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Autore: Mala Mela    08/06/2008    4 recensioni
[NaruSasu]
Dopo aver lottato a lungo, Naruto ha realizzato i suoi sogni diventando Hokage; purtroppo la sua vita non è perfetta: deve combattere in continuazine contro il ricordo di Sasuke, bollato come traditore e dato per morto, e contro il Consiglio degli Anziani, pronto a bloccare ogni sua iniziativa. Ma quando scopre che questi gli stanno nascondendo certe informazioni, le cose iniziano a cambiare.
.I. La Verità Che Ricordavo.
"Ricordava quando, più di dieci anni prima, affermava soddisfatto ed orgoglioso “io diventerò Hokage!”.
Finalmente ce l’aveva fatta, era il ninja più forte del villaggio, ma nonostante tutto non era contento. Voleva aiutare Konoha, proteggerla e proteggere le persone che amava, ma non in quel modo. Ogni volta che il consiglio prendeva una decisione a cui era contrario, si opponeva, ma alla fine tutti i suoi sforzi si rivelavano inutili.

.II. Farfalle e Uragani.
"Equilibrio, ruoli di rilievo, potere... sapete parlare solo di questo? - chiese amareggiato e adirato - agite soltanto per il vostro tornaconto personale, senza pensare realmente al bene del villaggio: la pace e l'equilibrio che tanto vantate è soltanto quello delle vostre tasche. Siete voi a non capire che le guerre non terminano da un momento all'altro, che il potere e l'autorità si merita, non si ottiene per sangue o ricchezza!"
.III. Vecchi difetti.
- L'unico motivo per cui non imparo dai miei errori... - disse con più tranquillità, abbandonando la posizione d'attacco - ...è che non li considero tali. Se dovessi tornare indietro, rifarei esattamente ogni cosa; anche se dovessi rivivere mille vite, in ciascuna di esse io cercherei di riallacciare il nostro legame -.
- Sei soltanto un maledetto testardo! - rispose Sasuke, iniziando a perdere la calma, di fronte alla risolutezza dell'altro - Ti sei dato tanta pena per nulla, dal momento che io non potrò mai tornare a Konoha: sono un ninja traditore e verrei processato come tale. Il tuo
sacrificio, se così vuoi chiamarlo, non è servito a nulla. Cosa ti aspettavi che dicessi? “Oh Naruto, ti amo e ti seguirò fino in capo al mondo?” -.
Prima classificata al concorso NaruSasu indetto da Mikichan17.
Genere: Romantico, Malinconico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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T h e E n d O f N o t h i n g







II

Farfalle e Uragani

 

Change everything you are

And everything you were

Your number has been called

Fights and battles have begun

Revenge will surely come

Your hard times are ahead…”

 

Cambia tutto quello che sei

tutto quello che eri

Il tuo numero è stato chiamato

I combattimenti e le battaglie sono cominciati

La rivincita arriverà sicuramente

I tempi difficili sono dritti davanti a te…”

 

[Muse - Butterflies and Hurricanes]

  

 

2.1

 

Era sempre stato così, fin da quando era bambino. Si illudeva sempre di poter cambiare le cose, di essere utile, di essere nel giusto, ma per quanto si sforzasse tutti lo consideravano sempre e solo per quello che era. Soltanto il Jinchuuriki, soltanto il contenitore di Kyuubi.

Sapeva che cambiare la mentalità degli abitanti di Konoha non sarebbe stato facile, ma c'era sempre stato qualcosa che rendeva tutto meno amaro, che rendeva i suoi giorni meno grigi e gli sguardi della gente meno freddi. Quando era diventato Genin aveva conosciuto i suoi compagni di squadra, quelli che sarebbero diventati i suoi migliori amici.

Sakura era stata il suo primo amore, nonostante l'indole manesca e la sua incomprensibile passione per Sasuke. Con il passare degli anni era cresciuta -come lui, dopotutto- e la lontananza di Sasuke non aveva fatto che avvicinarli, sempre di più. Certi giorni, quando la osservava dormire, era dilaniato dl dubbio, incapace di capire se stessero insieme per amore, o per sentire meno la sua mancanza.

In fondo erano amici, migliori amici. Non se l'era inventato, erano parole sue.

