Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: 8Kanemi8    04/06/2008    8 recensioni
storia ambientata nel ventunesimo secolo..questa storia parla di una storia d' amore tra il capo di una banda di teppisti e una ragazza che dopo 12 anni ritorna nella sua terra!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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cap1 buono

Ciaooooooooo! Mamma come sono emozionata questa è la mia prima fan fiction….spero che piaccia^^. Accetto ogni consiglio e ogni correzione senza offendermi quindi se notate qualche errore … ditemelo^^. Adesso vi lascio alla lettura ciao un kizzullo da 8Kanemi8.

 

(1) incontro!

 

Il sole era quasi tramontato e la sala da ballo era illuminata dalla sua luce rossastra . Ormai erano ore che riprovava qui passi, quella coreografia ma non riusciva  a capire cosa sbagliava… Eppure era perfetta, ma Inuyasha non era convinto. Riprovò di nuovo, ormai era zuppo, erano 5 ore che provava.

I suoi lunghi capelli argentati erano tenuti fermi da un elastico, il sudore scivolava dai lineamenti perfetti del suo volto, la canottiera, già aderente, era resa ancora più aderente dal sudore e faceva risaltare i suoi addominali.

Le sue orecchie canine erano ritte e concentrate sulla musica i suoi occhi dorati erano fissi sullo specchio per individuare ogni minimo sbaglio. Ormai stanco decise di andarsi a fare una doccia. Inuyasha aveva 18 anni ,frequentava l’ ultimo anno di liceo dell’ istituto Sengoku, non era uno dei migliori studenti andava avanti grazie al nome del padre, alla sua società. Si, quella maledetta società che un giorno sarebbe diventata sua. Ogni giorno,ogni istante della sua vita era tormentato da quel pensiero. Il problema non era tanto di ereditare la società,ma il terrore di vivere per sempre con la donna più odiosa, più cattiva e vanitosa del mondo… Kikyo Tsuki. Erano 10 minuti che si trovava sotto la doccia a riflettere, quando le sue orecchie captarono dei passi e della musica,così decise di uscire e di rivestirsi per andare a controllare.

Erano ormai le 8:30 e a quell’ ora non c’ era più nessuno tranne lui che era il proprietario della palestra…edificio di 3 piani, piccolo regalo del padre  che sapeva l’ unica vera passione di Inuyasha era la danza.

Uscito dallo spogliatoio, proseguì lungo il corridoio, orientandosi con il suo udito sviluppato…arrivò all’ aula dove proveniva la musica. Aprì la porta e ciò che vide lo stupì: una ragazza, ballava con disinvoltura e grande eleganza, i suoi lunghi capelli color pece ricadevano lungo la schiena, il suo corpo perfetto era ricoperto da un top grigio e da un pantaloncino a ¾  rosso.

La osservò, rapito, seguiva ogni suo movimento…La ragazza eseguiva dei passi di danza classica quando, tutto a un tratto, la musica passò dalla classica all’ hip-hop rap e i suoi movimenti divennero più veloci, accompagnati da acrobazie. La  ragazza sentendosi osservata si fermò immediatamente. Affannata guardava il suo osservatore dallo specchio, mentre piccole gocciolina di sudore scendevano dalla sua fronte, per scivolare sulle guance arrossate per fatica e finire il loro tragitto sul pavimento. Inuyasha  era ancora incantato dall’ abilità della ragazza che non si accorse che si era fermata. Quando tornò con i piedi per terra istintivamente il suo  sguardo passo dallo stupito al cattivo e da sbruffone che usava a scuola contro i più deboli. La ragazza dal canto suo era imbarazzata e spaventata.

-Ehi tu ragazzina che ci fai qui? Non sai che a quest’ ora la palestra è chiusa, ed è solo disponibile per il proprietario?- Domandò sempre con l’ aria da sbruffone e con un sorriso compiaciuto per l’ imbarazzo della ragazza che  l’ affascinava tanto, anche rossa in volto era bellissima, ma non riusciva a vederla bene in faccia voleva incrociare quegli occhi.

La ragazza si girò imbarazzata ma anche arrabbiata per essere stata chiamata ragazzina e per quelle cose che lui aveva detto. Non c’erano regole che dicevano che la palestra alle otto e mezza era chiusa…Si, è vero che chiudeva alle 8:45 …Però cavolo…Era il primo giorno che entrava lì ma aveva già imparato le regole a memoria.

- Allora: io non mi chiamo ragazzina, ma Kagome Higurashi; il regolamento dice che la palestra chiude alle 8 e 45 è sono le 8:30 ; ok la palestra potrà anche essere disponibile al proprietario, ma tu chi  sei per dirmi queste cose? Solo un altro ballerino come tanti e come me e…- non finì la frase che, in un batter d’ occhio Kagome spalancò i suoi occhi poiché si ritrovò il viso di Inuyasha a tre centimetri dal suo che la guardava in modo arrogante.

- Non mi interessa il tuo nome…ragazzina. Conosco benissimo le regole e, impertinente che non sei altro, tu non puoi neanche immaginare chi  IO sia. Io ti posso cacciare e non farti mai più entrare, io sono Inuyasha Taisho, e sono il PROPRIETARIO della palestra- disse sorridendo malignamente . Kagome sbiancò….si sentì morire, non solo perché aveva offeso il proprietario, ma anche la paura di essere veramente cacciata…Quella era l’ unica palestra che avesse aule ben costruite. La danza era tutto per lei, dedicava tanto tempo ad essa e, per lei, Kagome avrebbe lasciato la scuola. Kagome cercò di dire qualcosa ma dalla sua bocca uscivano parole senza senso. Dall’ altra parte Inuyasha si sentì davvero cattivo, infondo Kagome aveva anche ragione, ma la sua reazione fu un pretesto per avvicinarsi a lei e guardarla meglio negli occhi, due pezzi di cioccolata che brillavano come non aveva mai visto nelle altre ragazze che erano state con lui. Fu anche un pretesto per sentire anche il suo odore, che si sentiva anche se coperto dal sudore e per vedere le sue labbra rosse come rose. Si, accorse che a ogni sua parola, gli occhi di Kagome si stavano comprendo di un velo di tristezza…

-anche se sei stata un impertinente e una maleducata, infondo  hai anche ragione la palestra chiude…- guardò l’ ora dal suo orologio da polso-….fra 5 minuti….quindi va a fare una doccia e corri a casa che domani le ragazzine come te hanno scuola.- le disse con voce più controllata e fece un sorriso da sbruffone, ma più dolce nel vedere gli occhi di Kagome accendersi di nuovo. Kagome prese la sua borsa e arrivata alla porta si voltò verso Inuyasha e con un sorriso si rivolse a lui

 -Grazie… e poi io sono nuova della scuola quindi entro più tardi….fiato sprecato, a te non interessa….ciao!- salutò un po’ imbarazzata per la stupidaggine che aveva detto… che se ne faceva lui di quello ke gli aveva detto? E poi era probabile che lui non andasse più a scuola.

Nel frattempo nell’ aula, sul volto di Inuyasha si dipinse un sorriso di desiderio “quella ragazza deve essere mia…..m-ma cosa dico…..stupido mezzo demone non puoi pensare a queste cose che dopo sono guai” pensò  uscendo dall’ aula. Kagome tornò a casa sua, entrò nella sua stanza addormentandosi in poco tempo…Sognando un bel mezzo demone.

  
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