Anime & Manga > D.Gray Man
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Autore: ColdFire    06/06/2008    1 recensioni
"La bionda cercava inutilmente qualcosa per accendere un fuocherello, anche piccolo. Ma evidentemente lì in giro era molto improbabile ci fossero delle sterpi secche e dei legnetti. Così l'altra la guardava scettica e stanca, mentre faceva a brandelli le bende sporche di sangue che non aveva ancora ripulito.
-Cosa staresti facendo, Janie?-
-Uh?Non si vede?Cerco di accendere un fuoco-
-...-
L'occhiata scettica fu alquanto eloquente.
-Bhè, mi sembrano proprio dei surgelati..non sarebbe corretto farli sciogliere al fuoco?-
-Janie, guarda che questi sono ibernati e non congelati...-
-Ah, già, giusto. Certo che mi aspettavo fossi più istintiva di me, Sel..dopotutto il tuo istinto è più animalesco del mio!!-
E a quelle parole seguì l'ennesima occhiataccia verso la bionda. Scosse il capo e mandò lo sguardo ai "surgelati", per come li aveva chiamati Janie. Chissà se sarebbe cambiato qualcosa con loro..."
Un alternative universe di D.Gray-man del tutto particolare!!Ready to leave?!Gooo!!
Genere: Generale, Azione, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio , Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Over KRonos
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Second
Selene-“Master of puppets, master of elegance”  _TheCheckmate&TheBASTARD_

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Si stiracchiò piano, andando verso la finestra e scostando un po’ la tenda color blu notte per gettare uno sguardo all’alba appena giunta.
Con cautela, evitando di far rumori, aprì la finestra di un filo soltanto, facendo entrare un po’ di quell’aria pungente mischiata al profumo di salsedine che il mare ancora agitato faceva arrivare fin là sopra.
Si voltò poi nuovamente verso l’interno della stanza.
Di fronte a lei, in una calda penombra, sepolta sotto una calda e goffa coperta, nel candido letto dalla testiera bassa, stava Sel.
Janie si riavvicinò al suo capezzale ancora una volta, però col sorriso sulle labbra.
Era stanca. Lo dicevano le occhiaie che le appesantivano gli occhi cerulei, i capelli dorati e corti scompigliati più del solito, gli sbadigli che non riusciva a reprimere.
Però quel suo sorriso c’era.
Sel ce l’aveva fatta.

Guardarla ora, in quel momento, col volto sempre pallido, ma più sereno, col petto che s’abbassava e s’alzava ritmicamente, normale, le dava un’immensa gioia, una piena tranquillità.
E si disse che dopotutto, mentre le carezzava la fronte, la sua amica aveva strappato un altro anno al richiamo naturale alla morte di quella razza.

“Brava, Sel. Sono fiera di te!”

Si congratulò mentalmente con un altro sorriso, più largo e allegro, che Sel non poteva vedere.
Ma Janie era contenta così. Le bastava fosse andato tutto bene.

Si sedette a bordo del letto, sistemando meglio la coperta in collo all’amica, ripensando al fatto che da quando era con Sel all’Ordine Oscuro si era rivolta davvero molte volte a quel Dio in cui l’amica credeva fermamente. E che magicamente quel Dio, in un modo o nell’altro, aveva sempre esaudito le sue richieste.
Infatti non poteva essere segno divino il fatto che alla fin fine ieri notte avesse poi ritrovato Sel nella stanza di Yoshi?
Non ricordava quante volte l’aveva ringraziato di non aver permesso a quei finder di portare Sel in infermeria.

Fu proprio lui a distoglierla dai suoi pensieri.

-Allora, come va?-

Se lo ritrovò davanti, la bionda e alzò lo sguardo su di lui.

-Scusami, ho bussato ma non rispondeva nessuno..-

Aggiunse Yoshi. Un ragazzo ben piantato sulle sue gambe, in realtà. Diciannovenne, alto e magro, sottile e flessibile come un giunco. Forte come un leone, anche, per l’innocence che si portava appresso nelle missioni. Eppure con un volto così delicato e raffinato, con interminabili occhi blu profondo e capelli lisci e corti color mogano.

Janie scosse la testa.

