Inizio
col ringraziare
tutti quelli che hanno letto, ma, soprattutto, chi è stato
tanto gentile da
commentare!!!
Un
particolare
ringraziamento a eilinn ;
Ramiza ; tentennina
che
hanno addirittura aggiunto la
storia ai preferiti!
Spero
che
questo secondo capitolo non sia una delusione…
CAPITOLO
II
Riflessioni
e decisioni
Quando
Tenten
si svegliò, trovò la stanza vuota: un misto di
sgomento e sollievo si impadronì
di lei.
Calcolò
che
prima che Lee - l’eunuco -
arrivasse,
sarebbe trascorsa un’ora abbondante. Decise pertanto di
concedersi un attimo di
tregua per pensare.
Chiudendo
gli
occhi vide una lei bambina con due buffi codini che correva in un prato
inseguendo le farfalle.
Allora,
nei
giorni felici del suo passato, quando ancora aveva una vera
casa e una vera
famiglia, sognava un principe coraggioso che sfidasse con lei il mondo
e il
destino. Un bel principe da sposare, con cui potesse condividere la
voglia e la
gioia di amare.
Cosa
restava
di quel magnifico sogno infantile dopo la notte appena trascorsa?
Un
conato di
vomito, e le orribili sensazioni provate si riproposero come un film di
cui era
involontaria protagonista.
Già
quel
primo contatto, il bacio, era stato l presagio di un’irruenta
passione che non
chiede permesso né autorizzazione. Poi anche le mani,
impazienti, così rapide
che le era sembrato di avere addosso una colonia di vermi.
Il
seno, la
pelle, tutto il suo corpo torturato da umidi baci che insaziabili la
marchiavano a fuoco.
Più
e più
volte avrebbe voluto allontanare quel corpo padrone che non si curava
della
repulsione della sua schiava, ma il dovere
la frenava.
Non
aveva
smesso di chiedersi fino a che punto potesse resistere…quale
umiliazione era
stato sentire le dita farsi spazio, anticipare lo strumento della
profanazione
di un corpo che non conosceva più dignità.
Lacrime
roventi scendevano ora dagli occhi profondi di Tenten mentre, mordendo
il
cuscino, reprimeva un urlo che non le era consentito: lei aveva solo
eseguito
il suo dovere; i sentimenti non facevano parte del
“pacchetto”.
Per
fortuna,
come previsto, Lee non tardò ad arrivare.
Si
rivestì in
fretta e si allontanò ancor più velocemente dalla
villa.
Gli
stessi
occhi pallidi non avevano smesso di seguirla finché la sua
figura non era
scomparsa dentro la carrozza.
Durante
il
tragitto Tenten non proferì parola. Nessun suono umano
avrebbe potuto rendere
l’idea di come stava: si sentiva sporca e aveva voglia solo
di lavarsi.
Lee
guardò
Tenten con compassione, ma non una parola di consolazione
uscì dalla sua bocca:
ormai quella era diventata la sua vita e, per il proprio bene, doveva
accettarla più in fretta possibile.
Guardò
ancora
una volta la lettera da consegnare alla mezzana, consapevole delle
implicazioni
che avrebbe avuto nel futuro della ragazza che gli sedeva di fronte.
Egregia
signorina Tsunade,
ho
constatato
con piacere che i servigi offerti dalla sua
casa rispondono – come sempre, d’altronde
– pienamente alle mie esigenze.
Tuttavia
avrei una richiesta che esula dalle mie normali abitudini: avrei
piacere che
domani tornasse la stessa ragazza di stanotte; come lei stessa
avrà notato insieme
alla presente, mi sino premurato di anticipare il pagamento.
Confido
in
una risposta positiva che, sono certo, non tarderà ad
arrivare.
Distinti
saluti
Hiashi
Hyuuga
-VERME!
Odio
la sua cordialità…cosa c’è
di più meschino che essere così riverenti con la
squallida direttrice di un bordello? “la stessa ragazza di
stanotte”…non le ha
nemmeno chiesto il nome…Verme…ma come posso
negare proprio a lui anche il più
piccolo capriccio?
Questi
i
pensieri della donna, che presto sarebbero diventati un ordine per
Tenten.
La
ragazza,
appena tornata, si era precipitata ad immergersi in un bagno aromatico:
i
profumi e le piante mediche l’avrebbero aiutata a curare le
ferite fisiche e ad
alleviare il nervosismo.
Cancellò
mentalmente l’immagine della bimba coi codini e sovrappose il
fotogramma di
quello che era diventata e sarebbe stata per sempre.
L’insistente
bussare alla porta la destò dal torpore dei vapori
– Nana! Entra! –
La
mezzana,
cui lei affettuosamente aveva affibbiato quel nomignolo tra mamma e
nonna, si
fece avanti e amorevolmente le propose un massaggio rilassante.
-Devo tornare lì,
vero?- chiese Tenten.
-oh,
Ten mi
dispiace molto ma sai che proprio ad uno Hyuuga non possiamo dire di no-
-Ahahahah
sei
così prevedibile Nana! Ogni volta che sei più
gentile con me è perché devi
chiedermi qualcosa di poco piacevole…ma non importa, Nana,
devo abituarmi, no?
Non stare in pena per me- con un finto sorriso nascose
l’immnesa desolazione
che ormai aveva la chiave del suo cuore, ma non poteva deludere
l’unica persona
che l’aveva aiutata nel momento del bisogno. Prese la sua
decisione: quella
notte avrebbe fatto ritorno alla grande villa.
Non
posso
credere ai mie occhi: quell’angelo caduto è di
nuovo qui, anche stanotte.
Quando
la
vidi ieri, per caso, sperai con tutto il cuore, per il suo bene, che
non
dovesse più mettere piede in questa casa, nella sua stanza.
Mi
sembrava
scontato che fosse così: mio zio non ha
l’abitudine di mangiare due volte nello
stesso piatto, anche se a lordarlo è stato lui.
Ma
lei, angelo meraviglioso anche nella
perdizione! Creatura purissima anche se trascinata nella melma del
peccato.
Dalla
mia
stanza posso udire i gemiti di un miserabile che tenta di inabissare
con sé un
giglio candido.
Quale
tortura
è resistere ad un perverso senza abbassarsi a compiacere i
suoi desideri
immondi!
Cosa
hanno
visto i suoi occhi per tenerla ancora legata a sé?
Il
riflesso
dello specchio mi dice che i suoi occhi sono i miei e se egli ha
trovato una
ragione per volerla ancora con sé, io ne ho già
mille per cercare di impedire
che questo accada.
Questa
notte
non ho dormito, preda di un tormento che prima non conoscevo. E
stamattina mi
ritrovo a spiarla, di nuovo, come ieri, felice che lui
non sia lì ad oscurarla con la sua presenza.
La
osservo
non visto finché per lei non è ora di andare.
So
che
tornerà ma so anche che farò quanto è
in mio potere perché al più presto possa
riassaporare la pace che spetta agli angeli come lei.
Scusate se ancora non
ho fatto incontrare i due protagonisti ma dovevo dare
qualche informazione in più sulle motivazioni di alcuni
personaggi.
Mi scuso anche per la
descrizione poco felice di ciò che Hiashi ha fatto a
Ten, spero di non essere stata troppo squallida.
Spero che continuiate
a leggere e a commentare in tanti!!!
Al prox capitolo!