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Autore: yellowloid    26/01/2014    6 recensioni
{ long in occasione del SaruFei Day | c'è anche la Taiichi-- (?) | vagamente ispirata all'anime Oreimo | titolo - traduzione di un verso della sigla dell'anime (?) | forse ooc | tematiche delicate! Omofobia. }
Long dove Fei sembra un emo depresso, perché vive con i genitori e Saru. (?)
Scappate in questo momento, perché Kis è tornata. -wtf-
♫♫♫♫
Dall'ultimo capitolo: [...] Eppure ormai le acque si erano calmate, e la tensione dei giorni precedenti sembrava essere sfumata. Per quel motivo, Fei e Saru avevano deciso di rivelare il loro piccolo segreto ai coniugi Rune.
Quando la mattina dell’undicesimo giorno, una domenica molto soleggiata, i due ragazzi convocarono in soggiorno i genitori del coniglietto, questi ultimi non sapevano proprio cosa aspettarsi. Il primo a parlare fu Fei.

♫♫♫♫
Amate Oreimo e la SaruFei. ORA.
Ci si vede dentro, neh. ♥
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Fey Rune, Saryuu Evan - Saru, Taiyou Anemiya, Tsurugi Yuuichi
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Decimo capitolo.

Le candide lenzuola coprivano solo in parte i corpi dei due ragazzi stesi sul letto matrimoniale. Yuuichi e Taiyou dormivano beatamente l’uno accanto all’altro, stretti in un tenero abbraccio che donava loro il calore sufficiente. Con un movimento brusco Taiyou urtò per sbaglio la gamba del fidanzato, che si riscosse dai suoi sogni ed aprì lentamente gli occhi, in una fase di dormiveglia dovuta al brusco risveglio.

Un secondo colpo da parte del più piccolo lo svegliò completamente, costringendolo a voltarsi dalla sua parte. La visione di Amemiya che dormiva con quella calma così infantile, eppure con un’espressione lievemente malinconica, lo fece sorridere. Chissà cosa stava sognando.

Si avvicinò al suo viso, lasciandogli un leggero bacio sulla fronte. Si ricordò dei baci sulla fronte che sua madre gli lasciava prima di dormire, e poi si avvicinava al letto di suo fratello Kyousuke e faceva lo stesso. Osservò per qualche istante il suo piccolo sole e poi chiuse di nuovo gli occhi, deciso a riaddormentarsi. Eppure, dopo pochi secondi sentì qualcosa afferrargli saldamente il pigiama e aprì gli occhi per una seconda volta, vedendo così Taiyou che teneva gli occhi socchiusi e il suo braccio era allungato verso di lui, la sua mano stringeva la maglia di Yuuichi.

-Ciao…- sussurrò l’arancione, la voce ancora impastata dal sonno e i capelli completamente spettinati lo rendevano adorabile. Più del solito, s’intende.

-Ti ho svegliato?-.

Tsurugi dovette riprendersi dall’osservare quel batuffolo arancione per poter rispondere alla domanda. -No, tranquillo…- mentì, quei calci involontari l’avevano svegliato eccome e gli avevano fatto pure male. Povero ragazzo.

Taiyou sorrise e lasciò andare la maglietta del ventenne, portandosi la mano agli occhi azzurri e strofinandoli un po’, cercando di riprendersi dal sonno.

Yuuichi si voltò verso il comodino dove era poggiata la sveglia digitale che segnava l’ora e la data. Premette il pulsantino che illuminò il piccolo schermo e ci diede uno sguardo.

Le tre del mattino.

Si voltò di nuovo verso il fidanzato, che si avvicinò improvvisamente rotolando su sé stesso  e in meno di due secondi si strinse al suo petto. Dopo un attimo di stupore il ragazzo dai capelli blu lo strinse a sé con fare protettivo, ma Taiyou aveva altre intenzioni.

Sgusciò via da quel debole abbraccio e si posizionò sopra Tsurugi. I loro corpi erano pressati l’uno contro l’altro, eppure al più grande non sembrava affatto mancare il respiro a causa del torace schiacciato dal compagno, anzi. Si chiedeva solo cosa caspita stesse cercando di fare.

Amemiya teneva i gomiti puntellati sul materasso, in modo da non schiacciare troppo quel benedetto universitario, eppure ad un certo punto si lasciò andare e gli crollò addosso, dando così l’opportunità a Yuuichi di fargli i grattini sulla nuca. Voleva solo quello, i grattini, e nient’altro.

Che approfittatore terribilmente dolce.

