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Autore: Rejected    20/01/2014    0 recensioni
"Nemmeno il tempo di realizzare che gli ero già saltata al collo! Eravamo amici da anni, siamo cresciuti assieme anche se lui ha circa quattro anni più di me, era il mio vicino di casa e, devo ammetterlo, avevo una cotta per lui da un sacco di tempo, anche se era felicemente fidanzato, dannazione."
La storia gira più o meno attorno a questo, alla storia tra me e Zacky, chitarrista degli Avenged Sevenfold. Un'amicizia molto forte che pian piano si trasformerà in qualcosa di più, tra momenti felici e colpi di scena all'interno del gruppo, dove tutti i personaggi sono reali, comprese le fidanzate dei membri, solo il mio personaggio è fittizzio.
Spero vi piaccia!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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"Dobbiamo parlare"
Non capisco il perché di questo messaggio, che altro dobbiamo dirci? Pensavo ci fossimo già detti tutto poco fa. Inoltre ora sono con Axl, non voglio rovinare questo momento. 
"Chi è?"
"No, nessuno. Hanno… hanno sbagliato numero" metto via il telefono e riappoggio la testa sulla sua spalla, lasciandomi teneramente coccolare da lui.
Passano non so quanti minuti, stavo veramente tanto bene, così, senza accorgermene, mi addormento. Sento lui che continua a accarezzarmi i capelli, mentre fa un sospiro profondo, in un certo senso quasi preoccupato, che quasi mi fa sobbalzare.
Mi giro verso di lui, guardandolo interrogativa.
"Qualcosa non va?" 
"No no, nulla, tranquilla. Stavo solo ripensando ad una cosa."
"Nulla di grave, vero?" 
"No piccola" mi dà un bacio sulla fronte. Questa cosa mi ha rassicurato parecchio, gli sorrido e gli do un bacio sulle labbra.
"Ora però scusami" mi sposta e fa per alzarsi "devo proprio andare. Ti chiamo più tardi, okay?"
Annuisco, lui si alza dal letto, si riveste e sta per andarsene senza salutare.
"Cos’è, non si saluta?" gli dico scherzando, lui abbassa lo sguardo, per poi mandarmi un bacio da lontano.
Mi rigiro nel letto e sento un telefono vibrare. Pensando sia il mio, mi avvicino al comodino per prenderlo, ma non vedo nessun messaggio, né nessuna chiamata.
Controllo così che Axl non abbia lasciato qui per sbaglio il suo e, come pensavo, era proprio così. Sblocco la tastiera e noto due messaggi: 

«Ci vediamo al solito posto, non fare tardi!»

«Axl ma dove sei? Fai presto, ti amo e mi manchi.»

‘Mi manchi’? ‘TI AMO’? Non è possibile, è una specie di scherzo di cattivo gusto. Sono ancora incredula a fissare lo schermo del telefono quando sento dei passi salire le scale. Subito appoggio il telefono e inizio a vestirmi, devo andare in fondo a questa faccenda. 
Metto addosso una maglietta quando all’improvviso Axl irrompe in camera mia.
"Oddio scusami, credo di aver lasciato qui il telefono" ansima, deve aver fatto una corsa assurda per tornare qui.
"Ah… Prova a vedere vicino al letto" rispondo indifferente.
"Oh sì, trovato! Grazie piccola" non so cosa mi abbia trattenuto dal mandarlo a cagare, ma prima di saltare a conclusioni troppo affrettate preferisco indagare. Mentre lui prende il telefono e esce dalla mia stanza, io finisco di vestirmi e, non appena Axl esce dalla porta di casa, decido di seguirlo. 
Abbiamo camminato per circa dieci minuti, fino ad arrivare ad un bar, vicino alla stazione del treno. Lo vedo fermarsi davanti alla porta d’entrata e leggere qualcosa sul telefono, probabilmente il messaggio da qualche sua amichetta.
Mi apposto dietro un albero, quasi mi sento una stalker, ma poco mi importa, voglio capire. I minuti passano e, alla fine, rimango incredula vedendo la scena che mi si presenta davanti: Axl sta baciando un’altra persona. Un ragazzo.
Rimango a fissarli ancora per qualche secondo, pensando che in realtà era tutto frutto della mia fantasia, ma non era così. Decido quindi di avvicinarmi e chiedere spiegazioni.
I due sono ancora legati in un bacio appassionato quando io, con non poca impertinenza, li stacco e mollo uno schiaffo sulla faccia di Axl, che mi guarda incredulo.
"Debbie… M-ma che ci fai qui?"
"Ho letto i messaggi che ti sono arrivati. Ho letto che ti dovevi vedere con qualcuno, che quel qualcuno ti ha chiamato ‘amore’. Così ho deciso di seguirti ed eccoci qui: tu che baci appassionatamente questo ragazzo o io che mi sento una completa idiota, oltre che ad essere parecchio confusa. È troppo chiedere una spiegazione plausibile a questa maledetta storia?" stavo per piangere, ma mi sono trattenuta. Probabilmente sarei scoppiata più in là.
"Lo so Debbie, scusami, mi sono comportato male con te e non averi dovuto prenderti in giro. Avrei dovuto dirtelo subito che sono omosessuale. Però da quando ho visto te, in quel parco, le mie convinzioni sembravano essere andare a farsi fottere. Così ho chiesto una pausa a Dave, in mio ragazzo, per capire cosa volevo. Perché una prova con te la volevo fare. Volevo capire se ero pronto ad avere una relazione con una ragazza, o se invece i miei sentimenti per Dave non erano cambiati. Ora, non mi fraintendere, la scorsa notte con te è stato bellissimo, ma ho realizzato che io lo amo ancora e che non sono pronto per avere una relazione con una ragazza, per quanto fantastica questa possa essere."
"Quindi per te sono stata una specie di esperimento, ho capito bene?"
"In un certo senso, anche se è brutto da dire, sì…"
"Bene. Perfetto. Grazie della scopata allora"
"No ma Debbie, aspett-" non lo lascio nemmeno finire di parlare, mi giro e me ne vado, senza guardare in faccia nessuno.
Aumento sempre di più il passo fino ad arrivare su un binario morto della stazione – ormai questa stazione è usata solo per i treni che trasportano merci, quindi la maggior parte dei binari è inutilizzata - e poi fermarmi di botto, alzare gli occhi al cielo e iniziare a piangere. Ma non era un pianto normale.
Ero stata una stupida, mi ero fatta abbindolare dal primo che mi aveva dato un minimo di attenzioni e tutto per colpa dei miei sentimenti per Zacky.
Esatto, proprio Zacky.
In realtà quello che provavo e che provo per lui non è cambiato, e me ne sono resa conto proprio adesso che ho preso questa bella bastonata. 
A proposito, mi aveva mandato un messaggio con scritto che dovevamo parlare. 