-Non preoccuparti, Yoshi, errore mio, non ti ho proprio sentito…sono due notti, oramai che non chiudo occhio..-

-Già-

Assentì quello, avvicinandosi al letto dove riposava Sel.

-Penso che Sel si sentirebbe in colpa se ti vedesse or ora…forse sarebbe meglio tu ti faccia qualche oretta di sonno…-

Yoshi si avvicinò così tanto a Janie da poterle appoggiare una mano su di una spalla. E l’azzurro stanco incontrò un blu persuasivo. Tanto persuasivo che alla fine Janie dovette cedere.

-..ho capito, ho capito…rimani tu con lei?-

-Mhmh-

Annuì il ragazzo, mentre la bionda si alzava e si stiracchiava la schiena per l’ennesima volta.

-Ohiohi, lo sai che hai ragione Yoshi..?...e poi mi sento proprio a pezzi..te l’affido, tanto penso che il peggio sia passato con la scorsa notte-

-..don’t worry, Janie, vengo a chiamarti se succede qualcosa-

Fece il moro con un sorrisone e un pollice alzato, togliendo di mente le parole a Janie, che inizialmente rimase sorpresa. Poi scosse la testa e appigliò entrambe le mani attorno al collo di Yoshi, che quasi balzò sul posto per lo scatto repentino avuto dalla bionda.

-..m-ma cosa fai..Janie..?-

Chiese Yoshi, mentre cercava di liberarsi della presa di Janie. Non era stretta, per nulla. Ma il moro sapeva che la bionda era sempre un po’ più pericolosa del solito dopo aver avuto una discussione con Rick. E forse da parte sua non avrebbe dovuto azzardare troppo. Si diede mentalmente dello stupido.
Invece Janie avvicinò maggiormente il suo volto a quello del moro, sempre lasciando lì le sue manine candide e pericolose, attorno al collo del ragazzo come fossero una collana pronta a strangolarlo in qualsiasi momento.

-..evita..evita di leggermi nuovamente in testa, capito, Yoshi?..i miei pensieri sono miei e vorrei che lo rimanessero!-

Sibilò a denti stretti la bionda, esercitando una leggera pressione con le mani. Piccola pressione che bastò a convincere il moro a scriversi un’altra regola mentale: Mai. E categoricamente Mai.più.leggere.i.pensieri.di.Janie.quando.è.più.pericolosa.del.solito.
Ecco.

Yoshi si portò una mano dietro la nuca e fece un sorriso stentato, parlando con voce flebile.

-Ma non l’ho fatto mica a posta, Janie…-

-In ogni caso non farlo più-

-Ok.Tu però mi prometti che d’oggi in poi dormirai il necessario?..fai davvero paura quando sei ridotta così-

-Sese..-

Annuì la ragazza, slacciando le mani dal collo di Yoshi e avviandosi verso la porta.

-In ogni caso quello che mi hai rubato di mente è davvero quello che volevo dirti..quindi se accade qualcosa, fregatene se sto dormendo: buttami giù dal letto-

-Agli ordini, madmoiselle-

Aggiunse con un sorriso sornione il ragazzo dagli occhi blu e Janie fece un sorrisino prima di chiudersi la porta dietro le spalle.
Yoshi era davvero un bravo ragazzo.

**

-Puoi anche smetterla di fingere, Sel. Se n’è andata-

Fece il moro prendendo lo stesso posto occupato prima da Janie. Allungò una mano verso il volto della castana, a scostarle le ciocche da sopra la fronte e questa in uno scatto spalancò i suoi occhi ciechi, un bel verde smeraldo privo di ogni luminosità.
Li diresse verso Yoshi, come se invece ci vedesse benissimo e fece spuntare una mano pallida e affusolata da sotto le coperte.
Le unghie perlacee e perfette ebbero un luccichio smagliante, quando la mano di Sel si poggiò su quella di Yoshi.

-Vuk?-

Chiese con voce flebile ma ferma la castana.

-E’ fuori. Era molto irrequieto stanotte..penso abbia fiutato perfino dall’esterno il tuo malore-

Sel annuì comprensiva.

