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Autore: Asuka_Asami    28/01/2014    8 recensioni
Storia in revisione;presenza di errori di battitura come TOMILINSON o robacce del genere, scusate. Provvederò a correggere al più presto ogni singolo errore. 
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C'è un lato di me che cade a pezzi ed è la parte che tu non vedi.
-Fabri Fibra
Le parole gli morirono in gola, mentre cercava di rispondere a tono. Sussultò non appena sentì le mani possenti e maledettamente grandi di Harry, accarezzargli il ginocchio, per poi risalire lungo la coscia soda che Harry già adorava. Sorrise, vedendo il suo professore rimanere immobile.
“Vieni con me, Louis. Lo vedo che mi desideri, che vorresti baciarmi, torturarmi, farmi gemere, godere …”
“Taci, cazzo.” Sbottò, irritato da quelle parole che avevano un sapore amaro, troppo proibito per essere assaporate. Lui, contrariamente a ciò che lo spingeva ad accettare qualsiasi assurda richiesta di Harry, apparteneva a Zayn. A lui soltanto.
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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9 capitolo

L’acqua gelida intorpidiva il piccolo e tonico corpo di Louis, stretto sotto la doccia dalle possenti braccia di Zayn. Quei momenti di intimità ritrovata, erano solo pura illusione per il pakistano che, dopo settimane di immensa tristezza, non riusciva a far breccia nel cuore di Louis. L’idea che qualcuno avesse preso il suo posto lo destabilizzava, ma ingenuamente si  ripeteva che tutto si sarebbe sistemato; aveva bisogno di ingannare se stesso, creando una realtà inesistente.
La sua erezione premeva contro il fondoschiena del marito, mentre le braccia tatuate erano avvolte attorno alla sua vita sottile e tonica. Il suo cuore batteva all’impazzata in quel momento di falsa felicità che entrambi avevano cercato di creare e definire con cura. Anche Louis si illudeva che con il passare dei minuti, delle ore, il tocco violento e deleterio di Harry sarebbe scomparso dal suo corpo, sostituito da quello di Zayn. Ma sulla sua pelle era ancora presente l’odore del riccio dagli occhi smeraldo, e Louis non riusciva  sbarazzarsene. Era impossibile dimenticare i suoi baci bollenti, il suo corpo forte che lo toccava, la sua anima che per un solo momento si era fusa con la sua, creando un’opera d’arte che solo loro avevano avuto l’occasione e l’onore di vedere.
“Louis, che ne dici di uscire? Stiamo gelando qui.” Una mano mulatta accarezzo la sua schiena bianca, creando un contrasto di colore unico, che apparteneva solo a loro.
Il castano annuì voltandosi lentamente e, alzandosi sulle punte, depositò un bacio sulla fronte del marito.
 
Erano seduti sul piccolo divano, mentre Louis sistemava meticolosamente gli appunti che avrebbe portato a scuola, per svolgere la lezione nella più totale tranquillità ed organizzazione. La sua vita doveva essere programmata perfettamente, in maniera ordinata, senza intoppi. Un uragano che avrebbe stravolto tutti i suoi piani, distrutto le sue certezze, sarebbe stata solo un’incombenza che Louis aveva intenzione di evitare. Peccato che colui che avrebbe distrutto definitivamente ogni piccolo delicato e fragile frammento della sua vita, già di per sé distrutta, era già entrato dentro di lui, letteralmente. Si era insinuato sotto la sua pelle, toccando dei tasti proibiti come un abile e pazzo musicista pronto a creare meravigliose melodie e sinfonie straordinarie. La calma prima della tempesta.
Gli occhiali di Louis erano leggermente abbassati sul suo nasino perfetto, mentre gli occhi erano ridotti a due fessure e le iridi azzurre prevalevano su quel piccolo cerchio nero, contenente i misteri della sua giovane vita. Zayn era incantato da quella visione, così semplice ma speciale. Si avvicinò al suo corpo, accarezzandogli capelli castani, ancora umidi dalla doccia precedente. Louis non si scansò e si lasciò accarezzare, anche se odiava essere sedotto o disturbato mentre organizzava le lezioni per il giorno successivo.
“Hai deciso di tornare a scuola domani? Fino a tre giorni fa non volevi nemmeno sentirne parlare di lavoro.” Louis si irrigidì, deglutendo rumorosamente. Aveva una voglia matta di tornare in quell’edificio che cadeva a pezzi. Gli mancavano quei ragazzi che già aveva imparato a conoscere, gli mancavano gli schiamazzi, i  loro concetti contorti riguardo all’amore. Ma ciò che più gli mancava, erano i ricci morbidi di Harry, gli occhi verdi e penetranti velati da un leggero rossore causato dal freddo, le labbra screpolate che avevano posseduto ogni centimetro del suo corpo, che aveva avuto intorno a lui.
“E’ un mio dovere andarci. Adesso sto meglio, Zay.” Sorrise falsamente, baciandogli le labbra, come a voler chiedere perdono per i pensieri che invadevano la sua mente. Pensieri che non lo riguardavano.
“Senti Louis, capisco che per te queste due settimane sono state completamente e totalmente deleterie e autodistruttive, ma ti prego, dimmi almeno il perché. Cosa ti fa stare così male? Dimmelo, ti prego. Ho bisogno di sapere e lo sai, cazzo!” Zayn era di fronte a lui, in ginocchio. Gli occhi pieni di lacrime lo facevano apparire così debole e fragile che il castano lo abbracciò di riflesso.
Louis non riusciva a parlare. Sentiva solo il battito del suo cuore accelerare, mentre le mani accarezzavano dolcemente la chioma corvina del marito. Sapeva che Zayn aveva bisogno di certezze. La sua vita era stata fin troppo precaria, sempre maledettamente e costantemente in forse. Sapere che molto probabilmente anche la sua certezza più grande gli stava scivolando dalle mani, lo logorava.
“Louis, ti prego: non deludermi.” Il volto del ragazzo impallidì, mentre la presa sui capelli del marito aumentava.

