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Autore: SabyStylinson    27/01/2014    3 recensioni
Louis, uno studente universitario frequentante corsi di psicologia, 22 anni.
Harry, pattinatore sul ghiaccio professionista, 20 anni.
Che combineranno questi due? eheh.
Scopritelo!
#Larry
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Louis, quella domenica mattina di giugno, non voleva proprio alzarsi.
Erano appena finiti gli esami dell’università, doveva proprio andare a quello stupido saggio?
Di malavoglia, si alzò da quel letto così morbido con cui lottava tutte le mattine. Aveva un rapporto di amore/odio con il cuscino, non riusciva proprio a staccarsi. A volte faceva un ritardo così madornale che doveva fare tutto in ben cinque minuti.
Si diresse in bagno, si guardò allo specchio ed esclamò un’imprecazione di disgusto. I suoi capelli castani erano schiacciati da una parte, mentre sotto i suoi occhi azzurri si erano formate due borse violacee. “Sembro uno zombie morto per lebbra”, si disse il ragazzo.
Si buttò immediatamente sotto la doccia, togliendosi prima il pigiama.
Pensò alla noia mortale che caratterizzava il pattinaggio sul ghiaccio. Piroette su piroette, ma agli atleti non girava la testa? Non avevano paura di cadere e spezzarsi l’osso sacro? O qualche gamba? E ancora, che senso aveva volteggiare su se stessi come ossessi se si poteva tranquillamente prendere un pallone e rincorrerlo su un campo fatto di TERRA         e quindi NON SCIVOLOSO?
Ma alle sue sorelle e alla sua migliore amica Eleanor piaceva. E lo praticavano da un sacco di tempo.
In casa, sopra il camino in bella vista c’erano 3 o 4 trofei in oro, e centinaia di medaglie, non ricordava neanche quante.
Finita la lunga e calda doccia, incominciò a vestirsi, quando quelle pesti con la testa bionda e gli occhi chiari, di nome Daisy e Phoebe, sue sorelle minori e, per giunta, gemelle, incominciarono a bussare alla porta del bagno.
 “Lou, esci da quel bagno che mamma mi deve fare i codini!”
“Dai, devo fare pipì! Sai quanto mi scappa prima di un’esibizione!”
E Louis, con la pazienza più grande del mondo, disse cautamente “Mi sto vestendo ragazze, un attimo solo!”
Uscì dalla porta in fretta e furia, lasciando libero il bagno per le due campionesse in erba, che in due neanche facevano 20 anni.
Si diresse in cucina e nel tragitto incontrò sua madre, già vestita, truccata e quant’altro.
“Buongiorno mamma!” e le stampò un bacio sulla guancia. Avevano un rapporto speciale loro due, erano complici, neanche sembravano madre e figlio.
Si mise seduto al tavolo della cucina e versò un po’ di latte nella sua tazza, riempiendola anche di cereali.
Assonnate e lunatiche come al solito, arrivarono anche le altre due sorelle, Charlotte e Felicite.
“Ciao stronzo!”
“Gentili come al solito di prima mattina voi due, eh? Però se vi serve un passaggio a scuola non esitate a chiamarmi ‘fratellone adorato’!”
Lo evitarono e fecero anche loro colazione.


Arrivati a destinazione, scesero tutti e cinque dalla macchina.
Le due gemelle portavano un borsone per ognuna, quasi più grande di loro.
Arrivati davanti alla porta principale del palaghiaccio di Doncaster la famiglia salutò le piccole star con un in bocca al lupo, andando verso l’entrata che portava agli spalti.
Ad aspettare Louis davanti all’ingresso c’era Eleanor Calder, 1.70m di bellezza, mora, occhi castani e slanciata.
“El! Non ti esibisci oggi?”
“No, mi sono fatta male alla caviglia qualche giorno fa, purtroppo me la sono slogata e devo stare a guardare il saggio con te!”
“Sai che entusiasmo, preferirei buttarmi sotto un tir in corsa piuttosto che annoiarmi qui.”
Eleanor gli diede un pugnetto amichevole sul braccio.
“Guarda che il pattinaggio è arte! Tu non capisci!” E mise su un broncio talmente adorabile che il ragazzo l’abbracciò.
“Allora mi vuoi bene!”
“Certo, stupida. Andiamo a farci congelare, che qui ci sciogliamo dal caldo.”


