Capitolo 6
“RON….Non vedo ancora niente!!!!!”
Hermione
cadde in ginocchio e cominciò a piangere.
“No..no-no-no!Hermione non piangere ti prego!”
Ron la afferrò per le spalle,asciugandole
con un fazzoletto le lacrime.
“Ascoltami non è solo la luna ad
essere bella!ci sono tante altre cose che sicuramente ti saranno piaciute nella
vita!Non preoccuparti Hermione troveremo una
soluzione, ci sarà senz’altro qualcos’altro di bello da vedere…per
esempio io vedo te, e sei la cosa più bella che io possa vedere!”
Ron le allontanò i capelli dagli occhi. Un lieve
rossore le colorì le sue gote ancora bagnate da lacrime. I due si presero per mano e si avviarono insieme verso la porta della
casa.
La mattina seguente Ron stava disperatamente gironzolando
per la sala, mordendosi il labbro freneticamente.
“Miseriaccia!Ci sarà qualche cosa che l’avrà colpita,no?Io-io sono un’idiota!La amo!La
amo con tutto me stesso e non so che cosa le ha dato delle forti emozioni,non
so dove, quando…perché!!!AHHHH…cavoli!”
Continuava a grattarsi la testa,arrovellandosi
nei suoi contorti pensieri. Ron sapeva che il tempo stava stringendo, al
tramonto di domani se i due non avessero trovato una soluzione, Hermione sarebbe rimasta cieca per sempre,ma
lui non lo poteva permettere!Perchè perdere il
bagliore dei suoi occhi voleva dire perdere un pezzo del suo cuore.
Hermione
intanto si era appena svegliata e a tastoni era giunta
fino alla sala da cui sentiva provenire il calpestio di Ron sempre più agitato.
“Ron…Ron sei qui?Dove sei
Ron?”
Hermione
si girava ripetutamente a destra e a sinistra stando ben attenta a non perdere
il contatto con la parete. Intanto in lei cresceva un senso di terribile
angoscia: sapeva che in quel momento se non ci fosse Ron per lei non ci sarebbe
più alcuna possibilità di vedere, anche se a quel punto se Ron l’abbandonasse per lei non avrebbe avuto alcuna importanza
riacquistare la vista.
Ron le piombò di scatto dietro, facendole prendere
un bello spavento. La cinse con le sue braccia intorno alla vita, poi la baciò
romanticamente.
“Andiamo Hermione non c’è
tempo da perdere!”
“Lo so”
A quelle parole il volto della ragazza si ingrigì ancora di più, ma questo non era il momento per
abbattersi, non le era concesso.
Dopo qualche ora Ron ed Hermione giunsero presso un campo pieno di fiori. Ogni
colore risaltava alla luce del sole: il rosso dei papaveri, il verde dell’erba
tenera, il giallo delle margherite, il blu del cielo. Non mancava niente, qui Hermione avrebbe
potuto apprezzare ogni sfumatura di colore.
Ron la
diresse di fronte al prato, poi la invitò a concentrarsi su quello spettacolare
paesaggio,dove la natura poteva dare prova della sua
immensa bellezza.
“Respira…per ora tieni le
palpebre degli occhi chiusi non sforzarti di guardare. Ascolta. Lo senti il
rumore del vento?”
Ron le odorava i capelli fra le dita delle mani, mentre
la stringeva a sé.
“Si, lo sento!E’ una brezza
piacevolissima!”
“E il rumore del ruscello?E gli uccellini?”
“Si Ron non sono sorda!”
Sorrise per un attimo la ragazza,abbandonandosi
tra le sue braccia.
“E il calore del sole?lo senti?Rende il tuo viso
ancora più luminoso e splendido…”
Ron le accarezzò dolcemente il viso.
“Si,posso udire e percepire
tutto…”
“Bene!Allora aprì gli occhi e dimmi quello che vedi…”
Ron la strinse a sé sperando che questa volta fosse
la volta buona. Non avrebbero avuto più possibilità
per quella giornata. Ron aveva portato la sua amata in uno dei posti più belli
che conosceva in cui i due avevano passato del tempo insieme,ma
questo aveva implicato una gran perdita di tempo.
Le mani di Hermione
cominciarono ad allontanarsi dalle sue. La ragazza cominciò a tremare e
balbettare. Il terrore la pervase di nuovo e questa volta una crisi di nervi
sembrava averla catturata completamente.
“RON!!IO NON CI VEDOOOO!!!”
Hermione
si girò sapendo che ancora Ron era da quelle parti, poi cominciò a tirargli pugni
sul petto e ad affondare le sue unghie sulla sua maglia fino ad arrivare alla
pelle.
“AHH-AHHH”
Hermione
continuava a contorcersi e ad urlare, mentre Ron era
impietrito e non sapeva più come calmarla.
“E’ finita…”
Solo queste erano le parole che Hermione
continuava a ripetersi.