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Autore: Dreamless_    26/01/2014    0 recensioni
La routine di Johanna viene stravolta quando viene venduta la casa di fronte alla sua dove precedentemente era avvenuto un massacro.
Cosa c'è di strano nella sua nuova vicina e il suo magnetico gatto?
Genere: Horror, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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lightless2 -Ci vuole coraggio!
Esclamò Logan quando gli raccontai di Evelin.
-Davvero. Inoltre credo che ci abiti da sola con il suo gatto.
Dissi mettendomi a sedere sulle sue gambe.
Eravamo nella sua cucinetta e sua sorella era passata per prendere un caffè.
Ilenia era una delle mie migliori amiche, era una ragazza sempre solare che metteva allegria.
Adoravo quel genere di persone.
-Secondo me non le hanno raccontato la vera storia di quel posto, anche perché se la sapesse sarebbe assurdo che abbia deciso di viverci tranquillamente.
Esordì Ilenia dopo aver bevuto un sorso di caffè.
-Per la precisione Ile nessuno sa bene la storia degli Hanson.
Aggiunse Logan.
Effettivamente aveva ragione, nessuno sapeva esattamente come erano andate le cose, la polizia aveva concluso il caso in modo frettoloso.
-Io mi affido alla storia raccontata. Vi ricordate Erik? Era un ragazzo molto taciturno…chissà cosa gli passava per la mente, arrivare ad uccidere tutta la sua famiglia per poi impiccarsi è davvero raccapricciante.
Annuii in silenzio. Erik Hanson .
Non aveva stretto un vero legame con nessuno, se ne stava sempre in disparte come se volesse che nessuno lo notasse, come se desiderasse essere invisibile.
Mi ricordai dell’unico giorno in cui mi rivolse parola.
Era l’anno scorso, ero all’ultimo anno del liceo davanti al mio armadietto.
Ero sovrappensiero, mi voltai di scatto scontrandomi con Erik e facendogli cadere un piccolo fascicolo. Mi ricordo che pensai che era strano che facesse delle ricerche sulla sua casa ma era la prima volta che ci ritrovavamo così vicini e rimasi colpita dalla tristezza dei suoi occhi. “Scusami” mi disse.
Non feci in tempo a rispondere che lui raccolse i suoi fogli e corse via. Era davvero sconvolto.
-Non era un ragazzo cattivo.
Le parole mi uscirono di bocca inconsapevolmente.
-Cioè voglio dire, non sembrava un ragazzo capace di compiere un gesto del genere.
Ilenia si voltò verso di me.
-Anch’io lo pensavo, però a quanto pare ci sbagliavamo.
Concluse finendo il caffè. Questo discorso mi aveva turbato e Logan lo aveva capito subito.
-Basta parlare di queste cose, cambiamo argomento.
Esclamò stringendomi. Era davvero dolce.
-Già! Allora lo scopo principale per cui sono venuta qui oltre che prendere questo buonissimo caffè perché Johanna è bravissima, è che volevo chiedere alla mia migliore amica e al mio fratellone se per favore non mi lasciavano da sola stasera a cena insieme alla mamma e la sua nuova fiamma.
Detto questo ci fece un sorriso speranzoso. Era ovvio che non l’avremmo lasciata sola.
-Vorresti impietosirci sorellina eh?
Disse Logan scuotendo la testa.
-Non ti lasciamo sola Ile, tranquilla. Ma vostra madre sa già che ci siamo anche noi a cena?
Le chiesi. Molto probabilmente aveva già organizzato tutto.
-Si si, ci ho pensato io.
Appunto.
-Allora sarà meglio che andiamo.
Ci alzammo e Logan mi dette un rapido bacio.
-Andiamo ad assistere a questo evento.
Sorrisi del suo entusiasmo. Avrebbe preferito una mazzata in testa.
Uscimmo dal monolocale del mio ragazzo e ci dirigemmo verso la sua Bmw.
Suo padre voleva compensare la mancanza con regali costosi, così una bella Bmw per Logan e una bella Mercedes per Ilenia. Io adoravo comunque la mia piccola Drunk.
-Vi seguo con la macchina.
Esclamò Ilenia mandandoci avanti. Odiavo la strada per arrivare alla casa di Lydia, la madre di Logan.
Era così buia che neanche i fari riuscivano a fare abbastanza luce.
-Quella è la macchina di mio zio.
Sussurrò Logan quando parcheggiammo nel viale. La situazione si faceva strana.
Non avevo mai incontrato nessun’altro membro della sua famiglia eccetto sua madre.
Sapevo che il padre si era trasferito in Marocco per lavoro e che l’unico contatto che avevano con lui erano appunto i regali che gli inviava.
-Quindi stasera cena con tua madre, la sua fiamma e tuo zio?
Chiesi confusa. Lui spense la macchina e si girò verso di me.
-Credo che la nuova fiamma e mio zio siano la stessa persona.
Mi fissò.
-Quindi credi che tua madre stia con il fratello di tuo padre?
Questa volta ero incredula.
-Mi sbaglierò, ma penso proprio di si.
Stavo per replicare quando due colpi sul mio finestrino mi fecero sobbalzare.
-Ilenia vaffanculo!
Esclamai. Già la strada era degna di un film horror.
-Scusami Jo, ma qui la cosa è tremenda. Io odio alla follia mio zio.
Scendemmo dalla macchina e ci dirigemmo verso la porta, Ilenia era devastata.
-Mangiamo e ce ne andiamo.
Logan non vedeva già l’ora di andarsene e ancora non eravamo arrivati.
-Vi prego, portatemi via con voi. Vi giuro che me ne starò buona sul divano.
