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Autore: lovinglittlemix    26/01/2014    1 recensioni
Due uomini d'affari che per salvare le loro compagnie all'orlo del fallimento decidono di diventare soci di affari e di far sposare i propri figli: Eloise Styles e Louis Tomlinson.
I due non si vogliono sposare. Ovvio, non si conoscono, ma accettano costretti dai propri genitori.
C'era un solopiccolo particolare che i loro genitori non avevano messo in conto: il fratello maggiore di Eloise, Harry Styles. Magari sarà proprio lui ad impedire questo matrimonio.
#LARRY WHAT ELSE?
spero di avervi incuriositi e che leggiate la mia storia
-Lexiee xx
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1-How I first met him.
 

Eloise's P.O.V.

Ero sconvolta. Non potevo credere che mio padre potesse farmi una cosa del genere. Ma la cosa più terribile era che quando avevo chiamato Denis per informarlo, invece di incoraggiarmi o fare qualcosa mi aveva augurato un felice matrimonio e mi aveva lasciata. Pensavo mi amasse, mi aveva promesso che saremmo stati per sempre insieme, che mi avrebbe supportato ed aiutato in qualsiasi cosa. E invece no eccolo lì che scappava alla prima occasione. Mi asciugai l'ennesima lacrima quando sentii qualcuno bussare alla porta.

-Non voglio vedere nessuno!- urlai.

-El sono io, Harry, posso entrare?- sospirai e lo lasciai entrare. Lui era l'unico dalla mia parte non potevo allontanarlo.

-Andiamo Eloise, non puoi rimanere qua a piangere per sempre. Fai qualcosa.- mi disse.

-Cosa dovrei fare?- chiesi con un singhiozzo.

-Beeh … - e si avvicinò con un sorriso malizioso sedendosi sul mio letto – sai, ho fatto qualche ricerca su questo Louis Tomlinson ed ho trovato la sua pagina Facebook, ti va di dargli un'occhiata? Così, tanto per sapere chi sarà il tuo futuro marito. Ho già sbirciato qualche sua foto e mi sembra veramente un bel ragazzo ...-

Ok, il riccio bastardo mi aveva incuriosita – Va bene, spero solo per te che ne valga la pena!-

-Oh si che ne varrà la pena. Dai su, passami il computer.- ordinò e io gli diedi il mio computer.

Lo vidi digitare qualcosa finchè non mi ripassò il PC. Cominciai a scorrere fra le foto: non potevo crederci questo ragazzo era veramente bello! Aveva degli occhi celesti, ma non era il solito celeste noioso, no, ne ero sicura: c'era il mare dentro quegli occhi. Aveva un sorriso mozzafiato e dei capelli quasi rossicci abbastanza lunghi da voler infilarci le dita. Ah però, almeno non dovevo sposarmi con un cesso.

-Allora?- mi incoraggiò mio fratello.

-Allora cosa Harry? Ma lo hai visto? Questo qua è un figo!- esclamai.

-Certo che l'ho visto e anche bene e non puoi dire che sia solo figo, è molto di più- disse con occhi sognanti.

-Guarda che me lo devo sposare io è inutile che ci fai pensieri sopra.- questo tipo di discorsi su un ragazzo non erano strani da tenere con mio fratello, anche perchè lui era gay. Anche se a saperlo ero solo io ed i suoi amici più stretti. Non lo avrebbe mai detto ai nostri genitori, erano troppo chiusi mentalmente.

-Si si, lo so.- mi rispose sbuffando – A proposito sorellina, indovina cos'altro ho scoperto sul 'dio greco'?-

Risi al soprannome -cosa?-

-So dove abita- rispose eccitato.

-E allora?- lo incoraggiai ad andare avanti.

-Dato che non abbiamo nulla da fare oggi pomeriggio, potremmo andare fuori casa sua e vedere un po' la situazione magari riusciamo anche a vederlo.-

Ci pensai un po' su – Va bene, non mi va di rimanere qua dentro a deprimermi. Fammi preparare ci vediamo fra cinque minuti di sotto. Avverti tu mamma e papà che usciamo, non mi va di vederli- dissi e lui annuì per poi uscire dalla mia stanza.