Flashback

Doncaster 2005
“ Mi hai veramente deluso, Louis.” Una voce melodiosa e acuta lo fece sobbalzare, mentre sistemava i suoi libri nell’armadietto. Il corridoio dell’istituto era deserto, e Louis si sentì sollevato all’idea che nessuno l’avrebbe visto con suo fratello. Il frocio.
In quei sedici Louis non aveva ancora trovato una persona tanto dolce, sensibile ma così sbagliata, come suo fratello Bryan Tomlinson.
“E sentiamo. Per cosa ti avrei deluso, Bry?” Fissò il pavimento, consapevole che la risposta che sarebbe fuoriuscita di lì a pochi istanti dalle sottili labbra del fratello, sarebbe stata molto dolorosa. Perché Louis, in realtà, la risposta la conosceva già.
“Sai Louis, nonostante io creda tu sia davvero tonto, ti illuminerò. Perché hai detto a Josh che sono gay?” I suoi occhi celesti erano arrossati, velati da un leggero luccichio, una chiara dimostrazione della sua sensibilità mascherata da prepotenza occasionale. Bryan voleva dimostrarsi forte agli occhi del fratello minore. Voleva essere l’esempio da seguire, anche se sapeva con certezza che il dolce Louis lo considerava un errore. Uno sbaglio.
“I-io… mi dispiace.” Abbassò il capo, fissando il pavimento. Era sempre stato un tipo timido, con la testa rivolta la maggior parte delle volte verso il pavimento. Portava i capelli leggermente più lunghi del normale, che impedivano agli altri di osservare le sue splendenti iridi azzurre. Ma Louis era sempre stato un ragazzo con poco carisma, poca fiducia nelle sue capacità che superavano di gran lunga quelle di qualsiasi comune studente. Era sempre attento, osservava e classificava ogni tipo di ragazzo che psicoanalizzava in silenzio.
Nessuno però, si era mai soffermato ad osservare realmente Louis. Il ragazzo timido del secondo banco che alzava sempre la mano, ma non veniva mai interpellato. Nessuno era mai stato in grado di leggere negli occhi di quel sedicenne incazzato con il mondo,  che si portava addosso l’infelicità come un pesante e gigantesco fardello. Viveva nell’ombra del fratello che voleva imitare ma che, in realtà, non credeva potesse raggiungere in alcun modo. Bryan era dolce, divertente, colto, raffinato. E gay. Louis era al corrente di questo segreto anzi, entrambi lo condividevano, proteggendolo e tenendolo al sicuro da occhi ed orecchie indiscrete.
“Louis, devo ricordarti ciò che è accaduto a Sam Woos, dopo essersi dichiarato omosessuale? Il suo suic…”
“Sta’ zitto, ok? Mi dispiace, i-io non volevo…” Disse con voce sottile, mentre le parole gli morivano in gola.
“La verità Louis, è che tu sei sempre stato innamorato di Josh. Ma davvero, confessargli il mio segreto mettendo da parte il tuo, dimostra quanto tu sia infantile. Sei… sei uno stupido Louis. Mi hai deluso.”

