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Autore: Stellyna_P    07/06/2008    4 recensioni
Draco ed Hermione, non si sono più visti da quel giorno in cui la grifondoro ha deciso di non sposare Ron e di scappare.
Adesso lei lavora come modella in Francia.
Hermione non ha più la forza di rialzarsi e di spiccare il vole come ha sempre fatto. Ma sarà il nostro bel biondino ad aiutarla e a pogergli quella mano che Hermione sta aspettando da ben cinque anni.
Da sottofondo fanno la loro comparsa Klelia, Andreas e Marcus... Tre nomi, tre destini diversi e unico scopo: Riuscire a sopravvivere.
Perché avvolte vivere è più difficile di quanto si pensi.
Seguito della mia shot "Carpe diem"
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio, Pansy Parkinson, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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L’importante e che tu ci sia

L’importante e che tu ci sia.

Maledetta maledizione.

 

Here’s the day you hoped would never come
Don’t feed me violins
Just run with me through rows of speeding cars
The paper cuts, the cheating lovers
The coffee’s never strong enough
I know you think it's more than just bad luck.

-Speeding Cars, Imogen Heap-

 

Cara Ambre,

quando leggerai questa lettera io molto probabilmente sarò a Parigi. Scusami davvero, pensavo di farcela. Pensavo di essere forte e invece non lo sono.

E’ stato difficile rivederli tutti, ed è stato ancora più difficile vedere Ron, parlare con lui. Mi sono comportata da immatura e adesso devo accettare le conseguenza. Ti prego di non cercarmi quando sarai a casa. Voglio iniziare una nuova vita. Da sola.

Niente più passerelle, vestiti e trucchi. Io non sono fatta per questo cose, io non faccio parte di questo mondo.

Adesso voglio solo concentrare le mie energie in qualcosa di più utile. Forse potrò dedicarmi al C.R.E.P.A, sai te ne avevo parlato.

Ti auguro tutta la felicità di questo mondo.

Ti voglio bene.

Ps: Prometti di non dire niente a nessuno.  Promettimi che non dirai niente a loro.

E chiedi scusa da parte mia a Chanel.

 

Ambrè non aveva mantenuto la sua promessa.

L’aveva fatto per lei.

 

-Non è possibile non di nuovo.-

Ron Weasley non era bravo con i sentimenti, no. Anzi era una frana in questa materia. Anche se la colpa non era sua, nessuno mai gli aveva insegnato come moderare la sua ira e le altre emozioni.

Per questo in quel momento, riusciva a pensare che forse la sera prima aveva un tantino esagerato.

-Ron non è colpa tua. Davvero.-

La voce di Ambrè sembrava avere gli stessi effetti di una buona dose di camomilla. Lo tranquillizzava. Anzi non era solo la voce che lo rendeva meno agitato era lei.

La ragazza sorrideva, anche se questo sorriso non arrivava a gli occhi che erano spenti. Con una piccola patina di paura e sofferenza.

Ambrè quasi timorosa alzò il palmo della mano e accarezzò il viso di Ron, il contatto la fece rabbrividire.

Dopo un po’ la rossa si ricordò che non era sola e che quattro paia di occhi la fissavano incuriositi. Staccò subito la mano, come se si fosse scottata.

La sensazione in fondo era quella.

Quando fisso la sua mano rimase sorpresa che essa non stesse andando a fuoco.

Una porta si chiuse di botto, facendo girare tutti i presenti di casa Potter.

-Dove diavolo è andato Malfoy?- sbottò Harry.

 

 

 

C’è chi dice che dopo la morte il corpo perda 21 grammi, i grammi dell’anima.

Hermione Jane Granger sapeva che questa storiella altro non era che una leggenda babbana, anche perché se fosse stato vero in quel momento lei avrebbe notato questa differenza.

Che non fosse morta, però a lei sembrava solo un piccolo dettaglio.

Nel corso di una settimana aveva rovinato tutto. E quando diceva tutto intendeva veramente tutto.

E in quel momento si sentiva morta, come se la sensazione di illusione che aveva provato in quei cinque anni si fosse finalmente spezzata e che per la prima volta, dopo tanti anni anche lei avesse aperto gli occhi.

Occhi che sinceramente preferiva tenere chiusi.