Harry's P.O.V.

-Ma', pa', io ed Ele usciamo un po', non torneremo per l'ora di cena- dissi entrando in cucina.

-E dove avreste intenzione di andare?- mi chiese duro mio padre.

-Andiamo a fare un giro e poi la porto a mangiare qualcosa fuori. È forse un problema?- dissi lanciandogli un'occhiataccia.

-Harry non parlarmi con quel- venne interrotto da mia madre che disse – Andiamo Des, lasciali andare.-

-Va bene, andate, ma non vi voglio a casa più tardi delle nove!-mi avvertì papà.

-Ok perfetto, grazie mamma- le sorrisi ed uscii dalla stanza.

-Eloise, sbrigati!- urlai.

-Sono qua, stai calmo- sentii mia sorella dire mentre scendeva dalle scale.

-Su andiamo.- e la accompagnai fuori casa.

Non appena fuori mia sorella mi abbracciò e mi sussurrò un grazie all'orecchio.

-Per cosa?- le chiesi sorridendo e sciogliendo l'abbraccio.

-Sai, per esserci sempre. Per avermi tirato su di morale prima. Mi hai fatto quasi dimenticare tutto. E grazie anche per tenermi la mente occupata ora, almeno per qualche ora non penserò a cosa è successo. Non so cosa farei senza di te- mi rispose ricambiando il sorriso.

Io annuii felice, le presi la mano e la portai in macchina.

Questo ragazzo non abitava molto lontano, infatti ci mettemmo solo 10 minuti per arrivare. Parcheggiai e spensi il motore.

-Ora che facciamo?- le chiesi.

-non lo so sei tu che hai avuto la brillante idea di appostarti qua fuori. Fatti venire in mente qualcosa.- Cominciai a pensare, quando un ragazzo non troppo alto uscì dal cancelletto d'entrata di casa Tomlinson. Spalancai gli occhi – Oh Dio, El, è lui guarda ed ora cosa facciamo?- dissi mentre vedevo Louis che si allontanava girando l'angolo e sparendo dalle nostre visuali.

-Non lo so … perchè non ci dividiamo e vediamo se lo troviamo?- propose.

Mi sembrava un'idea un po' stupida ma accettai ugualmente, giusto per fare qualcosa.

-Perfetto- disse aprendo la portiera e scendendo – ci vediamo dopo, chiamami se lo trovi o quando vedi che è troppo tardi- e si incamminò verso la direzione in cui era sparito quel ragazzo.

Mi ritrovai in macchina da solo sospirai ed uscii anche io incominciai camminare un po' finché non arrivai ad un parco e non lo vidi su una panchina con la testa fra le mani e mi avvicinai lui. Forse potevo farci una chiacchierata.

 

Louis's P.O.V.

Ero in camera mia a fissare il soffitto quando mia mamma entrò.

-Cosa vuoi mamma? Nessuno ti ha insegnato a bussare?- le dissi senza neanche guardarla.

-Senti Lou, lo so che è una cosa terribile, però papà ha bisogno che tu faccia questo per lui.- cominciò.

-Notizia flash, papà non è il centro dell'universo quindi non vedo perchè dovrei farlo.- dissi sarcasticamente.

Lei alzò gli occhi al cielo – senti figlio mio, papà ha dedicato tutta la sua vita a questo lavoro. Ha sempre fatto di tutto per non farci mancare nulla. E perdere il lavoro significherebbe perdere una parte della sua vita. Prova a metterti nei suoi panni, anche tu faresti lo stesso.-

Mi arresi -Va bene mamma, proverò a fare come dice papà ...-

Un sorriso enorme dipinse il viso di mia madre che mi abbracciò – Grazie mille tesoro mio.-

-Si mamma, però ora ho bisogno di uscire a prendere un po' d'aria fresca- lei annuì io mi alzai dal letto lasciandola lì e uscii di casa.