A volte la gente sembrava non capirlo, ma quello strano rapporto che si era instaurato tra loro non era solo rivalità. Era rivalità, amicizia, rispetto...affetto? Forse era soltanto la sua immaginazione, ma a volte ciò che li legava gli sembrava molto più forte.

Ma di Sasuke erano andare perse le tracce da anni, probabilmente era fuggito lontano da Konoha e dal suo passato, oppure era morto. Tutto il rispetto che Naruto nutriva nei confronti dell'ex compagno di squadra e nelle sue capacità di ninja gli impediva anche solo di pensare a quell'ultima, remota possibilità. Sasuke era vivo.

E se non tornava al villaggio era solo perché era un maledetto testardo.

Con questi pensieri che con un po' di sforzo definì confortanti, Naruto appoggiò pigramente la testa sulla scrivania, nascosto da alcune pile di documenti che attendevano solo di essere firmati. La riunione di quella mattina l'aveva distrutto moralmente e fisicamente, ora aveva soltanto bisogno di dormire.

Fortunatamente il Rokudaime Hokage ignorava che, mentre cercava di delinquere dai propri doveri, una squadra ANBU in ricognizione lungo il confine nord-occidentale della terra del Fuoco seguiva le tracce di Sasuke Uchiha.

Inequivocabilmente vivo.

L'avevano avvistato poche settimane prima, credendolo un semplice invasore deciso a creare un po' di caos, ma dopo giorni e giorni d'inseguimento l'avevano riconosciuto. Non appena erano stati certi dell'identità del ninja misterioso, si erano premurati di spedire un dettagliato resoconto all'Hokage.

Purtroppo anche loro non sapevano una cosa: da mesi gli anziani intercettavano tutte le missive indirizzate a Naruto Uzumaki.



 

2.2

 

Un pensiero improvviso scosse Naruto dal suo torpore. Non si trattava di una vera e propria necessità, quanto più di una mera curiosità, unita ad un minuscolo e nemmeno troppo infondato sospetto.

I resoconti. Erano settimane, forse mesi, che per un motivo o per l'altro non riusciva mai a leggerli. Certe volte venivano persi, altre volte distrutti da nemici occasionali, altre volte ancora sembravano manomessi, dal momento che contenevano informazioni decisamente irrilevanti.

Non era certo una coincidenza, se ne sarebbe accorto perfino un genin alle prime armi... come aveva fatto ad ignorare la cosa per tutto quel tempo?

Si diede dello stupido da solo, picchiandosi più volte la mano sulla fronte.

Se gli avessero chiesto di pensare ad un possibile “colpevole”, Naruto avrebbe di certo fatto i nomi dell'intero consiglio. Ancora non sapeva quale motivo li aveva spinti a sottrarre i messaggi inviati dai ninja della squadra ANBU in ricognizione presso i confini, ma di certo era qualcosa di grosso. E presto avrebbe scoperto cosa.

Gli anziani non erano degli ingenui, sicuramente non erano talmente stolti da conservare tali messaggi, né da parlarne pubblicamente; scoprire il loro contenuto si sarebbe rivelato più difficile del previsto.

L'Hokage iniziò a camminare avanti e indietro per il proprio ufficio, cercando di trovare una possibile soluzione al suo problema, ma senza venire a capo di nulla. Aveva soltanto due alternative. La prima era evocare Gama e spedirlo al confine, sperando che i ninja al servizio del consiglio non lo intercettassero; la seconda possibilità era pedinare e spiare ogni membro di persona.

Dopo una rapida riflessione decise per quest'ultima. Lo avrebbe esposto troppo, sicuramente, ma la carica che ricopriva lo qualificava come miglior ninja del villaggio della foglia. Lui era l'Hokage e il suo principale compito era tutelare e difendere tutta Konoha, anche dai suoi stessi capi.

Quella stessa sera avvisò Sakura che sarebbe rimasto a lavorare fino a tardi, lasciando la compagna a dir poco stupita, appese l'ampio mantello bianco e si preparò per la sua missione.