Dal modo in cui la mia amica ci stava supplicando avevo timore d’incontrare questo zio.
Senza aver bussato la porta si spalancò e Lydia comparve sull’ingresso.
-Ragazzi entrate.
Era così felice che non riusciva a stare ferma. Ci guidò subito nel soggiorno dove c’era un uomo sulla quarantina dai capelli biondo cenere. Per un attimo dubitai che fosse lui lo zio dato che Logan e Ilenia avevano i capelli nero corvino.
-Ragazzi vi ricordate dello zio Thomas? Era da quando eravate piccoli che non lo vedevate.
Sorrise non curante delle facce prive di gioia dei suoi figli.
-Mentre questa è Johanna, la ragazza di Logan.
Aggiunse indicandomi. L’uomo si avvicinò a me tendendomi la mano.
-è un piacere conoscerti Johanna. Devo ammettere che mio nipote ha decisamente buon gusto quando si tratta di ragazze.
Con la coda dell’occhio notai che Logan si era irritato.
-è un piacere anche per me Thomas.
Contraccambiai il sorriso. Guardandolo negli occhi notai che erano della stessa tonalità di azzurro di Logan e Ilenia.
-Hai dei bellissimi occhi verdi Johanna.
La stretta di mano stava durando un po' troppo per i miei gusti.
Anche Logan se n’era accorto.
-Si infatti sono d’accordo.
Si avvicinò a me prendendomi per mano e conducendomi verso la tavola apparecchiata.
-Tra poco perdo il controllo.
Mi sussurrò all’orecchio.
-Tranquillo, forse voleva essere gentile.
Lui mi guardò sgranando gli occhi.
-Amore mio, tu non sei ingenua.
Iniziai a ridere. Aveva ragione.
-è una vergogna. Nostra madre sta con quell’essere che non perde tempo a provarci con te.
Ilenia ci raggiunse scuotendo la testa.
Ci mettemmo subito a sedere, davanti a me si mise Thomas.
Perfetto.
-Allora ragazzi, lo zio Thomas si fermerà un po' qui da noi.
Disse Lydia portando un vassoio di carne sulla tavola. Appena lo posò nel centro mise una mano sulla spalla di Thomas.
-Almeno avrete anche l’occasione di conoscerlo meglio.
Ilenia si stava per mettere a ridere, mentre Logan erano completamente impassibile.
-Si si mamma, mangiamo che dobbiamo andare via presto.
Disse visibilmente nervoso prese una fetta di carne cercando di concludere il discorso.
-Ok vado a prendere anche l’altro vassoio.
Lydia ci sorrise scomparendo in cucina.
-E bravo il mio nipote, con una ragazza così anch’io tornerei presto a casa,immagino avrete cose migliori da fare.
Thomas si girò verso di me e mi fece l’occhiolino.
Logan gettò la forchetta sul tavolo.
-Mi è passata la fame. Seriamente Thomas? Invece di provare anche lontanamente a riallacciare un po' i rapporti con me e Ilenia ti diverti a provocarmi così?
Rimasi un attimo in silenzio. Ilenia rimase a bocca aperta.
-Non ti scaldare Logan, con una ragazza del genere non sarò certo l’unico, dovresti esserci abituato.
Adesso ero io ad essere rimasta a bocca aperta.
-Il fatto è che tu potresti essere persino suo padre.
Esclamò Logan infuriato.
Thomas iniziò a ridere.
-Non sarebbe certo la prima ventenne con cui vado a letto.
Logan si alzò quando Lidia rientrò in soggiorno con l’altro vassoio.
-Mamma noi ce ne andiamo. Dovresti riflettere un po' di più prima di legarti a qualcuno. Questa volta al tuo uomo piacciono un po' troppo le ventenni.
Detto questo uscì dalla stanza. Io e Ilenia ci guardammo un attimo allibite.
-Mi dispiace Lydia. Grazie comunque per la cena.
Mi alzai per seguire Logan.
-Io mamma vado a dormire da mio fratello.
Ilenia non aspettò la risposta e mi trascinò via prendendomi per un braccio.
Lydia era rimasta con gli occhi sgranati ancora con il vassoio in mano.
Mentre uscivamo di casa sentimmo delle grida che preannunciavano un litigio.
-Ma che razza di uomo è vostro zio? Ero senza parole.
Mi girai verso Ilenia che scuoteva la testa.
-L'unica cosa certa è che è un imbecille. Nostra zia lo lasciò perché lo trovò a letto con una sua studentessa. Per questo fu anche rimosso dall’incarico d’insegnante.
La guardai sorpresa.
-Era un’insegnante?
Immaginavo già con quale criterio mettesse i voti.
-Si, insegnava lettere antiche. È sempre stato un grande porco.
Non potevo non essere d’accordo con Ilenia.
Logan ci aspettava appoggiato alla macchina.
-Scusatemi ma se fossi rimasto avrei perso la pazienza.
Mi avvicinai e lo baciai.
-Non ti preoccupare hai fatto bene. La situazione era diventata ridicola.
-Bene allora io andrei anche a casa.
Disse Ilenia sorridendo. Insieme annuimmo. Andai verso la portiera della macchina quando in fondo al viale notai che c’era qualcosa. Era un gatto. Guardandolo bene sembrava proprio il gatto della mia vicina.
Era immobile sul ciglio della strada, che guardava nella nostra direzione.
-Tutto bene amore?
Esclamò Logan scuotendomi dai miei pensieri. Mi girai verso di lui.
-Si certo.
Sorrisi e mi voltai verso il punto in cui avevo visto il gatto ma non c’era più.
Come la sua padrona quel gatto metteva i brividi.
  
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