Comincia a vagare a vuoto finché non arrivai al parco nel quale venivo a giocare quando ero bambino, mi sedetti su una panchina e comincia a pensare. Ad un certo punto sentii una presenza sedersi accanto a me e una mano poggiarsi sulle mie spalle. Mi spaventai e mi girai di scatto per vedere chi fosse.

E fu così che incontrai gli occhi più belli che avessi mai visto: erano verdi, un verde meraviglioso.

-Ehi amico, è tutto apposto?- mi chiese il ragazzo dai capelli ricci sfoggiando un sorriso che faceva invidia al mondo in seguito al quale spuntarono delle fossette adorabili.

-Ehm … non proprio, ma tu chi sei?- chiesi confuso.

-Lui sorrise di nuovo e mi disse – sono Harry piacere- e mi porse la mano.

-Louis.- risposi e gli afferrai la mano. Non appena le nostre pelli si scontrarono sentii una scossa percorrermi tutto il corpo. Non poteva farmi questo effetto uno sconosciuto.

-Louis, ti va di parlarne?- mi chiese.

-Ehm, non proprio, ma mi andrebbe un bel caffè che dici me lo offri?- e questa da dove mi era uscita? Poteva essere un Serial Killer.

-Certo.- ci alzammo e ci incamminammo verso il bar più vicino.

Entrammo e ci sedemmo al primo tavolo libero.

-Allora Harry che ci fai da queste parti?- cominciai.

-Non lo so ho cominciato a camminare e mi sono ritrovato qua.- rispose.-

-Beh, è quello che è successo anche a me in realtà.- sorrisi.

-Si e sai qual'è la cosa più bella?- mi chiese sarcastico ed io feci di no con la testa. - che non so neanche come tornare a casa!-

Io risi di gusto quando una cameriera ci interruppe – Ragazzi vi porto qualcosa?-

-Si per me un caffè. Per te Harry?-

-Io un tè.-

 

La cameriera annuì e se ne andò con i nostri ordini.

-Harry?- richiamai la sua attenzione – I tuoi ricci … mi piacciono.- e mi tappai subito la bocca. Perchè ero così stupido?

Lui rise come se avessi detto la cosa più divertente del mondo

-Oh mio Dio, scusa n-non intendevo quello.- balbettai.

-Non ti preoccupare. Grazie per il complimento, credo.- disse sorridendo.

A quel punto arrivò la cameriera con i nostri ordini. Noi la ringraziammo e prima di andarsene disse – Sapete, siete una bella coppia.-

Harry spalancò gli occhi e subito disse -No, noi non stiamo insieme.-

Lei diventò rossissima in viso – Oh, scusatemi e che siete carini insieme e poi continuate a guardarvi in quel modo, a sorridervi e farvi ridere a vicenda. Ho solo frainteso. Scusate ancora.-

-Non preoccuparti.- la rassicurai sorridendo. Lei annuì e se ne andò.

-Qual'è il suo problema?- chiesi ad Harry.

-Ah non lo so.- disse ridendo.

A quel punto vidi l'orologio e dissi -Harry, si è fatto tardi. È meglio che torni a casa. È stato un piacere conoscerti.- e mi alzai dal tavolino salutandolo.

Lui ricambiò ed uscii dal bar. Chissà se lo avrei mai rivisto.

 

*LOOK AT ME*

ciaao che ne pensatee?
Se qualcosa non è chiaro chiedete pure
scusate se non commento il capitolo ma vado di fretta.
Scusate anche se fa schifo il capitolo.
Se mi lasciate qualche ecensione per sapere se devo andare avanti mi farebbe molto piacere.
IMPORTANTE-------> CHIE SA FARE BANNERE ME NE PUO' FARE UN PER QUESTA STORIA?SE LO FATE FACCIO TUTTO CIO' CHE VOLETE:RECENSIONI,CREDITI..... CONTATTATEMI!
alla prossima
-Lexiee xx

 

  
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