Avrebbe seguito Kaname e Otsune, da tempo immaginava fossero loro gli organizzatori dei consensi. Erano sempre loro ad obbiettare e distruggere le sue proposte, erano loro a parlare ad ogni riunione, erano loro -indubbiamente- a prendere le decisioni fondamentali per l'intero consiglio.

I due abitavano in un'elegante villa ai margini del villaggio, il muro di cinta era spesso e disseminato di sentinelle. Entrare non sarebbe stato facile, ma Naruto non poteva permettersi errori.

Camminò lungo il muro, attento a non farsi notare dagli shinobi di guardia, poi scavalcò il muro, deciso a raggiungere la residenza principale il prima possibile. Il giardino era straordinariamente ampio, decorato con siepi, piante di bambù ed un piccolo stagno; lo superò con un unico balzo, poi scalò la parete, mettendosi in ascolto fuori da una delle poche finestre illuminate.

- Quell'idiota di Mokichi - sbraitò una voce maschile, facendolo sobbalzare - per poco non faceva saltare i nostri piani! Consegnare i resoconti direttamente all'Hokage senza prima consultarci... roba da pazzi! -.

- Calmati, Kaname - lo tranquillizzò una seconda voce - Ho detto personalmente a Hosai di occuparsene. Ha fatto in modo che Mokichi non possa più commettere simili errori, se capisci quello che intendo -.

Naruto assottigliò gli occhi e tese ulteriormente le orecchie. Allora erano stati realmente loro!

- Si è anche sbarazzato dei messaggi? - si informò Kaname, con un tono di voce leggermente più allarmato - Se qualcuno li trovasse o se quel moccioso dell'Uzumaki ne entrasse in possesso... non oso immaginare i guai a cui andremmo incontro -.

- Ho nascosto momentaneamente i documenti nel tempio votivo, quello sul lato est della villa>> continuò la voce di donna, probabilmente appartenente a Otsune - Domani provvederò io stessa a distruggerli, in modo che nessuno possa trovarli -.

- Perfetto. Se mi è concesso saperlo, che informazioni contenevano quei resoconti? Ancora avvistamenti dell'Uchiha? -.

- Ovviamente. Da settimane le missive non parlano d'altro...-.

Naruto ebbe come l'impressione che il tempo avesse deciso di fermarsi, bloccando ogni cosa. Non percepiva più il fruscio dell'erba mossa dal vento, il sommesso vociare proveniente dalle cucine... per quanto fosse incredibile, perfino il delicato profumo dei cespugli fioriti sembrava essere scomparso.

In quel momento sentiva nelle orecchie soltanto l'assordante rumore del silenzio, che gli impediva di pensare lucidamente.

Sasuke era vivo... e lui doveva trovare assolutamente quei documenti!

 

2.3



 - Nobile Hokage, mi è concesso chiedere il motivo di questa riunione straordinaria? - chiese un uomo seduto dall'altra parte del tavolo - abbiamo discusso solamente ieri, e nonostante la mia memoria non sia più quella di una volta, non mi pare avessimo lasciato dei punti in sospeso! -.

- Dei punti in sospeso, eh? - ringhiò Naruto, stringendo i pugni e guardando con odio ogni singolo membro del consiglio - Durante questo incontro ho intenzione di risolvere anni di punti in sospeso -

- Credo di non capire - disse Otsune, ostentando tranquillità e calma - vuole per caso illuminarci? -.

- Ovviamente! - Naruto gettò sul tavolo una lettera evidentemente indirizzata a lui, recante la firma del capo della squadra ANBU.

- Continuo a non capire - affermò la donna, visibilmente più agitata. Come aveva fatto quel ragazzino a trovare le lettere? Nessuno oltre a lei sapeva dove erano nascoste!

- Sono i resoconti degli shinobi che si trovano al confine - continuò l'Hokage con decisione - Per qualche strano motivo non mi erano pervenuti, ma ora che sono nelle mie mani posso agire di conseguenza... signori miei, ho intenzione di sciogliere il consiglio degli anziani di Konoha, per riformarlo con elementi più degni e leali nei confronti del villaggio -.

Un brusio concitato si diffuse tra i presenti, assieme a molte lamentele e parole di dissenso.