E allora il ventenne lo accontentò, cominciando a coccolarlo amorevolmente, perché in fondo adorava quando Taiyou si comportava così. Vedendolo cadere tra le braccia di Morfeo solo dopo pochi attimi di carezze, Yuuichi capovolse il tutto, portando il più piccolo sotto il suo corpo.

-E-Ehi! Stavo bene sopra di te…- sospirò allora l’arancione, ripresosi dalla calma tranquillità dei grattini del suo ragazzo. Quando però vide il viso di Tsurugi cambiò espressione, svegliandosi completamente.

Un dolce sorriso era affiorato sul volto del ventenne, un sorriso ancora più dolce del solito, ancora più rassicurante. Esprimeva da solo tutto quel che ci si potesse aspettare da Yuuichi, perché quel sorriso esprimeva il blu, e basta.

Era il miglior sorriso che Taiyou avesse mai visto.

Tsurugi scostò una ciocca di capelli arancioni dal volto del suo ragazzo e gli si avvicinò lentamente, chiudendo gli occhi, continuando ad accarezzarlo. Il loro bacio fu semplice e lineare: né troppo focoso, né troppo leggero. Un bacio passionale che durò abbastanza.

I due si staccarono e Yuuichi afferrò Taiyou, stringendolo in un abbraccio che li avrebbe accompagnati per tutta la notte.

Il giorno del giudizio era finalmente arrivato. Fei si mise a sedere sul suo letto, ancora leggermente assonnato. Sbadigliò e per una volta da quando era arrivato in quella casa ebbe la voglia di buttarsi da una finestra, tanto era nervoso.

Alzò lo sguardo dal pavimento alla finestra accanto al letto di Saru, lasciando intravedere un’espressione di indecisione, poi scosse la testa dandosi mentalmente dello stupido e prese a fissare il ragazzo albino che ancora dormiva.

Si alzò di malavoglia e si diresse in cucina, con la consapevolezza che quel giorno sarebbe cambiato tutto.

 

Quella mattina i due ragazzi non andarono a scuola, dato che Taiyou li costrinse a passare del tempo tutti insieme in un centro commerciale. Quei giorni “spensierati” di stasi tra un periodo e l’altro sarebbero finiti con il ritorno a casa di Fei, dunque bisognava divertirsi il più possibile!

Il pomeriggio arrivò velocemente, tra litigate, risate e prove in camerino di ridicoli vestiti a caso del gruppetto. Mentre tornavano a casa, i quattro ragazzi camminavano velocemente in modo da arrivare presto all’appartamento per dar modo a Saru e Fei di prepararsi.

Alle tre del pomeriggio i due erano pronti per andare. Non c’era traccia di tensione sui loro volti, no… Solo paura. Paura di sbagliare qualcosa, paura di Asurei e paura di perdersi, perché in fondo era quella l’unica cosa a cui contavano. E non volevano che quello fosse l’ultimo giorno in cui si sarebbero visti, perché non poteva esserlo; nessuno dei due avrebbe mai veramente sopportato una così grande perdita.

Per qualche strana ragione sentivano come di essere cresciuti insieme sin da piccoli. E in fondo era vero, anche se in modo piuttosto astratto: prima che tutto si complicasse erano ancora piccoli e inesperti, non sapevano nulla l’uno dell’altro e non riuscivano a capirsi. Eppure in quei giorni avevano avuto modo di maturare, approfondire i loro rapporti, i loro discorsi, ed erano riusciti persino a definirsi reciprocamente amici. Non a parole, ma mentalmente erano certi di aver trovato ognuno un amico prezioso nell’altro.

Temevano Asurei e la sua reazione, sì, ma temevano molto più un'improvvisa separazione. Perché non volevano perdersi, e avrebbero fatto di tutto pur di non far avverare quell’incubo, perché perdere un amico sarebbe stato troppo doloroso.

-Fei, avvisaci appena avrai risolto tutto con tuo padre, chiaro?- disse Yuuichi, mentre Taiyou riempiva di abbracci gli amici.

-E tu, Saru, vedi di star bene. E fatti controllare la schiena da un medico.-. A quanto pare il ventenne era più sveglio di quanto apparisse, ed in fondo era il primo ad essersi accorto del problema alla schiena di Evan. Quest’ultimo sorrise.

-Certo, certo… Mi farò controllare, ma solo dopo che sarò riuscito a trovare una sistemazione e quando tutto questo sarà finito!- esclamò e non riuscì a trattenere una risatina isterica, contagiando poi anche Fei.

-Ragazzi, avete paura, vero?- chiese Amemiya leggermente perplesso.

