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Autore: Nicky_org    29/01/2014    1 recensioni
Era una ragazza normale, allegra e spensierata. Si piaceva abbastanza, non aveva problemi. Poi si trasferì e dovette ricominciare tutto da capo, ma le cose per lei non vanno per il verso giusto. Emily, questo è il suo nome, scrive sotto forma di diario un pezzo della sua vita, racconta come le persone l'hanno spinta a odiarsi e a farsi del male. Lei era solo desiderosa di felicità e di qualcuno che le stesse vicino. Questa storia può essere una biografia di molte ragazze, tratta i problemi dell'adolescenza, e fa riflettere molto.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-3 Gennaio 2014

23:04
 
Non è stato per niente facile cercare di far uscire il coraggio. In effetti non ce ne è stato bisogno. Era intervallo, quattro ragazze erano vicino alla porta a parlare. Io, stupidamente, ho cercato di avvicinarmi. Le fissavo. Le vedevo ridere, scherzare, parlare… e in quel momento desideravo più che mai farmi delle amiche. E mentre la mia mente viaggiava e sognava affetto, io senza rendermene conto continuavo a fissarle. Loro se ne sono accorte. Hanno iniziato a chiedermi cosa stavo facendo, mi hanno chiamata ‘lesbica’ perché le guardavo e pensavano che mi piacessero, o qualcosa del genere. Altri ragazzi, sentendole chiamarmi in quel modo, ci hanno creduto e intorno a me si sono formate tante risate e tanti insulti. Perché lo fanno? Perché le persone provano piacere a veder soffrire gli altri? Ma nessuno capisce che sono un essere umano, che cercavo solo di entrare a far parte di un gruppo? Nessuno capisce perché nessuno ci pensa.
Se prima tutti mi ignoravano, ora tutti mi deridono. Spero domani di tornare invisibile.
 
-4 Gennaio 2014
22:58
 
Se ieri la voce che sono lesbica si stava spargendo, oggi ha finito la sua diffusione. I pettegolezzi viaggiano più veloce della luce. Passo per i corridoi dove tutti mi puntano e ridono. Io tengo la testa bassa e le cuffiette nelle orecchie. Passando qualche ragazzo mi da una spintarella sulla spalla, quasi disgustato. Tutti mi schifano.
 
-6 Gennaio 2014
21:02
 
Ormai sono lo zimbello della scuola. In tre giorni sono passata da ‘invisibile’ a ‘famosa’, ma non in senso buono. Non riesco a credere che stia succedendo tutto questo per davvero, mi sembra solo un incubo.
 
-9 Gennaio 2014
17:07
 
Oggi non sono andata a scuola. In questi giorni ho sentito dire che non sono vergine, che lo faccio con le donne. Inoltre sono state messe in circolazione foto di donne nude e sporche, alle quali è stata messa la mia faccia. Perciò ora si dice pure che ho delle malattie, e tutti mi schifano ancora di più. Le cose vanno di male in peggio e io non so come uscire da questa triste situazione. Sono sempre più sola. Continuo a piangere e il mio cuscino bagnato è l’unico conforto.
 
-11 Gennaio 2014
22:30
 
Nemmeno ieri e oggi sono andata a scuola. Non faccio altro che piangere. Le lacrime ormai puntano agli occhi 24 ore su 24. Domani devo tornare in quel lurido posto che mi porterà solo a stare peggio; mia madre non può credere che questo mal di pancia duri così a lungo.
 Mi sento come un ciuffo d’erba nel deserto: SOLA e PERSA. 
  
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