- Non può farlo! - urlò Kaname, alzandosi in piedi a sua volta - Noi siamo gli uomini più influenti dell'intera terra del Fuoco. Mettersi contro di noi equivale al suicidio politico, moccioso -.

- Non posso farlo, lei dice? È un vero peccato, perché tecnicamente l'ho già fatto - gli rispose lentamente Naruto, gustandosi ogni singola parola - Inoltre non sono un moccioso, non siete gli unici ad aver conosciuto la guerra e la sofferenza; e vi dirò di più... ho intenzione di cercare Sasuke Uchiha per riportarlo a Konoha, e voi non potrete fare nulla per fermarmi -.

- Glielo sconsiglio, rispettabile Hokage - ribatté Otsune melliflua - lei non sa cosa comporterebbe il ritorno di Sasuke Uchiha al villaggio della foglia. L'equilibrio si romperebbe, il ruolo di rilievo che molte famiglie hanno ottenuto andrebbe in rovina...-.

- Equilibrio, ruoli di rilievo, potere... sapete parlare solo di questo? - chiese amareggiato e adirato - agite soltanto per il vostro tornaconto personale, senza pensare realmente al bene del villaggio: la pace e l'equilibrio che tanto vantate è soltanto quello delle vostre tasche. Siete voi a non capire che le guerre non terminano da un momento all'altro, che il potere e l'autorità si merita, non si ottiene per sangue o ricchezza! -.

Si fermò un attimo per riprendere fiato, cercando di inumidirsi la labbra ormai secche per la discussione.

- ...quindi, a prescindere dalla vostra opinione, io andrò di nuovo da Sasuke, e lo riporterò qui. Sarà libero di seguirmi o meno, ma almeno avrò la certezza che è vivo -.

- Fallo e verrai considerato un traditore di grado S - lo avvisò il vecchio Kaname, cercando gli sguardi d'assenso di altri membri dell'assemblea.

- Chi lo decide questo? - domandò Naruto con rinnovata spacconeria - un consiglio che è appena stato esautorato del suo potere? Io lo troverò, che voi lo vogliate o no -.

- Non lo farai! - urlò Otsune con il volto completamente trasfigurato dalla collera. Rapidamente compose un complicato sigillo e si avventò con rabbia sull'Hokage, pronta ad attaccarlo con odio.

- Impediscimelo! - rispose questi con voce più bassa, per poi sparire in una nuvola di fumo.

L'intero consiglio era allibito: Naruto Uzumaki era già alla ricerca dell'Uchiha... per tutto quel tempo avevano discusso con un clone d'ombra.



Sakura lo guardò seria, con gli occhi lucidi e le labbra tremanti.

- Quindi è...vivo? - domandò, come per ricevere un'ulteriore conferma sulla veridicità dell'informazione. Non poteva crederci. Poche attimi prima Naruto aveva fatto irruzione nell'appartamento -senza nemmeno esser tornato per la notte- e l'aveva messa al corrente di tutto.

- Secondo gli ANBU inviati al confine, si - asserì il biondo, guardandosi attorno nervosamente.

- ..e ora tu vorresti andare a cercarlo - continuò la ragazza, cauta e sempre più insicura.

Naruto non sapeva cosa rispondere, né cosa fare. Una parte di lui, quella razionale, gli suggeriva di lasciare perdere; già una volta aveva provato a fermarlo, a farlo tornare, ma si era rivelato tutto inutile. Un'altra parte, quella più umorale, voleva trovarlo e... dannazione, non sapeva nemmeno lui quello che voleva fare.

Senza padroneggiare completamente il proprio corpo, Naruto si ritrovò ad annuire e sotto lo sguardo lucido e po' spaventato di Sakura, a prepararsi per la partenza. In quello stato di semi-incoscienza la baciò -senza sentirne realmente il bisogno-, si affacciò alla finestra e spiccò un agile balzo, in direzione a nord-ovest.

- Sasuke, sto arrivando -.








***


Eccovi il secondo e penultimo capitolo della mia NaruSasu ^^

Voglio ringraziare chi l'ha messa nei preferiti, ma soprattutto chi ha recensito, ovvero: CloudRibbon, Kairi84, Ryanforever, Gaaralover e Capitatapercaso.

Grazie!






MM

   
 
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