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Autore: Firewhisky    26/01/2014    3 recensioni
Una raccolta di fan fiction partecipante alla Swan Queen Week di tumblr, yay, nonché la mia prima Swan Queen. Mi scuso per eventuale OOCness, non sono abituata a utilizzare i personaggi. Inizierò dal lunedì invece che dalla domenica, spero non sia un problema!
Lunedì: Divorced
Martedì: Hostage
Mercoledì: Teacher
Giovedì: Evil!Emma
Venerdì: Out of Storybrooke
Sabato: Movie Plot
Domenica: Blind Date
Genere: Angst, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Crack Pairing | Personaggi: Emma Swan, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Swan Queen Week Ultimo capitolo per l'ultimo giorno! Blind Date, aye aye! Enjoy!


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"Per l'amor del cielo, che cos'hai combinato?!" chiese Emma, osservando l'invito color crema che aveva ricevuto da un misterioso e anonimo ammiratore. 
"Io non ho fatto assolutamente nulla, Emma, è tutta colpa di Sidney! Ha organizzato questa... cosa da solo, probabilmente sotto ordine di Regina!"
"E per quale motivo l'avrebbe fatto?"
"Chiedilo a lui, non a me!" rispose Mary-Margaret soffocando le sue risate. A quanto pare, ogni cittadino single di Storybrooke aveva ricevuto un invito: a seconda del colore, cambiano luogo di incontro, ora e data. Tutto secondo qualche piano assurdo di Regina, si presumeva, ma in realtà nessuno sospettava che dietro a tutto questo ci fosse solo Sidney: aveva consegnato al postino gli inviti completamente a caso e sperava di trovare una donna che lo amasse più di quanto Regina non abbia mai fatto.
"Io non ci vado, è da escludere."
"Ma Emma... potrebbe rivelarsi divertente, almeno vai a vedere com'è. Se non ti piace, puoi sempre lasciarlo perdere no?"
Emma rifletté: sicuramente una serata di divertimento se la meritava, ma... non così, non con uno sconosciuto. Tuttavia non poteva nascondere che la cosa fosse per lei molto intrigante: chissà che cittadino di Storybrooke avrebbe dovuto sopportare...
"Sai che ti dico? Farò un tentativo."
Mary-Margaret sorrise e trascinò Emma fuori dall'appartamento "Qui urge un vestito adatto allora, andiamo a fare shopping!"

A casa del sindaco, invece, c'era Henry che non riusciva a convincere sua madre a partecipare. "Perché non vuoi andarci? Dai, puoi sempre lasciarmi dal nonno, può farmi lui da baby-sitter per una sera."
Regina stringeva il suo invito, insicura per la prima volta in vita sua: dalla morte di Graham, Regina non aveva toccato nessun'altro e si sentiva incredibilmente sola. 
"Provaci, no? Non può essere così male, voglio dire, puoi sempre andartene se ti sta antipatico."
Regina pensò che le probabilità che il suo partito se ne andasse subito dopo aver scoperto la sua identità fossero incredibilmente alte, ma sorrise al figlio "Hai ragione, Henry. Ci proverò."
Henry sorrise felice, sia perché avrebbe potuto passare una notte con il nonno e la nonna, sia perché non vedeva l'ora che sua madre trovasse la felicità di cui aveva tanto bisogno.
"Ti aiuto a scegliere il vestito, sarai stupenda."

Emma passò in rassegna tutti i vestiti presenti nel negozio, ma solo uno attirò la sua attenzione: era molto simile a quello che aveva indossato la sera dell'appuntamento offline, pochi mesi prima tuttavia questo aveva la schiena scoperta e un piccolo spacco sulla parte inferiore. Era perfetto per un primo appuntamento, anche se non sapeva chi si sarebbe trovata davanti. Mary-Margaret concordò che quel vestito fosse di gran lunga il più bello fra tutti e lo comprarono assieme. Emma tornò a casa giusto in tempo per riuscire a prepararsi: una doccia veloce, una seduta di make-up con l'aiuto di Mary-Margaret e la prova vestito.
"Sei stupenda e non lo dico solo perché sono tua madre."
Emma sorrise e si passò una mano fra i capelli, che avevano un estremo bisogno di una sistemata. "Siamo ancora in tempo, vero?"
"Non preoccuparti, il luogo d'incontro è anche qui vicino."

