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Autore: _WhatsernameMN_    22/01/2014    0 recensioni
La felicità non è per sempre. Solo la morte lo è.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si svegliò tra le lacrime, con una flebo nel braccio. Si guardò attorno e vide un ragazzo seduto nella sedia di fronte al suo letto. Dormiva. Gli urlò: “Hei tu! Svegliati!”. Frank sussultò. Fu felice di vederla aprire gli occhi. Le si avvicinò e si sedette accanto a lei. Lei lo guardò e gli chiese: “perché sono qui?”. Frank le si avvicinò, la guardò con gli occhi colmi di lacrime e le disse: “Hai avuto un malore, hai dormito per tutto il pomeriggio e tutta la notte. Adesso le cose andranno meglio!”. Helena scoppiò a piangere e si rannicchiò in posizione fetale. Frank avvicinò le labbra alla sua fronte e la baciò. Si sdraiò accanto a lei e cominciò ad accarezzarle i capelli. Helena lo guardò e gli disse “ti sei mai sentito a pezzi?” e lui rispose: “sempre”. “Posso raccontarti una cosa?” aggiunse il ragazzo. Lei annuì, così Frank le raccontò dell’imminente divorzio dei suoi genitori. Helena lo strinse forte a se e poi gli diede un bacio sul collo, così Frank la strinse ancora più forte. Ad un trattò entrò in camera il medico e rivolgendosi al ragazzo disse: “lei è il fidanzato?”. I due arrossirono e intimidito Frank disse: ”no, sono un..” , “un amico” interruppe Helena che dolcemente gli sorrise. Il medico aggiunse: “la ragazza si è ripresa, puoi riportarla a casa”. Sul volto del ragazzo spuntò un sorriso magnifico, aiutò Helena a sistemarsi e prendendola per mano la portò alla macchina. Durante il tragitto la ragazza si addormentò, così arrivati a casa la prese di peso in braccio e l’accompagnò a casa, con un piede aprì la porta rimasta aperta. La adagiò sul letto e si allontanò per prendere un lenzuolo e delle coperte. La coprì per bene e quando le diede un bacio sulla guancia per salutarla, lei con un filo di voce gli disse “rimani, ti prego. Ho paura”. Frank sorrise, si sdraiò accanto a lei e abbracciandola le strinse la mano. Salem si unì a loro e si raggomitolò accanto. La notte passò in fretta. Quando Helena si svegliò non vide nessuno accanto a lei. Rimase a letto, inerme, quando ad un trattò la porta della camera si aprì. Era Frank, con una rosa tra le mani e una tazza di latte fumante nell’altra. Gli occhi della ragazza si illuminarono. Sorrise. Prese in mano la rosa e l’avvicinò al naso per annusarla. Prese la tazza di latte e la poggiò sul comodino. Il fedele gatto sempre accanto. Frank le sedette accanto e sorridendo la guardò. Mentre Helena iniziò a sorseggiare il suo latte, Frank si alzò e andò verso l’armadio. Lo aprì. Trovò una gran confusione. Iniziò a scartare un abito dopo l’altro. Ne scelse uno, era tutto bianco e rosa antico, con un nastro nero sulla vita. Scelse anche delle scarpe comode. “Preparati, vieni con me” le disse. La ragazza di fece una doccia e veloce, si vestì e uscì dal bagno. Entrò in camera e guardando Frank chiede : “come sto?” il ragazzo avvicinandosi a lei rispose: “meravigliosa!” e la baciò sulle labbra accarezzandole le guance. Uscirono. Frank la portò alla stazione e i luoghi che Helena maggiormente frequentava, tenendola per mano tutto il tempo. “perché mi hai portato qui?” chiese Helena. “Ogni giorno ti vedevo, avrei voluto portarti via ma non volevo che pensassi che lo stessi facendo per pietà.” Rispose. Dopo di che fece rivolgere lo sguardo della ragazza verso una vetrina. “Guardati, i tuoi occhi piano piano si stanno riaccendendo. Sei la persona più bella che io abbia mai visto”. Helena scoppiò in un mare di lacrime per la vergogna, disse solo “Andiamo via, ti prego”. Andarono in un negozio di musica. Guardarono tanti cd. Helena prese tra le mani un cd, Frank senza dir nulla prese una copia dello stesso cd, “TCFSR”, che Helena teneva in mano e andò alla cassa, lo pagò e si fece fare una confezione regalo e tornò da Helena. Continuarono a passeggiare e poi tornarono a casa. “Vuoi rimanere per pranzo?” chiese Helena, ”certo!” rispose Frank che aggiunse “avviso mamma”. Così uscì dalla porta per andare a parlare con la madre. Al ritorno trovò la ragazza distesa sul divano, bianca come se avesse visto un fantasma. Frank le aprì gli occhi e le disse “amore, cos’hai preso?” ma la ragazza non rispose. Dopo averla presa e portata in ospedale chiese ai medici se avesse preso qualcosa. I medici dissero che Helena era pulita, era solo debole per via del fatto che non toccò cibo per 5 giorni e divenne anemica. La dimisero subito. Tornati a casa non ingozzò subito la ragazza di cibo, ma pian piano iniziò ad aumentare le dosi di cibo. Più i giorni passarono, più Helena diventò una ragazza che curava se stessa, i capelli e che riprese a mangiare. Ormai Frank era il suo ragazzo, passavano praticamente le giornate insieme. Arrivò il 21esimo compleanno di Helena. Era ormai passato un anno, e quella notte la passarono insieme. Frank le regalò una torta e una rosa. Helena si mese a letto, e con lei anche Frank. Fecero l’amore e poi dolcemente si addormentarono. Quando si svegliò, passando dalla cucina Helena vide sul tavolo un enorme mazzo di rose rosse e bianche, dodici dozzine, si avvicinò e vide una busta, l’aprì, estrasse il foglio su cui era scritto “Voltati”. Si girò e vide Frank in ginocchio davanti a lei. Helena scoppiò a piangere. Frank disse “sei la persona più importante della mia vita, so che non riuscirò a stare senza vederti ogni mattina, vedere il tuo sorriso e i tuoi occhi. Helena, io non posso vivere senza te. Diventa mia moglie. Per sempre.” Helena in lacrime, lo baciò e annuì soltanto. Frank disse “è un si?”, “si” rispose Helena che subito dopo prese il telefono e chiamò la madre: “Mamma, io e Frank ci sposiamo!” ovviamente fu contentissima della notizia e rispose “domani andiamo in centro”. Fu realmente così la madre di Helena, Emily, la porto in atelier di abiti da sposa. Helena voleva sposarsi al più presto. Provò un abito, bianco, con decolté, una fascia di tulle nero sotto il seno e poi tutto di pizzo, non troppo ampio. Appena si guardò allo specchio si mise a piangere e abbracciando la madre le sussurrò “vorrei questo abito”. Emily non ci pensò due volte, si alzò e andò a pagare l’abito. Quando arrivarono a casa, chiamarono i genitori di Frank per mostrare l’abito. Ne furono entusiasti. Tutti aspettavano impazienti il giorno delle nozze che dopo poco più di un mese arrivò. Erano solo in 5: i genitori di Frank, gli sposi e la madre di Helena. Appena Frank vide Helena in quell’abito bianco riuscì solo a dire “sei splendida”. Da quel giorno furono marito e moglie.
  
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