Fine Flashback


Louis era stretto nel suo giubbotto, mentre immagini confuse di uno dei suoi ultimi litigi con il fratello lo accompagnavano in quel breve tratto di strada, diretto a scuola. Non riusciva a credere che Harry, la causa della sua sofferenza durante i suoi dieci giorni di totale catalessi, fosse diventato la cura per far tornare quel giovane professore alla sua tranquilla quotidianità.
“Professor Tomlinson.” Una voce colma di scherno lo richiamò, facendolo sobbalzare. Gli occhi ancora assonnati a causa della notte insonne, si concentrarono sulla figura alta e slanciata di Harry, che si avvicinava con passi veloci e controllati.
“Louis! Hai deciso di tornare, finalmente.” Disse, leccandosi le labbra in maniera del tutto naturale.
“Anche tu.” Disse in un soffio. Le guance si arrossarono per l'imbarazzo, mentre la timidezza che da sempre lo aveva caratterizzato si impadroniva di ogni atomo del suo corpo. Harry sorrise beffardo avvicinandosi sensualmente, mentre le sue mani si posavano sui fianchi di Louis.
“Desideravi che io venissi a casa tua, di nuovo?” Sussurrò al suo orecchio. Louis si immobilizzò, allontanando il riccio da lui. Una voragine al petto, mentre sosteneva il suo sguardo che improvvisamente si era fatto duro, paralizzante.
“La verità? Sì, Harry. Ti ho aspettato. Tutte le sere mi affacciavo fuori sperando di vederti, ma tu non sei mai venuto.” Harry non lo riconosceva. I suoi occhi azzurri erano quasi neri a causa della delusione presente in essi.
“Avevi detto chiaramente che non volevi tradire l’uomo che ami.”  Disse enfatizzando le ultime parole.
“Avevi detto che non avresti mai rinunciato a me.” Il cuore di Harry perse un battito, per poi riprendere a pompare sangue freneticamente, senza mai decelerare. Non l’avrebbe mai lasciato andare.
Louis stava perdendo la ragione. Non riusciva più a distinguere il sottile confine che c’era tra amore e passione. Non trovava più equilibrio tra ciò che era giusto e ciò che era sbagliato. Voleva Harry, anzi lo bramava. Il desiderio per quel ragazzino riccio dagli occhi smeraldo aumentava, come se fosse fuoco alimentato da benzina ed alcool puro. Ma il pensiero di Zayn, dolce e amorevole marito che mai lo avrebbe tradito, gli faceva sempre fare un passo indietro lungo quella strada che lo avrebbe portato verso la felicità. Con il ragazzo mulatto.
Sperava che Harry fosse solo una piccola stradina che avrebbe deviato il suo percorso, ma in cuor suo sapeva che Harry sarebbe stata la via più semplice e distruttiva per arrivare all’inferno. Da solo.
“Non lo farò, Louis.” E Louis avrebbe voluto rispondergli come aveva fatto le volte precedenti, ribadendo che lui appartava a suo marito. Ma la consapevolezza della dura e cruda realtà, gli impediva di far uscire quella frase  che, per lui, era diventata quasi una sorta di abitudine.
Ormai Louis Tomlinson non apparteneva a nessuno.
Due labbra gelide e piene si posarono su quelle di Louis, che socchiuse le labbra, stupito da quel piccolo e dolce bacio rubato.
“ Voglio scoprirti Harry. Mostrami ciò che sei.” Un sussurro leggero. Accarezzò la pelle diafana del viso del ragazzo di fronte a lui, il quale sentiva i brividi scorrere lungo la schiena. Non avrebbe mai permesso a Louis di distruggere le sue difese. Erano troppo forti e il castano invece, era troppo debole. Harry l’avrebbe distrutto, avrebbe chiuso ogni porta che avrebbe portato direttamente al suo cuore. L’avrebbe illuso, deluso.
Io deludo sempre. Pensò Harry, sorridendo amaramente.
In un attimo le loro labbra erano pronte a rincorrersi, cercando di creare una magica e sensuale danza erotica. La loro.
 
Capitolo betato da  ljttlethjngs

 

AbigayleWood

Lo so. Perdonatemi, davvero. E’ passato un sacco di tempo, ma oggi era l’unico giorno libero, e ho deciso di pubblicare questa schifezza, che è una sorta di capitolo di passaggio. La fanfiction è abbastanza lunga, dunque vi avverto che ci saranno capitoli di svariata lunghezza, alcuni brevi altri meno. In questo capitolo abbiamo un flashback (orribile, lo so) che considero una sorta di incipit per quello successivo, poiché nella storia ce ne saranno un paio. Questo diciamo, delinea la situazione sommaria del passato di Louis e ci introduce un nuovo personaggio: Bryan, (che adoro!) Esatto, Bryan sarà un personaggio chiave, proprio come Alice, la sorella di Harry. In seguito i flashback riguarderanno anche la storia di Zayn e Louis, ma ancora voglio aspettare. Louis, invece, si lascia andare e… E poi vedrete. Il prossimo capitolo sarà dedicato a Zayn, perché anche se sembra avere un ruolo marginale, avrà un ruolo importantissimo. Purtroppo avrei dovuto inserire altri pensieri su Zayn, ma lo farò nel prossimo capitolo (in fase di stesura) che spero di pubblicare domenica, se ci sarà riscontro.
Ringrazio coloro che hanno inserito la storia tra preferite/ricordate/seguite.
Spero di non avervi deluse, e spero che lascerete una recensione, perché è molto importante e soprattutto perché per me la vostra opinione conta tantissimo. Ringrazio tutte le ragazze che hanno recensito il capitolo precedente e spero che molte altre si aggiungeranno a recensire, davvero. E grazie alle lettrici silenziose, spero che anche voi un giorno recensiate.
Un bacione xx
 
   
 
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