Regina era uscita di casa in anticipo, così aveva il tempo di passare da Mary-Margaret e lasciare lì Henry. Camminava a passo svelto, un po' per alleggerire la tensione che sentiva in tutto il corpo. Henry, per fare conversazione, nominò l'invito di Emma "Anche lei ne ha ricevuto uno sai? Però di un colore diverso, il tuo è verde chiaro mentre il suo è color crema. Chissà chi incontrerete!"
Regina sembrò soddisfatta: almeno Emma non sarebbe stata con suo figlio. "Non lo so, e intendo scoprirlo solamente quando arriverò al luogo dell'appuntamento."
Arrivarono all'appartamento e Regina bussò alla porta, aspettando che qualcuno l'aprisse. Uscì Mary-Margaret, un grembiule addosso e il mestolo in mano "Regina, buona sera! Ci sono problemi?"
"No, volevo solamente lasciare qui Henry per questa sera se non vi dispiace."
"Oh, assolutamente no! Cosa si festeggia, signor Sindaco?"
"...Mh?"
"Con quei vestiti eleganti, dev'essere per for- un momento. Anche lei è single giusto?"
"Sì, è per quello stupido invito che sono vestita così, esatto."
"Che bello! Le va di aspettare Emma? Avrete molto di cui discutere mentre andate all'appuntamento."
Mary-Margaret sorrise e lasciò entrare Regina, che si guardò attorno cercando Emma. 
"Di che colore ha l'invito, Regina?"
"Verde chiaro."
"Chissà a chi appartiene l'altro invito... non è curiosa?"
Regina stava per rispondere quando Emma uscì dal bagno, pronta per una serata galante. Regina dovette ammettere a se stessa che Emma era divina in quell'abito e chiunque fosse il suo partner... beh, aveva pescato un buon pesce. Regina non sapeva però che Emma stava pensando esattamente le stesse cose non appena i suoi occhi si appoggiarono sul corpo del sindaco e che dire... Un vestito che sottolinea tutte le curve giuste non poteva che rendere Regina ancora più attraente.
"Regina, che ci fai qui?"
"Ho accompagnato Henry, anch'io sono nel programma Rendiamo tutta Storybrooke felicemente innamorata."
Emma accennò un sorriso e salutò Mary-Margaret. "Se è un pervertito, portalo a tuo padre: sarà più che contento di sistemarlo." disse la donna, mentre baciava le guance della figlia.
Emma e Regina uscirono assieme, il freddo della sera sulla pelle e due diverse mete anche se per passare da una sarebbero prima dovute passare dall'altra.
"Lei dov'è che deve andare?" chiese Emma, osservando il suo invito.
"Rabbit's Hole. Lei?"
"Granny's."
"Ottimo, l'accompagno e poi la saluto."
Camminarono in silenzio, entrambe nervose e agitate; ma appena arrivarono al Rabbit's Hole, Regina si girò di scatto. "Ho cambiato idea."
"Dai, Regina, ormai sei qui perché...?"
Regina indicò l'uomo che stava aspettando fuori dal locale, con il biglietto verde in mano. "Ecco il perché."
Seduto sulla panchina c'era un uomo, un amico, un confidente: il dr. Hopper, con tanto di ombrello e cappello. Emma cercò di trattenere una risata, con difficoltà.
"Trovi la situazione molto buffa. Voglio vedere il tuo, adesso."
Regina prese per un braccio Emma e la trascinò da Granny's: non le importava se il dr. Hopper sarebbe stato male, voleva ridere anche lei della sua rivale. "Scusami Regina, ma devi ammettere che era una situazione divertente... Prova a immaginarti la scena."
Regina strinse la presa e accelerò il passo per raggiungere in fretta il locale gestito da Ruby e sua nonna. Fuori dal locale, come previsto, c'era un uomo con il biglietto color crema. Regina non si sforzò nemmeno di trattenere la risata vedendo che il compagno di Emma era... Leroy, conosciuto anche come Brontolo.
Emma colpì Regina con il gomito, ma il sindaco continuò a ridere. "Come si dice, il karma punisce sempre. Senta, che ne dice se piantiamo in asso la bestia e la bestia?" propose Regina.
"Ci sto. Le va un drink? Offro io, credo di averne bisogno per dimenticare le due scene che mi sono immaginata oggi."
"Signorina, non la facevo così..." Regina schioccò le labbra "perversa. Ma accetto volentieri un drink."

