Storie originali > Soprannaturale
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Autore: gattinarranti    28/01/2014    0 recensioni
ferya è una ragazza che vive da sola, scopre di avere poteri sovrannaturali, la storia parla di come lei li affronta all'inizio con diffidenza fino a crederci con grande decisione. (ambientato nel nostro presente)
Genere: Fantasy, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Mi alzai presto come tutte le mattine, nonostante fosse domenica. Mi stiracchiai sul letto sbadigliando e andai ad aprire la finestra, doveva ancora sorgere il sole e decisi di aspettarlo per vedere quello spettacolo, che non mi sarei persa per nulla al mondo. Il sole si alzava lentamente preceduto da un cielo dal colorito rosa e arancione mentre dietro di me la luna stava svanendo. Il sole si alzò tremolante circondato dalle nuvole e quando fu del tutto fuori dal1’acqua mi scostai dalla finestra e mi decisi a mangiare qualcosa.
 
Aprii la credenza e presi qualcosa da mangiare senza pensarci su troppo. Era strano alzarsi senza nessuno a dirti buongiorno, pensai. I miei genitori sono morti quando avevo sedici anni in un incidente stradale, e ora che di anni ne avevo diciotto, mi ero abituata abbastanza, ma nonostante questo mi sentii sola in quella grande casa sul mare, solo io e il rumore del vento, il rumore del mare, il suo odore, il calore del sole…
 
Come tutte le domeniche invece di andare a scuola mi vestii e decisi di andare a fare una passeggiata al mare, solo io, il mare, il sole, la sabbia.. uscii dalle scalette sul retro che portavano direttamente sulla sabbia fresca dalla notte, ci andai a piedi nudi per sentire un po’ l’acqua e la sabbia. Feci una corsetta e mi bagnai i piedi.
 
Mi tirai su i calzoni per non bagnarli e decisi di fare una passeggiata in acqua. Così mi incamminai, chiusi gli occhi e camminai verso l’orizzonte sentendo il vento fresco e il calore leggero del sole. Camminai a lungo e mi sentii asciutta sulle caviglia, all’inizio pensai ci fosse una secca, ma aprii gli occhi e mi accorsi che ero arrivata agli scogli, abbassai lo sguardo e stavo sospesa sull’acqua, come un insetto, sotto i miei piedi, metri d’acqua e io sopra leggera come una piuma, trattenni il fiato e caddi giù. Sputai l’acqua e sorpresa tornai nuotando fino a riva.
Rimasi abbastanza sconvolta, anche se mi era già successo altre volte di sognare ad occhi aperti da quando i miei genitori erano morti, non mi era mai sembrato così reale. Scossi la testa e me ne tornai a casa.
  
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