-Ehm… Abbastanza, sì.- rispose Fei leggermente imbarazzato e vide Saru annuire accanto a lui. Quando sentì le dita dell’amico dai capelli arancioni poggiarsi sulle sue guance e tirarle facendolo sorridere, alzò un sopracciglio, confuso.

-Che fai…?-.

-Sorridi, Fei, sorridi!~ - esclamò il ragazzo, con quel suo entusiasmo che lo caratterizzava tanto. -Se affronterai le difficoltà con il sorriso, andrà tutto bene!-.

Rune Junior allontanò le mani dell’amico dal suo viso, mentre un sorriso naturale gli incurvava le labbra.

-Certo, Taiyou…- sussurrò osservando uno ad uno tutti i suoi amici sorridenti come lui.

Dopo svariati abbracci e rassicurazioni da parte di Taiyou e Yuuichi, i due ragazzi si incamminarono verso casa Rune. In quel momento l’ansia si stava impadronendo di loro, eppure cercavano di non darlo troppo a vedere. La pioggia batteva forte sui loro ombrelli, ed erano circa le tre e mezza. Fei aveva assicurato a sua madre che sarebbero arrivati verso le quattro, ed erano perfettamente in orario. Al coniglietto piaceva essere puntuale, per quanto avrebbe volentieri evitato di esserlo, nella situazione in cui si trovava.

 

Sotto la pioggia casa Rune appariva molto più austera. E pensare che quella villetta era piaciuta tanto a Kinako, che odiava le cose troppo serie. I due ragazzi si trovavano di fronte al cancello mentre la pioggia continuava ad inondare la città.

Un’altra risatina isterica da parte di Fei squarciò la silenziosa caduta della pioggia. Il ragazzo parlò.

-Sinceramente, Saru… Non credo di essere psicologicamente pronto a rientrare.- e sorrise, tanto per appianare un po’ la crescente tensione. L’albino lo osservò da capo a piedi. L’ombrello non gli serviva a niente, Fei era fradicio a causa dei continui movimenti nervosi che faceva a causa del tremore che non riusciva a placare.

Pensò che era proprio carino. Oh, eccome se lo era. Sorrise di rimando e provò a dire qualcosa di sensato, anche se era praticamente impossibile dato che anche lui stava tremando dalla paura. Erano dei quattordicenni, non erano pronti ad affrontare un quarantenne completamente pazzo!

-Oh, beh… Cerca di stare tranquillo. In fondo peggio di così non può andare!- ed anche Saryuu venne colto da un’improvvisa risata nervosa, mentre il tremore aumentava. Stava iniziando a sentire freddo, i capelli fradici gli bagnavano il collo mandandogli brividi lungo la schiena. Si ricordò dell’ematoma.

Fei sospirò, eppure dalla sua bocca uscì un verso strozzato e tremolante. Poggiò la mano sul cancello che dava sul giardinetto e lo aprì lentamente, come se fosse indeciso dei suoi stessi movimenti. I due ragazzi si lanciarono un’ultimo sguardo e camminarono fino a trovarsi davanti alla porta di casa.

Il verde suonò al campanello, sentendo dall’interno dell’abitazione la voce della madre che esclamava un ‘Arrivo subito!’ armonioso come sempre. Sospirò di nuovo. Era l’ora X.

 

 

♫ I gelatiiiih, lalalalala~ (?)

Uh, ciao. (?) Io lo so che voi mi amate, isn’t it? Perché mi permettete di inserire la Taiichi all’inizio del capitolo, dove non centrava affatto, solo perché io e Chris ne avevamo bisogno e perché volevo farvi una sorpresa, giusto? Me lo permettete? Bene, che sollievo allora.

Ho finito di scrivere capitoli di passaggio, visto? Sono felice di essere arrivata a questo punto, perché il prossimo capitolo sarà davvero arduo da scrivere, ma so che mi divertirò. Ne vedrete delle belle, dato che il confronto con Asurei sta per iniziare.

Per chi si chiedesse che fine ha fatto Kyousuke in questa fiction, beh… Oh, insomma, me l’avete chiesto ed io sinceramente non lo so. Diciamo che abita da qualche parte con qualche suo partner, ecco. (?) Ok, come idea è uno schifo, dunque fantasticate un po’ voi. //lalinciano.

Bene, dato che non so più che dirvi… Vi ringrazio ancora una volta per tutte le recensioni, ringrazio chi ha letto e chi ha messo la fiction nelle liste. I love you so much, awaw. ♥

E niente, mi raccomando, voglio sapere la vostra opinione anche su questo capitolo, quindi recensite, neh c;

Chu!

Kis-chan. c:

  
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