Emma e Regina entrarono da Granny's, evitando Leroy che continuava a guardarsi attorno per cercare la sua pretendente. Che ovviamente non si sarebbe presentata.
Presero il tavolo più riservato possibile e ordinarono una bottiglia di scotch. "Allora, come mai ha deciso di partecipare a questa assurdità?"
"Nessun motivo in particolare, volevo vedere se in giro per Storybrooke ci fossero ancora single belli come mio padre." Emma sorrise, versando sia a lei che a Regina un goccio di scotch. "A cosa brindiamo?"
"Alle due Belle che uniscono le forze per evitare le Bestie, le va?" disse Regina alzando il suo bicchiere.
"Diamoci del tu, almeno per oggi. Ci sto, anche se mi sento in colpa"
Entrambe mandarono giù il primo bicchiere tutto d'un fiato. Regina se ne versò subito un altro.
"Cos'è, vuoi sfidarmi a una gare di bevute?"
"Non lo farei mai. Piuttosto, mi complimento con te per esserti vestita abbastanza decentemente da non sembrare un sacco di patate."
"E io mi complimento con te per essere riuscita a fare un complimento, anche se mascherato dalla tua solita vena sarcastica."

La sera passò in fretta:  Regina decise di riaccompagnare Emma all'appartamento di Mary-Margaret, soprattutto perché si era davvero divertita stranamente. Ma Emma non aveva voglia di tornare subito a casa, così decisero di passeggiare per Storybrooke: trovarono Leroy sdraiato in mezzo alla strada, ubriaco. Pronunciava parole a caso, soprattutto insulti.
"Emma, questi sono per te, credo." sogghignò Regina mentre Emma lo aiutò ad alzarsi. Emma la fulminò con lo sguardo e le fece segno di aiutarla con Leroy. Assieme riuscirono a portarlo dagli altri nani, che guardarono stupefatti le due: erano assieme senza litigare?
Le due se ne andarono ridendo, un po' perché lo scotch misto al sidro di mele si faceva sentire, ma un po' anche per le facce dei nani.
"Non ho mai visto delle espressioni tanto carine quanto assurde" disse Emma, prendendo Regina sottobraccio.
"Chissà cos'avranno pensato..."
"Hey, non stavamo litigando: probabilmente penseranno che mi hai rubato il cuore e adesso sono completamente sotto il tuo controllo" Emma si trovò ad immaginare quella stessa donna che la premeva contro un muro, per poi morderle il collo e baciarla febbrilmente. Scosse la testa: aveva decisamente bevuto troppo.
"Non suggerirmi queste cose, o potrei farci seriamente un pensierino." rispose Regina, leccandosi le labbra. Emma prese Regina per mano e la trascinò a sé: non sapeva esattamente cosa stava per fare, ma sapeva che se ne sarebbe pentita. "Se mi vuoi sotto il tuo controllo... dovrai sforzarti molto"
Regina sentiva il respiro caldo della bionda sul suo collo, il suo profumo inebriante e la sua bocca si fece improvvisamente asciutta. Per la prima volta in vita sua obbedì al suo istinto e chiuse la distanza fra le due. Emma aprì gli occhi sorpresa, per poi richiuderli e approfondire il bacio.
Beh, il principe azzurro poteva aspettare: adesso aveva una Regina Cattiva da cui poter ricevere un po' di attenzioni.

A/N: E con questo finisce qui! Spero di tornare presto a scrivere ancora per questo fandom. Un grosso grasso bacio, lasciate un commento e ci vediamo alla prossima!
   
 
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