-Janie è a pezzi..penso che ieri notte abbia discusso nuovamente con Rick-

-..già…grazie per avermi aiutata ieri sera…temevo di perdere l’udito a furia di sentire tutte quelle “urla”-

-You’re welcome!!Lo sai che puoi contare sempre anche su di me, oltre che su Janie, no? Chiama sicura la prossima volta-

-..grazie..-

Si ripetè ancora la castana. Yoshi la guardò con apprensione e dolcezza.

-Ehi, non vuoi qualcosa da mettere sotto i denti? Guarda che sei più pallida di un cencio appena sbiancato!!-

Un piccolo accenno di sorriso da parte dell’altra fecero capire a Yoshi che Sel ne aveva voglia e subito euforico si alzò in piedi.

-Allora non ti alzare, eh! Che sennò poi che la sente Janie!Torno subito subito-

Al chiudersi della porta, Sel seguì in silenzio, occhi socchiusi, i passi di Yoshi. Li percepì finchè il ragazzo non scese due piani più in basso e lì i rimbombi fievoli scomparvero in un silenzio offuscato dai respiri di chi gironzolava su quel piano.

Ma poi di nuovo dei passi.
Sel riaprì gli occhi opachi. Quant’era passato da quando Yoshi era andato via? La stanchezza le aveva fatto perdere la cognizione del tempo.
Sentì quei passi calmi farsi più vicini. E capì che non poteva essere Yoshi.
Troppo pesanti, si disse. Troppo eleganti.

Ancor prima che avesse modo di presentarsi, l’ulteriore ospite si sentì salutare dalla voce sottile e quasi malaticcia della castana.

-..’giorno Rick-

E  lui non si stupì. Richiuse la porta dietro di sé e rispose al saluto.

-Giorno Selhyen-

-..Tutti mi chiamano Sel, ora..perchè non cominci a farlo anche tu..?-

Fu l’affermazione della castana, dopo un iniziale risolino a sentire nuovamente il suo intero nome.

-Selhyen è più elegante-

Più elegante. Sì, perché Rick era un cultore dell’eleganza.
L’eleganza fatta persona, forse? Eppure quei suoi capelli a ciocche fra il liscio e il mosso, portati legati in un piccolo codino dietro la nuca, neri come l’onice, morbidi come la seta gli incorniciavano elegantemente il volto di bianco giglio e gli occhi grigiastri metallici erano un pugno elegante nel suo volto leggero. Tratti eleganti, fisico elegante. Rick era del tutto elegante. Nel vestire, nel modo di fare, nel carattere…ma era anche un gran bastardo. E questo lo sapevano tutti.
Ma almeno la sua eleganza serviva a qualcosa. Per esempio a nascondere la sua faccia tosta. E così il Vaticano non li lasciava mai a corto di fondi o gli scaricava addosso faccende non riguardanti loro.
Eccolo il vantaggio di avere un Supervisore generale bastardo. Bastardo, ma elegante.

-..cosa ci fai qui…?-

Chiese d’un tratto Sel, rompendo il silenzio che si era venuto a creare.
Tentò di far forza sui gomiti per mettersi seduta. Non le piaceva mostrarsi supina davanti a lui. Le pareva quasi di fargli notare quanto inerme era. Che in realtà era vero.

Ma Rick, come un movimento elegante, la riappoggiò supina, spingendola indietro con la mano tesa lievemente su di una spalla.

-..mi dispiace Selhyen..-

Cominciò lui, ma gli occhi verde spento di Sel lo perforarono.

-..se sei venuto per quello, sì, penso che quello che ho percepito fosse un Noah..e sì, penso possa essere lei..lo sai bene che non si può scordare facilmente una presenza tale, nonostante le circostanze..-

-..e-era lei..?-

Rick scostò la mano dalla spalla di Selhyen e si ritirò indietro di un passo, come scottato da quella probabile rivelazione.

-..non ne sono sicurissima, Rick..-

Aggiunse Sel e Rick smise di fissare quel punto fermo che aveva cominciato a contemplare ai piedi del letto di Selhyen. Riportò gli occhi sulla ragazza.
Alla fin fine si era rimessa seduta, seppure ora fosse molto più affaticata di prima.