Ancora riusciva a percepire il dolore che aveva provato Ron il giorno prima, la tristezza che leggeva in quegli specchi profondi, il sorriso troppo caloroso di Harry.

Un sorriso che non si meritava.

E poi gli occhi lucidi di Chanel.

Era stata perfida con lei e come aveva detto la sua amica cosa poteva saperne lei?

Forse quello che provava quell’uomo per Chanel era vero amore, e lei stupida com’era aveva rovinato tutto. Di nuovo.

Si porto una mano sui i ricci, che aveva fatto ricrescere grazie a una pozione.

Forse perché pensava che con i suoi fedeli capelli arruffati si sarebbe comportata più da Hermione.

Cosa che alla fine non aveva fatto.

In quei cinque anni si era comportata come un estranea, non da Hermione, e preferiva senza alcun dubbio comportarsi da estranea.

Almeno in quel modo soffriva solo lei, senza recare dolore alle persone che amava.

-L’aereo per Parigi. Sta per partire. Preghiamo a tutti di allacciare le cinture.- la voce della hostess le fece ricordare il posto in cui si trovava.

Un sorriso ironico si dipinse sulle sue labbra.

No, lei non stava scappando. Stava solo facendo un favore ai suoi amici.

Quello di scomparire.

 

Scomparire

 

L’aereo iniziò il suo decollo, Hermione strinse i braccioli della sedia, per ancorarsi a qualcosa

di visibile che le avrebbe ricordato che la realtà esiste e che non è solo frutto della sua mente. Per sfortuna.

 

Senza

Voleva dimenticare di nuovo. Sperando che nessuno l’avrebbe chiamata codarda. Perché accettare quella amara verità era troppo difficile.

 

Lasciare

 

Lasciava tutto lì a Londra. La speranza di essere perdonata, la speranza di poter amare, la speranza di poter vedere il suo sorriso dolce.

 

Tracce.

 

E in fondo lo sapeva, sapeva che ci sarebbe voluto un po’ di tempo per dimenticarli. Ma doveva iniziare una nuova vita. Da sola.

 

 

Scomparire.

 

 

Per

 

Una nuova vita, dove forse avrebbe incontrato una persona che sarebbe riuscita a farle ribattere il cuore. Di nuovo.

 

 

Vivere

 

Una nuova vita, che non includeva la paura di stupidi fantasmi.

 

 

Di

 

La vita che avrebbe comandato lei. Lei e solo lei.

 

Nuovo.

 

La nuova vita che l’aspettava  a Parigi. Quella città che odiava con tutto il cuore.

 

-Granger scappi di nuovo.-

Eppure quella voce non doveva appartenere alla sua nuova vita.

E allora perché sentiva quella voce?

 

-Maledetta mezzosangue e maledetta questa fissazione di rubarmi il primato di codardo. Gira quella maledetta testa. Maledizione.-

E di nuovo.

Una voce che apparteneva al passato ma che desiderava tanto che appartenesse anche al presente.

Quella voce era una… maledizione.

 

 

ecco il giorno che hai sperato non sarebbe mai arrivato
non farmi sviolinate
solamente corri con me tra colonne di auto in accelerazione
i ritagli di giornale, gli amanti che si tradiscono
il caffè che non è mai abbastanza forte
so che lei pensa che non sia solo sfortuna.

-Speeding Cars, Imogen Heap-

 

E nel frattempo una ragazza piangeva, lacrime, lacrime amare.

Lacrime di chi conserva un segreto troppo grosso. Il segreto dell’immortalità.

 

 

 

 

 

Scusate il ritardo ç___ç dovrei nascondermi… quasi un mese.

Ma voi non mi lancerete nessun Crucio, vero?

Il capitolo davvero non mi piace, scusate se è così ma l’ispirazione in questi giorni è andata e il mio umore è un po’ giù.

Un bacio, scusate se non vi ringrazio uno per uno ma devo scappare.

Anzi dovrei uscire ma ancora sono in pantaloncini e canottiera e sento anche la soave voce di mia cugina che mi maledice.

Sisi non vi preoccupate se non mi uccidete voi lo farà lei.

Un bacio, di nuovo xD

Ile^^

Cmq dopo 13 capitoli credo che sta solfa di Hermione che scappa abbia stancato, il prossimo sarà decisamente diverso.

 

 

  
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