Si sedettero sulle fredde gradinate di quel palaghiaccio, e cominciarono a guardarsi attorno. Un mare di gente era venuta lì solo per assistere a questo saggio. Louis non se ne capacitava, possibile che questo sport, se poteva chiamarlo così, attirava tante persone? Era abbastanza insensato, secondo lui.
Le luci si abbassarono, ecco che cominciava lo spettacolo.
Una presentatrice con un abito rosso faceva la sua entrata pattinando, “Dovrebbe essere la loro insegnante”, pensò Louis.
“Benvenuti al saggio di fine anno della scuola di pattinaggio di Doncaster! Come ogni anno, gli allievi hanno preparato dei balletti con delle musiche di vario genere, classica, moderna…”
Louis sussurrò qualcosa ad Eleanor, “Che palle, già non la sopporto più!”
“Sta zitto, che la signorina Holland è bravissima, sei tu che non capisci!”
Louis sbuffò, mentre quella continuava a parlare, ringraziando gli sponsor, lo staff, i genitori, Maria Vergine, S. Giuseppe, i Santi….
Finalmente, la Holly, Hobbit, o come si chiamava, pronunciò il nome delle sue sorelline.
“Daisy e Phoebe Tomlinson, le due allieve più giovani che abbiamo! Sono super campionesse, hanno vinto 4 tornei provinciali e 2 regionali! Eccole che fanno la loro entrata, un grande applauso per queste due atlete!”
Partì un applauso generale, mentre le due bimbe bionde con dei vestiti scintillanti, uno rosa per Daisy e uno viola per Phoebe, fecero il loro ingresso in pista.
Una melodia classica si disperse per tutto il palazzetto, e le sue sorelline cominciarono a volteggiare come libellule. Gli spettatori si incantarono a guardarle, è impensabile che due bambine di 9 anni riescono a fare delle cose così.

Finita la loro esibizione fu il turno di un ragazzo riccio, di nome Harry Styles.
Louis venne catturato dalla sua immagine.
Era un ragazzo altissimo, slanciato e tonico. “Niente male”, pensò Louis.
Quello che lo colpiva, però, era il suo viso, di una bellezza disarmante. Gli occhi verdi come smeraldi, un sorriso che faceva invidia a quello della pubblicità del dentifricio e due fossette ai lati della bocca, dove avrebbe voluto volentieri affondarci le dita. La sua mascella squadrata gli donava, sembrava fosse stato scolpito da Michelangelo. In più quei ricci castani che gli contornavano il profilo greco davano quel tocco in più. Aveva indosso una camicia bianca e dei pantaloni neri che gli fasciavano quel sedere perfetto.
Louis lo fissò per tutta la durata della sua esibizione a bocca aperta, con un rivolo di bava che gli colava dal lato della bocca.
“Chiudi quella bocca che entrano le mosche!” Disse Eleanor al suo amico, abbagliato di fronte a tanta bellezza.
Louis arrossì, diventando rosso come la felpa che stava portando.
“Che? Io? Bocca aperta? Ma che stai dicendo?” e attaccò con la più isterica delle sue risate, facendo girare una vecchietta seduta davanti a lui, intimandolo di fare silenzio.
“Guarda che lo so che stavi sbavando per Harry. Se vuoi te lo presento!”
“El, ma che dici! Poi lui è troppo bello per me… insomma, guardalo! Ha degli occhi che…e la bocca…”
Cominciò a parlare a sproposito su di quanto era bello, quando, sempre la vecchia di prima, si girò e gli disse “Hai finito di parlare? Vorrei seguire lo spettacolo, grazie.”
“La signora mi ha tolto le parole di bocca!” Disse ridacchiando Eleanor, sottovoce per non disturbare.
Louis arrossì ancora di più e si cucì la bocca, fin quando lo spettacolo non finì.


Dopo aver fatto i complimenti alle sue sorelle uscì dalla struttura per fumarsi una sigaretta, prima di partire.

Percorse tutto il lungo corridoio che portava al parcheggio. Sovrappensiero, Louis non si accorse che, proprio davanti a lui in tutta la sua bellezza, c’era quel pattinatore affascinante. Lo scontro fu imminente.
Louis, rosso in viso, si scusò un milione di volte, mentre Harry lo guardò con uno sguardo di sdegno e proseguì per la sua strada.
“Bello ma stronzo.” Mormorò sottovoce Louis, senza farsi sentire.
Si accese quella dannata sigaretta che teneva in bocca da almeno 5 minuti buoni e cominciò ad aspirare il fumo. Lo seguì a ruota Eleanor, mettendosi davanti a lui con una faccia da cane bastonato.
“Che vuoi?” Chiese scocciato Louis.
“Hai da accendere?” disse di rimando la ragazza, sempre con quella faccia dolce.
“Possibile che non hai mai un accendino dietro?” Avvicinò la sua sigaretta a quella della ragazza, che si accese.
“Ah, comunque la mia proposta è ancora valida, eh.” Esclamò Eleanor.
“Quale proposta?”
“Quella di farti conoscere un certo Harry Styles… sempre che ti interessi.”


Note dell'autrice:

Salve!
Questo è il primo capitolo di non so ancora quanti capitoli ahahah
E' la mia prima long che scrivo, quindi siate clementi, soprattutto se non aggiorno velocemente :) Ma se mi date il giusto incoraggiamento può esssere pure che sarò veloce u.u
L'idea mi è partita qualche giorno fa quando stavo vedendo un galà di pattinatori sul ghiaccio, l'ispirazione è venuta da se e ho scritto ahahah
Bene, se volete recensire, recensite pure :)
Il banner l'ha fatto questa meravigliosa ragazza: @lovenothide su twitter e Ninfaz qui su EFP :)
Ringrazio anche la mia beta, Bianca, (ti voglio tanto bene :3 ).
Lascio il mio twitter se volete dirmi qualcosa u.u sono @SabyStylinson :)
Arrivederci e alla prossima puntata u.u
  
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