-..ma hai appena detto c-che…-

-..di certo non ero nel pieno delle mie forze, ieri notte, Rick, lo sai..-

E il moro abbassò il capo.
Era improbabile che quella sorta di omuncolo in quel momento potesse essere considerato il Supervisore generale. Dove s’era andato a cacciare il Rick elegante e perfetto?
Se n’era proprio andato a farsi sfottere. Ecco dov’era finito.
Perché l’eleganza comporta anche una debolezza: l’eleganza di Rick lo portava ad annullarsi del tutto davanti all’amore.
Come stava accadendo in quel momento.
Via la maschera, mio caro, via i fantocci. Anche tu hai un animo, marionettista che gioca a sacrificare i propri burattini!Anche tu soffri dietro la tua maledetta eleganza!

-Selhyen, mi dispiace-

-..è già la seconda volta che ti scusi nel giro di mezz’ora, Rick..-

-Lo so-

-..e allora non mi diventare patetico..cough..cough-

Sel si ritrovò a tossire china sulla mano che aveva davanti alla bocca. E con le mani eleganti di Rick sulle spalle.
Si ristese senza una parola. Aveva osato un po’ troppo, forse.

-Mi dispiace..-

-..rogne..-

-Selhyen, dannazione!Ti starai forse facendo influenzare da Janie?!-

-..scherzo…comunque grazie…-

-..mi sono comportato da bastardo..?-

-..tu ti comporti sempre da bastardo, Rick..e non te ne accorgi-

-…-

-..forse è meglio che tu te ne vada..Yoshi dovrebbe tornare tra poco-

Tossì un altro po’, più sommessamente, mentre Rick non sembrava Rick.
Un bastardo davvero ammette di esserlo?
..quanto lo stava cambiando il suo amore odoroso di peccato?

-..sì-

-..sei troppo remissivo, oggi, Rick-

-..già-

-Ecco. Smettila di fare il bambino musone. Non ti si addice. I bastardi sono belli e cresciuti-

-Stupida-

-…allelujaa…-

E Sel accennò a un ghigno, che le venne male dopotutto. Tossì nuovamente.

-..sicura sia tutto a posto?-

-..no..come al solito, no?...forse sarebbe stato meglio crepare stanotte..-

E Rick rimase in silenzio.
L’affermazione della ragazza gli aveva fatto quasi male al cuore, come a perforarlo. Ma non era vero. Lei non voleva morire. Non per lei, di certo. Per Janie.

Sel socchiuse gli occhi, cercando di riprendere un respiro regolare. Se Yoshi l’avesse trovata in quello stato, avrebbe sicuramente chiamato Janie e Sel non voleva farla preoccupare ancora.

-Rimettiti. Quanto prima puoi. Sei il mio prezioso alfiere, Selhyen. Lo “ScaccoMatto” deve andare avanti-

La castana annuì sommessamente e Rick si avviò alla porta.
Stavolta la ragazza perse cognizione del tempo molto prima di non riuscire più a sentire i passi di Rick fuori dalla sua stanza. Molto, ma molto prima.




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Second Selene, secondo capitolo.
(sigh) Sorvolando sul fatto che vedo che nessuno ancora si è fatto avanti con le recensioni(su ragazzi, se fa proprio schifo, ditemelo....così magari cerco di aggiustare, o la cancello, o -decisione drastica- magari mi ritiro...<-non lo farò mai..), due paroline su questo chappy.
Scrivendolo( sempre in crisi, dopo aver scoperto che l'esame d'inglese non mi è andato poi tanto bene) mi sono scoperta alquanto sadica con Rick Jr....l'ho immaginato troppo "figo" per non essere torturato un po'; inoltre ho disseminato parecchi indizi riguardo un po' di ogni personaggio nuovo...
..ah, e riguardo la faccenda dei pg del manga...udite, udite, forse ci sarà una remota speranza che vengano inseriti(uhuhuh<-tono sadico)!!
In ogni caso, spero che qualcuno recensisca, davvero. Questa è la mia prima fic del tutto AU(è partita così, però non so come finirà, eh...) e What if e so di essermi imbarcata su una nave molto usurata e priva di cura saltuaria...però, come si dice, la speranza è l'ultima a morireeeee!!
Al prossimo chapter.
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