«Ciao Vee… Anche io ho bisogno di parlarti, ho fatto una stronzata. Possiamo vederci ora? Sono alla stazione del treno»

Avevo il cuore in gola. Non sapevo nemmeno se avrebbe risposto o no. Non sapevo nemmeno se poteva raggiungermi o no.

«Non ti preoccupare, sto arrivando. Aspettami lì.»

Passano una ventina di minuti e lo vedo arrivare da lontano, mentre cammina velocemente, così gli faccio un cenno con la mano, per farmi riconoscere.
"Sapevo di trovarti a questo binario, vieni sempre qui quando hai bisogno di pensare" mi dice, per poi abbracciarmi forte.
"Ho fatto una stronzata Vee" inizio il discorso, in lacrime "sai il ragazzo con cui stavo, Axl, il cugino di Danielle?" lui annuisce "Ecco, ho scoperto che per lui ero solo una prova per capire se provava ancora qualcosa per il suo ragazzo o meno" singhiozzo.
"Il… il suo ragazzo?" sbarra gli occhi.
"Sì, è omosessuale. Mi ha detto che io gli ho fatto venire dei dubbi e ha voluto provare. Il problema è che…"
"Che?"
"Il problema, Vee, è che ci sono andata a letto, sono stata una stupida!"
"COME CAZZO TI E’ VENUTO IN MENTE DEBBIE? LO CONOSCEVI DA NEMMENO UN MESE!" inizia ad urlarmi contro, camminando avanti e indietro sulla rotaia.
"Non ci ho pensato, okay? Mi sentivo bene con lui e pronta a farlo! Vuoi per caso biasimarmi per questo, dopo tutto quello che ho passato per colpa tua?" non riesco a controllare le parole che escono dalla mia bocca come un fiume in piena.
"Per colpa mia? Che c’entro io adesso?" si blocca avanti a me e io, per tutta risposta mi alzo di scatto, guardandolo negli occhi.
"Tu mi piaci Zacky, da un sacco di tempo. Sono stata male un sacco per te e tu non ti sei mai accorto di nulla. Possibile che tu non ti sia mai accorto di nulla?" inizio ad urlare e il mio pianto si fa sempre più forte, quasi faccio fatica a respirare, mentre sbatto i pugni sul suo petto. Lui mi ferma le mani e mi stringe forte a sé.
"Ecco cosa stava cercando di farmi capire Gates, allora" afferma.
"Gates? Cosa c’entra adesso Gates?"
"Vedi, in questi giorni ho capito molte cose, specialmente su quello che provo per te. Anche tu mi piaci Debbie e l’ho detto a Gates. Credo che lui abbia cercato di accennarmi qualcosa, ma evidentemente ero troppo ottuso per capirlo. Mi spiace averti fatto passare questi momenti, mi spiace che tu sia stata male per colpa mia, giuro che se lo avessi saputo avrei cercato di evitarlo."
"Non te l'avrei mai detto" confesso, abbassando lo sguardo.
"E perché no?" lui mi prende il mento e alza il mio viso, portandolo verso il suo, ma io mi scosto.
"Non lo so, avevo paura di rovinare tutto"
"Sei una stupida" mi dice spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Perché?" chiedo io, fissandolo negli occhi.
"Non sarebbe cambiato niente tra di noi, non avresti rovinato niente"
"Sicuro?"
"Ma certo" mi prende il viso tra le mani, di nuovo. Questa volta però non mi sposto e lascio che lui lo avvicini al suo.
Il cuore inizia a battermi all'impazzata, mentre lui mi lascia un lungo bacio sulle labbra, che non aspetto a ricambiare.
Ci stacchiamo, ma rimango comunque abbracciata a lui.
"Mi sento meglio adesso" gli confesso.
"Anche io, decisamente"
"E adesso?"
"Cosa?"
"Cosa faremo?"
"Che domande, ora sei la mia ragazza" dice, stringendomi forte a sé.
Sono la sua ragazza.
Credo di non essere mai stata tanto contenta come in questo momento e credo di non aver mai dediserato tanto qualcosa come questo.
Dopo anni, finalmente, ero riuscita ad avere l'unica persona che sapevo sarebbe stata in grado di farmi stare bene, nonostante quello che avevo passato a causa sua. Tutti i giorni pensavo di mollare tutto, di concentrarmi su altro, ma c'era semrpe qualcosa che mi fermava. Anche quando conobbi Alex sapevo che, sotto sotto, la mia testa e il mio cuore rimanevano sempre su Zacky, anche se cercavo di negarlo a me stessa. Ora non mi importa più di niente, ho lui e questo mi basta.
  
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