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Autore: ibraforever58    18/01/2014    3 recensioni
Sono passati sette anni.Sono passati sette anni da quando ho fatto l'amore per la prima volta con il mio migliore amico,sono passati sette da quando mi sono innamorata di lui.E' da sette anni che non lo vedo,è da sette anni che ho un figlio e lui non sa di esserne il padre.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una parte del mio cuore voleva perdonarlo ma un'altra lo odiava.Ero combattuta.
Mi stavano passando davanti tutti i bei momenti che avevamo passato insieme,le foto buffe,i baci,gli abbracci,le risate…ma anche i brutti momenti,quando mi ha lasciata,quando si è dimenticato di me.
< Emily? > Harry mi riporta sulla terra.
< Che c’è? > gli  domando brusca.
< Ti amo e non ho mai smesso di farlo! > mi disse dolce.
< Non dirlo! Non voglio sentirti dire mai più una cosa del genere.Tu non mi ami. > dissi furiosa.Non poteva venire qui dopo sette anni e dirmi che mi ama.
< Tu sei cambiata… > mi sussurra.
< Sai,com’è…A fuori di incontrare stronzi diventi stronza pure tu.  >
<  Mamminaa ho famee > Tristan ci interruppe.
< Vieni qui tesoro che adesso mamma va a cucinare. > e lo prendo tra le braccia dolcemente mentre Harry ci guarda  e sorride. < Come va la testa,amore? Ti fa male? > chiedo al mio piccolino.
< No,mamma sto meglio >
< Che ne dite se andiamo a pranzo fuori? > domanda Harry < Che ne dici Tristan,ti va? > Cerca di corrompere il mio piccolo! Stronzo.
< Non mi sembra il caso! > rispondo.
< Io voglio andarci! > mi dice con gli occhi dolci il mio cucciolo. Non lo guardare Emily sennò gli dirai di si.
< Emily,dai,accontenta Tristan! > Harry tu sei la mia rovina.
< E va bene! > dico sbuffando.
< Siiii! Ti voglio bene mammina! > Ma quant’è dolce il mio Tristan?
< Dai,andiamo! > detto questo,Harry prende la mano di Tristan.
 
POV. HARRY.
La guardo e mi chiedo come ho fatto a essere tanto stupido.
Invidio la loro complicità,sono un bel duetto…Vorrei tanto farne parte ma so che lei non me lo permetterà,almeno non ancora.
Ma io l’ho fatto per lei,l’ho fatto perché non volevo farla soffrire e anche perché non volevo una storia seria.Quando ho capito di essere innamorato di lei,ho avuto paura perché sapevo che non poteva durare…Io in giro per il mondo e lei lontana migliaia di chilometri da me.Questa non è una giustificazione,lo so bene.
Eppure,se sono qui adesso un motivo ci sarà.Semplice: mi sono accorto che la amo ancora,che dopo sette anni nulla è cambiato.
< Harry andiamo a prendere un gelato? > Tristan mi riscuote dai miei pensieri.
< Certo,piccolo! > Ma quanto mangia? E’ proprio mio figlio.
Chiamai il cameriere pagai e dopo presi per mano Tristan e mi incamminai con Emily verso la gelateria.
Se solo sette anni fa non fossi stato così stupido…In questo momento starei vivendo il mio prototico di vita perfetta. Io,Emily e Tristan seduti in una gelateria a mangiare un gelato come una famiglia felice e invece...
Loro due sono una famiglia…io sono un estraneo.
< Harry,ti sei sporcato! > mi dice Emily tra le risate.
< Cosa? Dove? >
< La camicia! Aspetta te la pulisco io. > mi sorride e si avvicina con un fazzolettino e inizia a pulirmi la camicia.E io ho una voglia matta di baciarla.
Guardo l’orologio e mi accorgo che è tardissimo.
< Su,piccolino…vieni che vi accompagno a casa che sono in ritardo per un intervista. > dico dolcemente a Tristan.
< Andiamo a piedi,non ti preoccupare! > mi risponde Emy.
< No,vi accompagno. > insisto.
< No,andiamo a piedi così facciamo la nostra passeggiata pomeridiana! > e mentre parla,mi guarda con aria di sfida.
< Va bene > mi arrendo. Do’ un bacio sulla testa a Tristan e poi do’ un bacio sulla guancia a Emily e le faccio scivolare nella borsetta una lettera.
< Cos? > mi domanda sorpresa.Non le lascio finire la frase e gli sussurro: < Leggila.. >
 
POV. EMILY
Finita la passeggiata pomeridiana,lascio Tristan da Dorian e vado a casa.Ho una voglia matta di leggere la lettera.Con le mani tremanti la prendo dalla borsa e inizio a leggerla:
 
“Cara Emily,lo sai che con le parole non sono mai stato bravo ma ci provo,per te.
So’ che la cosa ti sembra strana,io che torno dopo sette anni di assoluto silenzio e ti chiedo di ricominciare… E pensare che sono tornato a Londra proprio per questo ma non credevo di diventare il tuo vicino e di incontrarti per caso. Eppure,il destino ci ha fatto rincontrare. Vorrà dire qualcosa,no?
E pensare che non credevo di ritrovarti mamma… Mamma di un figlio mio,di un figlio tutto nostro.
Tristan è il bambino più bello che abbia mai visto!
Sai,Emy,a volte la vita è un casino,uno schifo. Ci ho provato a dimenticarti ma non ci sono riuscito semplicemente perché la nostra non è stata una storia di una notte ma è stata qualcosa di più…Qualcosa di così grande che non so dove collocarla.Adesso non mi crederai e lo so bene,ma io l’ho fatto per te,per noi. Non volevo farti soffrire,credevo che una storia a distanza non potesse funzionare ma ero solo un ragazzo,anzi eravamo solo due ragazzi con mille sogni…Adesso che sono un uomo ho capito che ti amo e che una storia con te la voglio,per te rinuncerei a tutto.Ai miei sogni,alla musica,alla band…a tutto.
Ricordi quella volta quando mi ha detto: < La vita è come il mare,non gliene frega niente se non sai nuotare…ti trascina via,sempre più a fondo e tu devi per forza cercare di galleggiare,di trovare un appiglio per non farti trascinare sempre più giù. > Bhe,questo è quello che ho fatto io,mi sono appigliato ai nostri ricordi…Quelli mi hanno permesso di essere qui ora.
So che ci vorrà tempo ma spero che tu un giorno possa perdonarmi.
                                                                           
                                                                                                   Tuo,Harry! “
 
Le lacrima mi bagnano il viso e io non faccio nulla per fermarle…Piango perché lo amo,piango perché sto male,piango per il male che mi ha fatto,piango perché voglio perdonarlo ma non ci riesco e piango perché so che non sarà facile.
  
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