Mi alzai sbuffando dal letto, mia mamma mi chiamò un’altra volta. << Si, sono qua! >> Andai in bagno e mi guardai allo specchio…”che orrore” cercai di sistemarmi i capelli e mi lavai la faccia, Dino mi saltellava attorno aspettando i croccantini, ne presi un bicchiere e li rovesciai nella ciotola;lui mangiò e tornò a cuccia. << Cane ingrato >> Sbottai. Sapevo già che quella sarebbe stata una settimana difficile, iniziavano già ad apparire le scritte *VERIFICA* o *INTERROGAZIONE* nel diario. Stavo uscendo di casa quando sentii qualcuno che mi salutava alle mie spalle. << Hei ciao! >> << ’giorno >> Valerio si era fermato davanti a casa mia mentre Artù abbaiava come un pazzo. << Andiamo a scuola insieme? >> Acconsentii facendo si con la testa. Durante il tragitto casa-scuola mi raccontò come era arrivato a fare il ballerino di danza classica “che storia avvincente” pensai ironica, io mi limitavo a rispondere –mhmh, ah si?, ok, wow bello!- avevo la testa da tutt’altra parte: una settimana dopo l’inizio della scuola avevo fatto amicizia con tutte le ragazze e avevo iniziato a sentirmi con Amir. A fine giornata amir mi si fiondò davanti invitandomi alla sua festa: << Allora sabato vieni vero? >> << Si,certo grazie per l’invito >> << ti do il mio numero,scrivimi quando vuoi >> Disse sorridendo << hem ok, grazie >> << Ok…a domani >> Fantastico!!! Amir mi aveva dato il suo numero! Wow ero super felice, entrai in casa piroettando come una scema sotto gli occhi stupiti di mio padre. << Che fai?? Hai preso qualche botta in testa? >> chiese ironico << No, papà…vado fuori con i cani! >> Tornai fuori sotto il sole cuocente e legai i cani che saltavano per la gioia. Mentre camminavo sentii il cellulare vibrare, aprii il messaggio:*ciao bellissima <3.—Alberto*. Non risposi! Lui e i suoi sbalzi d’umore mi facevano impazzire, sembrava quasi che mi stesse prendendo in giro. Iniziai a pensare a quando ci eravamo conosciuti, quegli occhi stupendi e il sorriso dolce, il braccialetto che mi aveva regalato, i giretti nel quartiere e le sue stupide battute. Lo amavo ancora?...NO. -- Mia mamma entrò in casa mentre scendevo le scale. << marty? >> Che domande, chi altro poteva essere? << ciao mamma >> C’è posta per te>> disse lanciandomi una lettera, la afferrai al volo << c hi me la manda? >> << viene dalla toscana >> non aggiunse altro, avevo già capito; corsi in camera e mi chiusi dentro aprendo la busta. **Martina, ho pensato a quello che è successo quest’estate e volevo chiederti scusa. Non volevo incolparti, mi sono comportato come un bambino e spero di non averti ferita…evidentemente non ti piaccio abbastanza ma sappi che ti voglio bene. Hai tutte le ragioni del mondo per essere arrabbiata con e spero che portai perdonarmi. Marco** “non è possibile” pensai, poi guardai l’orologio. << cavolo è tardi!! >> Mi misi la mia maglietta preferita e dei jeans, mi truccai per bene e mi misi le scarpe. << Mamma sono pronta! >> Mi guardavo intorno cercando la pizzeria mentre mia mamma cantava ‘applause’ trasmessa alla radio. Dopo qualche minuto l’avevamo trovata. << ciao mamma, grazie, ti scrivo io dopo quando abbiamo finito >> Uscii dalla macchina sbattendo lo sportello forse troppo forte. << Buona seraa >> salutai. << ciao >> dissero in coro mentre davo il regalo ad Amir che mi fece l’occhiolino. Per tutta il tempo restai appiccicata ad Amir come una cozza, la serata passò abbastanza velocemente e mi divertii,ma neanche troppo. Arrivata a casa sentii di nuovo il cellulare vibrare. **Mi fa piacere che sei venuta <3-Amir** **si..anche a me ha fatto piacere venire** -ANGOLO DELL’AUTRICE- Ciao a tutti  La storia inizia a prendere formaa e…volevo spiegarvi alcune cose: Artù e Dino sono i miei cani se non l’avevate capito, Alberto è un ragazzo che mi piaceva tempo fa e marco è un altro ragazzo che ho conosciuto in toscana dove vado tutti gli anni. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto…