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Autore: _Giuls17_    22/01/2014    5 recensioni
Voldemort è tornato ed ha intenzione di vincere la guerra a tutti i costi. Hogwarts non ha intenzione di perdere, ha deciso di combattere e per farlo utilizzerà tutte le armi a sua disposizione, persino una ragazza.
Sacrificherebbe persino Hermione Granger se questo gli assicurasse la vittoria, ma in che modo?
1:-No cara, vogliamo che tu vada al Manor… Devi conquistarti la fiducia dei Mangiamorte, entrare a far parte dei fedelissimi, dovrai combattere dall’interno.- disse in un soffio la professoressa.
4: -Non lasciare che lo faccia di nuovo.- gli occhi supplichevoli e le lacrime agli angoli di essi, -Non lasciare che lei mi colpisca, ancora.-
9: -Fermatevi per ordine del Ministro della Magia.-
-Se ci prendono?- sussurrò la ragazza.
11:-Granger stai giocando col fuoco.-
-Sai che c’è? Stai attento tu a non scottarti, perché stai giocando contro il Leone, Serpe.-
12:-Non potevo permettere che ti uccidesse.- alzò lo sguardo verso il ragazzo, ma gli occhi di lei erano privi di emozione.
16:-Io avevo scelto te.- sussurrò prima di essere trasportata via dalla Smaterializzazione [...]
23:-Stava guardando qua e poi…. Oh miseriaccia!!- esclamò.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo, Più contesti
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Eccomi di nuovo qua con il 3 capitolo =)
Vorrei ringrazie le persone che hanno aggiunto la storia
nei preferiti e nelle seguite!!
Grazieeee =)
Volevo informarvi che posterò, quasi abitualmente, due aggiornamenti
a settimana, uno il mercoledì e uno la domenica!
Così da non creare scompiglio con le altre storie e per aiutare voi!!
Grazie a chi si soffermerà a leggere e a lasciare una piccola recensione
<3

Benvenuta nel mio esercito
 
-Tieni.-
Una voce la svegliò dal sonno in cui era caduta, un sonno pieno d’incubi e l’unico ricordo tangibile era il dolore che aveva provato, per colpa della maledizione senza perdono.
Hermione aprì gli occhi sulla figura di Narcissa Malfoy, che aveva appena appoggiato un vassoio con del mangiare a terra.
-Devi mangiare qualcosa, cara.-
-Perché?- chiese cercandosi di mettere a sedere.
-Perché cosa?-
-Perché fate questo, io…-
-Non essere scioccata, sarò sposata anche con un Malfoy ma il mio sangue è Black, noi non siamo così crudeli, almeno non tutti.- pensò alla sorella e alla tortura che aveva inflitto alla povera ragazza.
Senza farsi notare la scrutò attentamene, alla ricerca di un indizio che la facesse dubitare, ma la verità era che più osservava Hermione e più provava pena per lei.
-Perché stai facendo tutto questo?-
Narcissa fece un passo indietro, istintivamente, non rendendosi conto delle parole appena pronunciate.
-Io lo chiamo istinto di sopravvivenza, forse lo conoscete.- prese dal vassoio un pezzo di pane e iniziò a mangiare avidamente.
-Potevi rimanere con Potter, potevi restare nel tuo rifugio sicuro, con persone che ti volevano bene, ma gli hai voltato le spalle.-
Hermione sogghignò senza volerlo, e guardò la sua interlocutrice, -Quando questa maledetta guerra è scoppiata ho pensato che potevamo avere speranza, che in qualche modo potevamo vincere ma quando mi sono resa conto che, col mio atteggiamento, avrei messo in pericolo la vita delle persone a me care, non ho più capito niente.-
Inspirò a fondo cercando di calmarsi, quello che aveva appena detto non le sembrava una vera bugia, non in parte.
Penso veramente queste cose, solo che se avessi potuto scegliere avrei fatto diversamente.
-Non potevo rischiare che la mia famiglia venisse uccisa, non potevo rischiare così tanto in una guerra in cui i Babbani e i Mezzosangue sono gli unici a morire.-
Narcissa rimase in silenzio, incredula.
È una ragazza così giovane, ma sa il fatto suo, pensò intensamente.
-Non pensiate che per me sia stato facile prendere questa decisione, non creda che io abbia abbandonato i miei amici dall’oggi al domani, ho preso tempo. Tempo per essere sicura, tempo per decidere la strada giusta.
Non ho problemi ad ammettere di essere scesa a patti col diavolo, sono a posto con la mia coscienza.-
Posò il tozzo di pane sul vassoio, appoggiandosi nuovamente al muro.
Sono stata convincente, Narcissa riferirà tutto a Voldemort. Ne sono sicura.
-Scusami, adesso.- la donna si congedò in silenzio lasciandola nuovamente sola con i suoi incubi, peggiori.
 
***
 
-Draco?-
La voce di Lucius fu quasi un sussurrò ma suo figlio aveva sentito perfettamente chiamarlo per nome.
-Padre.- rispose educatamente il Serpeverde.
-Cosa ci fa qui?- chiese cauto.
È vero non dovrei essere qui, ma sono sciuro che qualcosa sta cambiando.
-Qualcosa non va a scuola, volevo comunicare con voi via gufo per avere qualche notizia, ma ho preferito venire direttamente qua.-
-Hai… Hai fatto bene, su andiamo.-
Senza esitare venne condotto dal padre nel salotto in cui si tenevano tutte le riunioni con Voldemort, ma poté notare un flebile cambiamento.
Lo percepisco anche dall’aria, sta succedendo qualcosa in questa casa.
 
-Ma guardate chi è venuto a trovarci, Draco.- il Signore Oscuro si era avvicinato a lui nel momento esatto in cui aveva varcato la porta del salone e come sempre Draco si inginocchiò, come segno di rispetto e di paura.
-Stavo giusto comunicando con vostra madre, le ultime novità.-
Sembra… Felice? Pensò il ragazzo rimanendo in silenzio.
-Narcissa hai fatto un ottimo lavoro.-
-Tutto quello che lei desidera, Mio Signore.- si inginocchiò per poi allontanarsi.
-Adesso è il momento di parlare con lei.- mosse la mano verso la porta.
-Lei?- sussurrò al padre, ancora al suo fianco.
-Fra poco capirai tutto.-
E il ragazzo non poté fare a meno di percepire la tensione nel tono di voce del padre, mischiata con la paura.
Si voltò nuovamente verso la porta, una ragazza vestita di stracci stava lievitando, e solo quando fu al centro della stanza il Signore Oscuro abbassò la mano.
-Sono lieto di constare che hai superato la notte.-
Draco guardò attentamente la ragazza, tra i graffi e le ferire, cercando di scacciare l’odore del sangue, e riconobbe un leone ferito, riconobbe Hermione Granger, amica di Potter e Mezzosangue.
 Che cazzo sta succedendo qui?
Il suo cuore senza che potesse evitarlo inziò a battere forte, non era preoccupato per la salute di lei, non gli interessava nulla di quella ragazza ma la sua presenza a casa sua lo aveva destabilizzato.
 
***
 
Hermione alzò lentamente gli occhi da terra, era decisa più mai a non farsi più mettere i piedi in testa.
Io riuscirò nella mia missione, non posso fallire.
Ma senza volerlo, il suo sguardo si bloccò su un ragazzo, dal colorito pallido e dai capelli troppo biondi, gli occhi grigi come una tempesta.
Cazzo ci fa Malfoy qui?
Cercò di riprendere il controllo del suo corpo, stava tremando. Non per la paura, non voleva che il suo piano fosse rovinato dal Furetto.
-Mia cara ragazza, oggi potrebbe essere il tuo giorno fortunato.- Voldemort le si avvicinò, con la bacchetta ben stretta alla mano.
Lei cercò d’istinto la sua, ma non la trovò.
Devo resistere.
-Vediamo se quello che tu hai detto finora corrisponde a verità, Draco che sta succedendo ad Hogwarts?-
Il ragazzo rimase sorpreso per la domanda e non potè evitare di rivolgere uno sguardo interrogativo alla ragazza che gli stava davanti.
-Hogwarts è in subbuglio, si vocifera che qualcuno abbia abbandonato la scuola e la McGranitt ha perso il controllo sugli studenti.-
No. Hermione avrebbe voluto urlare, ma dovette trattenersi.
-Quindi tu credi che questa giovane ragazza, non che maga di alto livello, abbia veramente disertato?-
-Sì.- rispose senza esitazione.
 
E allora anche per Draco tutto fu chiaro, le voci che si aggiravano a scuola erano vere, e parlavano proprio della Granger.
Perché si è venduta?
-Bene, bene ragazzina, la buona sorte è dalla tua parte oggi. Giuri di non aver mentito?-
Il tono di voce si era alzato e un brivido percorse la schiena della ragazza.
-Lo giuro.- sussurrò.
-Non ti sento.- le puntò la bacchetta alla tempia e Draco notò la paura negli occhi di lei.
-Dillo più forte.-
-Lo giuro!!- urlò con tutta se stessa.
-CRUCIO.-
Altro dolore.
Altro tormento.
Futuri incubi.
Future paure.
Era questo quello che le provoca la maledizione senza perdono, la distruggeva
Hermione stavolta non urlò, non disse e non mosse un muscolo. Rimase immobile, aspettando che Bellatrix avesse finito di giocare.
Di nuovo.
-Quando ti rivolgi al Signore Oscuro, cerca di non dimenticare il tuo posto.-
Hermione annuì debolmente e dopo che la streghe le diede le spalle, si accasciò a terra, stremata.
Non posso andare avanti così, mi uccideranno.
-Ragazzina benvenuta a far parte del mio esercito.- disse allontanandosi da lei, quel tanto che bastava per guardarla con disprezzo, -Narcissa curala, anche se è una Mezzosangue, avremo bisogno di tutto il suo potenziale.-
 
Hermione rimase in ascolto, era riuscita nel suo tento, era entrata a far parte di quella maledetta schiera di fedeli di Voldemort, adesso iniziava la vera parte difficile del suo piano.
Raccogliere informazioni, comunicare con la McGranitt.
Devo pensare a sopravvivere.
I suoi occhi si posarono nuovamente sul suo compagno di scuola, Draco era rimasto fermo a guardarla, ma qualcosa nel suo sguardo la convinse che non era del tutto d’accordo con i metodi di sua zia.
-Malfoy.- sussurrò un attimo prima, di svenire davanti a tutti.
   
 
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