere, sono il preside della scuola... Essendo rimasto orfano, il sindaco si è preso la responsabilità di farti frequentare la scuola anche se contro la tua volontà.
Law: “E chi vi ha detto che io non voglia frequentare la scuola?”
Il preside fece una breve risata e disse: “Perfetto, allora signorino Law l'aspettiamo domani, la scuola elementare è quella vicino al municipio, mi raccomando si metta questo grembiule e porti con se matita, penna e un quaderno” Detto questo, salutò e uscì dal castello.
Law preparò subito lo zaino per il giorno successivo, era felice di andare a scuola, forse gli avrebbero dato altri libri di chimica organica...
Il sole era già calato da qualche ora e i due ragazzi finita la cena si avviarono per andare a riposare, ma Bepo prese un libro dalla libreria e lo porse a Law, quest'ultimo guardò la copertina e aveva scelto “Il brutto anatroccolo”.
Il bambino iniziò a leggerlo anche se non era di suo gradimento...ma magari Bepo avrebbe appreso qualche altra parola.
I bambini si addormentarono appena finita la storia.
 
6:30 BE-BE-BE BUM!
Fu così che Law diede un colpo alla sveglia rompendola.
Si preparò la colazione, poco dopo si mise una camicia con la cravatta con sopra il grembiule, indossò il capotto e il solito cappello e poco dopo prese lo zaino, si mise le scarpe e uscì.
L'aria era fresca e riecheggiava nell'aria un rumore del ruscello che scorreva proprio vicino all'abitazione.
Law era così felice di andare a imparare nuove cose, sperava di poter apprendere come sezionare animali di medie dimensioni e come poter far perdere loro poco sangue...
Arrivò a scuola e la segretaria, capendo che si trattava di un nuovo bambino, lo accompagnò fino in classe.
La signora bussò alla porta e annunciò il nuovo arrivato ai compagni: “Salve bambini, lui è il vostro nuovo compagno di classe, si chiama Trafalgar Law!” I bambini l'osservavano e iniziarono a bisbigliarsi a vicenda nell'orecchio, poco dopo la maestra fece sedere Law nell'ultimo banco.
Essendo già in seconda, la maestra aveva iniziato un dettato quando ad un tratto si accorse che Law non scriveva e gli domandò: “Ehi, perché tu non scrivi?”
Law la guardò e spiegò: “Perché non sono interessato a questo genere di cose”
La maestra rispose: “Ma siamo in seconda, questo fa parte del programma, spiegami, che cosa ti interesserebbe?”
Law guardò annoiato la maestra e poco dopo disse semplicemente: “Voglio diventare un chirurgo”.
I compagni scoppiarono a ridere e Law rimase a guardarli, non capiva cosa avesse detto di così divertente da scatenare quel baccano.
La maestra lo fisso e ribadì: “Sei in seconda, se non ti sta bene puoi benissimo dire ai tuoi genitori di ritirarti! Poi sei piccolo per fare il chirurgo, suvvia, prima devi imparare a scrivere e leggere molto bene”.
Law rimase scosso appena sentì pronunciare la parola genitori, poco dopo iniziò a scrivere un piccolo tema su che cosa fosse un tessuto e un organo, lo lesse ad alta voce e poi disse: “Ora che so farlo, posso andare nella classe successiva?” La maestra rimase spiazzata.
Come poteva un bambino di 7 anni sapere tutto quello?
Corse in cerca del preside, chiedendo che il bambino fosse messo nella sezione adatta a lui. Il preside consigliò di far frequentare al bambino lo stesso la seconda elementare e disse che non gli importava se era migliore degli altri, la scuola era quella, quelle erano le regole. Gli vennero consegnati tutti i libri per l'anno scolastico, un libretto per le comunicazioni e anche il regolamento d'istituto, che vietava l'utilizzo di cappelli nell'aula. Il bambino venne costretto dalla maestra a levarsi il suo amato cappello a macchie nere.
Poco dopo Law tirò fuori il coltellino ed ovviamente la maestra insistette per farselo consegnare, così il bambino preso dalla rabbia, creò la sfera dicendo: “Room” apparve la sfera e con il piccolo coltello tagliò la sedia della maestra che cadde a gambe all'aria. Law venne subito portato in presidenza, la maestra era scioccata, non sapeva che i frutti del diavolo esistessero veramente.
Law si beccò un mese di punizione, ciò significava dover restare a scuola a pulire dopo le lezioni.
Law rimase deluso dal suo primo giorno di scuola, sperava di seguire lezioni più interessanti e non di imparare a scrivere o a fare le moltiplicazioni... Invece l'unica cosa che aveva imparato era come si lavava il pavimento.
Qualche ora dopo...
Arrivato a casa il bambino appoggiò il piccolo zaino vicino al divano e subito dopo andò in sala da pranzo.
Nella casa si era sparso un odore di bruciato, così Law seguì la scia e trovò il piccolo Bepo che aveva appena bruciato l'arrosto.
Law arrabbiato disse: “Che diavolo stai facendo stupido orso?”
Bepo non sapendo ancora articolare le parole rispose: “Scusa, io no volere” subito dopo scappò via in lacrime.
Law si accorse di essere stato troppo duro con Bepo e andò a cercarlo...
Lo trovò infilato sotto al suo letto, abbracciato al piccolo pupazzetto, tutto un pianto.
Law si avvicino e si sdraiò sul pavimento e disse: “Scusa Bepo, non volevo farti piangere... sono stato scortese, ma cosa volevi fare?”
Bepo ripose: “Volere cucinare per signorino Law, lui così bravo con Bepo”
A quelle parole Law lo tirò fuori dal letto e lo abbraccio, forse, per la prima volta, aveva trovato un amico, un po' strano ma pur sempre un amico.
Law successivamente propose: “Bepo, vuoi imparare a parlare?” L'amico annuì, così Law prese uno dei libri che gli erano stati consegnati ed iniziò a fare lezione all'orso.
 
To be continued...
 
 
 
Angolo dell'autrice
Salve a tutti i miei amati lettori, ecco a voi il secondo capitolo... Spero vi sia piaciuto e spero di ricevere molte vostre recensioni perché così riesco a capire meglio se è di vostro gradimento.
Il nostro Law ucciderà la maestra la prossima volta? Chi lo sa...
Grazie a tutti per avere letto e alla prossima,
un bacio la vostra Shioko :)
 
 
  
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